Amarilli
Nizza (cantante lirica) Roma 10 marzo 2010
Intervista di Gianfranco Gramola
Una
grande star della lirica, con la passione per
la polenta e funghi
Amarilli
Nizza, soprano italiana, nasce a Milano e cresce in una famiglia dedita al canto
da quattro generazioni. Da bambina comincia lo studio del pianoforte e poi del
canto con la nonna Claudia Biadi da sempre sua insegnante. Nel 1993 vince
giovanissima il concorso Mattia Battistini ed esordisce nel ruolo di Madama
Butterfly (Cio-Cio-San) di Puccini al teatro Flavio Vespasiano di Rieti. La
vocalità agile ma autorevole, unita ad un'importante tecnica vocale e a grandi
doti interpretative le hanno consentito da allora di calcare le scene dei più
prestigiosi Teatri e Festival internazionali: Wiener Staatsoper (Tosca
2007),Fondazione Arena di Verona (Aida 2005/2006/2007, I Pagliacci 2006, La
Vedova Allegra 2005, Tosca 2004), Teatro Carlo Felice di Genova (Madama
Butterfly 2006, Il trovatore 2008 ), Teatro del Maggio musicale Fiorentino (
Madama Buttrefly 2008 ),Teatro San Carlo di Napoli (Otello 2006 e Madama
Butterfly 2006), Teatro dell'Opera di Roma ( Il Tabarro 2002, Francesca da
Rimini 2003, Thais 2005, Carmen 2006), Teatro Massimo di Palermo (I Vespri
Siciliani 2004, I Pagliacci 2007), Teatro Verdi di Trieste (Suor Angelica 2007,
Manon Lescaut 2007, La Vedova Allegra 2005, I Cavalieri di Ekebù 2004, I
Pagliacci 2003), Teatro Regio di Parma (Tosca 2002), Macerata Opera Festival
(Aida 2001, Carmen 2002, I Pagliacci 2003, Simon Boccanegra 2004, Requiem di
Verdi 2001), Deutsche Opera di Berlino (Aida 2003, I Pagliacci 2006, Suor
Angelica 2007), Mosca Palazzo del Cremlino ( I Pagliacci 2007 ), Cesis Latvian
Festival (Aida 2007), Palma di Mallorca (Tosca 2006), Avenches Opera Festival
(Aida 2007), Megaron Mussikis di Atene (Aida 2001), New National Theatre di
Tokyo (Tosca 2002, Il Trovatore 2002), Tokyo Bunka Kaikan (Tosca 2005), Opera
Royal Wallonie di Liegi (I Masnadieri 2005, Aida 2006), Busseto
Verdi Festival (Luisa Miller 2002, Aida 2003, I Vespri Siciliani 2003, Requiem
di Verdi 2001), Teatro Comunale di Modena (I Vespri Siciliani 2004, Suor
Angelica 2007, Tabarro 2007, Gianni Schicchi 2007), Teatro Ponchielli Cremona
(Adriana Lecouvreur 2002, Le Nozze di Figaro 2005), Teatro Municipale di
Piacenza (Aida 2003, Tabarro 2007, Suor Angelica 2007), Teatro Comunale di
Ferrara (I Vespri Siciliani 2004, Tabarro 2007, Suor Angelica 2007), Teatro
Grande di Brescia (Adriana Lecouvreur 2002, Nozze di Figaro 2005), Teatro
Argentina di Roma (Aida 2003 e Don Giovanni 2001), Teatro Comunale di Modena (I
Vespri Siciliani 2004, Suor Angelica 2007, Tabarro 2007, Gianni Schicchi 2007),
Opera Royal Wallonie di Liegi (I Masnadieri 2005, Aida 2006),Palma di Mallorca
opera (Tosca 2006).
Riconoscimenti
Premio
Orazio Tosi per Tosca - Regio di Parma (2002) - Premio Giulietta per Aida -
Arena di Verona (2006) - Premio Internazionale Gianni Poggi per il Trittico -
Piacenza (2007) - Premio speciale Città di Anguillara (2007) - il Tiberini
d'oro 2008 - La Matassa d'oro 2009 - Il Zenatello 2009.
Amarilli
ha lavorato con grandi Maestri come:
Daniel
Oren,Bruno Bartoletti, Alain Lombard, Maurizio Arena, Gianluigi Gelmetti, Alain
Guingal, Donato Renzetti, Giuliano Carella, Piegiorgio Morandi,Massimo De
Bernardt, Stefano Ranzani, Kery-Linn Wilson, Steven Mercurio, Niksa Bareza,
Ralph Weikart, Yoram David, Massimiliano Stefanelli, Viekoslav Sutey, Romano
Gandolfi, George Pehlivanian...
E
registi quali...
Franco
Zeffirelli, PierLuigi Pizzi, Stephen Lawless,Walter Pagliaro, Hugo De Ana,
Gilbert Delfo, Alberto Fassini, Roberto De Simone, Massimo Ranieri, Federico
Tiezzi, Nicolas Joel, Gino Landi, Cristina Pezzoli, Isabelle Wagner, Ivan
Stefanutti, Dieter Kaegi, Leo de Bernardinis, Beppe De Tomasi, Pierfrancesco
Maestrini, Renata Scotto, Antonello Madau Diaz, David Poutney, Goetzhe Friedrich,
Pier Alli, Lorenzo Mariani.
Ha
detto:
-
Sono sempre pronta per cantare. Il canto è la mia passione. Il palcoscenico mi
dà tanta emozione, tanta sicurezza. E Zeffirelli è un campione.
-
Mio papà era un giocatore professionista di basket, poi per un infortunio ha
abbandonato lo sport.
- La
vera carriera si fa nei teatri italiani e di fronte al pubblico italiano, fatto
di intenditori e di persone che l’opera l’hanno nel sangue. Per questo,
vorrei che una fata con la bacchetta magica permettesse alle nostre prestigiose
istituzioni musicali di tornare a programmare a medio termine. Non possiamo
rimanere dietro a Barcellona, Londra, New York, Berlino, Parigi, a teatri che
riescono a offrirci inviti a medio - lungo termine facendoci allontanare dal
nostro paese.
-
Quello che mi auguro è che uno spettatore possa sempre lasciare il teatro con
una grande emozione nel cuore; la nostra e un'arte poetica, elegante e delicata,
che racchiude al proprio interno un ideale di fascino che raramente trova spazio
in un'epoca così pragmatica, materialistica e frenetica come la nostra, ma che
rappresenta un'oasi in cui possiamo sognare a occhi aperti, lontani dalla
violenza e dalle volgarità gratuite che ci sommergono quotidianamente.
-
Fondamentalmente sono una donna che combatte. E non potrebbe essere diversamente
per una che è nata sotto il segno del Capricorno, con ascendente Ariete. Ho
avuto un’esistenza non facilissima e un’infanzia in cui ho dovuto superare
grandi difficoltà. Ma ho sempre combattuto e non mi sono mai arresa. Senza
piangermi addosso, ho sempre cercato di guardare avanti, in tutto, nella lealtà
e nel rispetto degli altri, perché per me è fondamentale non pestare i piedi a
nessuno.
Curiosità
- La
nonna Claudia Biadi è la nipote della grande soprano falcon Medea Mei Figner,
che nel passaggio tra l’800 e il ’900 conobbe e lavorò con lo stesso
Puccini, oltre che con Toscanini e Caruso.
-
Amarilli è ormai consacrata tra le sexy star della lirica.
- La
star della lirica vive ad Anguillara Sabazia sulle rive del lago di Bracciano a
nord di Roma.
Intervista
Bionda, bella e anche sexy. Così appare
nelle foto. Lo è, ma è anche una brava moglie e una mamma molto affettuosa ed
apprensiva. Una donna dal carattere bonaccione, spiritoso e affabile con il
prossimo. Praticamente una donna perfetta.
Una
mia curiosità. Perché i tuoi hanno deciso di darti un nome così poco comune?
Avevo
un prozio letterato napoletano (il prof. Sandro Cutolo). Ha suggerito lui a mia
madre questo nome. Amarilli, nelle Bucoliche di Virgilio, è la ninfa della
saggezza.
Com'è nata la passione per lo spettacolo, per la lirica?
Non
so come sia nata. Probabilmente è nel mio dna. La nonna, la bisnonna, la
trisnonna (Medea Figner, musa di Tchaikovski) sono state delle cantanti
famosissime. Ho desiderato fin da adolescente di seguire il loro percorso.
Ricordi
il tuo debutto?
Certo!
Teatro Flavio Vespasiano di Rieti. Ero vincitrice del concorso Mattia Battistini,
che dava l’opportunità di debuttare un’Opera. Era il 17 ottobre1992 e io
una giovanissima Madama Butterfly.
Quali
sono stati i tuoi maestri?
La
mia maestra da sempre è mia nonna Claudia Biadi.
Qual è stato l'incontro che ti ha
cambiato la vita?
Sicuramente
quello con il mio agente Franco Silvestri. Anche lui presente al concorso
Battistini. Ci conosciamo dal lontano 1992, ma abbiamo cominciato a collaborare
professionalmente nel 2000. E’
stato lui a spingermi a studiare il ruolo di Aida. Io non ne volevo sapere, ma
lui vide più in là di me. A oggi è il ruolo che ho interpretato di più e in
tutto il mondo.
Qual è stata la tua più gran
soddisfazione nel campo artistico ?
E delusione?
Le
soddisfazioni sono veramente tantissime, caro Gianfranco e l’elenco sarebbe
lunghissimo. In campo artistico ogni debutto, ogni ruolo nuovo, ogni nuovo
teatro conquistato rappresenta una soddisfazione. In campo umano la più grande
di tutti è sicuramente quella di aver dato alla luce mio figlio Filippo.
Delusioni per ora non ce ne sono state, ma il cammino è ancora lungo…
Hai mai rifiutato di fare dei lavori ? Se
si, perché?
Ho
rifiutato monto spesso quei contratti che mi allontanavano eccessivamente
dall’Italia, per non creare eccessiva distanza con mio figlio.
La cultura è importante per arrivare?
La
cultura è importante sempre e comunque. Ma non mi riferisco alla cultura fatta
di nozioni e pezzi di carta che attestino la nostra sapienza. Per cultura
intendo qualche cosa di più profondo e radicato nella natura cosmica. Ognuno di
noi dovrebbe rispettare l’essere umano e tutto ciò che lo circonda conoscendo
ogni strato della realtà. Per me cultura è sapere quali sono le verdure di
stagione, ed esempio. O rispettare e assecondare le tradizioni dei paesi nei
quali mi reco. Indossare i tessuti giusti, non cospargersi la pelle di sostanze
chimiche sbagliate, non prendere medicinali a vanvera e rispettare sempre i
segnali del proprio corpo.
Hai avuto momenti difficili nella carriera
in cui volevi mollare tutto e chi
ti è stato più vicino?
Certo!
Ho avuto momenti difficilissimi. La mia carriera è stata conquistata
lentamente, facendo una lunga e faticosa gavetta. Beccandomi tante porte in
faccia. Mi sono spesso scoraggiata all’inizio e mia madre mi ha spinto a non
mollare mai. Ora tutte le difficoltà iniziali, mi rendo conto che mi hanno
veramente fortificato.
La popolarità crea più vantaggi o
fastidi?
Io
non ho una grande popolarità. Faccio un mestiere di nicchia e sono conosciuta
dai melomani, in particolare. I melomani sono affettuosi, carini, sempre vicini,
una famiglia. Non si può esserne infastiditi, anche perché trasmettono grande
energia.
Hai dei cavalli di battaglia?
Tutto
il repertorio pucciniano: Tosca, Madama Butterfly, Manon Lescaut, Il Trittico in
particolare e poi la verdiana Aida.
Cosa hai sacrificato per arrivare al
successo?
Ho
sacrificato la spensieratezza, la giocosità della giovinezza.
Avevi degli idoli da ragazza?
No!
Non ne avevo e non ne ho neanche adesso. Non sono mai riuscita a diventare
fanatica di nessuno e di niente.
Quali sono i tuoi hobby i tuoi passatempi
preferiti quando non lavori? Fai collezioni?
Quando
non lavoro adoro andare al cinema, leggere, leggere, leggere e, se la stagione
lo permette, sollazzarmi al sole di qualche bella località marittima o
respirare aria di montagna mangiando polenta e funghi.
Fai beneficenza o volontariato?
Come
tutti faccio beneficenza. Il volontariato richiede del tempo e purtroppo io non
ne ho.
C'è un collega che stimi molto?
Stimo
moltissimi colleghi. Chi intraprende la carriera lirica è degno di tutta la mia
stima, perché so quanto studio, fatica e sacrifici comporti.
Come
sei nella vita di tutti i giorni (con quale filosofia vivi la quotidianità)?
Sono
molto tranquilla e rigorosa allo stesso tempo. Ho trasmesso a mio figlio il
senso del dovere e della disciplina, che è stato inculcato a me. Ma sappiamo
anche trovare piccoli momenti di divertimento all’interno di questo. Perché
quello che ho imparato è vivere con ironia e soprattutto con autoironia.
La
cosa più cattiva che hanno detto o scritto su di te?
Ne
scrivono ogni giorno. Forse la più cattiva è stata che, oltre ad avere la voce
brutta, a non sapere cantare né recitare e che sono anche brutta fisicamente.
Questo mi ha fatto un po’ sorridere, visto che negli anni ’90 ero inseguita
da tanti stilisti per indossare abiti e che tanti registi di prosa mi offrono di
fare teatro.
Il
complimento più bello che hai ricevuto?
Ne
ricevo quotidianamente. Proprio ieri sera, dopo la prima di Mefistofele, un
giornalista Rai mi ha detto:” Lei possiede tutto: voce, temperamento, presenza
scenica e si muove come una Dea”:
Ricevi
molte lettere dai fan?
Ricevo
tonnellate di lettere da tutto il mondo.
Che
rapporto hai con la Fede?
Un
rapporto di grande rispetto. Leggo, leggo nella speranza di capire il più
possibile. Purtroppo il più delle volte mi rendo conto di non capire niente.
Hai
mai fatto delle scelte in cui dopo ti sei pentita?
No!
Non guardo mai indietro e soprattutto non piango sul latte versato.
Hai
un sassolino nella scarpa che vorresti toglierti?
A
milioni, ma li toglierò a tempo debito.
A
chi volesse intraprendere la carriera lirica che consigli gli vorresti dare?
Di
amare davvero e spassionatamente la lirica. Non si può sostenere questo peso se
spinti da altre motivazioni che non siano un amore sincero.
Quali
sono le tue ambizioni?
Le
mie ambizioni sono quelle di mantenere sempre questo livello di professionalità.
Un
tuo vizio e una tua virtù?
Un
mio vizio? Essere troppo esigente e intransigente. Una virtù? L’affidabilità.
Cosa
ne pensi della battaglia contro il fumo?
Giusta!
Detesto il fumo.
Sei
severo con te stesso?
Troppo.
Qual
è il tuo tallone d'Achille?
La
salute. Da sempre troppo cagionevole. Ho cominciato a tre anni a soffrire di
attacchi di acetone. Sono stata due volte sul punto di morire.
Il
regalo più bello che hai ricevuto e da chi?
Mio
marito. Venne di sorpresa a trovarmi in Sardegna. Eravamo insieme da poco e mi
mancava tanto. Viaggiò tutta la notte sul ponte della nave e all’alba arrivò
tutto intirizzito (risata).
Quanto
ti influenza l'oroscopo nella vita quotidiana?
Beh!
Io ho studiato astrologia talmente tanto, da non farmi influenzare
dall’oroscopo quotidiano. Guardo sempre l’oroscopo nella sua ampiezza di
un’esistenza.
Un'artista
deve essere impegnato ideologicamente?
Certo,
può esserlo. Io non lo sono. Seguo solo il dettato di essere onesta e leale con
me stessa e con gli altri.
Hai
un sogno nel cassetto?
Si!
Andare in tutti quei paradisi tropicali che non ho mai visto.
A
chi vorresti dire grazie?
A
mia nonna, mia madre, mio padre, mio marito, mio figlio, al mio agente Franco
Silvestri, alla zia Marianna un grazie immenso.
Progetti?
Sempre
tanti. Nuovi debutti: La fanciulla del West, La forza del destino e MacBeth. E
poi costruire la casa dei miei sogni.
Adesso
parliamo un po’ di Roma. Quando sei venuta a Roma la prima volta? In quale
occasione e come ricordi l'impatto?
La
prima volta che ho visto Roma è stato nel 1977. Ero una bambina e ricordo che
mi sembrava tutto così grande. Il Colosseo, Castel Sant’Angelo, San Pietro,
ecc…
Adesso
vivi ad Anguillara. C'è un motivo particolare di questa scelta?
Vino
ad Anguillara dal 1978. I miei hanno scelto la campagna e io condivido la scelta
e continuo a starmene nella mia amata campagna.
Hai
abitato a Roma?
Non
ho mai vissuto nella Capitale. Lavorato si, ma abitato, no.
Attualmente
com'è il tuo rapporto con Roma?
La
amo, ma amo di più non abitarla, caro Gianfranco. Troppo caos, troppo smog,
troppo traffico. Mi piace di notte, in estate o all’ora di pranzo, quando
tutto si calma, come se fosse una tregua e quindi c’è poco traffico.
Com'è
il tuo rapporto con la cucina romana? Cosa ti piace? Trattoria preferita?
La
mia famiglia ha un ristorante e anche quella di mio marito. Sono un’esperta
del settore, perché ho lavorato molti anni per il mio ristorante che propone
piatti e vini della tradizione laziale. Amo tutto, in particolare i carciofi
alla romana, le puntarelle, la cicoria, l’acquacotta, il pecorino con le fave
e la scafata.
C'è
un angolino romano che ami particolarmente?
Mi
piace tanto villa Borghese, Trastevere, il giardino degli Aranci
sull’Aventino, Caracalla e piazza di Spagna.
Cosa
provi nel tornare a Roma dopo una lunga assenza?
Tutte
le volte dico sempre la stessa cosa: "Roma è la città più bella del
mondo".
Cosa
ti manca di Roma quando sei lontana per lavoro?
Mi
mancano i romani e il loro affetto.
Come
trovi i romani?
Divertenti,
irriverenti e affettuosi.
Qual
è il fascino di Roma, secondo te?
La
varietà dell’architettura.
Cosa
ti dà più fastidio di Roma o meglio esiste una Roma da buttare?
Sì!
Quella che si fa finta di non vedere. Ci sono zone dove tutti abbiamo paura ad
andare e trovo che non dovrebbe essere così.
In
quale Roma del passato ti sarebbe piaciuto vivere e nelle vesti di chi?
Sono
troppo abituata alle comodità e non vorrei mai dover tornare indietro.
Se
tu avessi la bacchetta magica, cosa faresti per Roma?
Eliminerei
il traffico e creerei tanti parcheggi sotterranei.
Nei
momenti liberi in quale zona di Roma ami rifugiarti?
Nei
parchi: villa Borghese, villa Pamphili e villa Ada.
Per
un'artista, Roma, cosa rappresenta?
La
bellezza e l’allegria.