Carlotta Pietrobono (love coach)             Frosinone 2.5.2022

                                  Intervista di Gianfranco Gramola

Sono una Love e Life Coach, esperta di relazioni, non solo sentimentali. Artigiana di anime, ti aiuto a diventare padrone delle tue emozioni, ad amare te stesso e a costruire la tua identità.

Contatti www.lovesamsara.com  Love Samsara di Charlotte Soul (Carlotta Pietrobono)

Carlotta Pietrobono non vive più a Milano da qualche mese, ma è di base a Frosinone. Lei è originaria di questa zona, ma ha vissuto 12 anni a Milano e dopo i due anni della pandemia, dove la sua vita sociale era andare al parco. Stare a Milano, in un appartamentino per giunta al piano terra, ha preferito tornare nella sua terra d’origine, dove si gode di più la natura e la famiglia. Lei si è tagliata le radici molto presto, ma poi crescendo ha capito quanto contano.

Intervista

Da piccolina, alla domanda: “Cosa vuoi fare da grande?” cosa rispondevi?

Io volevo fare Jennifer Lopez, perché lei era praticamente un mondo a parte. Lei era quella che faceva la cantante, l’attrice, l’imprenditrice, la presentatrice, la stilista e io volevo essere come lei.

Avevi già le idee chiare fin da bambina.

Mi è sempre piaciuto il mondo dello spettacolo e mi sono sempre ritenuta una persona creativa. Ho iniziato a suonare il pianoforte a 4 anni, quindi sono cresciuta con l’arte. Però avevo un’altra grande vocazione, che era quella di ascoltare le persone e in particolar modo di consigliarle dal punto di vista sentimentale. I primi consigli d’amore cominciai a darli a 6 anni (risata) e quella era la mia vocazione. Poi tutte le altre scelte artistiche in realtà non sono altro che di contorno per veicolarli in messaggi che bisogna mandare per creare il famoso mondo migliore, che sembrerà un po’ una di quelle frasi fatte, ma io ci credo davvero.

Hai fatto la modella, la hostess, la fotomodella, hai lavorato nel cinema e in televisione. Il mondo dello spettacolo era come te lo immaginavi o hai avuto delle delusioni?

Io ho iniziato a lavorare che ero molto giovane come modella e devo dire che mi ha deluso moltissimo, anche se ho avuto la fortuna di iniziare a lavorare con la sede romana di Elite, quindi non l’ultima delle agenzie, però mi sono ritrovata a non andare mai bene, a non essere adatta, perché a volte sei troppo alta o sei troppo bassa, sei troppo magra o sei troppo grassa, hai il seno piccolo o ce l’hai grosso, quindi bene o male è uno di quei mestieri in cui vieni considerato come un oggetto, che devi adeguarti ai loro criteri di ricerca. Quindi vieni davvero presa in considerazione solo e soltanto in base a quel 90 di fianchi e io avevo 91 e già solo questo era una questione di discriminazione pesantissima e da qui io ho dovuto lavorare tantissimo sulla mia autostima perché ero distrutta. Di base non sono mai stata una brutta ragazza, ma andavo a guardarmi spesso allo specchio.

I tuoi genitori che futuro sognavano per te?

Mio padre mi ha lasciato sempre la massima libertà, mi ha sempre dato carta bianca e mi diceva spesso: “Fa quello che ti rende felice”. Infatti è stato lui, quando ero più giovane, a portarmi all’agenzia di modelle perché insistevo e ha voluto accontentarmi. Sono sempre stata in un certo senso la sua principessa. Mia mamma  mi ha dato una educazione severa, perché da me voleva sempre il meglio e mi avrebbe vista volentieri avvocato, non sapendo che io ho la memoria di un criceto con l’alzheimer (risata). Quindi non era proprio il mio mestiere. E’ una persona critica, ma con le sue critiche mi ha fatto crescere.

Hai mai pensato ad un nome d’arte?

In realtà si e da qualche mese mi sono inventata il nome Charlotte Soul, che è sempre una di quelle cose che avevo deciso quando ero più giovane. Difatti firmavo gli autografi con il nome di Charlotte, la versione francese del mio nome e Soul come anima.

Ora ti sei inventata come Love Coach. Com’è nata l’idea?

Come tutte le grandi decisioni, questa è nata dall’esperienza personale e dopo un’esperienza particolarmente dolorosa ho deciso di dedicare la mia vita agli altri. In realtà io ho sempre sofferto d’amore, non sono mai stata fortunata in amore e in particolar modo ho sofferto tantissimo per l’ultima relazione. Lui mi ha lasciata o meglio, mi ha lasciata senza lasciarmi, cioè senza che io lo sapessi, proprio il giorno del nostro anniversario. Questa cosa mi ha destabilizzata, mi sono sentita mancare la terra sotto i piedi e la mia reazione è stata quella di volerlo riconquistare a tutti i costi. Ho fatto una lasagna e mi sono presentata a casa sua, sperando di prenderlo per la gola, ma lui non mi ha voluta ugualmente. Io per il mio ex sono stata male per due anni e mezzo e sono arrivata a dire: “ No, basta, mi ammazzo”. Questa cosa mi ha segnata, perché anche se era solo a parole, se a quelle parole fossero seguiti i fatti, io oggi non sarei qui. Ecco perché in un certo senso penso di essere morta e risorta. Il logo del mio studio è proprio una “fenice”, quella che brucia e rinasce dalle sue ceneri. Ed è stato proprio così per me, che ero con la lasagna sotto casa del mio ex e che poi ho fatto di questo trauma la mia occasione di rinascita perché appunto ci ho fatto una professione. Ovviamente studiando perché non sapevo esistesse il love coach come mestiere e poi volevo aiutare tutte le “Charlottine” sotto casa, con la lasagna in mano. Sono quasi 5 anni che faccio questo lavoro e sono state tante le persone che hanno portato la lasagna sotto casa dell’ex.

Ti hanno preso come esempio?

No, perché questo era prima di conoscermi e poi me l’hanno confidato. Hanno visto l’inserzione pubblicitaria del mio studio e mi hanno scritto: “Lo sai che anch’io sono stata lasciata/o e mi sono presentata/o con la lasagna sotto casa dell’ex?”. In Italia un modo per riconquistare è quello, ma in realtà non è mai la strategia giusta, perché si tratta comunque di elemosinare attenzioni, stai elemosinando amore e quindi, in realtà, si può riconquistare un ex, sicuramente non umiliandoti ma rispettando la propria dignità, rispettando se stessi e solo in quel momento diventerai il te luminoso che può attrarre una seconda opportunità. Noi di base come studio facciamo anche delle strategie di riconquista degli ex e abbiamo anche una percentuale di riuscita molto alta.

In percentuale?

Fai conto che su 10 persone, 8 o 9 riescono a portare a casa il risultato. Abbiamo rimesso insieme anche coppie legalmente separate. Alcune persone invece hanno l’occasione di tornare insieme, ma quello che è stato lasciato si rende conto che l’ex non è compatibile, quindi non essendo più compatibile è giusto andare avanti e regalarsi una nuova opportunità per essere felici.

In una coppia in crisi, quanto conta l’autostima?

L’autostima conta tantissimo, in tutto. In realtà la crisi di coppia nasce proprio da un momento di disequilibrio a livello personale. Quando una relazione non va bene, molto probabilmente nella tua vita non vanno bene il lavoro, non sei felice, non hai degli hobby, delle passioni, degli amici e quindi hai praticamente delegato la tua felicità all’altra persona e questo è il più grande errore del mondo, perché questo vuol dire “io non valgo abbastanza nel mio essere single” e ho bisogno di un’altra persona per completarmi. Quando un amore si basa sul bisogno non funziona mai, quindi lavorare sulla propria autostima significa proprio stare bene con se stessi, amarsi, capire che l’amore è un dare non  necessariamente obbligando l’altro a ricevere. Se una persona non ti ama come vuoi essere amato, non è la persona giusta e anziché stare lì a cercare di cambiare l’altro è meglio aprire la porta per avere un’altra opportunità.

Ma un cuore spezzato ti mette KO solo psicologicamente o anche fisicamente?

La mia prima reazione, ma anche la reazione di tanti miei clienti, è quella di starsene a letto per dei giorni senza mangiare, senza avere neanche la forza di alzarsi, oltre al fatto che ti ritrovi davanti ad una totale instabilità. Noi tendiamo sempre ad immaginarci un futuro e quel futuro dall’oggi al domani crolla, quindi praticamente  non si ha più un obiettivo nella vita e quindi che fai? In teoria ti alzi dal letto per qualcosa, ma se hai perso l’autostima ed è finita la tua relazione, non trovi un motivo per alzarti e non hai ambizioni, non hai stimoli. Molto spesso tanti non hanno neanche un sogno o hanno un lavoro che non li rende felici come, che ne so, l’impiegato della posta, che non penso sia la massima aspirazione, ma si accontentano come se quella fosse l’unica possibilità di vita, l’unica possibile strada, e di base se non investi nel tuo sogno è innanzitutto perché non hai abbastanza coraggio e appunto non hai abbastanza autostima, perché rischiare su una cosa in cui gli altri non credono, significa perdere il supporto degli altri. E tu sei abbastanza forte da stare da solo contro tutti? Chi risponde nella vita è perché è abbastanza forte da stare da solo contro tutti.

Il disinteresse sessuale può essere motivo di crisi in una coppia?

Assolutamente si ed è alla base di tantissimi tradimenti, sia da parte di uomini che da parte di donne. Quindi non pensiamo che sia sempre la donna quella ad avere il mal di testa. Molto spesso è anche l’uomo che comunque non ha gli stimoli necessari. A tal proposito abbiamo inserito nella nostra offerta il percorso con la maestra di seduzione, perché una relazione non è che funziona perché casca dal cielo, ma funziona se ci lavori. Quindi anche tenendo attiva la curiosità, dando giusti stimoli, perché non è sempre colpa dell’altra persona. Se tu non sei felice, fai qualcosa affinché quella relazione torni viva, altrimenti la fai morire definitivamente.

Bisogna rinfrescare il rapporto di coppia dando nuova linfa.

E’ vero. A proposito di questo argomento, tanti clienti hanno dei blocchi sessuali, non cose da sessuologa, perché noi quelle le passiamo ad una professionista che collabora con il nostro studio. Però in molti casi c’è proprio una non accettazione del corpo femminile, però allo stesso tempo c’è l’uomo che a 35 anni è vergine perché ha paura ad approcciarsi all’altro sesso, oppure quello che dice: “No, questa cosa non la farò mai altrimenti l’altro mi può giudicare”, nonostante l’altro sia il suo compagno/a e siano una coppia. Il problema vero è che non c’è comunicazione all’interno della coppia, anche dal punto di vista sessuale.

Da te si rivolgono anche dei gay?

Si, sia uomini che donne e anche coppie di lesbiche.

Il tradimento si perdona sempre?

Dipende dal valore che tu dai al tradimento e che motivazioni ci sono alla base. Se è una roba dove tu ti rendi conto di aver avuto delle mancanze all’interno della coppia e pensi che la persona sia più importante del fatto in se per sé, allora è giusto reinvestire e superare questo trauma e poi tornare più forti di prima insieme. Se invece pensi che quell’evento non sia per te accettabile, è giusto prendere di conseguenza delle decisioni, anche le più drastiche e dolorose, perché rimanere all’interno di una coppia, dove tu non riesci ad accettarlo diventa insostenibile. Diciamo che quando succedono cose di questo tipo, suggeriamo che bisogna rianimare la vita di coppia e proponiamo qualche gioco o il famoso locale di scambisti che comunque non è un vero e proprio tradimento ma è semplicemente aumentare la complicità, perché attesti che il desiderio sessuale dal punto di vista fisico è diverso da quello mentale. Non ci sono mai regole assolute in amore. Io consiglio qualora c’è un tradimento, di dirlo perché almeno dai all’altra persona la possibilità di scegliere.

Ci sono delle coppie di Vip che si sono rivolte a te?

Parecchie. A parte che noi lavoriamo soprattutto sul singolo, non tanto sulla coppia, tanto alla fine se tu cambi te stesso, cambi la realtà, quindi puoi indurre un cambiamento nell’altra persona senza doverlo per forza imporre attraverso la terapia di coppia. Diciamo fare un percorso di crescita personale a beneficio a prescindere. Noi seguiamo tante persone che si sono lasciate, persone che stanno vivendo una crisi e quindi si rendono conto che verranno lasciate a breve e quindi sognano il riscatto, e che se fanno da sole, il riscatto non avrà conseguenze positive, perché si ha troppa paura della perdita. Abbiamo tante coppie Vip, tanti imprenditori importanti e come diceva Marilyn Monroe “tutti soffrono per amore” (risata).

Quando ti accorgi che una coppia è al capolinea?

In realtà non siamo noi a decidere, ma lasciamo sempre la parola in mano alle persone che vivono la relazione in quel momento. Noi al massimo possiamo mettere la persona in modo tale che l’altro possa giocare a carte scoperte.

Questo che cosa vuol dire?     

Questa persona non ti prende in considerazione come vorresti? Perfetto. Questo tipo di comportamento, ti scrive il messaggino, tu rispondi in un certo modo, tu rispondi e ti aiutiamo noi, in modo tale che andiamo a toccare delle corde emotive che ti porteranno al tuo risultato. Noi facciamo in modo che l’altra persona, quella che ti vuole lasciare o comunque ti ha già lasciato, sia in un certo senso incuriosita vedendo in te un comportamento diverso e allora automaticamente avrà tutto l’interesse di verificare se effettivamente sei cambiato rispetto all’idea che aveva di te, oppure è solo un falso allarme. Però questo trasmettere curiosità nell’altra persona è un arma vincente, poi sei tu a dover giocare le tue carte, sei tu a dover capire se di quella persona sei ancora innamorata. Noi non ti diamo la risposta, ti accompagniamo lungo il percorso, ti facciamo le domande, ma sei tu che ci devi arrivare, perché la vita è la tua. Poi la cosa bella del coach, rispetto allo psicologo classico, è che il coach ti da delle soluzioni pratiche, nel senso che se lei ti manda un messaggino e tu devi rispondere, te lo scriviamo noi in un certo modo, poi tu imparerai. La psicologa invece ha un approccio un po’ meno concreto, ti fa aumentare la tua consapevolezza, ma questa è una cosa che facciamo anche noi, ma ti protrae nel tempo in attesa che tu trovi le risposte, o meglio il modo pratico nel metterlo in atto. Quindi un percorso con uno psicologo può durare un anno, due anni, ma c’è gente che è in terapia da tanti anni e poi viene da noi.

Finito il tuo lavoro, resta l’amicizia?

Io dico sempre che Love Samsara è una famiglia, quindi quello che voglio trasmettere è un’idea di abbraccio. La mia porta è sempre aperta, perché tu sei una persona. Magari ci seguiamo su instagram, anche se mi hanno hackerato il profilo, povera me (risata). Ora stiamo cercando di recuperare i nomi dei clienti soprattutto quelli che avevamo nell’ultimo periodo proprio per dire loro che li seguiamo sui social e vogliamo sapere come si evolve la loro storia. Ogni tanto ci mandano un cuoricino per farci capire che ci vogliono bene e ci facciamo gli auguri a Pasqua e a Natale.

L’ultima domanda è personale. Dopo tante relazione finite male, ora il tuo cuore è tornato a battere per qualcuno?

Diciamo che c’è una frequentazione. Il cuore batte, funziona, bisogna tenersi vivi e darsi un’altra opportunità. Io sono sempre innamorata dell’amore, sono quella che ha imparato ad apprezzare l’amore che si trova nelle piccole cose, dal cane che scodinzola al bimbo che ti sorride, perché l’amore è in tutto. Però una relazione seria  la vogliamo anche noi love coach (risata).