Rossella Brescia (show-girl) Martina
Franca (Ta) 31.5. 2006
Intervista di Gianfranco Gramola
La
sosia di Maria Grazia Cucinotta
Rossella
Brescia nasce a Martina Franca dove consegue la maturità classica. Si diploma,
nel 1994, presso l’Accademia Nazionale di Danza Classica di Roma con il
massimo dei voti e nello stesso anno ha la sua prima esperienza televisiva con
“Tutti a casa”,con Pippo Baudo. Nel 1995 alterna esperienze di teatro (“La
signora di mezza età”,“Isso essa e o’malamente”, “Birra Flash”,
“Ragioniè voi dovete ragionà”) e televisione ( “Cuori e Denari”con
Alberto Castagna, “Un disco per l’estate”, con la Barale e Gerry Scotti ).
Nel 1996/97: “Luci del Varietà” con Lucia Cassini, “Gran Casinò” con
Lino Banfi, “Viva L’Italia”, regia di Pierfrancesco Pingitore a cui fa
seguito “Viva le Italiane”, sempre di Pingitore e “Sotto a chi tocca”.
Nel 1997 ha fatto parte del corpo di ballo di “Buona Domenica” per tre
edizioni e nel 2001-2002 diventa prima ballerina
di “Buona Domenica”. Ha fatto anche la Postina per il programma
“C’è posta per te” con Maria De Filippi. Come attrice ha recitato nella
fiction “Don Matteo” e ha
condotto “Colorado Cafè Live”, su Italia Uno. Nel luglio 2004 conduce con
Massimo Giletti “Notte dei Campioni”. Sposata con il regista Roberto Cenci,
attualmente è conduttrice di “Colorado Cafè Live“.
Ha
detto:
- Mi
piacerebbe fare l’attrice, ma mi propongono sempre ruoli di nudo. Lo farei, ma
soltanto con il regista giusto.
- Il
segreto per mantenermi in forma? Seguo la dieta del pane azzimo, ossia un
impasto di farina e acqua, senza lievito e senza grassi.
-
Mio marito è stato molto bravo perché ha avuto molta pazienza nel
conquistarmi. Prima di dargli il numero del mio telefonino l’ ho tenuto sulle
spine.
-
Cerco sempre di rispettare gli altri e di tenermi lontana dalle malelingue e
rispetto le opinioni altrui.
- La
parte più sensuale del mio corpo sono le mani.
Curiosità
-
Nel
1992 vince il titolo di Miss Sorriso Puglia per il concorso di Miss Italia.
-
Nel
1999 è la protagonista dello spot “Tissot” e nel luglio 2000 sfila in
piazza di Spagna per la stilista Raffaella Curier.
-
Agli inizi della carriera viene spesso indicata come la sosia di Maria Grazia
Cucinotta per la grande assomiglianza; il paragone la lusinga e la infastidisce
allo stesso tempo.
-
Alle
prime audizioni Rossella viene sempre scartata per eccessiva timidezza e perché
si presenta vestitissima, dimostrando molto meno dei suoi vent'anni.
-
E’
proprietaria della Scuola di danza Rossella Brescia v. Villa Castelli zona
I, 10 74015
Martina Franca (Taranto)
Intervista
Ha
appena finito la stagione di Colorado Café Live, come conduttrice. E’ stanca
e per riposarsi è rientrata a Martina Franca. E’ proprio nella sua Scuola di
Danza di Villa Castelli che la trovo e finalmente riesco a scambiare due
chiacchiere. E’ raggiante per la felice esperienza e il grande successo
ottenuto con la trasmissione di Italia Uno. Per telefono recepisco tanta energia
e positività e conosco una Rossella molto simpatica e autentica e sinceramente
oltre che bella e fatta bene ( vedi calendario Max 2004 ) la trovo anche brava,
molto direi.
Quando
ti sei stabilita a Roma e come ricordi l’impatto?
Mi
sono trasferita a Roma 10 anni fa. Il primo impatto chiaramente è stato un
po’ duro perché venivo da un paesino e dove la città rappresentavano uno
scoglio duro. Però devo dire che mi sono trovata subito bene. Roma mi ha
accettata molto bene.
C’è
un angolino di Roma a cui sei particolarmente legata?
Sicuramente
l’Aventino dove c’è l’Accademia
di Danza che è stato uno dei primi posti che ho frequentato e a cui sono molto
legata e poi anche Trastevere. Quel quartiere lo adoro. E’ troppo bello
girarlo, facendo delle interminabili passeggiate.
In
quale zona sei andata ad abitare appena arrivata a Roma?
Sono
andata ad abitare dalle suore a piazza S. Maria Maggiore. Poi sono andata ad
abitare sull’Appia, nel quartiere S. Giovanni.
Se
ami Roma amerai sicuramente la sua cucina,vero?
Devo
dire che ho un rapporto molto buono con la cucina romana, anche perché mi piace
molto cucinare oltre che a mangiare bene e sano. Cerco sempre di cucinare in
maniera genuina, con pochi grassi quindi senza burro, una cucina
abbastanza dietetica. Anche perché il colesterolo è sempre in agguato (risata).
Frequenti
qualche trattoria a Roma?
Le
poche volte che esco vado ai “Due Ladroni” in piazza Nicosia, perché lì si
mangia molto bene.
Cosa
provi a tornare a Roma dopo una lunga assenza?
Sicuramente
mi manca tutto di Roma. Quando torno non vedo l’ora di fare quelle belle e
lunghe passeggiate nel centro
storico, perché mi riempie il cuore.
I
romani, pregi e difetti?
I
romani gli adoro sinceramente, mi piacciono tanto, mi piace la loro simpatia e
le loro trovate che io trovo geniali, le loro battute esilaranti e la loro
spontaneità.
A
parte il traffico che cosa ti da fastidio di Roma?
Pensa,
caro Gianfranco, che l’unica cosa che mi da fastidio di Roma
è proprio il traffico.
Come
vivi la Roma by night?
Quando
sono a Roma non è che la vivo tantissimo, sono talmente tanto fuori per lavoro
che quando sono a casa me la voglio godere. Io quando sono a Roma mi accontento
di fare delle passeggiate oppure di andare in macchina sul lungotevere e
ammirare le luci riflesse nel biondo Tevere.
Qual
è stata la tua più grande soddisfazione in campo artistico?
Diciamo
che sono state tante, dai primi provini in cui mi hanno presa che sono sempre
delle grandi conquiste perché ai provini in genere è sempre dura, soprattutto
quando sono le prime volte che ti addentri in questo mondo. E quindi le prime
soddisfazioni sono legate ai ricordi a quando riuscivo a superare i provini.
E
delusione?
Quando
non mi prendevano (risata).
I
tuoi genitori che futuro sognavano per te?
Ma
penso che hanno sempre sognato di avere una figlia più che altro soddisfatta di
sé. Loro sono persone molto semplici e molto umili e non avrebbero mai pensato
che un giorno avessi potuto fare questa carriera.
Che
lavoro svolgono?
Mio
padre è sarto e mia madre aveva un negozio.
Le
cose più cattive che hanno detto o scritto su di te?
Ma
sai di cattiverie ce ne dicono tante, ultimamente hanno detto che mi ero
rifatta. Poi hanno detto che se io lavoro è perché ho sposato il regista
Roberto Cenci. Più che altro trovano il tempo che trovano, perché sono cose
dette senza senso. Addirittura hanno detto che ho la cellulite. A me non sembra,
e a te, Gianfranco?
Sei
perfetta! Senti Rossella, quali erano i tuoi idoli da ragazza?
La
grande ballerina Alessandra Ferri.
Quando
non lavori quali sono i tuoi hobby?
Diciamo
che vado spesso al cinema. Un
genere che mi piace molto sono i film di Pedro Almodovar.
Il
complimento più bello che hai ricevuto e da chi?
L’ho
ricevuto l’altro giorno dal direttore della Scala di Milano. Mi ha fatto dei
complimenti e mi ha detto che potevo fare la carriera classica senza problemi.
Che
rapporto hai con la Fede?
Ho
un rapporto molto bello con la Fede. Non potrei vivere senza. Sono praticante.
Cosa
ne pensi della battaglia contro il fumo?
E’
accertato che il fumo faccia male, quindi quanto meno se si potesse ridurre
sarebbe già un grande risultato.
Che
tipo sei, Rossella?
Sono
severa con me stessa e sono molto pignola sul lavoro e quindi non sopporto il
non essere preparata nelle cose.
Come
vedi il futuro nel tuo ambiente?
Io
sono un ottimista di natura e spero che vada sempre meglio e che sia sempre più
valorizzata l’arte in genere. Dal balletto, al cinema, al teatro, ecc.
Hai
dei complessi?
Forse
un naso che non è alla francese, ma fa parte ormai dei miei caratteri. Una
volta avevo il complesso del seno grosso, ma adesso l' ho superato.
Un
sassolino che vorresti toglierti dalle scarpe?
Ma
in genere quando li ho li tolgo subito, al volo (risata).
Qual
è la chiave del tuo successo?
Forse
il cercare sempre di fare delle cose di grande qualità che siano piccole o che
siano grandi, sia che siano a livello regionale che a livello nazionale. Penso
che il segreto sia quello. L’umiltà di affrontare questo mestiere con i piedi
per terra.
Quanto
ti influenza l’oroscopo sulla vita quotidiana?
Non
è che mi influenzi più di tanto, nel senso che quando scrivono cose negative
allora dico: “queste sono tutte cazzate”. Quando invece sono cose positive
le seguo con attenzione. E spero che si avverino.
Hai
un sogno nel cassetto?
Mi
piacerebbe vincere un Oscar.
A
chi vorresti dire grazie?
Alla
mia famiglia.
Progetti?
Ci
sono tante cose a livello di progetti ma non c’è ancora nero su bianco e poi
a volte per scaramanzia è meglio non parlarne.