Dorothea Wierer
(atleta)
Molina
di Fiemme (TN) 13.4.2021
Intervista di Gianfranco Gramola
“Lo sport ti da lezioni di vita. Ti
insegna che per arrivare alla vittoria devi necessariamente passare per la
sconfitta. Penso che lo sport ci renda persone migliori nella vita di tutti i
giorni”
Originaria del comune italiano di Rasun
Anterselva, Dorothea Wierer, nasce a Brunico il 3 aprile 1990. E’ entrata a
far parte della nazionale italiana nel 2007, diventando l’anno dopo la prima
italiana ad aver vinto una medaglia d’oro ai Mondiali giovanili a Ruhpolding
(Germania) e l’anno successivo infatti durante la rassegna iridata giovanile
disputata in Canada, dopo un 7° e un 4° posto, centra la medaglia d’oro
nell’inseguimento. Questo è solo l’inizio di una carriera scandita da gioie
e successi. Ecco il suo palmares:
Olimpiadi
2 medaglie: 2 bronzi (staffetta mista a Soči
2014, staffetta mista a Pyeongchang 2018)
Mondiali
10 medaglie: 3 ori (partenza in linea a Östersund
2019; inseguimento, individuale ad Anterselva 2020)
4 argenti (inseguimento a Oslo Holmenkollen
2016; staffetta singola mista a Östersund 2019; staffetta mista, partenza in
linea ad Anterselva 2020)
3 bronzi (staffetta a Nové Město na
Moravě 2013; staffetta a Kontiolahti 2015; staffetta mista a Östersund
2019)
Mondiali juniores
4 medaglie: 3 ori (sprint, inseguimento,
individuale a Nové Město 2011)
1 argento (staffetta a Nové Město 2011)
Mondiali giovanili
4 medaglie: 2 ori (individuale a Ruhpolding
2008; inseguimento a Canmore 2009)
2 bronzi (staffetta a Ruhpolding 2008;
staffetta a Canmore 2009)
Europei
1 medaglia: 1 argento (staffetta a Val
Ridanna 2011)
Europei juniores
2 medaglie: 1 oro (inseguimento a Val Ridanna
2011)
1 argento (sprint a Val Ridanna 2011)
Coppa del Mondo
Vincitrice della Coppa del Mondo di biathlon
nel 2019 e nel 2020
Vincitrice della Coppa del Mondo di
inseguimento nel 2019
Vincitrice della Coppa del Mondo di
individuale nel 2016 e nel 2021
Vincitrice della Coppa del Mondo di partenza
in linea nel 2020
62 podi (40 individuali, 22 a squadre),
compresi quelli conquistati in sede iridata e validi anche ai fini della Coppa
del Mondo: 17 vittorie (12 individuali, 5 a squadre)
22 secondi posti (15 individuali, 7 a
squadre)
23 terzi posti (13 individuali, 10 a squadre)
Intervista
Soddisfatta della stagione invernale o
secondo te, potevi fare di più?
Sono soddisfatta, come sempre ho dato tutto.
Quest’anno purtroppo la stagione è iniziata con poco allenamento sulla neve
per noi azzurri a causa del Covid, per cui per entrare in forma c’è voluto un
pò più di tempo. Ho vinto la Coppa del Mondo di Individuale e per questo sono
felice.
Com’è nata la tua passione per il
biathlon, uno sport che sembra più maschile che femminile?
Nascendo a Rasun in Alto Adige vicino al
tempio del biathlon, Anterselva, è quasi naturale avvicinarti a questo sport.
Poi vengo da una famiglia di sportivi quindi lo sport è stato sempre una
costante per noi.
C’è parità delle donne almeno nel
biathlon o è sempre territorio maschile?
Direi che c’è parità di genere. Grazie ai
successi della squadra siamo riusciti a far conoscere il biathlon anche a chi
non sapeva nulla. I dati di audience dei Mondiali di Anterselva sono stati molto
alti.
Nella tua famiglia che ruolo ha lo sport?
Come dicevo prima tutti in famiglia facciamo
sport, i miei genitori, i miei fratelli, anche quando termina la stagione del
biathlon mi diverto a fare snowboard, sci, trail, sup, ciclismo. Non riesco a
stare senza fare sport.
Come ricordi il giorno in cui hai
imbracciato il fucile e quando hai capito che il biathlon era lo sport giusto
per te?
Prima inizi con lo sci di fondo, poi inizi
con il tiro. E nasce subito il feeling con la carabina. A livello giovanile ho
iniziato a vincere, da li è iniziato il percorso che mi ha portato sino ad
oggi.
Quali sono le doti che deve avere
un’atleta che fa biathlon?
Costanza, sacrificio, impegno,
concentrazione, determinazione.
Come concili le gare e gli allenamenti con
la tua vita privata?
La cosa più importante è che quando sono
con mio marito Stefano non parliamo si biathlon o di gare. Ci rilassiamo con un
aperitivo, un giro in bicicletta, un week end al lago o in montagna. Purtroppo
il mio sport mi porta ad essere tanto in giro per il mondo, e poco a casa. Per
cui quando ho la possibilità di stare un pò a casa il relax è garantito.
Quando gareggi, hai un’atleta a cui ti
ispiri?
Sono tanti gli atleti a cui mi sono ispirata.
Per cui non voglio citarne uno per scordarmi di altri. Diciamo che gli atleti
vincenti mi hanno sempre colpito.
Cosa insegna lo sport?
Lo sport ti da lezioni di vita. Ti insegna
che per arrivare alla vittoria devi necessariamente passare per la sconfitta.
Penso che lo sport ci renda persone migliori nella vita di tutti i giorni.
La rivalità con Lisa Vittozzi è una
“sana rivalità” o anche personale?
E’ una sana rivalità. Il fatto di avere
atleti forti in squadra ti stimola sempre a fare meglio.
Si gareggia più con il fisico, con il
cuore o con il cervello?
Con tutte e tre. La mente è l’80 % nella
mia disciplina.
Nel tuo sport conta più la
concentrazione, la forma fisica o l’istinto?
Tutte e tre, perché se manca uno di questi
elementi è difficile andare bene in gara.
Qual è il tuo motto?
Non ho un mio motto, ma penso che l’impegno
costante sia la ricetta per fare bene.
Sei un idolo per tanti giovani che si
avvicinano allo sport. Per te è più un peso, una soddisfazione o un onore?
E’ una grandissima soddisfazione per me
sapere che i giovani mi seguano e che possa essere un esempio per loro. Mi
arrivano tanti messaggi sui social di complimenti e di richieste di consigli. Mi
fa molto piacere questo.
C’è stato un momento difficile nella
tua carriera e, se si, come hai reagito?
La cosa bella che mi ha insegnato lo sport è
quella di reagire di fronte alle difficoltà. Quando una grande va storta riesco
a resettare tutto e il giorno dopo è un altro giorno.
Hai mai prestato la tua immagine per
progetti di solidarietà o beneficenza?
Spesso lo faccio. Mi fa molto piacere poter
aiutare chi soffre o chi è meno fortunato di noi.
Dopo una gara temi più il giudizio dei
tuoi fan, dei giornali o dei tuoi
famigliari?
Non temo il giudizio, sono sempre molto
critica con me stessa ma non mi faccio condizionare dai giudizi che provengono
dall’esterno.
Le donne sono sempre più protagoniste
nello sport. Qual è la loro marcia in più rispetto ai maschi?
Ultimamente noi donne siamo protagoniste nel
mondo dello sport, alle ultime Olimpiadi in Corea sono state più le medaglie
vinte dalle donne. Non penso si tratti di una marcia in più, ma è normale che
uomini e donne siano entrambi protagonisti nello sport.
Hai vinto parecchio. A chi hai dedicato le
vittorie e come festeggi dopo una premiazione?
Non ci sono mai dediche speciali. A volte la
dedico a me stessa o alla mia famiglia. Di solito festeggio con un bicchiere di
vino o di birra, ma nulla di particolare.
Se tu non avessi “sfondato” nello
sport, quale sarebbe stato il tuo piano B, il tuo lavoro? Ristorazione come i
tuoi genitori?
Non so quale sarebbe stato il Piano B. Non
penso la ristorazione, quando sono a casa cucina mio marito.
Se ti chiamassero ad un reality, ci
andresti? Ce n’è uno che ti attira, che segui?
Al momento no, finche sono in attività sono
concentrata in quello che faccio. Per partecipare ai reality ci vuole tempo, che
al momento non ho. In futuro vedremo, se capiterà l’opportunità la valuterò
in base alle mie caratteristiche.
Hai un sogno sportivo? E uno privato?
Sogno sportivo no, fortunatamente mi sono già
tolta tante soddisfazioni. Sogno privato è quello di avere una famiglia
numerosa, come quella da cui provengo. Per cui in futuro mi vedo mamma.
Cos’hai sacrificato per arrivare al
successo sportivo?
Non ho fatto particolari sacrifici, o almeno
quello che normalmente si considerano sacrifici per noi atleti non lo sono.
Rinunciare ad una serata con gli amici non è un sacrificio, è voler fare bene
il proprio lavoro.
Ai giovani che si avvicinano allo biathlon
o altri sport, che consigli daresti?
Di lasciare libero spazio ai sogni. Quando si
inizia si sogna l'Olimpiade, il podio, la vittoria. I sogni aiutano nello sport.
A quale età un’atleta di biathlon
dovrebbe tirare i remi in barca, secondo te?
Non c’è un età standard, penso quando i
segnali che il tuo fisico ti manda siano quelli che ti fanno capire che forse è
il momento di dire basta.
Nel calcio il tifo è esagerato. Come sono
i sostenitori della tua disciplina?
Nel biathlon i tifosi sono molto appassionati
ma anche molto rispettosi. Quando arriviamo al poligono la cosa bella è che
cala il silenzio che ti permette di concentrati al tiro. Questo è un segnale di
sportività e di etica sportiva.
Esistono gli “sfottò” nel tuo sport?
No non esistono.
Entriamo un po’ in confidenza, per farti
conoscere meglio da chi ti apprezza e ti vuole bene. Hai ottenuto tanti successi
sportivi e ti sei sposata. Cosa chiedi al futuro ora?
Come dicevo prima in futuro mi vedo bene come
mamma.
Oltre allo sport curi delle passioni nella
vita? Fai collezioni?
Mi piace seguire le serie tv su Netflix. Non
faccio collezioni.
Tatuaggi e piercing. Favorevole o
contraria?
Io non ho né tatuaggi né piercing, ma non
sono assolutamente contraria.
Un tuo pregio e un tuo difetto?
Dovrebbero dirlo gli altri. Forse il pregio
che ho è che cerco sempre di essere positiva, anche quando le cose girano
storte.
Hai dei complessi?
No, non ho dei complessi.
Cosa ti fa arrabbiare?
La mancanza di rispetto e l’arroganza.
L’ultima volta che hai pianto e perché?
Non mi ricordo l’ultima volta, anche se a
volte piangere fa bene perché ti permette di sfogarti.
Il tuo rapporto con la fede?
Sono credente, la fede mi aiuta molto.
Cosa ne pensi di papa Francesco?
Un grande Papa, ho letto le sua intervista
sullo sport e mi è piaciuta tantissimo.
Il tuo rapporto con il denaro? Mani bucate
o parsimoniosa?
Diciamo che mi piace dedicarmi allo shopping,
ma non ho le mani bucate.
Come ti rilassi?
A casa, sul divano, con un gelato al
cioccolato e una serie tv.
Curi molto l’alimentazione? Diete?
Non faccio diete particolari, ma sto attenta
alla mia alimentazione separando carboidrati dalle proteine.
Come sarà la tua estate, covid
permettendo?
A me piace viaggiare per vacanza, ma da due
anni causa Covid non ci siamo potuti muovere. Vado al Lago di Garda, oppure in
montagna in Alto Adige. Luoghi che mi rilassano moltissimo.
Ho letto che hai detto “no” a Playboy.
Per pudore o per troppo pochi soldi?
Ho detto no perché non mi sentivo a mio
agio.
Da 1 a 10 quanto sei innamorata della
vita?
10 e lode sicuramente.
E di tuo marito, da 1 a 10, quanto sei
innamorata?
10 e lode, Stefano è la persona che mi
regala la serenità e la tranquillità.
Come ti ha conquistato?
Lui è allenatore e istruttore di fondo e
finanziere come me, galeotti sono stati gli sci di fondo.
Sei gelosa? Lo sa tuo marito che hai una
buona mira?
Penso di essere gelosa il giusto, ma mio
marito può stare tranquillo, il fucile non lo porto mai a casa.