Riccardo Garrone (attore)    Roma  5.6.1999

                 Intervista di Gianfranco Gramola  

Il successo dopo 200 film (meglio tardi che mai)

 

Riccardo Garrone è nato a Roma il 1 gennaio del 1926, da mamma Assunta e da papà Renato, ed è un attore, regista e un ottimo doppiatore. Nel 1949 frequenta l'Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, e nello stesso anno esordisce al cinema con “Adamo ed Eva” di Mario Mattioli. È lui per primo che ne intuisce le qualità e lo sceglierà in seguito per diversi altri ruoli, il primo dei quali sarà l'ufficiale delle guardie in “Due notti con Cleopatra”, del 1953. Per la bella presenza e la recitazione misurata, verrà in genere destinato a ruoli di giovane elegante, simpatico e talvolta un po' disonesto. La sua naturale ironia gli permetterà di interpretare una notevole quantità di personaggi comici, tra i quali ricordiamo il prete don Fulgenzio in “Venezia, la luna e tu”, il "fusto" in “Belle ma povere”, il poliziotto in “Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo”. Non sfigura però nei ruoli drammatici, come ne “Il bidone” e “La dolce vita” di Federico Fellini, “La romana” di Luigi Zampa e “La ragazza con la valigia” di Valerio Zurlini. Nel 1950 aveva iniziato a lavorare anche in teatro, con la compagnia Gassman – Torrieri – Zareschi, , ma per tutti gli anni ’50, ’60 e ‘70 lavora intensivamente per il grande schermo, comparendo non solo in pellicole d'autore, ma anche in numerosissimi B-movies (comici, horror, spaghetti - western, commedie scollacciate). Nel 1974 si cimenta anche nella regia con due film a basso costo, “La mafia mi fa un baffo” (parodia de “Il padrino”) e la commedia sexy “La commessa”, entrambi usciti nelle sale l'anno successivo. Attivo anche nel doppiaggio, Garrone presta la voce a numerosi personaggi di telefilm americani e compare anche in produzioni televisive (Scaramouche, Il triangolo rosso e, più recentemente, Un medico in famiglia). In teatro, dal 1987 al 1991 collabora con la compagnia di Antonella Steni. Nel 1990 lavora al teatro Sistina interpretando la commedia musicale “Aggiungi un posto a tavola”. Dopo quasi sessant'anni di attività, la sua popolarità è recentemente tornata a crescere con gli spot pubblicitari interpretati nel ruolo di San Pietro per il caffè Lavazza, in compagnia prima di Tullio Solenghi e poi di Paolo Bonolis e Luca Laurenti.

Filmografia

Adamo ed Eva (1949) - Tormento del passato (1952) - I sette dell'Orsa Maggiore (1953) - Due notti con Cleopatra (1953) - La romana (1954) - La rossa (1955) - Il prezzo della gloria (1955) - Una sera di maggio (1955) - Addio sogni di gloria (1955) - Il bidone (1955) - Il ferroviere (1955) - Una voce, una chitarra, un po' di luna (1956) - Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo (1956) - Il momento più bello (1957) - Belle ma povere (1957) - Lazzarella (1957) - Il medico e lo stregone (1957) - L'ultima violenza (1957) - Padri e figli (1957) - Venezia, la luna e tu (1958) - Nel blu dipinto di blu (1958) - Caporale di giornata (1958) - L'amico del giaguaro (1958) - Le dritte (1958) - Salambò (1959) - Audace colpo dei soliti ignoti (1959) -  La cento chilometri (1959) - Il nemico di mia moglie (1959) - Ciao ciao bambina (1959) - Capitan Fracassa (1960) -  Il vigile (1960) - La dolce vita (1960) - Signori si nasce (1960) - La ragazza con la valigia (1960) - Cacciatori di dote (1961) -  Caccia all'uomo (1961) - Cinque ore in contanti (1961) - La rimpatriata (1962) - Peccati d'estate (1962) - Il successo (1963) - La pupa (1963) - I terribili sette (1963) - I soldi (1965) - I due pericoli pubblici (1965) - Spiaggia libera (1966) - Un dollaro per 7 vigliacchi (1967) - La vuole lui... lo vuole lei (1967) -  Bang bang kid (1967) - Arriva Dorellik (1967) - I ragazzi di Bandiera gialla (1967) - Il fischio al naso (1967) -  Il ragazzo che sorride (1968) - Una lunga fila di croci (1968) - Toh, è morta la nonna! (1969) - Pensando a te (1969) -Il divorzio (1970) - La colomba non deve volare (1970) - La morte bussa due volte (1970) - Sledge (1970) - Grazie zio ci provo anch'io (1971) - Basta guardarla (1971) - Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata (1971) - Te deum (1972) - Che c'entriamo noi con la rivoluzione? (1972) -  Maria Rosa la guardona (1973) - Il figlioccio del padrino (1973) - Giovannona Coscialunga disonorata con onore (1973) - Rugantino (1973) - Il baco da seta (1974) - Di tresette ce n'è uno tutti gli altri son nessun (1974) - L'eredità dello zio Buonanima (1974) - Il bacio di una morta (1974) - Scusi si potrebbe evitare il servizio militare?... No! (1974) - Il medaglione insanguinato (1975) - Peccatori di provincia (1976) - Campagnola bella (1976) - La sposina (1976) - Tre simpatiche carogne (1977) - Il furto della Gioconda (1977) - La cicala (1980) - Ciao nemico (1981) - Ricchi, ricchissimi, praticamente in mutande (1982) - Vacanze di Natale (1983) - Fantozzi subisce ancora (1983) - Amarsi un po' (1984) - Windsurf il vento nelle mani (1984) - I miei primi quarant'anni (1987) - Paprika (1990) - La favola del principe schiaccianoci (1990) - Amico mio (1993) - Lui & lei (1998) - Simpatici e antipatici (1998) - Un prete tra noi, serie tv (1999) - Un medico in famiglia, serie tv (1999)   

Teatro

Lily et Lily (1988/89) - Aggiungi un posto a tavola (1990) - Bellissimo (1991/92) - Canta pagliaccio... è un momentaccio (1997-98) - Mal d'amore (1999/2000) - Grigio brillante (2000/01) - Beatrice e Isidoro (2000/01) – Pigmalione (2001/02).

Televisione

Biblioteca di Studio Uno (Rai, 1964) -  Il furto della Gioconda (Raidue, 1978) - Amico mio (RaiDue, 1993) - Quei due sopra il varano (Canale 5, 1996) - Lui e lei (RaiUno, 1998) - Amico mio 2 (RaiDue, 1998) - Un medico in famiglia (RaiUno, 1998) - Giornalisti (Canale 5, 1999) - Un prete tra noi (RaiDue, 1999) - La tassista (RaiUno, 2003) - Un medico in famiglia 4 (RaiUno, 2004) - E' poi c'è Filippo  (Canale 5, 2005) - Ricomincio da me (Canale 5, 2005/06).

Doppiatore

Il gatto con gli stivali (Voce di Lucifero, 1° edizione) - Asterix contro Cesare (Voce del decurione Rompistincus) - Casper 2: un fantasmagorico inizio (Voce di Terrore) - Lilli e il Vagabondo II: Il cucciolo ribelle (Voce di Fido).

Ha detto:

- Da quando faccio San Pietro, per la reclame del caffè Lavazza, la gente mi ferma per strada dicendomi: "Può mettere una buona parola con il Padre Eterno?", oppure "Come si sta lassù?".

- Non mi sono mai montato la testa, men che meno adesso che faccio il pieno di audience. Ho conservato lo stesso modo di vivere di 50 anni fa.

- Quando i bambini mi vedono sul tram o al bar o al ristorante, esclamano tutto d’un fiato: "Mamma, ho visto San Pietro".

Curiosità

- Ha prestato la voce di Dio nella terza edizione (1990) del celebre spettacolo "Aggiungi un posto a tavola", di Garinei e Giovannini, dopo la scomparsa della voce storica Renato Turi.

- Negli anni ’50 e ’60 è stato uno dei caratteristi più bravi e richiesti del cinema italiano, ma poi rimase senza lavoro e si mise a vendere auto (Mercedes).

- Ha l’hobby del modellismo: costruisce barchette e velieri celebri.

- E’ sposato con Grazia Maria Verità, ha una figlia. Riccardo festeggiai il compleanno il 1° gennaio, lo stesso giorno del padre.

- Prima di fare la pubblicità al caffè Lavazza, ha reclamizzato una certa marca di dentiere, poi fu la volta di un dentifricio, poi di un amaro, poi di un panettone, fino ad arrivare al caffè.

- La mamma Assunta era titolare di un atelier di moda e il papà Renato un ufficiale di Marina.

Intervista

Parlami un po’ della tua Roma, Riccardo.

La mia Roma, quella della mia gioventù, era una Roma più a misura d’uomo. Noi ragazzini eravamo tutti amici e la nostra città non aveva i problemi di traffico che c’è al giorno d’oggi. C’erano tanti bei negozi che adesso sono spariti tipo quelle belle latterie dove vendevano la giuncata. Era tutto un altro modo di vivere e ripeto, tutto più misura d’uomo. Adesso con Roma ho sempre un buon rapporto, però è un po’ saltuario, perché non la frequento molto e giro poco. Adesso abito ai Parioli, però ogni tanto faccio un giretto nella vecchia Roma e trovo che è sempre magnifica.

Perché i romani sono un po’ odiati dal resto d’Italia?

I romani purtroppo non li amo tanto nemmeno io. Voglio dire che non amo quei romani sguaiati, quelli che vogliono far vedere che sono romani, capito, Gianfranco? Gli sbruffoni, per intenderci. Già si sente subito che sono romani, quindi non c’è bisogno che facciano i grandi. Questo secondo me è il difetto peggiore, cioè il sentirsi per forza superiore verso gli altri. Poi non capisco perché devono essere superiori.  

Non hai detto nessun pregio…

Tutto sommato sono buoni, sono di cuore. Sono si, sbruffoni, però in fondo in fondo sono buoni o meglio sono dei “fregnoni”, come si dice a Roma (risata).

C’è un angolo di Roma a cui sei legato?

C’è un angolo che mi piace molto, ma non per motivi particolari e cioè quella piazzetta che sta dietro il Ghetto. Si chiama piazza della Tartaruga e poi la zona di via Arenula, campo de’ Fiori e piazza Farnese, con tutti quei violetti dove una volta c’erano gli artigiani.

Ho letto da qualche parte che sei un’ottima forchetta, è vero?

Ottima è la parola giusta. Inoltre sono un ottimo cuoco. Stasera poi vado a mangiare fuori, vado da “Santo Padre”, che secondo me è l’unico ristorante romano che fa ancora cose meravigliose. Tutta la cucina romana è ottima, stuzzicante e allegra.

Cosa provi nel tornare a Roma dopo un’assenza?

La gioia di tornare a casa.

Ma Roma è o era la città più bella del mondo?

Io faccio il mestiere d’attore, per cui di città ne ho viste tante.  Diciamo che ho girato tutto il mondo. Sono tutte belle le capitali, da Londra a Parigi ma anche le  nostre città italiane come Bologna, Firenze che è stupenda, Venezia molto romantica, ecc… Roma, come posso dire, come le ex belle donne, si portano appresso la nomea “ tanto era bella”.

Se tu avessi la bacchetta magica, cosa faresti per Roma?

Non è facile perché Roma è costruita male. E’ su ‘sti sette colli  e che fai? Butti giù tutto e ricominci? Roma vale per questo ed è bella per come è. Ogni suo angolo è differente, è pieno di meraviglie. Io ho una figlia che vive a Milano e quando vado a trovarla mi trovo bene nel capoluogo lombardo, perché è una città con una pianta lineare e girarla è facile. Roma, a parte i quartieri nuovi,  è difficile girarla. Poi ci sono i romani che girano molto con la loro macchina e creano solo intasamenti. Dovrebbero usare di più i mezzi pubblici.  

Hai qualche progetto in vista?

Si! Dovrei fare qualche cosa in romanesco a teatro, quest’inverno, ma un romano bello, gajardo e tosto, non quello sbruffone. “Un cappello pieno di carta” si chiama e forse si fa al teatro Colosseo ed è una cosa molto carina.

Com’è nata la passione per la recitazione?

C’entra anche un po’ Roma, perché mia nonna aveva un ristorante in via Urbana, che si chiamava “trattoria Manzoni” ed era proprio di fronte al teatro Manzoni. Nella trattoria venivano a mangiare gli attori, per cui chiacchiere e conoscenze e da piccole cose nascono grandi cose, come si dice. E’ tutto un girotondo e dopo un bel po’ di gavetta sono diventato quello che sono.