Barbara Politi (giornalista e presentatrice)              Milano 23.9.2022

                                     Intervista di Gianfranco Gramola

“Dopo tanti anni di gavetta, di lavoro nella realtà territoriale sulle news, come inviata,  conduttrice di dirette e lettrice di telegiornale, mi piacerebbe proseguire un percorso avviato in Puglia: condurre uno spazio televisivo”

 

(Foto di Silvio Bursomanno) 

Contatti www.barbarapoliti.it  email info@barbarapoliti.it

Mi chiamo Barbara Politi, sono una giornalista professionista tarantina di nascita e leccese d’adozione. Appena laureata (Lettere e Filosofia) ho iniziato a muovere i primi passi nel “mestiere”  più bello del mondo collaborando con i quotidiani locali, le emittenti televisive e gli uffici stampa. La mia passione più grande? L’enogastronomia. Con il blog “Il Pranzo di Babette” ho raccontato per anni su Facebook storie di cibo della Puglia e del resto d’Italia. Ambasciatrice della mia terra, oggi lavoro come food ambassador negli eventi di settore, come consulente marketing per aziende e manifestazioni, mi occupo di uffici stampa. Dopo aver condotto il TGNorba e il TGNorba24, dal 2021 sono in onda ogni domenica pomeriggio su Antenna Sud (canale 13) con il format dedicato alle eccellenze turistiche pugliesi nei settori del vino e del cibo dal titolo “Turista per Gusto”.

Intervista

Come ti sei avvicinata al giornalismo? Com’è nata la passione?

La passione è nata da giovanissima. Pensa che ho condotto il mio primo telegiornale a 23 anni, questo perché già ai tempi universitari mi ero avvicinata al mondo giornalistico con un tirocinio. Fra le varie opzioni di scelta dove poter svolgere questo tirocinio, essendo io una laureata in lettere, tra la scuola, le case editrici ho optato per una testata pugliese che si chiama “Nuovo Quotidiano di Puglia” del gruppo Messaggero. Mi si sono illuminati gli occhi e iniziato così. Dopo 5 mesi per caso sono finita in televisione a fare una sostituzione di una giornalista che giustamente doveva fare le vacanze estive. Era il 2005 e da lì non mi sono più fermata. Sono diventata giornalista pubblicista e, nel 2009, ero già iscritta all’albo dei professionisti. La mia strada era segnata.

Con quali giornalisti di riferimento sei cresciuta? 

Sono cresciuta al passo di giornalisti molto bravi, innanzitutto del giornalismo della carta stampata. Al Nuovo Quotidiano di Puglia ricordo con molto piacere il mio primo direttore che purtroppo non c’è più, ma che è ricordato da tutti con grande affetto, che era Giancarlo Minicucci. Ricordo con affetto anche i miei capo redattori, come Renato Moro, (anche lui non c’è più) e poi un altro caporedattore che oggi è direttore di quella testata, che si chiama Rosario Tornesello. Loro sono quelli che mi hanno iniziato a questa strada. Mentre televisivamente parlando i miei riferimenti iniziali sono stati i riferimenti televisivi della mia terra, che è il Salento, quindi Marco Renna che è stato il mio primo caporedattore e poi il mio primo direttore in un’altra piccola emittente Gianfranco Lattante; oggi sono tutti giornalisti dalla lunga esperienza. Gianfranco Lattante è alla Gazzetta del Mezzogiorno, che è la testata per cui collaboro attualmente anche io. Ultima in ordine di tempo una bella esperienza con TeleNorba, l’emittente più importante del sud Italia, dove sono stata redattrice, conduttrice, produttrice del telegiornale e il direttore Vincenzo Magistà, che ha alle spalle 40 anni di professione, mi ha dato dei consigli sempre molto utili. Questi sono i miei riferimenti pugliesi, ma come puoi immaginare nella realtà dell’emittenza privata o della carta stampata territoriale, sono le esperienze che ti forgiano e che poi ti fanno andare avanti in questo percorso.

Attualmente stai lavorando con Nicola Savino su Tv8, vero?

Esatto. Io sono nel cast fisso di 100 % Italia, insieme a Nicola Savino e presente in studio con noi c’è anche Livio Gigliuto, che è il vice presidente dell’istituto di sondaggi Piepoli, fondamentale e funzionale per la costruzione di questo game show che va in onda su Tv8. Il programma va in onda dal lunedì al venerdì alle 20.30 ed è un gioco si basa sui sondaggi, con domande poste a un campione rappresentativo della popolazione italiana, chiamato a rispondere sugli argomenti più diversi, di volta in volta frivoli o più seri: costume, abitudini quotidiane, società, spettacolo e altro ancora. Componente fondamentale del nuovo grande gioco dei sondaggi è la presenza in studio delle 100 persone che compongono il campione, di età compresa tra i 18 e gli 80 anni, che rispecchiano perfettamente il paese per sesso, ceto sociale, istruzione etc, “Gli Italiani”: sono loro il riferimento statistico delle domande a cui devono rispondere i concorrenti. Questo è che aiuta a conoscere bene gli italiani. Vedo Nicola Savino molto entusiasta di questa esperienza, e gli ascolti ci tengono soddisfatti. Io rappresento la Puglia e quindi mi esprimo su certi argomenti con grande responsabilità a nome della mia regione. E’ un gioco molto carino.

Quali sono le tue ambizioni, i tuoi progetti?

Dopo tanti anni di gavetta, di lavoro nella realtà territoriale sulle news, come inviata,  conduttrice di dirette e lettrice di telegiornale, mi piacerebbe proseguire un percorso avviato in Puglia: condurre uno spazio televisivo. Sono molto creativa e vorrei dare sfogo a questa vena artistica, magari con questa grande passione per l’enogastronomia, che io racconto un po’ come ambasciatrice nella mia terra. Insomma uno spazio e una opportunità in cui potermi esprimere e far conoscere un’altra Barbara. Quella che mostro sui social.

Come giornalista sei più amata o invidiata?

Io penso di essere amata, perché credo che la mia umanità emerga e devo dire la verità, sono una grande fan dei social network che considero un prolungamento della mia professione. Oggi si dibatte spesso sul fatto che non c’ è una linea netta nel nostro mestiere, che è un mestiere che dovrebbe essere più tutelato, perché siamo dei professionisti, iscritti all’albo, come gli avvocati e come i commercialisti. Molti miei colleghi si chiedono il perché gli avvocati vanno in tribunale, i commercialisti fanno le dichiarazioni dei redditi, mentre le interviste le fanno tutti. E questo è un grande tema oggi, perché i social network hanno un po’ buttato giù quei muri di grande separazione tra chi le domande le faceva per mestiere e chi oggi le fa per passione. Quindi con questo mezzo che ha democraticizzato la comunicazione, tutti possono fare un’intervista o condurre un programma, possono fare gli inviati nelle loro realtà o possono avere un programma d’informazione radiofonica. Io dico che dei social bisogna prendere gli aspetti più positivi, la gente e il pubblico sono coscienti, e consapevoli e sanno riconoscere il valore della fonte e quindi sa anche fare la differenza tra chi fa il blogger, chi fa le interviste sul suo canale you tube, chi lo fa per passione e chi invece fa un’intervista per una testata giornalistica. Quindi tornando alla tua domanda, nel mio caso i social mi aiutano a far emergere la parte più umana di me che magari è quella che televisivamente spesso non emerge perché in un contenitore come il telegiornale era difficile che venisse fuori. I social ti danno la possibilità di abbattere le barriere e in questo caso, sì lo spero, mi sento più amata che invidiata.

Tre aggettivi per definirti?

Energica, poliedrica e sicuramente onesta.

Oltre al lavoro curi delle passioni nella vita?

Sono appassionata di enogastronomia che mi piace raccontare e soprattutto testare. Mangio e bevo come se non ci fosse un domani (risata). Ho già fatto il primo livello al corso per sommelier con la Fondazione Italiana Sommelier Puglia. Diciamo che nelle mie prospettive non c’è sicuramente l’ambizione di fare la sommelier, ma di capirne tecnicamente qualcosa di più del vino e anche dell’olio. Sono appassionata dei prodotti tipici regionali, mi piace degustarli, mi piace andare a cena e sperimentare le cucine degli chef stellati, così come le osterie e mi piace andare a scoprire il nostro territorio attraverso la buona tavola, allora mangio e bevo tanto per poterla capire meglio e quindi è un duro sacrificio (risata).

Se ti chiamassero a partecipare ad un reality, ci andresti?

Io ci andrei, poi dipende da quale, ma ci fare ugualmente un pensierino, proprio perché come ti dicevo prima e tornando al discorso dei social, facendo questo lavoro da tanti anni, vorrei mostrare la parte più personale di me e quella meno lavorativa. Tante amiche che mi sono vicine mi dicono: “Sai, sembra sempre che stai leggendo  un telegiornale”. Questa mia impostazione che fa parte di me, vorrei un po’ scardinarla, mettendomi tra virgolette po’ a nudo in un reality, dove la professione la lasci a casa, e quindi sei uno dei tanti concorrenti e per me sarebbe una bella sfida da vincere. Non direi mai di no per partito preso, direi che ci devo provare per vedere come va.

A chi vorresti dire grazie?

Un grazie lo dico a me stessa, ma non perché non ci siano delle persone da ringraziare, ma perché credo che i veri momenti di difficoltà nella vita, si superano soltanto con una grande forza interiore e quindi quella di base ci deve essere. Poi, intorno a te, questa forza cresce con il supporto delle persone care che ci sono e che ci sono state sempre. Ma di base bisogna dire a se stessi: “Io devo andare avanti e non mollare mai”. Quindi un grazie sicuramente a me stessa.