Luana
Ravegnini (show girl)
Roma 2.3.1999
Intervista di Gianfranco Gramola
Una
ragazza dolce e affettuosa
E’
nata a Roma il 3 settembre 1968. Papà veneto e mamma pugliese, inizia a
studiare “odontotecnica”, anche se il suo sogno è di fare la veterinaria.
Frequenta una scuola da modella, consigliata da una zia che faceva
l’indossatrice di professione. Renzo Arbore la sceglie per “Indietro
tutta” nel ruolo di una delle ragazze Coccodè. Dopo aver studiato
recitazione, danza e canto, è apparsa in numerose campagne pubblicitarie e poi
è passata al cinema ed alla televisione. Come attrice, ha lavorato in
"Caramelle da uno sconosciuto" di F. Ferrini, "Quelli del
casco" di L. Salce, "Paganini horror" di L. Cozzi,
"Faccione" di C. De Sica, "Il Jolly", serial tedesco, e
"Un posto al sole" su RaiTre. In televisione ha inoltre condotto
rubriche di giochi e canzoni in "Il pranzo è servito " e "Sei
del mestiere" su Canale 5, "Casa, cosa" su Tmc, "Jammin"
su Italia 1, "Sereno variabile" e "Anteprima pole position"
su RaiDue, "Mondiali Ciclismo ‘99", "Ciclismo ‘99" e
"Ciclismo 2000" su RaiTre, e su RaiUno "Lascia o raddoppia",
"Luna park", "Sanremo giovani", "Pole position
2000" e "Pole position 2001". Nella stagione 2001-2002 sempre su
Raiuno, ha condotto "Easy
driver". Ha
recitato anche in “Un posto al sole” ed è stata anche protagonista di moti
fotoromanzi targati “Grand Hotel”.
Ha
detto:
-
Preferisco rinunciare a qualche intervista se poi si finisce di parlare di me
come della compagna di…
dell’amore di….e cose del genere.
-
Sono
una dormigliona, ho bisogno di almeno nove ore, altrimenti divento uno straccio
e al risveglio, la goduria del cappuccino: irrinunciabile.
- Ai
tempi della scuola ero bruttina, secchiona, con gli occhiali e un po’
complessata. Mio fratello Davide mi obbligava a bere strani intrugli (acqua
calda, detersivo e limone) dicendomi che erano porzioni magiche per farmi
diventare bella.
- Sono
molto gelosa della mia vita privata, benché mi renda conto che i personaggi
pubblici hanno quasi il dovere di rendere partecipe la gente.
Curiosità
- Dopo
la fine della storia d’amore con Claudio Lippi, Luana si è legata al “re
del mattone”, l’imprenditore Renato Della Valle e dal loro amore è nata
Adele Maria.
-
E’ stata una delle penne più “in”
di “Leggo”, il quotidiano gratuito e
nei suoi editoriali ha più volte insistito sul valore del talento e sparato a
zero contro i nullatalenti dei reality.
-
E’ stata definita uno dei tre volti femminili “da esperimento” della tv
estiva.
Nei
fotoromanzi, appariva con il nome Isabella, nome che gli è stato dato da
Corrado, quando insieme facevano “Il pranzo è servito”. Il presentatore la
chiamò così, perché era convinto che il nome Luana era un po’ troppo
aggressivo.
Intervista
L’appuntamento per l’intervista è nel
suo ristorante “La pecora pazza” di v. Statilia 35, dalle parti di Porta
Maggiore. E’ ora di cena e il locale è abbastanza affollato.
Che
ricordi hai della tua infanzia romana, Luana?
Io
sono di San Giovanni, quindi una zona nel cuore di Roma, abbastanza centrale, la
Roma verace. Della mia infanzia ricordo una Roma molto più tranquilla, più a
misura d’uomo, un grande paese con poco traffico. Adesso con questo caos, Roma
sta diventando invivibile.
Ma
con Roma che rapporto hai?
E’
bellissimo. Adoro Roma come città e credo di non poter vivere in nessun’altra
città al di fuori di Roma. Ci sono dei posti meravigliosi anche all’estero,
ci posso stare anche un piccolo periodo della mia vita, in ferie, in vacanza,
poi sento un desiderio pazzesco di ritornare a Roma. Roma me la sento come casa
mia.
Ami
la cucina romana?
Il
mio rapporto con la cucina romana è positivo, anche perché mi piace molto
cucinare e quindi adoro la cucina romana e le sue specialità caserecce. Amo sia
mangiare che cucinare. Mi piace molto la carbonara fatta con l’uovo, la
pancetta soffritta, con il bacon e parmigiano. Come dolci prediligo quelli
semplici, come le crostate, le torte della nonna, lo strudel con le mele. I
dolci che facevano le nostre nonne, insomma. Non mi piacciono quei dolci troppo
elaborati pieni di creme e panna montata.
In
quali zone di Roma hai abitato?
Io
ho vissuto una vita a San Giovanni e
poi recentemente ho cambiato casa per andare a vivere a Roma nord.
Parlami
dei romani. Come li trovi?
Guarda,
pregi è che sono sicuramente molto socievoli, molto aperti alla conoscenza
altrui e a fare amicizia. I romani sono molto solari. Difetti? Spesso sono, come
diciamo a Roma “alla carlona”, nel senso che prendono le cose un po’ con
leggerezza, a differenza dei settentrionali. Io questo l’ho notato perché ho
lavorato anche a Milano, dove la gente è più pignola e professionale. Una cosa
che odio dei romani è che se ti danno un appuntamento alle nove, per esempio,
arrivano alle nove e mezza ed è tutto normale. Mamma mia, è una cosa che
detesto. Io sono del segno della Vergine e quindi la puntualità è
determinante. Se io do un appuntamento, a quell’ora arrivo. Invece niente,
questo arriva dopo mezz’ora di ritardo senza scusarsi. Magari ti fai trovare
tutto avvelenato dalla rabbia e ancora ti chiede:”Che c’è? Che ho fatto?
Ch’è successo?”. “Niente!” rispondo io.
A
parte San Giovanni, c’è un angolino di Roma che ami?
Devo
dire, probabilmente, i Parioli. Mi piace molto come zona, perché questo
quartiere ha degli scorci, delle vie meravigliose, magiche. Io quando ho qualche
ora libera e ho voglia di andare a prendermi un cappuccino o un the o qualcosa
da bere, mi faccio un bel giro e immancabilmente mi fermo in qualche bar ai
Parioli, perché adoro proprio questa zona. E’ bellissima e ci sono delle
palazzine in stile liberty che sono meravigliose.
Ma
Roma è o era la città più bella del mondo?
Lo
è sicuramente, senza ombra di dubbio o esitazione.
Quali
sono i mali di Roma che più ti danno fastidio?
Come
ti dicevi prima il traffico è uno dei mali di Roma. E’ allucinante impiegare
due ore per attraversare Roma. Con lo stesso tempo uno va a Firenze. E’
allucinante però è una realtà, purtroppo. Come lo è di tutte le grandi città.
E’ una cosa che mi dà molto fastidio.
Cosa
provi nel tornare a Roma dopo una lunga assenza?
Una
grande felicità. Anche perché quando è un po’ di tempo che sto fuori Roma,
sento proprio il desiderio, il richiamo della mia città. E quando ritorno
Roma, sento il desiderio di andare in centro e di rivedere i monumenti,
il Colosseo, il Pantheon, piazza di Spagna, ecc… La mia Roma, insomma.
Come
sarà la Roma del giubileo, Luana?
Disastrosa.
Perché, come ti dicevo prima, non si vive adesso perché siamo nel caos totale,
figuriamoci nel 2000, con tutti gli arrivi previsti di pellegrini. Non so,
fuggirò ai Castelli Romani (risata).
Com’è
avvenuto il tuo accostamento verso il mondo dello spettacolo?
Il
mio accostamento verso lo spettacolo è avvenuto per caso, perché io, fra
l’altro, sono diplomata in “Odontotecnica”. Io ho una zia che ai suoi
tempi, negli anni ’60, faceva la modella e l’indossatrice ed è stata lei a
spronarmi, perché io sono sempre così longilinea, così alta. “Perché non
fai una scuola per indossatrice” mi continuava a dire mia zia. E ho cominciato
così, contemporaneamente alla frequentazione dell’Istituto Odontotecnico ho
fatto anche questa scuola per indossatrice, anche perché volevo migliorarmi. Ti
insegnavano il portamento, davano anche delle lezioni di trucco e un po’ di
storia della bellezza. Poi un giorno si presentarono lì degli agenti, che
cercavano delle ragazze. Scelsero me ed altre ragazze e cominciarono a farci
fare dei provini. Infatti, dopo questi provini, la prima cosa che feci è stata
“Indietro tutta” con Renzo Arbore. E da lì è partito tutto. Mi sono
tuffata nel fantastico mondo dello spettacolo.
Progetti
lavorativi?
Adesso
ho appena aperto un ristorante che si chiama “La pecora pazza” e che si
trova a Porta Maggiore (via Statilia, 35) in una zona abbastanza rinomata di
Roma. Poi dall’11 aprile comincio su Rai Uno “Pole Position”, un programma
sulla Formula Uno.
Hai
un sogno nel cassetto?
Si!
Continuare ad avere quello che ho avuto fino ad oggi, perché posso reputarmi
una persona fortunata e per quanto mi riguarda, continuare a mantenere quello
che ho oggi. Questo è il mio sogno nel cassetto.