Dorothea Wierer  (atleta)                  Molina di Fiemme (TN) 13.4.2021

                            Intervista di Gianfranco Gramola

“Lo sport ti da lezioni di vita. Ti insegna che per arrivare alla vittoria devi necessariamente passare per la sconfitta. Penso che lo sport ci renda persone migliori nella vita di tutti i giorni”

Contatti:  Andrea Vidotti  av@andreavidotti.com

Originaria del comune italiano di Rasun Anterselva, Dorothea Wierer, nasce a Brunico il 3 aprile 1990. E’ entrata a far parte della nazionale italiana nel 2007, diventando l’anno dopo la prima italiana ad aver vinto una medaglia d’oro ai Mondiali giovanili a Ruhpolding (Germania) e l’anno successivo infatti durante la rassegna iridata giovanile disputata in Canada, dopo un 7° e un 4° posto, centra la medaglia d’oro nell’inseguimento. Questo è solo l’inizio di una carriera scandita da gioie e successi. Ecco il suo palmares:

Olimpiadi

2 medaglie: 2 bronzi (staffetta mista a Soči 2014, staffetta mista a Pyeongchang 2018)

Mondiali

10 medaglie: 3 ori (partenza in linea a Östersund 2019; inseguimento, individuale ad Anterselva 2020)

4 argenti (inseguimento a Oslo Holmenkollen 2016; staffetta singola mista a Östersund 2019; staffetta mista, partenza in linea ad Anterselva 2020)

3 bronzi (staffetta a Nové Město na Moravě 2013; staffetta a Kontiolahti 2015; staffetta mista a Östersund 2019)

Mondiali juniores

4 medaglie: 3 ori (sprint, inseguimento, individuale a Nové Město 2011)

1 argento (staffetta a Nové Město 2011)

Mondiali giovanili

4 medaglie: 2 ori (individuale a Ruhpolding 2008; inseguimento a Canmore 2009)

2 bronzi (staffetta a Ruhpolding 2008; staffetta a Canmore 2009)

Europei

1 medaglia: 1 argento (staffetta a Val Ridanna 2011)

Europei juniores

2 medaglie: 1 oro (inseguimento a Val Ridanna 2011)

1 argento (sprint a Val Ridanna 2011)

Coppa del Mondo

Vincitrice della Coppa del Mondo di biathlon nel 2019 e nel 2020

Vincitrice della Coppa del Mondo di inseguimento nel 2019

Vincitrice della Coppa del Mondo di individuale nel 2016 e nel 2021

Vincitrice della Coppa del Mondo di partenza in linea nel 2020

62 podi (40 individuali, 22 a squadre), compresi quelli conquistati in sede iridata e validi anche ai fini della Coppa del Mondo: 17 vittorie (12 individuali, 5 a squadre)

22 secondi posti (15 individuali, 7 a squadre)

23 terzi posti (13 individuali, 10 a squadre)

Intervista

Soddisfatta della stagione invernale o secondo te, potevi fare di più?

Sono soddisfatta, come sempre ho dato tutto. Quest’anno purtroppo la stagione è iniziata con poco allenamento sulla neve per noi azzurri a causa del Covid, per cui per entrare in forma c’è voluto un pò più di tempo. Ho vinto la Coppa del Mondo di Individuale e per questo sono felice.

Com’è nata la tua passione per il biathlon, uno sport che sembra più maschile che femminile?

Nascendo a Rasun in Alto Adige vicino al tempio del biathlon, Anterselva, è quasi naturale avvicinarti a questo sport. Poi vengo da una famiglia di sportivi quindi lo sport è stato sempre una costante per noi.

C’è parità delle donne almeno nel biathlon o è sempre territorio maschile?

Direi che c’è parità di genere. Grazie ai successi della squadra siamo riusciti a far conoscere il biathlon anche a chi non sapeva nulla. I dati di audience dei Mondiali di Anterselva sono stati molto alti.  

Nella tua famiglia che ruolo ha lo sport?

Come dicevo prima tutti in famiglia facciamo sport, i miei genitori, i miei fratelli, anche quando termina la stagione del biathlon mi diverto a fare snowboard, sci, trail, sup, ciclismo. Non riesco a stare senza fare sport.

Come ricordi il giorno in cui hai imbracciato il fucile e quando hai capito che il biathlon era lo sport giusto per te?

Prima inizi con lo sci di fondo, poi inizi con il tiro. E nasce subito il feeling con la carabina. A livello giovanile ho iniziato a vincere, da li è iniziato il percorso che mi ha portato sino ad oggi.

Quali sono le doti che deve avere un’atleta che fa biathlon?

Costanza, sacrificio, impegno, concentrazione, determinazione.

Come concili le gare e gli allenamenti con la tua vita privata?

La cosa più importante è che quando sono con mio marito Stefano non parliamo si biathlon o di gare. Ci rilassiamo con un aperitivo, un giro in bicicletta, un week end al lago o in montagna. Purtroppo il mio sport mi porta ad essere tanto in giro per il mondo, e poco a casa. Per cui quando ho la possibilità di stare un pò a casa il relax è garantito.

Quando gareggi, hai un’atleta a cui ti ispiri?

Sono tanti gli atleti a cui mi sono ispirata. Per cui non voglio citarne uno per scordarmi di altri. Diciamo che gli atleti vincenti mi hanno sempre colpito.

Cosa insegna lo sport?

Lo sport ti da lezioni di vita. Ti insegna che per arrivare alla vittoria devi necessariamente passare per la sconfitta. Penso che lo sport ci renda persone migliori nella vita di tutti i giorni.

La rivalità con Lisa Vittozzi è una “sana rivalità” o anche personale?

E’ una sana rivalità. Il fatto di avere atleti forti in squadra ti stimola sempre a fare meglio.  

Si gareggia più con il fisico, con il cuore o con il cervello?

Con tutte e tre. La mente è l’80 % nella mia disciplina.

Nel tuo sport conta più la concentrazione, la forma fisica o l’istinto?

Tutte e tre, perché se manca uno di questi elementi è difficile andare bene in gara.

Qual è il tuo motto?

Non ho un mio motto, ma penso che l’impegno costante sia la ricetta per fare bene.

Sei un idolo per tanti giovani che si avvicinano allo sport. Per te è più un peso, una soddisfazione o un onore?

E’ una grandissima soddisfazione per me sapere che i giovani mi seguano e che possa essere un esempio per loro. Mi arrivano tanti messaggi sui social di complimenti e di richieste di consigli. Mi fa molto piacere questo.

C’è stato un momento difficile nella tua carriera e, se si, come hai reagito?

La cosa bella che mi ha insegnato lo sport è quella di reagire di fronte alle difficoltà. Quando una grande va storta riesco a resettare tutto e il giorno dopo è un altro giorno.

Hai mai prestato la tua immagine per progetti di solidarietà o beneficenza?

Spesso lo faccio. Mi fa molto piacere poter aiutare chi soffre o chi è meno fortunato di noi.

Dopo una gara temi più il giudizio dei tuoi fan, dei  giornali o dei tuoi famigliari?

Non temo il giudizio, sono sempre molto critica con me stessa ma non mi faccio condizionare dai giudizi che provengono dall’esterno.

Le donne sono sempre più protagoniste nello sport. Qual è la loro marcia in più rispetto ai maschi?

Ultimamente noi donne siamo protagoniste nel mondo dello sport, alle ultime Olimpiadi in Corea sono state più le medaglie vinte dalle donne. Non penso si tratti di una marcia in più, ma è normale che uomini e donne siano entrambi protagonisti nello sport.

Hai vinto parecchio. A chi hai dedicato le vittorie e come festeggi dopo una premiazione?

Non ci sono mai dediche speciali. A volte la dedico a me stessa o alla mia famiglia. Di solito festeggio con un bicchiere di vino o di birra, ma nulla di particolare.  

Se tu non avessi “sfondato” nello sport, quale sarebbe stato il tuo piano B, il tuo lavoro? Ristorazione come i tuoi genitori?

Non so quale sarebbe stato il Piano B. Non penso la ristorazione, quando sono a casa cucina mio marito.

Se ti chiamassero ad un reality, ci andresti? Ce n’è uno che ti attira, che segui?

Al momento no, finche sono in attività sono concentrata in quello che faccio. Per partecipare ai reality ci vuole tempo, che al momento non ho. In futuro vedremo, se capiterà l’opportunità la valuterò in base alle mie caratteristiche.

Hai un sogno sportivo? E uno privato?

Sogno sportivo no, fortunatamente mi sono già tolta tante soddisfazioni. Sogno privato è quello di avere una famiglia numerosa, come quella da cui provengo. Per cui in futuro mi vedo mamma.

Cos’hai sacrificato per arrivare al successo sportivo?

Non ho fatto particolari sacrifici, o almeno quello che normalmente si considerano sacrifici per noi atleti non lo sono. Rinunciare ad una serata con gli amici non è un sacrificio, è voler fare bene il proprio lavoro.

Ai giovani che si avvicinano allo biathlon o altri sport, che consigli daresti?

Di lasciare libero spazio ai sogni. Quando si inizia si sogna l'Olimpiade, il podio, la vittoria. I sogni aiutano nello sport.

A quale età un’atleta di biathlon dovrebbe tirare i remi in barca, secondo te?

Non c’è un età standard, penso quando i segnali che il tuo fisico ti manda siano quelli che ti fanno capire che forse è il momento di dire basta.

Nel calcio il tifo è esagerato. Come sono i sostenitori della tua disciplina?

Nel biathlon i tifosi sono molto appassionati ma anche molto rispettosi. Quando arriviamo al poligono la cosa bella è che cala il silenzio che ti permette di concentrati al tiro. Questo è un segnale di sportività e di etica sportiva.

Esistono gli “sfottò” nel tuo sport?

No non esistono.

Entriamo un po’ in confidenza, per farti conoscere meglio da chi ti apprezza e ti vuole bene. Hai ottenuto tanti successi sportivi e ti sei sposata. Cosa chiedi al futuro ora?

Come dicevo prima in futuro mi vedo bene come mamma.

Oltre allo sport curi delle passioni nella vita? Fai collezioni?

Mi piace seguire le serie tv su Netflix. Non faccio collezioni.  

Tatuaggi e piercing. Favorevole o contraria?

Io non ho né tatuaggi né piercing, ma non sono assolutamente contraria.

Un tuo pregio e un tuo difetto?

Dovrebbero dirlo gli altri. Forse il pregio che ho è che cerco sempre di essere positiva, anche quando le cose girano storte.

Hai dei complessi?

No, non ho dei complessi.

Cosa ti fa arrabbiare?

La mancanza di rispetto e l’arroganza.

L’ultima volta che hai pianto e perché?

Non mi ricordo l’ultima volta, anche se a volte piangere fa bene perché ti permette di sfogarti.

Il tuo rapporto con la fede?

Sono credente, la fede mi aiuta molto.

Cosa ne pensi di papa Francesco?

Un grande Papa, ho letto le sua intervista sullo sport e mi è piaciuta tantissimo.

Il tuo rapporto con il denaro? Mani bucate o parsimoniosa?

Diciamo che mi piace dedicarmi allo shopping, ma non ho le mani bucate.

Come ti rilassi?

A casa, sul divano, con un gelato al cioccolato e una serie tv.

Curi molto l’alimentazione? Diete?

Non faccio diete particolari, ma sto attenta alla mia alimentazione separando carboidrati dalle proteine.

Come sarà la tua estate, covid permettendo?

A me piace viaggiare per vacanza, ma da due anni causa Covid non ci siamo potuti muovere. Vado al Lago di Garda, oppure in montagna in Alto Adige. Luoghi che mi rilassano moltissimo.

Ho letto che hai detto “no” a Playboy. Per pudore o per troppo pochi soldi?

Ho detto no perché non mi sentivo a mio agio.

Da 1 a 10 quanto sei innamorata della vita?

10 e lode sicuramente.

E di tuo marito, da 1 a 10, quanto sei innamorata?

10 e lode, Stefano è la persona che mi regala la serenità e la tranquillità.

Come ti ha conquistato?

Lui è allenatore e istruttore di fondo e finanziere come me, galeotti sono stati gli sci di fondo.

Sei gelosa? Lo sa tuo marito che hai una buona mira?

Penso di essere gelosa il giusto, ma mio marito può stare tranquillo, il fucile non lo porto mai a casa.