Marco Columbro (attore - presentatore) Pienza (Siena) agosto 2002
Intervista di Gianfranco Gramola
Uno
dei pionieri di Canale 5
Marco
Columbro è nato a Viareggio (Lucca) il 28 giugno 1950, cancro. Ha esordito in
teatro lavorando con Arturo Gozzo. Nel ’77 ha condotto Fresco fresco
a cui è seguita una partecipazione
a C’era due volte e la conduzione di Buongiorno Italia (canale 5). Ha presentato anche Beauty center show, La luna nel pozzo,
Autostop, Studio 5, Tra moglie e marito (4 edizioni), Tra moglie e marito Vip,
Bellezze al bagno, Bellezze sulla neve (con la Cuccarini), Paperissima,
Buona domenica, Trenta ore per la vita, ecc… Ha recitato anche nelle
fiction Papà cerca moglie, Caro maestro, Leo e Beo, Il
commissario Raimondi, ecc… E’
autore del libro Mangiamoci su. Dopo
l’ictus celebrale che l’ha colpito il 7 dicembre 2001, Marco si è dedicato
esclusivamente al teatro. Nel 2006 porta in scena Tootsie, il gioco
dell’ambiguità e girerà l’Italia in tournèe fino a maggio 2007.
Ha detto:
- Provengo da una famiglia numerosa, di origini
contadine e i miei genitori mi hanno inculcato i valori fondamentali di quella
cultura: l'amore per la natura e la ricerca della salute, sia fisica che morale.
- La preghiera è una delle tecniche più antiche che
noi abbiamo a disposizione per aiutare chi soffre. La preghiera se viene fatta
nel modo giusto è una potente leva che può veramente aiutare chi ne ha
bisogno.
- Nella vita perdonare è assolutamente importante.
L'aggressione non serve a niente, serve a creare nuove aggressioni.
- Dall'aneurisma che mi ha colpito mi hanno salvato
anche le preghiere di tante persone e l'amore dei miei cari.
-
Mi considero un libero ricercatore dello spirito poiché la vera spiritualità
non comporta né dei da adorare né religioni da osservare, ma ha un unico ed
esclusivo scopo, trasformare l'uomo da sonnambulo in un essere completamente
risvegliato. Un vero portatore di luce.
Curiosità
- Il suo sito è www.marcocolumbro.com dove tutte le mattine prima di mezzogiorno scarica la posta elettronica.
-
Nel 1984 crea la Five Show Production, per fare conoscere i messaggi dei
grandi maestri spirituali occidentali e orientali viventi sul nostro pianeta.
-
Per la Fininvest ha prestato la voce al pupazzo mascotte Five.
- Uno dei suoi più grandi divertimenti è il
biliardo.
- Marco ha un figlio, Luca, avuto da una precedente
relazione.
- Vive a Pienza con Stefania Santini, con la quale ha
aperto una scuola di medicina alternativa.
Intervista
Marco Columbro è a Pienza per riposarsi, insieme alla sua compagna Stefania. Deve
riprendersi dall’ictus celebrale che l’ha colpito il 7 dicembre scorso e dal
quale, miracolosamente, è uscito indenne. Si riposa serenamente nella sua
“Locanda Vesuna”, appena fuori Pienza.
Marco, vuoi parlarci di questa Locanda?
Volentieri. La Locanda Vesuna è un piccolo albergo di campagna dove si viene
per ritrovare il contatto con la natura e dove si vive in un ambiente
assolutamente rurale, in una delle più belle campagne della Toscana, la val
d’Orcia, in mezzo a mille ulivi, una grande piscina con acqua depurata e priva
di cloro. Abbiamo un grande orto e si consumano solo cibi che provengono dai
nostri campi, tutto biologico chiaramente, coltiviamo cereali ed è un
bellissimo luogo di riposo. Un piccolo paradiso terrestre sulle colline senesi.
La struttura è molto belle, tutta in pietra e risale addirittura al 1300. Qui
si erano insediati i monaci tibetani e successivamente è diventata una
struttura rurale. In questo posto ci si può riposare e ritrovare il rapporto
con la natura e con se stessi. Inoltre si può depurarsi dallo stress e dalla
cattiva alimentazione della città. Inoltre qui ho avviato un altro progetto che ha come sigla A.RI.S.CO., cioè
Accademia per il Risveglio della Consapevolezza, praticamente una scuola di
vita. In futuro diventerà anche un centro culturale per la ricerca e per la
pratica delle energie sottili, quindi un luogo dove si fa la ricerca in senso
medico - alternativo - spirituale.
Quando pensi di rientrare in televisione?
In settembre con Buona Domenica. All’interno di questa trasmissione faccio una
sit-com che si chiama “Ugo”, con Barbara D’Urso. Poi a Febbraio debutterò
a teatro, ad Orvieto, con una commedia che si chiama “ Funny Money “, dove
farò una tournee di tre mesi. E più avanti sarò al mitico Sistina di Roma.
A proposito di Roma…Quando ci sei stato la prima volta e come ricordi
l’impatto?
A Roma ci sono stato la prima volta circa una quindicina di anni fa . Allora
venivo da Milano, non dalla mia Viareggio, perché allora erano gia anni che
abitavo a Milano. L’impatto con Roma è stato forte perché è una città
molto caotica e nello stesso tempo molto imponente per l’architettura, la
vestigia e la storia che essa ha. Poi di sera cambia completamente faccia. E’
come se, la sera, con i suoi colori tenui e le sue luci diventasse una vecchia
signora ma con il suo grande fascino. Adesso ci vengo esclusivamente per lavoro e quindi non ho un rapporto stabile e
duraturo.
Ti piace la cucina romana?
Con la cucina romana ho un buon rapporto. Amo soprattutto i carciofi, le
puntarelle con le alici …
Diciamo che i carciofi alla romana e quelli alla giudìa, insieme alle
puntarelle sono due delle cose che amo di più della cucina romana. Non mangio
carne, perché come tu sai sono vegetariano da anni ormai.
Sei affezionato a qualche zona di Roma?
No! Anche perché non ho mai vissuto in centro, ho sempre soggiornato fuori
Roma, in periferia, quindi non sono legato a nessuna zona in particolare.
Cosa provi nel tornare a Roma dopo una lunga assenza?
Francamente Roma è una città di grande fascino, non ci sono dubbi. Io,
specialmente adesso, ho bisogno di calma e di tranquillità e quindi, se posso,
evito di andarci e quindi non è che provo grandi emozioni. Se vi vado, mi
dirigo verso Formello, dove vive mio figlio, una zona molto tranquilla, dove
c’è tanto verde, aria buona e poco caos.
Come vedi il romano?
Il romano, sinceramente , è un gran lavoratore e contemporaneamente ha un suo
ego piuttosto forte che lo porta alle volte a voler strafare. Questo è forse il
prego e anche il difetto del romano.
Per un uomo di spettacolo, cos’è Roma?
E’ un punto di partenza per chi vuole fare spettacolo. E’ il punto dove si
ritrovano i grandi registi, gli attori, i sceneggiatori e i produttori e quindi
è un luogo da frequentare, magari con parsimonia, con accuratezza. E’
senz’altro un posto importante per chi lavora nel mondo dello spettacolo.
Tu lavori nel mondo dello spettacolo da anni. Ma i tuoi genitori che futuro sognavano per te?
Io da grande volevo fare lo psicologo e stavo studiando psicologia
all’Università. Quando poi ho detto loro che andavo a Milano a fare
l’attore, hanno accettato di buon grado, senza nessun trauma e nessun problema
questa mia scelta. Mi hanno sempre incoraggiato e sono stati stupendi con me.
In un’intervista hai detto che da piccolo volevi fare il prete. E’ vero?
Da piccolo, si! Quando avevo 5-6 anni, come tutti. C’era il parroco di
campagna, vedevo tutte le processioni e io facevo il chierichetto. Era un po’
un fuoco di paglia, come accade a tutti i bambini.
Quale è stata la tua più grande soddisfazione artistica?
Forse è stata quella di riuscire a fare quello che ho voluto.
E la tua più gran delusione?
Sono stati i rapporti umani fra i capi di Mediaset.
La più gran cattiveria che hanno detto su di te?
No! Su di me non hanno scritto cattiverie. Magari qualche critica.
Rimpianti?
Non ho nessun rimpianto.
Locanda Vesuna
Hobby?
Interessarmi dell’uomo a 360 gradi, filosofie orientali, la medicina
alternativa, la bio-architettura, la agricoltura biologica, ecc…
Tu hai lavorato con tante belle donne. Due parole sulla Cuccarini?
Lorella è intelligenza e bellezza insieme.
Elena Sofia Ricci?
Elena è un portento. E’ toscana come me ed è un’attrice con cui ho
lavorato molto bene.
Barbara D’Urso?
Barbara è una grande professionista, una grande compagna di lavoro e la ricordo
con tanto affetto.
Stefania Sandrelli?
Altra grande attrice del cinema italiano con cui ho avuto l’onore di lavorare
insieme e che rimarrà sempre nel mio cuore e in quello degli italiani.