Angela Cavagna (ex soubrette, ex cantante, ora imprenditrice)    Tenerife    6.5.2022

                                       Intervista di Gianfranco Gramola

“La televisione sta diventando un esempio, un riferimento totalmente sbagliato per i giovani. Sembra che se non hai le tette grosse e la bocca grossa, non si può più fare nulla nella vita”

 

Il sito ufficiale è www.angelacavagna.com

Angela Cavagna è nata a Genova il 6 giugno del 1966. Da adolescente studiò danza classica alla Scala di Milano nel 1980, per poi trasferirsi nel 1981 a Reggio Emilia, per frequentare la scuola di Liliana Cosi e Marinel Stefanescu. L’anno seguente ha proseguito i corsi di danza all’Accademia di Roma e nel 1983 torna a Milano per frequentare i corsi di Brian e Garison. Dietro consiglio degli stessi insegnanti si reca all’estero fino a diplomarsi all’Accademia Nazionale Grace Kelly diretta da Marika Bezobrazova a Montecarlo. Ha vinto una Borsa di Studio al Doreen Bird College di Londra. Si è fatta conoscere dal grande pubblico a cavallo tra gli anni ottanta e anni novanta, con la sua partecipazione a diversi programmi come Trisitors e Striscia la notizia, nel quale vestiva i panni dell'infermiera sexy. In quegli anni incise anche un disco intitolato Io vi curo, pubblicato dall'etichetta Five Record anche fuori dal territorio italiano, ottenendo successo soprattutto in Spagna. Fu ritratta anche sulle copertine di riviste come Playboy nelle edizioni francese, olandese, russa, cinese e tedesca. Da sottolineare la pubblicazione sulla copertina della versione statunitense della rivista, privilegio ottenuto prima di lei solo da star come Sophia Loren e Monica Bellucci. Il suo primo LP, intitolato Sex is Movin’, raggiunge i primi posti delle classifiche in Spagna, Paesi Bassi e Germania. Negli anni successivi, in seguito anche alla pubblicazione di un libro che raccoglieva alcune lettere speditele dagli ammiratori (Sei più bella della mia capra. Cento lettere ad Angela Cavagna, Pironti Editore, ndr), partecipò a diversi programmi televisivi come Guida al campionato e Unomattina, e ad un film, fino alla partecipazione, nel 2006, alla terza edizione del reality show La fattoria.

Intervista

Angela, com’è nata la tua passione per il mondo dello spettacolo? Hai qualche artista in famiglia?

Artisti in famiglia non ne ho, a parte Federico Sirigu, uno zio pittore e mia madre che scriveva. La passione per il mondo dello spettacolo è nata grazie alla danza perché ho cominciato da piccola con la danza classica. Poi purtroppo, come ho sempre detto io, la mia struttura fisica non mi ha permesso di continuare, perché ero maggiorata e per la danza classica non avevo il fisico adatto.

Non avevi il fisico di Carla Fracci.

Fisicamente no, ero più una Sofia Loren (risata). Sulle punte ero un po’ pesante, anche se ero molto brava. Ma per fare danza dovevi essere più un modello tipo “sciopero della fame”, cioè non si mangiava mai, dovevi essere magrissima e a me piace molto mangiare e per me questo  non andava bene. Comunque l’ho fatto per tanto tempo perché ero brava, avevo passione, a 18 anni ho avuto una borsa di studio in Inghilterra e sono stata un anno a Londra, nella London City Ballet. Insomma di cosine ne ho fatte, poi sono cresciuta troppo e ho dovuto abbandonare.

I tuoi genitori che futuro avevano in mente per te?

Mia madre voleva appunto che facessi danza e a 6 anni mi portava a lezione, ma come tutti i genitori, sono contenti se i figli fanno quello che vogliono fare. Però è stato importante avere delle basi perché adesso vedo che c’è tantissima gente che vuole fare televisione solamente per il fatto di farla, senza avere nessun talento, nessuna qualità, solamente apparire e diventare famosi è l’unica cosa che interessa. Quando invece è un mestiere come tutti gli altri e quindi bisogna studiare, prepararsi e fare la gavetta, altrimenti diventa complicato. Oggi come oggi, questa cosa non esiste più. Oggi si fanno i talent, si partecipa a dei reality, oppure uno mette un video un po’ strano su internet e fa un po’ di follower e diventa famoso. Però secondo me sono cose effimere, nel senso che oggi ci sono e domani non ci sono più. Però i giovani sono nati con questa mentalità e lasciamogliela, forse sono troppo vecchia per capire queste cose.

In televisione hai notato più talentuosi o raccomandati?

Io sono felicissima ora, alla veneranda età di 56 anni, di non far parte di questo mondo e sono francamente felice di vivere all’estero e di non sapere assolutamente niente di cosa succede in Italia dal punto di vista televisivo e questo mi rallegra molto. E’ chiaro che l’Italia è il più bel paese del mondo. Sono stata in Italia ultimamente per il matrimonio di un mio amico e ho potuto guardare qualcosa in TV e mi sono spaventata. C’è la fiera degli orrori. La gente ha la malattia del comparire e vedi tanti personaggi orrendi e tante donne rifatte, che non vogliono arrendersi all’età che avanza e trovo molto patetico tutto questo. Io credo che il mondo dello spettacolo sia l’unico settore dove nessuno vuole andare in pensione. In tutti gli altri lavori del mondo, non vedono l’ora di andare in pensione per potersi godere la vita, nel mondo dello spettacolo nessuno ci vuole andare. Sono tutti lì, questi mostri, tutti finti, brutti. Io trovo che la chirurgia estetica a volte rende dei mostri.

Sei contraria alla chirurgia estetica?

Io sono contraria alla chirurgia estetica perché trovo persone peggiorate. Vedo questa fiera degli orrori in televisione, che non vogliono arrendersi e dire “basta”, non lo capisco. E’ un mondo fortunato, un mondo in cui si guadagna molto di più di quello che guadagnano le persone comuni e quindi bisognerebbe approfittarne quando si ha un momento di successo, fare le cose giuste, ma poi basta. Trovo insopportabile vedere questa fiera degli orrori. Io 30 anni fa, siccome c’è l’antidoping nel mondo dello sport, avevo proposto di fare l’anti silicone nel mondo dello spettacolo, perché come il doping nello sport ti crea dei vantaggi, perché ti aiuta a vincere, la chirurgia estetica ti aiuta ad ottenere le parti, a fare una trasmissione, perché mi sembra che se non hai le tette grosse e la bocca grossa, non si può più fare nulla nella vita. La televisione sta diventando un esempio, un riferimento totalmente sbagliato per le nuove generazioni, per i giovani. E’ una televisione brutta e inguardabile e ora sono felice di non vivere più in Italia e potermi godere un altro mondo, perché ripeto la televisione italiana è patetica, con personaggi brutti. La vecchiaia è un privilegio di cui essere fieri, quindi cerchiamo di invecchiare bene. Avere 60 anni e volerne dimostrare 30 credo che non sia solo patetico, ma anche un problema psicologico importante, perché non si accetta l’età che avanza. Vedere tutto questo scempio in televisione, mi fa paura. Ci sono delle trasmissioni veramente brutte, come quelle di Maria De Filippi dove c’è questa gente che si incontra. Ma che trasmissioni sono? Chi le guarda? Non capisco questi dirigenti che permettono  queste trasmissioni, con questi personaggi assurdi, dove poi danno un cattivo esempio a tutta la gente normale che guardandoli pensano: “Ma allora, dobbiamo fare così?” e credono che sia il modo migliore per vivere.

In passato hai posato per Playboy e altre riviste simili. Questo per denaro, per notorietà o narcisismo?

Credo tutte e tre le cose, ma anche l’età in cui sei giovane, sei bella e naturale. Ho posato per queste riviste perché ero bella come nella realtà, senza mistificazioni. Chi fa questo mestiere è un po’ narcisista e anche perché all’epoca pagavano molto bene (risata).

Come ricordi l’esperienza nel reality  “La Fattoria”?

Meno male che è finita e non lo rifarei mai più. Continuano ancora adesso per andare in tv, ma io non voglio mischiarmi con questa gente che veramente mi fa paura. Due anni fa mi hanno chiamato da Barbara d’Urso per dirmi: “Parliamo di personaggi che si sono ritirati e che ora fanno la bella vita e sono felici”. Io ho  risposto che ci vengo volentieri così parlo della mia nuova vita. Sono arrivata in trasmissione e ho trovato gente che si offendeva, che litigava e quasi si picchiava. Ho detto agli autori: “Non permettetevi più di chiamarmi per queste cavolate”. Non ho bisogno di venire in tv per farmi vedere. Il meccanismo televisivo è che se sei una casinista ti chiamano tutti, altrimenti non ti si fila nessuno. Tornando a “La Fattoria”, ho deciso di accettare perché era il 2006, avevo 39 anni e mi sono detta:” Questa è la mia ultima trasmissione”. Volevo ritirarmi perché non mi piaceva questo mondo della tv e come dicevo prima bisogna sapere quando è ora di ritirarsi. Io a quasi 40 anni ho pensato di fare questa nuova esperienza, i reality erano di moda, erano appena cominciati all’epoca, dopo di che avrei finito lì. Poi, mi sono pentita di averlo fatto perché ho capito i meccanismi, essendoci dentro, come gli autori ti manipolano facendoti fare ciò che vogliono loro. Tu stai lì 24 ore, facendo mille cose, lavori 18 ore e dormi 5 minuti e loro mandano in onda quei 5 minuti in cui dormi e il telespettatore pensa che tu sia una pelandrona, che non fa niente per tutto il tempo. Tu puoi fare quello che vuoi, ma se loro vogliono farti apparire male, tu esci male, se vogliono farti apparire bene, tu esci bene, se vogliono farti fare brutte figure, te le fanno fare, e quindi è una manipolazione che francamente non accetto, non do a nessuno la possibilità di dire quello che non sono.  O fai  vedere come sono realmente oppure no, non va bene. La cosa più assurda è che ci sia una persona che possa decidere per gli altri e che possa  farti apparire in una trasmissione  come non sei in realtà. Fanno un po’ come vogliono, la gente accetta, tanto ti pagano. Io quando ho scoperto che in realtà non vieni fuori te, ma ciò che loro vogliono far uscire di te, ho detto: “Per carità, è la cosa peggiore che ci possa essere”.

Hai mai avuto dei fan troppo invadenti per non dire fastidiosi?

Si, è capitato ma devo dire che sono stata abbastanza fortunata e non ho mai avuto episodi negativi. Ho avuto qualche fan che ha scavalcato il palco per abbracciarmi mentre cantavo, ma è arrivata la guardia del corpo e non è successo niente. Mai ricevuto molestie ne con e-mail o lettere, niente che mi abbia preoccupata.

Molto ti ricordano come l’infermiera sexy in “Striscia la notizia”. E’ vero che all’epoca dei dottori hanno protestato?

Non sono stati i medici a lamentarsi, ma le infermiere (risata). Perché ovviamente il paragone era un po’ pesante. Si sono lamentate perché avevo messi in ridicolo la loro professione, che nessuno va in giro con le giarrettiere e vestita come me, ma tutti i  pazienti hanno detto: “Purtroppo, fossero tutte come la Cavagna” (risata).

Sarebbero tutti ammalati.

Infatti hanno detto: “Andiamo volentieri a ricoverarci  nell’ospedale dove come infermiera c’è la Cavagna” (risata). Invece le infermiere si sono lamentate, perché sono persone serie, ma era ovvio. Probabilmente mentre lavoravano i degenti chiedevano dove sta la Cavagna e la cosa dava loro fastidio o le intristiva.

Le tue litigate televisive sono famose. Mi racconti quelle con Katia Ricciarelli e con Sabrina Salerno, una tua vecchia amica?

Con Katia Ricciarelli si, abbiamo litigato durante l’esperienza del reality “La Fattoria” perché era una persona insopportabile. Siamo finite in tribunale, l’ho denunciata. Ho vinto la causa e lei ha pagato le spese, perché da Maurizio Costanzo, nel programma “Buona domenica”, mi aveva data della stupida e per quella stupida la denunciai. E’ una persona che non è commentabile, cosa vuoi dire, anche perché non saprei neanche come definirla. Ultimamente ha fatto anche il Grande Fratello e ha fatto anche di peggio. Io ho detto la mia a quei tempi e la gente poi ha paura di parlare. Io c’ho litigato, quando sono uscita l’ho denunciata tranquillamente e senza problemi, tra l’altro, protetta da tutti perché non la si poteva nominare, non si poteva fare niente perché ovviamente gli avevano dato un sacco di soldi e non volevano che uscisse dal gioco, come al Grande Fratello da quello che ho letto. Nei reality prendono dei personaggi importanti e non vogliono che vadano via dal gioco, perché ci sono personaggi importanti e meno importanti. Quando fanno i reality prendono i protagonisti della Coppa dei Campioni e prendono anche quelli della serie C ovviamente, quelli della coppa dei Campioni li pagano una certa cifra e gli altri li pagano meno. Quelli che vengono pagati meno, della serie C, sono carne da macello, sono quelli che non gliene frega niente a nessuno e possono essere fatti fuori in qualunque momento e ci sono quelli della coppa dei Campioni che vengono pagati con una bella cifra e non devono essere toccati, altrimenti sono soldi buttati al vento. La Ricciarelli è un personaggio di quelli di coppa dei Campioni per cui nessuno la poteva toccare, non si poteva eliminare perché era costata un sacco di soldi e quindi anche lì funziona così. Hai voglia di fare delle cose, ma poi alla fine fanno tutto loro.

Con Sabrina Salerno?

Mi parli di cose di 40 anni fa, perché lei aveva 17 anni e io 19. Il fatto che tu ne parli ora che sono passati tanti anni è una bella cosa, perché vuol dire che è stata una polemica piuttosto importante.

Ho buona memoria.

Con Sabrina abbiamo lavorato insieme, eravamo amiche. Io come ti dicevo prima, sono sempre stata contraria alla chirurgia plastica e alle cose finte. La polemica era nata agli inizi, ora se hai le tette finte, non gliene frega niente a nessuno, anzi, fa più notizia se le tette sono naturali (risata) e forse se ne parlerebbe di più. Quindi la polemica è vecchia, era un periodo così, dove ce l’avevo con tutto quello che non era naturale, con tutto quello che non era genuino. Sono sempre stata una che ha combattuto come Don Chisciotte contro i mulini a vento, perché sono robe inutili. Vedere come siamo arrivati oggi, dove la maggior parte degli uomini e donne si sono fatti la plastica e non sanno fare un tubo, vuol dire che le mie polemiche non sono servite a niente e quindi è giusto che mi sia ritirata perché non ha senso vivere in questo mondo dello spettacolo.

Da qualche anno ti sei trasferita alle Canarie. Com’è nata la scelta di vivere a Tenerife e cosa ti manca dell’Italia?

Sono venuta qui per fare una vacanza nel 2015 e ho conosciuto la persona che adesso è mio marito. Lui vive qui ormai da 15 anni, ci siamo innamorati, ci siamo sposati e mi sono trasferita definitivamente alle Canarie, perché ho deciso di seguirlo. L’Italia è senza dubbio il posto più bello del mondo ma non mi manca niente, perché ci vengo da turista, che è la cosa più bella che esista al mondo. Venire in Italia, girare tutti i posti che magari non ho mai visto quando vivevo in Italia, e visitarla con gli occhi da turista, credo sia la cosa più bella, perché è un paese meraviglioso. Forse quando uno ci abita, ci vive non l’apprezza tanto, perché tu vivi nella tua città. Fai le tue cose e tutto diventa monotono. Tutto il mondo è innamorato dell’Italia perché è unica. Io l’Italia la vedo ancora più bella, perché ci vengo come turista oramai. Purtroppo l’Italia è bella dal punto di vista estetico, ma ha tanti problemi di altre origini, però non vivendoci non vivi le cose negative, ma vivi solo le cose belle.

Ho letto che hai subito dei furti nella tua piantagione di avocado. Come hai risolto?

Si, ho risolto, visto che sono usciti degli articoli sui giornali. Sai, tutto il mondo è paese e anche qua funziona così, quando la notizia comincia a diventare di opinione pubblica, poi le autorità si muovono più celermente. Quindi la polizia si è mossa, hanno preso i ladri, poi c’è stato il processo, sono stati carcerati per un periodo e ora è in corso un processo dove la settimana scorsa sono andata a testimoniare. Ora vediamo come va a finire. Erano persone del posto.

Gente disperata?

Disperata? Se tutti i disperati andassero a rubare, siamo a posto (risata). Qui ho questa tenuta di terreni coltivati ad avocado e altra frutta, ora ho anche degli animali, delle piante ed è molto bello. Sono su una collina a picco sul mare. In questo periodo di guerra,  che ci possono far sparire in un secondo, alle volte investire e avere delle cose al di fuori di tutto, forse ti fa sognare e sperare in un mondo diverso e potrebbe essere un’idea per il futuro.

Di cosa hai bisogno per essere felice?

Non ho bisogno di niente, perché sono felicissima. Ho un marito meraviglioso, siamo innamorati, vivo in un posto stupendo, viaggio tantissimo, facciamo mille cose. Sto veramente bene e sono molto felice.  

Com’è il tuo rapporto con la Fede?

Questa è una domanda un po’ difficile. Io sono credente ma non praticante per cui tutto quello che è la spiritualità, nasce da me stessa, dalla mia testa, da quello che la mia testa crea e dal mio pensiero. Ho fede in me stessa, perché poi credo che nella vita avere fede in qualcosa che non sia  concreta è forse essere un po’ da vigliacchi, il  non affrontare le cose. Quindi ho fede in me stessa e nelle mie capacità.

Quali sono ora le tue ambizioni?

Nessuna ambizione, vivo serena. Alle volte vedo su instagram o sul web queste persone famose, tipo Jeff Bezos, quello di amazon e gente così che dice: “Bisogna alzarsi la mattina alle 5 perché bisogna lavorare duramente per arrivare al traguardo, per arrivare a guadagnare, ecc..”. Mamma mia, ma perché tutti devono pensare che la felicità ed per essere realizzati bisogna diventare miliardari e essere primi nel mondo. Si può essere felici anche con molto meno. Io questa gente che dice: “Bisogna fare, bisogna alzarsi presto, bisogna lavorare, bisogna…” non la capisco e francamente è un pensiero che non condivido. Dico solo che se per loro la felicità è quella, che vivano così. Ognuno è felice a modo proprio, ognuno la felicità la cerca, la trova a seconda delle sue aspettative, a seconda della sua persona. Se mi dicessero: “Se ti alzi la mattina presto e vai a New York tutti i giorni, guadagni 2 milioni di euro” io rispondo “chi se ne frega”. Sto bene dove sto, mi sveglio quando voglio e non mi interessa guadagnare 2 milioni di euro, perché sono felice come sono. Smettiamola di dare alle persone delle prospettive che non sono reali, ognuno fa quello che vuole,  quello che si sente di fare e spesso per essere felici, basta veramente poco. L’importante è non lamentarsi.

Un peccato di gola che ogni tanti ti concedi?

Io credo di essere l’unica persona tra le mie ex colleghe del mondo dello spettacolo che non ha mai fatto una dieta. Di peccati di gola ne faccio tutti i giorni, faccio colazione, pranzo e cena e mangio veramente di tutto e di più, mangio dolci e mangio qualunque cosa. Tutti i giorni mangio quello che mi pare e se ho qualche chilo in più “chi se ne frega”, sto tanto bene. Preferisco mangiare ed essere qualche chilo in più ed essere felice, perché il mangiare è una delle gioie della vita.

Difatti attorno alla tavola sono tutti allegri.

E’ vero, si mangia, si beve e nessuno pensa alla dieta. Dicono che bisogna essere magri, ma chi l’ha detto questa cretinata? Sono tanto belle le persone in carne e a me piacciono di più.  

Angela Cavagna con il marito Paolo Solimano

Sono anche più sorridenti.

Hai ragione. Vedi in giro tutte queste ossa che camminano, tutte magre magre. Viva il cibo e viva la ciccia (risata).

Ti ritieni fortunata?

Direi di si che sono fortunata. Perché ho la salute, ho la bellezza, ho l’amore, ho la famiglia, per cui mi ritengo fortunata e felice.

Ad un giovane che vuole avvicinarsi al mondo dello spettacolo, che consigli vorresti dare?

Di cambiare idea immediatamente, di fare o pensare a qualcos’altro. Perché quello dello spettacolo è un mondo terribile dove oggi sei qualcuno e domani non ti si fila più nessuno e ti cade addosso il mondo. Ci sono personaggi che non arrivano a fine mese, perché non li chiamano in televisione. Questo è il mondo della tv, lo volete?  Non sono tutto rose e fiori, oggi sei il numero uno, domani non sei più nessuno.  Questa è la vita del mondo dello spettacolo, se non l’accetti, cambia subito mestiere perché quello non è il tuo.