Dino
Risi
(regista) Roma marzo 1998
Intervista di Gianfranco Gramola
Omaggio
all'artista scomparso il 7 giugno del 2008, a 91 anni.
Dino
Risi è nato a Milano il 23 dicembre del 1916. E’
laureato in Medicina e specializzato in Psichiatria. Negli anni ’40 si accosta
al cinema facendo l’assistente di Mario Soldati in “Piccolo mondo antico”
e di Lattuada in “Giacomo l’idealista”Il suo primo film risale al ’52,
cioè “Vacanze con il gangster” e poi dal suo genio nascono film come
“Poveri ma belli – Il vedovo – Il sorpasso – I mostri – I mostri 2 –
La stanza del vescovo – L’ombrellone – Giovani e belli – Profumo di
donna – Telefoni bianchi “ e tanti altri.
Ha diretto i più grandi attori italiani, da Sordi a Gassman,
da Mastroianni a Sofia Loren.
Ha
detto:
-
Una vera amicizia è stata quella che mi ha legato a Vittorio Gassman. Abbiamo
vissuto un lungo periodo della nostra vita uno accanto all’altro. Era un uomo
molto intelligente che il passare del tempo aveva reso più umano e tollerante.
-
Per fare cinema tre cose sono essenziali: la sceneggiatura, la sceneggiatura e la
sceneggiatura, come diceva Hitchcock.
-
Non sono stato educato alla fede, ma se l’amore per gli altri e per la vita è
Dio, posso dire di credere in Dio.
-
Quando studiavo psichiatria, ho fatto sei mesi di stage indimenticabili nel
manicomio di Voghera. Là ho conosciuto i diapason dell’altra umanità e
ho capito che questo pianeta va osservato con un velo d’ironia,
altrimenti impazzisci anche tu.
- La televisione è meglio del cinema. Sai
sempre dov'è la toilette.
- Greta Garbo e Anna Magnani: la differenza
tra la luna e il temporale.
Intervista
Il
grande regista abita al Residence Aldrovandi, a pochi passi dallo zoo di villa
Borghese,
oggi chiamato Bioparco. “Ogni tanto - spiega - arrivano
anche gli odori delle bestie che a me fanno risvegliare la voglia di viaggiare,
la voglia d’Africa e di paesi lontani. Dalla mia finestra vedo le gazzelle, il
gabbione con le quattro aquile, ecc…”.
Quand’è
che s’è stabilito a Roma e come ricorda la Roma di allora?
Mi
sono stabilito nella capitale verso gli anni ’50 ed era una Roma diversa ma
molto diversa. Si circolava
tranquillamente, c’erano poche automobili e c’era un paese in salita, in
aumento.
Come
ricorda l’impatto con questa città?
Beh!
Con un po’ di emozione perché per me era come ricominciare un’altra vita.
Ho lasciato la medicina e ho tentato la strada del cinema per cui sono andato un
pochino al buio. Mi sono buttato, insomma! Un’esperienza nuova.
Attualmente
com’è il suo rapporto con Roma?
Il
mio è un rapporto di amore-odio. E’ una città che non mi piace più di
tanto, come non mi piace la mia Milano. E’ troppo sporca, Roma. Inoltre è
diventata un parcheggio, un deposito di macchine. Però Roma ha anche degli
aspetti gradevoli. Ad esempio d’estate Roma è bellissima, cioè quando si
svuota un po’ e io posso girare a piedi senza il pericolo d’essere
investito. Ecco la Roma che mi piace, quella più vivibile.
Roma,
ha un suo fascino?
Si
ha un fascino che dura da più di 2000 anni. Se non avesse fascino non ci
verrebbero così tanti turisti.
Che
importanza ha il Tevere per Lei?
Nessuna!
Io sul Tevere ci ho girato un film che si chiamava “Poveri ma belli”
(mitico), su un barcone. Ma erano altri tempi, e il Tevere era ancora nuotabile.
Dopo pochi anni cominciarono ad annegare le persone che ci cascavano dentro, non
perché non sapevano nuotare, ma perché inghiottivano tutti
questi veleni che buttavano in questo povero
ex biondo Tevere.
Ma
allora Roma è o era la città più bella del mondo?
Si,
senza dubbio è una bella città, ma ce ne sono delle altre di belle. Roma è
forse quella che ha più storia. Roma ha dei pezzi molto, ma molto belli. Tutta
insieme magari è un po’ mostruosa ma ci sono delle perle che sono magnifiche.
E’ soprattutto una città “abbastanza” vivibile, come ripeto, ancor di più
in estate.
Come
giudica il romano?
A
me piacciono i romani. Da buon milanese ho subito l’aggressività un po’
cinica un po’ sfaticata dei
romani e mi sono subito piaciuti. Mi piacciono i romani, non come i napoletani o
come gli emiliani, ma li metterei
sicuramente al 3° posto.
A
Roma si fa cultura?
Si
fa e non si fa. In Italia è una parola un po’ in disuso.
Quali
sono i mali di Roma che più le danno fastidio?
Beh!
Il traffico innanzitutto, poi la maleducazione che non è soltanto dei romani e
la sporcizia. C’è da dire però che in questi giorni (primavera ’98) Roma
sta diventando bella perché ha un clima veramente eccezionale, per otto mesi
all’anno, insomma, si può guardare il cielo completamente sereno a differenza
di tante città dove il cielo è quasi sempre grigio.
Di
chi è la colpa del degrado di Roma?
La
colpa è di tutti, delle città che si sono ingrandite troppo e troppo in
fretta, dello smog delle automobili. Quando leggo che Agnelli è contento perché
ha venduto un milione di automobili, io, pensando all’inquinamento, mi sento
male. E’ contento solo lui.
In
quale luogo romano ama tuffarsi nei momenti liberi?
Da
nessuna parte. Sto benone a casa mia, che è una piccola isola, un piccolo paese
che è nel cuore di Roma, ai Parioli, vicino allo zoo. Ogni tanto mi concedo
qualche passeggiata allo zoo a vedere gli animali che spero trovino un
collocamento più idoneo, più degno di loro.
C’è
una Roma del passato in cui le
sarebbe piaciuto vivere?
Ma,
io non sono mai per il passato, sono per il presente. Non mi piace guardare
indietro. Sono per il progresso. Il progresso, in fondo, ci ha regalato tanti
disturbi ma anche tante comodità, perché pensa che negli ultimi 100 anni s’è
inventato più che in tutti gli anni precedenti messi insieme.
Avrebbe
un consiglio da dare al primo cittadino di Roma?
Non
uno ma tanti e tanti. Il traffico innanzi a tutto, la viabilità.
L’abusivismo, si potrebbe eliminarlo o almeno controbatterlo fortemente. Poi risolvere i problemi della capitale
che sono sempre quelli, cioè i parcheggi, creare più parcheggi, la
terza metropolitana che ancora non arriva, è una città servita male sulla
viabilità. Il verde, ci vuole più verde, che dia ossigeno a questi poveri
abitanti.
Un
consiglio a i turisti che andranno a Roma in occasione del Giubileo?
Consiglio
di rimanere a casa!
Ma
portano soldi a Roma o no?
Pochi,
molto pochi, perché vengono tanti con il sacco a pelo, mangiano un panino e
basta.