Ramona Dell’Abate
(show - girl) Feletto
(To) 14.4.2004
Intervista di Gianfranco Gramola
Una
simpatica torinese
E’
nata a Torino il 19 maggio del 1957, sotto il segno del Toro. Ramona ha lavorato nei maggiori programmi televisivi come presentatrice,
conduttrice, inviata. Affiancando i nomi e i volti più noti del piccolo schermo
e collaborando al successo di molte trasmissioni. Dalla prima "Domenica
in" Ramona è cresciuta professionalmente occupandosi delle conduzioni
esterne per le grandi serate di "Fantastico" con Corrado, Raffaella
Carrà e Renato Zero, sotto la regia di Enzo Trapani. Successivamente, dopo una
parentesi con Emilio Fede per la realizzazione di "Test" (Rai1), la
conduttrice, che aveva ben figurato nello scontro a distanza con il giovedì
sera di Mike Buongiorno, ha lasciato viale Mazzini per partecipare a molti dei
successi delle reti Mediaset: "M'ama non m'ama" di Paolo Limiti,
alcune edizioni del "Festivalbar" con Claudio Cecchetto, Azzurro con
Lino Banfi e la "Grande Sfida" con Gerry Scotti. Trasmissione
quest'ultima, di grande popolarità e ascolto. In cui, ancora una volta, Ramona
Dell'Abate ha sperimentato il suo personale feeling con il pubblico, le piazze e
i collegamenti esterni. Poi nuovamente in Rai, per "Chi tiriamo in
ballo" con Gigi Sabati, appuntamento della domenica pomeriggio e
soprattutto "Mare contro Mare" che sostituendo per un periodo
"Giochi senza frontiere" raggiunse i grandi indici di ascolto. Tra gli
altri programmi della lunga carriera della simpatica conduttrice si devono
ricordare anche "Bella d'estate" con Don Lurio e Walter Chiari,
"Improvvisando" con Gianfranco Funari, "Il Circo nel mondo"
e "Bon Ton" di Michele Guardì.
Curiosità
- Nella
trasmissione “Mattina in famiglia”, condotta da
Adriana Volpe e Tiberio Timperi, curava lo spazio dedicato alla moda e
alle tendenze.
Intervista
E’
nella sua casa di Feletto, in provincia di Torino.
Com’è
il tuo rapporto con Roma, Ramona?
E’
buono, perché c’ho vissuto per 10 anni nella capitale. Adesso non ho più la
casa a Roma e ci vengo solo per lavoro. Però devo dire che sono sempre stata
bene a Roma mi piace molto.
Stavo sulla Cassia. Roma è una città divertente dove ho fatto le prime cose e
dove ho lavorato tanto. Amo molto il centro e in particolare campo de’ Fiori.
E’ una piazzetta che mi piace molto e che ha un suo fascino.
Cosa
ti affascina di Roma?
Mi
affascina la leggerezza dell’essere di Roma. E’ una città dove tutto viene
affrontato in modo meno ansioso, anche se adesso le cose sono molto cambiate
rispetto ai primi tempi che io venivo a Roma. Ormai non c’è più tanta
differenza e si arrabbiano anche i romani. Il lavoro, anche a Roma, si è molto
“milanesizzato” (risata). Però lo spirito dei romani, con il fatto di
risolvere e di non angosciarsi mai troppo, è una caratteristica, tra
virgolette, delle città non del nord. Se si prendono un po' meno sul serio su
certe cose, mi piacciono.
Quando
sei nella Capitale, frequenti la Roma by night?
Pochissimo!
Perché quando sono a Roma, ci sto per lavoro e siccome per il programma di
Guardì mi tocca alzarmi alle sei del mattino e quindi la sera precedente devo
andare a dormire presto. Vivo i ristoranti, quelli si e oltre a questi, di by
night ne vivo poco.
Roma,
cosa rappresenta per un’artista?
Rappresenta
il fatto che puoi incontrare tanta gente dello spettacolo e poi io, sai, facendo
questo mestiere, mi conoscono praticamente tutti, sicuro l’80 per cento ed è
un modo per vedersi e incontrarsi. Dove abito io, vicino a Torino, non succede
mai, non incontri mai uno che fa il tuo stesso lavoro. Invece a Roma è diverso.
L’altro giorno ero in un bar ed è passato Fabrizio Frizzi, che è una vita
che non ci vediamo e siamo andati a pranzo insieme.
Qual
è
stata la tua più grande soddisfazione artistica?
E’
stato il Telegatto ed ero molto giovane quando l’ho preso. Avevo 25 anni. E
poi da lì ne sono arrivate tante altre di soddisfazioni e ho preso anche un
altro Telegatto.
Delusioni?
Quelle
sono tantissime, perché se in questo mestiere non ci fossero le delusioni, non
riusciresti neanche a vivere bene le soddisfazioni. Sono proprio tante, ma il
segreto di vivere bene questo mestiere è quando capisci che a volte le cose
vanno male, ma non è colpa tua.
Com’è
nata la passione per lo spettacolo, Ramona?
Quella
è nata tanti anni fa, perché io lavoravo in Radio e nelle Tv private, quindi
già a 17-18 anni facevo questo mestiere e poi a farlo in modo professionale mi
ha aiutato Pippo Baudo e ho iniziato a fare seriamente questo lavoro e ho
trovato tutto molto più facile, perché io non arrivavo dal niente. Una volta
lavorare in una Tv privata voleva dire che tu dovevi montare i filmati, dovevi
scrivere... ed è stata una grandissima esperienza arrivare in Rai, dove c’era
chi si occupava dei miei vestiti e chi mi truccava e mi scriveva le cose da
dire. L’ho trovato tutto un passaggio molto più semplice.
Ma
i tuoi genitori sognavano forse un futuro diverso per te?
No!
Assolutamente. Sognavano esattamente quello che poi ho fatto.
Una
cosa cattiva che hanno detto o scritto di te?
Non
hanno mai scritto o detto cose cattive, perché io non sono una persona che
offre il fianco agli scandali, perché faccio una vita molto privata, ritirata e
tranquilla e quindi è molto difficile che scrivano cose cattive su di me. Ho
avuto la fortuna di fare dei programmi con grandissimi professionisti e tutti
programmi sono andati molto bene, per fortuna, quindi di me hanno scritto sempre
belle cose. Magari cominceranno tra un po' a scrivere male di me (risata).
Hai
degli hobby?
Io
quando non lavoro sto a casa, con amici e mi piace tanto cucinare e quindi stare
in compagnia. Mi piace andare al mare, poi adesso sto lavorando a Catania, sto
facendo una cosa nuova, molto divertente. Un nuovo programma, carino. Questi sono
i miei hobby, anche se non ho tanto tempo libero. Mi piace molto anche leggere.
Tutte cose che normalmente non riesco a fare.
Che
tipo di letture ami?
Quelle
non troppo pesanti, perché la lettura mi serve per rilassarmi il cervello, per
stare più tranquilla e per evadere. Libri di evasione, per esempio Ken Follet
oppure l’ultimo di Giorgio Faletti.
Un
tuo pregio e un tuo difetto?
Il
mio pregio è sicuramente quello di essere molto sincera e il difetto è quello
di essere molto poco diplomatica.
Hai
mai fatto delle gaffe?
Oh!
(risata). Le prime volte che uscivo e andavo a fare le feste di piazza, non
ero abituata a vedere tutta questa gente non proprio educatissima. Facendo molti
quiz in giro per l’Italia, il mio problema era quello di trovare dei
concorrenti che avessero un certo stile, una certa cultura e un giorno ero
abbastanza disperata e ho trovato un ragazzo.
Leggo sulla sua scheda che faceva il pittore e allora ho parlato per 5
minuti di quello che è l’arte, dei pittori, ecc... e poi lui mi guarda in
faccia e mi fa:” Ma no, io pitto (pitturo) i muri!”. Questa è una delle
tante gaffe che ho fatto nella mia carriera.
Com’è
il tuo rapporto con la Fede?
Ho
un rapporto di grande confusione, come in tutte le cose io ho pochissime
certezze, però mi sono resa conto che nei momenti difficili e purtroppo ne ho
avuti tanti, l’ho usata la Fede, perché la Fede è una buona arma per
mettersi a posto ogni tanto la coscienza e per darsi coraggio quando veramente
non hai risposte. Quando ti manca
una persona cara o in quei momenti lì,ti rifugi spesso nella Fede, perché ti dà
coraggio. Il problema è che quando le cose vanno un po’ meglio, uno non se ne
ricorda più di tanto.
Quali
sono le tue paure?
La
mia paura è quella di invecchiare, ma no tanto fisicamente, perché è normale,
ma invecchiare mentalmente e quella di ritrovarmi un giorno ad essere non più
con le vedute aperte, con il cervello brillante, ma avere un decadimento
celebrale. Poi ho qualche altra paura, tipo quella infantile come la paura del
buio o quella di ingrassare (risata) o quella di rimanere sola.
Come
vedi il mondo dello spettacolo, della Tv odierna?
Io
lo adoro, è il mio mondo e anche quando la gente ne parla male, sia della Tv
che del cinema e del teatro rispondo che se no ci fossero questi saremmo tutti
orti, nel senso che non sapremo più che cosa fare.
Un
tuo sogno nel cassetto?
E’
quello di stare bene e continuare a fare quello che faccio e non dover vedere
soffrire le persone alla quale voglio bene. Sono sogni molto semplici che hanno
tante persone nel mondo.
Ramona,
hai mai pensato ad un nome d’arte?
No!
Quando ho iniziato a lavorare in Tv, Ramona Dell’Abate sembrava già un nome
d’arte. Mi piace questo e me lo tengo.
C’è
qualcuno che vorresti ringraziare?
Devo
ringraziare tantissime persone con la quale ho lavorato e con la quale ho
condiviso il successo per tanti anni, a iniziare da Pippo Baudo, Paolo Limiti
che è stato autore di alcuni miei programmi, a Claudio Cecchetto, a Canale 5, a
Corrado che mi ha dato una grandissima mano, a Emilio Fede. Ho incontrato
talmente tanta gente nella mia vita che mi hanno aiutato molto.