Rinaldo
Geleng (pittore) Roma 7.6.1992
Intervista e foto di Gianfranco Gramola
Il
pittore con l'ossessione del volto
Rinaldo Geleng con il mago Silvan
Rinaldo
Geleng, discendente in linea diretta del celebre pittore Otto Geleng, è nato a
Roma nel 1920. Si applica negli studi artistici all'Istituto Romano di San
Michele, dove ha come maestri il pittore R. Villani e lo scultore P. Morbiducci
(autore del Monumento al Bersagliere di Porta Pia). Nel 1939 (cioè a soli 19
anni) si diploma in via Ripetta, dopo aver assimilato gli insegnamenti di
artisti di grande fama come il Mazzacurati, il Donghi, il Valenti, ecc. Sposato
con una insegnante di discipline pittoriche, ha due figli, entrambi pittori.
Con il suo magico pennello ha
immortalato numerosi Vip, fra questi Federico Fellini, suo grandissimo amico.
Ha detto:
- Fellini? A volte mi sembra quasi di vederlo e mi
sorprendo a parlargli ad alta voce. Allora mi scuoto e mi rimprovero.
- Federico era un pittore bravo ma bizzarro. Si era
sempre servito del disegno per fare caricature e per esprimere le sue strane
fantasie, soprattutto quello erotiche.
- Rita Levi Montalcini veniva nel mio studio a posare
alle sei del mattino. "Nessun problema - gli ho detto - io mi alzo alle
cinque".
Intervista
Incontro
il simpatico artista nel
suo accogliente studio di via Capo le Case, 18.
In quale quartiere è nato e a quale si sente più legato?
Sono nato in via Ottaviano, nel quartiere Prati. Mi sento molto legato al
quartiere dove sono nato e dove abito attualmente (piazza Cavour) e in uguale
misura alla zona di piazza di Spagna dove ho sempre avuto i miei studi: via
Margutta e via Capo le Case.
Cos'è per lei Roma?
Roma è mia madre, mia sorella, mia moglie, la mia famiglia. E' tutto!
C'è un angolino romano dove le piace passare dei momenti tranquilli?
Sì! Nel mio studio di via Capo le Case.
C'è una Roma che lei ricorda con molta nostalgia?
La Roma della mia gioventù, con poche macchine, il ponentino serale, la
passeggiata a villa Borghese con la mia compagna di Liceo Artistico (ora mia
moglie), la bontà, la cortesia e la gioia di vivere di allora ed anche la
possibilità di potersi godere di notte questa stupenda città senza il pericolo
di essere aggredito e borseggiato.
Com'è avvenuto il suo accostamento verso la pittura?
All'Istituto Romano di S. Michele dove, ancora da bambino, ho avuto la fortuna
di aver avuto dei grandi maestri che mi hanno preparato per poter vincere una
borsa di studio al Liceo artistico.
Esistono a Roma delle scuole valide per l’insegnamento di questa arte?
Senza dubbio i musei, anche se non sempre funzionanti, sono la miglior fonte dove
abbeverarsi.
Quali pittori apprezza?
Rembrandt, Van Dick, Renoir , Modiglioni, De Chirico.
Oltre a Gianni Agnelli quali altri personaggi famosi ha immortalato?
La lista è troppo lunga. Oltre all’avvocato Agnelli c’è Silvio Berlusconi
e sua moglie, la
signora Veronica, poi Sofia Loren, Claudia Cardinale,
Federico Fellini, Giulietta Masina, Antonio Ratti, tutte le sorelle Fendi,
Giorgio Armani, Katia Ricciarelli, Luciano Pavarotti, Carla Fracci, Mario
Liberati, la signora Joan Secchia, consorte dell’ambasciatore americano , Mike
Buongiorno e sua moglie Daniela Zuccoli, papa Woityla, l’onorevole Craxi,
e la sua consorte, Marina Ripa di Meana, la contessa Donatella Pecci Blunt, Dada
Rosso, Clark Gable, Luca Corsero di Montezemolo, Zeudi Araya, Aldo Biscardi,
Arnoldo Mondadori e la moglie Andreina,ecc…
Che rapporto ha con la coppia Fellini-Masina?
Più che amichevole, fraterna. Loro testimoni del mio matrimonio, mia moglie ed
io al loro.
Qual è la piazza romana che lei preferisce?
Piazza di Spagna,perché malgrado l'invasione dovuta alla stazione della
metropolitana, riesce a conservare il suo fascino.
In quale periodo della storia romana le sarebbe piaciuto vivere?
Nel periodo dell’effervescente cristianesimo che si affermava opponendosi alle
persecuzioni.
Se non erro lei abitava in via Margutta. Che ricordi ha di quella famosa via
e come mai l’ha lasciata ?
Non abitavo in via Margutta, avevo lo studio che poi ho dovuto lasciare a causa
dell’umidità. Comunque i ricordi sono carichi di nostalgia … al 51\a , dove
lavoravo, hanno vissuto tutti i grandi maestri della scuola romana: Capogrossi ,
Mafai, Virgilio Guzzi, Scipione, Guttuso, Gentilizi, ecc… Ora tutto è finito. Gli studi sono invasi da stranieri danarosi,
l’artigianato è finito quasi totalmente, l’atmosfera è cambiata e forse
anche gli artisti superstiti...
Come sarà la Roma del 2000?
Non mi ci faccia pensare...
Quale consiglio vorrebbe dare al sindaco di Roma?
Amare Roma e i romani.
Com'è il suo rapporto con la cucina romana?
Ho il ricordo nostalgico della cucina povera e tipica trasteverina.
Lei ha mai letto il Rugantino?
Si, ai vecchi tempi però.
Cosa si può fare per questo Tevere sempre più ammalato?
Cercare di curarlo al più presto.
Se il governo avesse sede a Milano , Roma sarebbe più amata?
Ma che, scherziamo!!!