Tracy
H Girdler (pittrice - artista)
Roma novembre 2011
Intervista di Gianfranco Gramola
Un’artista
simpaticissima e bella, innamorata di Roma e degli italiani
Tracy con Enrico Vanzina
Ho
iniziato a dipingere fin da piccola. Entrambe le mie nonne sono state delle
artiste e sono cresciuta pensando che la pittura fosse come una qualsiasi altra
normale attività. Il loro sostegno mi ha dato un grande incoraggiamento. Mi
sono anche sentita ispirata dallo spirito del mio grande bisnonno, Crayola, che
ha iniziato aiutando i bambini a disegnare con i colori. Come sono cresciuta, mi
piegarono verso il basso e cominciai a studiare arte, beneficiando enormemente
dal posizionamento avanzato sia per le scuole superiori, che al College Corcoran
of Art + Design a Washington. Ho anche imparato molto da uno stage presso la
Boston Museum of Fine Arts. Grazie al lavoro di mio padre, che era un
diplomatico di carriera, la mia famiglia si spostava in varie parti del mondo.
Grazie a questi continui spostamenti, ho appreso le diverse culture che hanno
arricchito enormemente la mia vita e, credo, anche la mia arte. Inizialmente
ho considerato la pittura come un’attività personale importante. Poi i miei
amici cominciarono a sollecitarmi e a comprare i miei quadri. Come la cerchia
dei compratori si è ampliata e le commissioni iniziarono a scorrere, decisi di
adottare un approccio più organizzato e sistematico per fare il mio lavoro a
disposizione di più persone. Spero che le persone visitano il mio sito nel loro
tempo libero, apprezzino i miei dipinti, anche se sono sicura che richiederà un
certo tempo per ognuno dei quadri. Con
i miei lavori
cerco di intrigare e di sfidare l'occhio, di invitare i visitatori a esplorare e
a scoprire qualche piccolo dettaglio. Come vedrete, la profondità e la
consistenza sono elementi importanti nel mio lavoro. Alcune persone hanno
scoperto che possono richiedere un certo tempo prima che una pittura cominci a
riunirsi e dare un senso: onestamente, mi piace quando succede! Una parola sulle
commissioni: è stata la mia pratica di incontrare i potenziali clienti nel
luogo in cui essi intendono mettere un dipinto, per ottenere un tatto, per
l'atmosfera, i colori, e come le cose interagiscono. Il lavoro finale sarebbe
naturalmente il prodotto della mia tecnica e la visione, ma mi piace.
(Non
esitate
a scrivermi per
qualsiasi suggerimento o domanda)
Intervista
Ho potuto conoscere e intervistare Tracy,
grazie al mio amico, lo sceneggiatore Enrico Vanzina. Ecco l'intervista che ho
realizzato durante le sue recenti "vacanze romane".
Quando
sei venuta a Roma la prima volta e come ricordi l’impatto?
In
estate del '85. Sono stata molto, ma molto, impressionata con la bellezza,
l'antichità, l'energia, e l'apparente caos.
In che zona o via hai abitato a Roma?
In
pieno centro del Centro Storico.
Com’è il tuo rapporto con Roma?
Intimo,
forte, complesso. Insomma, l'adoro.
Ti piace la cucina romana? Cosa ti piace e
viceversa?
Troppo!
Carciofi alla romana. Peperoncino.
In America cosa mangi di solito?
Pizza
- sul serio!
C’è
un angolo di Roma che ami molto?
Piazza
di San Lorenzo in Lucina, dove vivevamo.
Cosa ti manca di Roma quando sei in
America?
Il
cibo, gli amici, insomma, tutto.
Come trovi i romani?
Pieni
di entusiasmo e di energia. Opinioni forti!
Qual è il fascino di Roma?
Soprattutto,
la bellezza.
( Tracy con un'amica )
Cosa ti dà più fastidio di Roma?
Il traffico.
Quando sei nella capitale, come vivi la
Roma by Night?
I
posti cambiano, gli amici mai, quindi vado con gli amici dove vogliono loro.
Un consiglio al sindaco per migliorare
Roma?
Lui ha già tanti di quei pensieri! E poi non
mi ascolterebbe.
Lasceresti l’America per vivere per
sempre a Roma?
Sul
prossimo volo!
La passione per la pittura te l’hanno
trasmessa i nonni. Quando è esploso il tuo talento?
Parlerei
piuttosto di una evoluzione, che non ricordo neanche quando e' cominciata.
Da sempre.
Chi sono stati i tuoi maestri?
Quello
che non dimenticherò mai, cioé Mrs. Talbot, al mio collegio, che mi ha
disputata, criticata e arrabbiata e mi ha fatto lavorare sempre
di più. Finalmente ho capito.
Quali colori prediligi?
Quelli
della terra, di Roma.
Come si chiama il tuo stile di pittura?
Astratto.
Per un pittore, quando arriva
l’ispirazione?
Magari
arrivasse! Sempre! Mai! Si, alle volte arriva da se stessa, ma spesso
comincio un quadro senza idee fisse su come andrà a finire.
Qual è stato l’incontro che ti ha
cambiato la vita?
Non
lo dirò mai!
Qual è stata la tua più gran
soddisfazione in campo artistico?
Ricevere
una commissione da qualcuno che ammiro.
Delusione?
Una
Galleria che non risponde. Imparare che per fare l'artista bisogna
anche essere in affari.
Ma i tuoi genitori che futuro sognavano
per te?
La
felicità, senza dettagli.
Hai
fratelli e sorelle?
Continuo
a chiederlo ai miei genitori.
Le vacanze più belle che ricordi?
Quelle
a Roma qualche settimana fa.
Cosa ti rilassa?
Guardare
tv con la cagnolina accanto, oppure ascoltare l'iPod TROPPO FORTE!
Qual
è la tua ossessione?
Ne
ho tante!
Quali sono i tuoi tabù?
Nessuno
in particolare, ma nello stesso senso di rispettare tutte le religioni...
Cosa non deve mai mancare nel tuo
frigorifero?
Formaggio e
prosecco.
L’ultima
cosa che fai prima di dormire?
Sempre
la tv.
L’ultima volta che hai pianto e perché?
Ieri
sera: c’era un film così triste, ma bello.
Quali
sono i tuoi hobby i tuoi passatempi preferiti, quando non lavori?
Non
smetto mai di lavorare. Forse è proprio quello il mio hobby.
Qual è il tuo punto debole?
La sensibilità.
Quando hai avuto la prima cotta? E
l’ultima?
A 15
anni (in Italia). L'ultima è quella attuale.
Sei gelosa?
Lo
siamo tutti, e chi lo nega e' bugiardo! Decisivamente.
Qual è il tuo motto?
Negare,
negare, sempre negare.
Cosa non sopporti?
Le
bugie.
Un capriccio che vorresti toglierti?
L'eccesso
Il complimento più bello che hai
ricevuto?
Che
ho un grande senso dell'umorismo.
Che rapporto hai con la Fede?
In
fase di sviluppo.
E
il tuo rapporto con il denaro?
Amichevole,
ma non sempre facile.
Hai mai fatto delle scelte in cui dopo ti
sei pentito?
Varie
volte al giorno.
Un tuo pregio e un tuo difetto?
La lealtà.
La sensibilità.
Chi porteresti con te su un’isola
deserta?
La
mia cagnolina.
Cosa
ne pensi della battaglia contro il fumo?
Credo
che tutti abbiamo il diritto a un ambiente smoke-free. Anch’io fumavo, ma ho
smesso, come tanti altri.
Hai
mai fatto delle gaffe?
Ogni
giorno.
Ti ritieni fortunata?
Fortunatissima,
in quasi tutto.
Il regalo più bello che hai ricevuto e da
chi?
Non
devo dirlo, ma arriverà il prossimo sabato con Babbo Natale.
Tatuaggi e piercing? Ne hai?
No. Sarebbero
un impegno.
Hai
dei complessi?
Li
ho tutti.
Un tuo sogno nel cassetto?
Mi
dispiace, ma deve rimanere nel cassetto!
A chi vorresti dire grazie?
Loro
sanno chi sono.
A chi vorresti dire scusa?
Beh, forse un po' a tutti quelli che mi
conoscono.