Olivia Gobetti (inviata e conduttrice) Bergamo
23.4.2004
Intervista di Gianfranco Gramola
Una
scrittrice con i fiocchi
Breve presentazione, tratta dal sito ufficiale
www.oliviagobetti.it
Ciao
a tutti ! Il mio nome è Olivia Gobetti. Sì, Olivia, proprio come la
fidanzata di Braccio di Ferro o come la biondina di "Grease", ma - lo
vedete anche voi - sono diversa da entrambe. Concluso l'impegno che mi ha visto
condurre "Sabato 4" per Rete 4, sono attualmente una delle
inviate/conduttrici di "Sereno
variabile", la
storica trasmissione di Raidue, in onda il sabato pomeriggio, intorno alle
19.00, al fianco di Osvaldo Bevilacqua. Ora il programma è andato in vacanza ed
io ne approfitto per promuovere il mio romanzo, in attesa di tornare, spero
presto, nelle vostre case attraverso il piccolo schermo. Il romanzo si chiama
"Una Vita al Contrario", con la prefazione di Vittorio Feltri,
Direttore di "Libero", per i tipi della Antonio Dellisanti
Editore ( 0998.805761 ). E' il mio primo romanzo e conto molto
sul vostro giudizio. E' stato presentato a Milano con due madrine molto
affettuose, Emanuela Folliero e Patrizia Rossetti, e ad UnoMattina su Raiuno.
Posso chiedervi il favore di leggerlo? E se vi piacesse, trasformarlo anche in
un regalo affettuoso alla persona che amate?
Ps:
Nel caso non riusciste a trovarlo il libreria potete scrivermi una e-mail (oliviagobetti@libero.it).
Breve
curriculum
1980 - 1984 Animatrice
radiofonica/presentatrice/attrice in GBR televisione, Top Italia Radio - TIR
network nazionale, Tirradio network nazionale e “Cioè” (fotoromanzi).
1984 - 1989 Radio Rai - Notturno Italiano (Servizi per l'estero) - Musica e altro Radio Uno - redattrice e animatrice
radiofonica su Stereo Sport Stereo Due.
1994
-1997 L'invidiata speciale (interviste a vip per circuito 60 radio private)
– Collaboratrice di Onda Tv, Tv Radiocorriere, Novella 2000, Radio e Tv,
Cinema italiano. Qualifica di Giornalista Pubblicista.
1998
- 1999 Inviata e redattrice Sabato 4.
2000
Conduttrice con Susanna Messaggio e Don Antonio Mazzi in “Sabato 4 –
2000”.
2001
Testimonial SISAL spa in "30 ore per la vita".
Conduttrice con Susanna Messaggio e Don Antonio Mazzi di "Sabato 4 -
2000". Collaboratrice
"Sorrisi e Salute" e "Visto"
Testimonial Convention MUTTI spa (Chieti)
2002
- 2003 Inviata / conduttrice di "Sereno Variabile", autrice del libro "Una vita al contrario" e ospite di
"PassaParola" e di "Sottovoce".
Ha
detto:
- Lo
sport in termini assoluti non è dannoso alla salute, basta non strafare, non
esagerare, e il modo migliore per stare nei limiti è conoscere il proprio corpo
e i segnali che ci manda.
- Indosso
la 40 /42, e non perché sia vegetariana, credetemi. Prima di tutto devo
ringraziare i miei sette anni di danza e la predisposizione per il movimento. Le
mie regole quotidiane sono: un'alimentazione il più possibile sana, niente
zucchero, niente lieviti, niente conservanti, poca carne, molto pesce, tisane,
molta acqua, spremute, frutta. Poi attività fisica: piscina quando posso, una
corsetta nel parco, ginnastica a casa con la panca, i pesi, stretching.
- Alle neo-mamme consiglierei innanzitutto di
non lasciarsi andare, di non essere pigre. Una donna non deve mai pensare
"ora che sono sposata e madre posso permettermi di trascurarmi, tanto”.
Lo stato di benessere fisico si proietta nel nostro intimo e all'esterno. Essere
in forma, come dici, è un fatto che coinvolge la tua persona, ma anche chi ti
circonda: marito, figli, amici, ambiente di lavoro.
- Io
adoro fare sport: ho iniziato per passione con la danza classica e moderna,
proseguendo con nuoto, bicicletta...per me non è una fatica. Se si vuole, in
fondo, il tempo per fare sport si trova. Basta poco, per sentirsi bene con se
stessi, e ne guadagna soprattutto la salute: si diventa più resistenti ai
malanni stagionali come raffreddori e influenze.
Curiosità
-
E’ sposata e ha quattro figli.
- Interessi:
Fitness, sci, letteratura, parapsicologia e alimentazione naturale
- Quando
era una delle animatrici delle emittenti del circuito Tirradio, era
soprannominata “Cucciola”.
Intervista
Com’è
il tuo rapporto con Roma, Olivia?
E’
positivo. Tu calcola che tutti i miei quattro figli sono nati là. Per cui ho un
pezzetto di cuore a Roma. Inoltre a metà giugno mi ri - trasferisco a Roma, ho
trovato casa e dopo dieci anni ci ritorno proprio volentieri. Io sono bresciana,
trapiantata a Roma in tenera età, mi sono sposata, ho avuto i miei bellissimi
quattro bambini e poi per motivi di lavoro mi sono trasferita a Bergamo, vicino
al lago di Iseo. Adesso ci ritorno a Roma e sono molto soddisfatta.
In
quale zona vai ad abitare?
Nella
periferia romana, non in centro. Per noi che facciamo questo tipo di lavoro,
Roma è fondamentale, quindi o Roma o Milano. Io ho scelto ovviamente Roma.
C’è
un angolo di Roma a cui sei particolarmente legata?
Io
ho vissuto parecchio ad Ostia Lido, a Casal Palocco. Non è che per me sia una
zona particolarmente bella, ma lì ho un sacco di bei ricordi ed ho degli amici,
delle persone a cui voglio particolarmente bene. Invece una zona che mi piace
molto di Roma è uno scorcio del lungotevere che ha come sfondo castel sant’Angelo. E’ un angolo pregno di storia e di una bellezza da vertigini.
Che
mi dici dei romani?
Hanno
molto pregi e molti difetti. I pregi è che sono molto aperti, molto socievoli e
che è facile instaurare con loro un’amicizia, una conoscenza. Hanno un
carattere molto bello sotto questo punto di vista. I difetti è che molto spesso
sono molto aperti, si, ma spesso sono molto superficiali rispetto a quelli che
vivono qui, al nord. Voglio dire che qui al nord farsi un’amicizia è più
complicato, però una volta che ti sei fatta un amico è per sempre. Questo è
scontato. In ogni caso a Roma e in mezzo ai romani si vive molto bene.
Esiste,
secondo te, una Roma da buttare?
Ci
sono tutti questi rioni popolari, però, in fin dei conti guai se non ci
fossero. Da buttare di Roma non c’è niente. Ci sarebbe la Roma del traffico,
però come fai a toglierlo, Gianfranco? Ci si deve abituare e conviverci.
D’altro canto, se tu ami una città devi accettarla anche con i suoi difetti.
E’ un po’ come una persona. Tua moglie la ami con tutti i suoi pregi ma
anche con i suoi difetti. Anche il casino che c’è a Roma, se non ci fosse non
sarebbe Roma.
Qual
è stata la tua più gran soddisfazione sul
lavoro?
E’
stata la prima volta che ho fatto radio. Era una radio privata, piccolina e ho
sentito dopo la registrazione e per me è stata una cosa bellissima. Poi le
prime volte conversavo con i radioascoltatori ed è stata un emozione molto
bella e molto forte e poi crescendo ho cominciato a fare Tv a livello nazionale.
Sono tutte grandi soddisfazioni.
Com’è
nata la passione per lo spettacolo?
Non
lo so, forse l’ho sempre avuta, nel senso che quando ero piccola sognavo di
fare la ballerina, poi l’attrice. Sai come sono i bambini, cambiano idea ogni
ora. Poi ho avuto l’occasione di fare radio e mi è piaciuto molto il contatto
con il pubblico. Forse era una cosa che mi portavo dentro, non so. Forse ho
avuto anche la fortuna di poter continuare, perché sai ci sono situazioni nelle
quali non è possibile lavorare per forza su altri fronti per la pagnotta. Io
poi sono stata abbastanza fortunata. La fortuna a volte gioca un ruolo molto
importante.
Ma
i tuoi genitori che futuro sognavano per te?
Loro
sono molto tradizionali, forse non sognavano nessuna carriera, nel campo
lavorativo. Ovviamente mi pensavano madre di tanti bambini, una bella famiglia e
un marito che non le procurasse problemi. Una classica famiglia italiana. Anche
perché papà non c’è più, mamma ha una certa età, per cui
ai loro tempi non c’erano le donne in carriera.
Curi
qualche hobby, lavoro e figli permettendo?
Ne
ho tantissimi, Gianfranco. Amo
particolarmente il nuoto, la danza, la ginnastica, la bicicletta e tutti gli
sport in generale. E poi amo la lettura. Non ho tantissimo tempo per curare i
miei hobby, perché ho una grande famiglia, quattro figli e un marito, però
quando posso leggo e vado a muovere le gambe.
Il
complimento più bello che hai ricevuto?
Oddio!
Forse quelli sulla bellezza. Quelli sono i complimenti che fanno sempre piacere.
Anche il fatto di essere una buona madre responsabile.
Com’è
il tuo rapporto con la Fede?
E’
un po’ problematico, nel senso che ci sono dei momenti in cui tutto mi sembra
normale, ossia che le convinzioni non fanno acqua. Credo e basta. Poi, se mi
metto a ragionare di più, qualche dubbio mi viene, ma penso che sia una cosa
comune, no? Capiterà anche a te, Gianfranco, o no? Soprattutto quando vedi
certe situazioni che si muovono in un certo modo, non vedi soluzioni, ecc… E
allora pensi che se ci fosse veramente qualcuno, lassù, potrebbe fare qualcosa
di miracoloso. Credo che questo sia un pensiero che fanno tutti quelli che hanno
un minimo di coscienza.
Quali
sono le tue paure?
Forse
quelle legate alle malattie, ma non tanto per me, ma alle persone a cui voglio
molto bene. Per il resto non ho delle grandi paure.
Hai
dei complessi?
No!
Adesso, no! Mi viene in mente quand’ero ragazzina avevo il complesso dei denti
a coniglietto, poi li ho messi a posto e il complesso è sparito (risata).
Vediamo quando diventerò vecchietta, se mi verranno altri complessi (risata).
Hai
un sassolino nelle scarpe che vorresti toglierti?
Quando
ho un sassolino nelle scarpe, caro Gianfranco, me lo tolgo subito, non aspetto
neanche un minuto. Non amo accumularli nelle scarpe. Mi piace molto la
chiarezza. Se una persona mi sta sulle palle o glielo dico o non lo frequento.
Per cui ho sempre le scarpe molto comode e senza sassolini.
A
chi vorresti dire grazie?
A
tutti! Ai miei genitori, a mio marito e a tutti quelli che
mi vogliono bene e anche a me stessa. Ogni tanto mi faccio i complimenti
da sola (risata).
Progetti?
Ne
ho tanti, caro Gianfranco. Adesso è uscito questo mio libro:"Una vita al contrario" (Antonio Dellisanti Editore) ed è un romanzo
che è solo parzialmente autobiografico e conto molto su questa opera che è la
prima in assoluto per quanto mi riguarda. C’è la prefazione di Vittorio
Feltri, direttore di Libero. Spero che abbia successo, perché è una storia un
po’ attuale, una storia che riguarda tutti noi, uomini e donne. Sono molto
ottimista.