Stefano
Masciarelli (attore) Roma 1.7.1999
Intervista di Gianfranco Gramola
Da
bagnino ad investigatore, per poi diventare un attore comico.
Stefano Masciarelli è nato a Roma il 14
febbraio 1958. E’ attore, cabarettista, cantante e imitatore. E’ un
brillante, simpaticissimo e vero uomo di spettacolo e l'arte dello Show-man si
mescola in un felice connubio con l'eleganza dell'attore. Diplomato in
elettronica e bagnino al Cral del Ministero di Grazia e Giustizia e poi
investigatore privato, deve la sua notorietà a programmi ''cult'' come
"Avanzi", "Tunnel" e "Disokkupati". Famosa la sua
imitazione fuori campo dell’avvocato Gianni Agnelli, nel varietà “ Quel
fantastico, tragico venerdì”. Successivamente partecipa a varie edizioni di
"Domenica in" e recita in diverse fiction, ultima delle quali
"Distretto di Polizia 5". Appassionato di musica, si diverte a girare
per l'Italia con il suo gruppo, gli “Awanaganazzaganazzanboys”, composto da
otto maestri d'orchestra ed una corista.
Televisione
La TV delle ragazze" – (1990/92) -
College (1990) - Magazine 3 (1990) - Dalla notte all'alba (1991) - Casa
dolce casa (1991) - Tunnel (1993) - Domenica In (1994/95 e 2002/2003) - Olimpo Lupo cronista di nera (1995) –
Retromarsh (1996) - Disokkupati (1997) - Faccia tosta (1997) - Dio vede e
provvede 2 (1997) - Il diavolo e l'acqua santa (1999) - Vola Sciù - Sciù (1999) - Tequila e Bonetti 2°
ediz. (2001) - Cuccioli (2002) - Ma il
portiere non c'è mai? (2002) - Le ragazze di Miss Italia (2000) – Ugo (2002/03) - La palestra (2003) - Il veterinario (2005) - Ha partecipato come
concorrente al varietà "Ballando con le stelle" (RaiUno, autunno
2005), con Milly Carlucci.
Cinema
Un orso chiamato Arturo (1991) - Dalla
notte all'alba (1991) - Le mille bolle blu (1992) - Anni '90 parte seconda (1992) - Italia Village (1993) -
Sognando la California (1993) - La piccola apocalisse (1993) - Dellamorte
Dellamore (1993) - L'ombra della sera (1993) - Italia Village (1994) -
Gratta e vinci (1996) - La classe non è acqua (1996) - Simpatici &
antipatici (1998) - Frigidaire - Il film (1998) - Fantozzi 2000 - La
clonazione (1999) – Se lo fai sono guai (2001) – Ladri di barzellette (2004) – Nemici per la pelle (2005) – Le ragioni dell’aragosta (2007).
Teatro
Chi
fa per tre" (1990) - Il governo delle donne (1992) - I Cavalieri della
Tavola Rotonda (1995) - C’è modo e modo (1996) - Miles gloriosus (1998)
- X-Y fecondazione artificiale (1999) - Come sarò ieri (1999) - Ciò che
vide il maggiordomo (2000) - I Menecmi (2003) – Uccelli (2003) -
Anfitrione (2002) - Coppie in multiproprietà (2004) - Amore & Audience
(2005).
Ha
detto:
- La
zona di Campo de’ Fiori in dieci anni è peggiorata tanto, in maniera
esponenziale e di sera diventa terra di nessuno, perché è priva di
un’adeguata vigilanza
- Da
ragazzino, per un certo periodo, ho fatto il bagnino. Avevo l’occasione di
insegnare il windsurf alle donne. La mia grande aspirazione, da giovane, era
conquistare le ragazze.
- Mi definisco un attore a 360 gradi, a cui
piace fare tutto ciò che trova interessante e stimolante. Che sia la Tv o il
teatro o un film per me è lo stesso.
Curiosità
- E’
separato e ha due figli. Convive da diversi anni con Emiliana Morgante. Con
l’ex moglie ha mantenuto un ottimo rapporto, tanto che lei gli fa da manager.
- Come
doppiatore ha prestato la sua voce a Richard Jeni, nel film "The Mask - Da
zero a mito", a Jeff Daniels
in "Scemo e più scemo", a Hugh Bonneville in "Notting Hill",
a Christian Clavier in "I visitatori 2 - Ritorno al passato". Nel film
d’animazione ha doppiato a Stecco nel film “A Bug's Life - Megaminimondo"
e nel telefilm “Ma che ti passa per la testa?” ha doppiato Ken
Hudson Campbell.
- Ha
fatto la pubblicità per la maionese Kraft e per la Pernigotti.
Intervista
Stefano,
mi parli della tua infanzia romana?
Come
no, Gianfranco. Io sono romano de Roma e l’infanzia l’ho passata nel rione
Monti, che è praticamente in via Cavour, via Panisperna e che è una zona
nobile della Roma antica. La Roma della mia infanzia me la ricordo come i
ricordi dell’infanzia. Vedo dei luoghi, delle immagini fotografiche che
fortunatamente nel corso degli anni non sono cambiate. Mentre invece la città
si è espansa e quindi la periferia è avanzata. Adesso sto facendo delle prove
di uno spettacolo teatrale proprio lì, in quella zona e devo dire che è una
zona che è rimasta intatta come 40 anni fa.
Quali
sono state le tue abitazioni romane?
La
prima è quella che ti ho detto prima, poi sono andato ad abitare nei pressi di
viale Marconi, poi in via Bartolomeo Colleoni (via Prenestina). Sai, mio padre
lavorava per l’ATAC e quindi lo spostavano nei vari depositi della Capitale,
come fanno come i ferrovieri. Poi
dopo ho abitato sulla via Aurelia, da sposato, e ora riabito in centro, vicino
piazza Navona.
Com’è
il rapporto con la tua città?
E’
un rapporto di grande amore, tant’è vero che non riesco a staccarmi da questa
città per più di una settimana. Anche se vado all’estero, in posti
meravigliosi, è incredibile il richiamo tribale che mi dà questa città. Dopo
una settimana mi manca e sento il bisogno di ritornarci. Sento proprio il
richiamo dei miei usi, dei costumi e della mia gente. Avrai capito, Gianfranco
che sono molto attaccato alla mia città. Anche con la cucina romana ho un buon
rapporto, anzi direi straordinario.
C’è
un angolino a cui sei molto legato?
Si!
Mi sento legato ad un angolino nei pressi del raccordo anulare che si chiama
“Real Club”, non per la bellezza, ma perché lì c’è un Circolo dove vado
per rilassarmi quando ho 2-3 ore libere. E’ un pezzo di Roma che amo
moltissimo perché è un circolo di tennis all’aperto e lì sto benissimo,
perché c’è una Roma che amo moltissimo. Apprezzo anche le bellezze che ci
sono a piazza Navona. Sai, io con il motorino, per arrivare da casa mia fino
all’Aurelia, attraverso un bel pezzo di Roma e me la guardo tutta, me la godo
tutta. E’ un po’ lunga arrivare in questa oasi di pace e di sport, però ne
vale la pena. A parte il Circolo, sono molto legato anche alla zona dove vivo, a
piazza Navona per la sua bellezza. E’ una cartolina, un biglietto da visita
per i turisti e non.
Come
li trovi i tuoi concittadini?
Io
non mi permetto di giudicare, perché essendo romano dovrebbero essere gli altri
a giudicare. Penso comunque che i romani siano un popolo solare, sempre pronti
al sorriso e quindi molto diversi dal popolo del nord. Il sole credo che abbia
una grande caratteristica che sia davvero il sorriso. Io per lavoro giro
tantissimo su e giù per l’Italia e ci sono dei popoli del nord dove purtroppo
il sole batte pochissimo e la gente, lì è molto cupa. Credo che il sole,
essendo fonte di energia, dia energia anche a noi. Diciamo che reputo il popolo
romano, come quello napoletano, molto spensierato, non prende mai le cose troppo
sul serio, anche quando bisognerebbe prendere sul serio e ha sempre il modo per
trovare una scappatoia e per farsi una risata. Il romano c’ha il migliore modo
di vivere la vita, al di là del conto in banca.
Qual
è il fascino di Roma, Stefano?
Il
fascino di Roma è che ci sono dei momenti eterni, delle luci nella notte che
sono addirittura imbarazzanti, di una bellezza spregiudicata. Mentre invece,
devo dire la mia sulla Roma di giorno. Purtroppo ci sono 100 cantieri aperto per
il Giubileo ed è praticamente invivibile. Ho due macchine però viaggio con il
motorino ed è veramente impressionante, giuro. Io vedo molti stranieri che
gironzolano per piazza Navona e a volte parlo con loro e mi dicono che sono
veramente delusi e quando torneranno a casa, in patria, diranno che Roma è
veramente una follia. Invece Roma non dovrebbe essere così. Purtroppo i lavori
della Metro e i noti lavori d’abbellimento per il Giubileo hanno veramente
sfaldato questa città. E’ un grande peccato.
Se
tu avessi la bacchetta magica, cosa faresti allora per migliorare questa città?
Se
avessi la bacchetta magica farei diventare Roma una grande isola pedonale. Con
gli uffici e i palazzi del potere tutti fuori, nelle adiacenze del raccordo
anulare e dentro le mura farei passare soltanto i motorini. Le macchine le farei
passare soltanto se hanno dei bisogni impellenti, tipo se hanno bisogno urgente
del medico e cose così. E’ veramente brutto veder girare tutta questa gente e
tutte queste macchine con una sola persona a bordo. Tonnellate e tonnellate di
carrozzeria con una sola persona al volante. Questo mi da molto fastidio. E
l’odio che ho verso questa città è il traffico. Ci sono delle ore che non si
può veramente girare. Io mi salvo perché giro con il motorino.
Vuoi
dare un consiglio ai pellegrini che verranno a Roma per il Giubileo?
Venirci
in treno o affittare un motorino. Di non girare in macchina o in taxi perché la
vita per loro sarà veramente dura.
Come
affronterai l’Anno Santo, Stefano?
Io
per qualche mese mi salvo, perché andrò via per una tournèe teatrale, però,
ripeto che io ci vivo talmente bene a Roma, sia nel bene che nel male, che mi
mancherà moltissimo. Il motorino credo che sia l’unica salvezza di questa
città. Con la macchina si sa quando si parte, ma non si sa quando si arriva.
Ieri ero a piazza Risorgimento e hanno cambiato il senso di marcia di via
Crescenzo. Hanno fatto un senso unico. C’era una fila interminabile di auto
che non sapeva e non conosceva i motivi. Sembravano tutti impazziti. Purtroppo
è così e questa è la realtà quotidiana di Roma.
Un
tuo sogno nel cassetto?
Interpretare
un Musical.
Progetti?
Sto
portando avanti questo spettacolo che si chiama “ Come sarà ieri” e in più
debutto il 22 luglio in Sicilia, con Paola Quattrini e poi c’è un altro
spettacolo teatrale che sarà allestito quest’anno e che si chiamerà “ Il
governo delle donne” di Aristofane. Il 6-7 settembre saremo in tournèe.
Vienimi a trovare in teatro Gianfranco. Ciao.