Eva Aulin (attrice)
Roma 3. 1. 1999
Intervista di Gianfranco Gramola
Mini biografia
(da Internet)
Eva Aulin Brigitte nasce in Svezia, a Landskrona, il 13 febbraio 1949; trasferitasi nella
capitale Stoccolma, vince il concorso come miss Teenager 1966, trampolino di
lancio per l'elezione a Miss Teen International, concorso che la impone agli
occhi attenti dei talent scout italiani, sempre pronti ad importare bellezze
nordiche sotto il sole del Mediterraneo. Eva trasloca armi e bagagli e si
stabilisce nel nostro paese, con la sua aria da ragazzina ingenua e maliziosa
che tanto piace agli italiani, esordendo sul grande schermo nel 1966, a soli 17
anni, con "Il Don Giovanni di Sicilia", prima di avere una parte
rilevante nell'inquietante thriller di Giulio Questi, "La morte ha fatto
l'uovo", film che le permette una certa notorietà internazionale. Nel
1968, produttori italiani, francesi e americani sono alla ricerca della
protagonista per il film Candy; questa deve essere una ninfetta maliziosa ma
contemporaneamente pura e la scelta non può che ricadere su Eva: il ruolo, a
fianco di attori come Marlon Brando, Richard Burton, James Coburn, John Huston e
Walter Matthau, è suo, un ruolo che può proiettarla verso la celebrità
planetaria. Sfortunatamente, la produzione francese, numericamente più
rilevante, impone un proprio regista (che poi tale non è, essendo l'attore
Christian Marquand, visto in moltissimi film, anche a fianco di Brigitte
Bardot), per di più esordiente, finendo per rovinare irrimediabilmente la
pellicola e mettendo, di fatto, fine alla carriera di Eva Aulin, che da lì in
poi verrà sempre chiamata per interpretare ruoli alla Candy (vedi "Fiorina
la vacca", "La controfigura" , "Rosina Fumo",
"Questa specie di amore"). Richiesta sempre ed esclusivamente per mostrare il suo corpo nudo,
Eva tenta di dare una svolta alla propria carriera (ha solo 23 anni) volgendo
verso l'horror ed il thriller, con buoni contributi come "La morte ha
sorriso all'assassino" e "Le vergini cavalcano la morte", fino a
quando, ormai stanca e demotivata, dopo l'ultimo e deludente film "Quando
l'amore è sensualità" saluta la compagnia
e ritorna nella natia Svezia, abbandonando per sempre la carriera
"artistica" e senza lasciare alcuna traccia. Un vero peccato, perché,
al di là di tutto, Eva è stata una delle più belle attrici mai giunte in
Italia.
Curriculum artistico
1966
Don Giovanni in Sicilia - 1967 Col cuore in gola - 1968 La
morte ha fatto l’ uovo - 1968 Candy
e il suo pazzo mondo - 1970
Start the revolution without me - 1970
Microscopic liquid subway to oblivion - 1971
La controfigura - 1972
Fiorina la vacca - 1972
Rosina Fumo viene in città…per farsi il corredo - 1972
Questa specie d’amore - 1973
Il tuo piacere e’ il mio - 1973
La morte ha sorriso all’assassino - 1973 Le
vergini cavalcano la morte - 1973
Una vita lunga un giorno - 1973
Quando l’amore è sensualità.
Intervista
Da
poco si è trasferita nel nuovo appartamento di via Campo Marzio, a due passi
dalla Camera dei Deputati. L'attrice
svedese è simpaticissima.
Quando è venuta a Roma la prima volta e come ricorda
l’impatto con la Capitale?
Era
bellissima, 20 anni fa, molto più bella di adesso. E’ cambiata molto ... il
traffico, il degrado.
Com’è
attualmente il suo rapporto con Roma?
E’
un rapporto di amore e odio, perché la si ama per la sua bellezza sconvolgente
però fa molta rabbia il suo degrado, che non funziona nulla, il traffico, la
sporcizia, e l’inquinamento. Fa proprio rabbia camminare nei parchi o vicino
ai monumenti. Uno dice “ma non è possibile”.
Il
suo rapporto con la cucina romana?
Ottimo.
Direi che è la migliore del mondo.
C’è
una zona di Roma a cui lei si sente molto legata?
Si!
Trastevere, perché c’ho vissuto lì tantissimi anni, quindi, chiaramente lì
ho instaurato un rapporto affettivo.
Qual
è secondo lei il fascino della Città Eterna?
Il
fascino forse c’è ancora, ma se non stiamo attenti Roma lo perde tutto il suo
fascino.
Come
giudica i romani (pregi e difetti)?
Vent’anni
fa io ho trovato nel romano una persona disponibile, sempre allegra, come posso
dire, un bellissimo popolo, poi piano piano è cambiato, com’è cambiata Roma.
Ora è più arrabbiato, più nervoso, più polemico.
Roma
è o era la città più bella del mondo?
Potrebbe
davvero esserlo la città più bella del mondo, per tantissimi motivi.
Eva Aulin con Ringo Starr (The Beatles)
Se
lei avesse la bacchetta magica che cosa farebbe per migliorare Roma?
Prima
di tutto leverei tutto il traffico per almeno 5 anni, farei restaurare tutti i
monumenti e farei funzionare la città, perché non funziona nemmeno a livello
igienico. La farei pulire, metterei delle regole più ferree, un regolamento che
venga fatto rispettare duramente. Queste sono cose che andrebbero fatte di
corsa, subito, perché questa è una città che farà una brutta fine. E’ un
peccato mortale perché è una città così particolare, no?
Cosa
prova a ritornare a Roma dopo una lunga assenza?
Oggi
come oggi provo sempre una sorta di delusione, perché quando uno va via si
ricorda solo delle cose belle, non quelle brutte. Poi, all’impatto con la
realtà io rimango male,
appunto perché guardandomi intorno vedo tutto questo imbruttimento, questo
degrado.
Che
consiglio darebbe ai turisti che verranno a Roma per il Giubileo?
Forse
è meglio che non vengano, perché penso che non saranno ancora pronti ad
accogliere tutta sta gente che prevedono arrivi.
Com’è
avvenuto il suo accostamento alla recitazione?
Per passione. Ho cominciato a 7 anni,
all'estero. In Italia non ho fatto praticamente nulla di artistico.
Un
sogno nel cassetto?
Ne
ho tantissimi, però uno in particolare riguarda le scuole in Italia. Anche loro
sono in un totale stato di abbruttimento, funzionano male.
Progetti
futuri?
Tantissimi,
sempre creativi, non legati al cinema, ho fatto sempre la mamma.