Tamara
Donà
(conduttrice) Gavirate (Varese)
23 Marzo 2003
Intervista di Gianfranco Gramola
Una
ragazza con le idee molto chiare e con la voglia di realizzarle
Ecco
come si presenta Tamara sul suo sito ufficiale: www.tamaradona.it
Sono
nata intorno alle otto di mattina di un freddo 5 dicembre del ’73 in un
paesino del Varesotto (Cittiglio). Mia
mamma (quella santa donna) ha partorito la sottoscritta e dopo 8 lunghi anni la
mia dolce sorellina (alta due volte me) dall’esotico nome..... Luana. Devo
dire che papà Mario e mamma Anna con i nomi si sono dati da fare. Da piccola, sin dalle elementari, mi hanno sempre presa in giro per
quello “strano” nome (negli anni ’70 non era molto comune), lo storpiavano
in mille modi ma il più gettonato era: “Tamarra”..... dei tipi innovativi e
originali i miei compagni!!! I
miei tre più grandi traumi, nell’infanzia, sono stati i seguenti:
1)
Scoprire che Babbo Natale non esiste ... non esiste!! Sicuri?
2)
Dover portare gli occhiali da vista..... mi stavano malissimo. Mi rovinavano
l’immagine!
3)
Leggere sui giornali che Sandy Marthon si era fatto prestare la voce..... certe
cose ti segnano eh!!! Dopo aver superato questi traumi ho iniziato ad avere un
amore sconsiderato per la musica (come tutti i ragazzi di quell’età) e mi
sono messa a cantare in un gruppo.
Ho
scoperto così che non mi sarebbe dispiaciuto affatto mettermi a studiare magari
canto e magari anche recitazione, dizione, danza..... un po’ alla “Saranno
famosi” e, dopo varie litigate e diverse crisi familiari, sono riuscita a
convincere babbo e mamma i quali, più tramortiti ed esausti che altro, mi hanno
assecondato in quella scelta. Lì
iniziarono i primi contatti con quello strano mondo che viene definito “dello
spettacolo” perché per pagarmi la scuola dovevo lavorare (allora non c’era
ancora la De Filippi) così portai delle mie foto ad un’agenzia di moda a
Milano ed incominciai a fare degli spot pubblicitari inizialmente e poi,
all’alba dei 16 anni, delle fiction. La
prima fu “Vita coi Figli” con Giancarlo Giannini e Monica Bellucci per
Canale 5. Poi
mi sono spostata in Francia dove, per la Trois, ho recitato in una serie di
telefilm in francese, ovviamente, in seguito ho lavorato in alcune serie per la
Televisione Svizzera poi è
arrivata la tv come conduttrice..... che
strano termine “conduttrice”se a condurmi erano sempre gli altri..... io
conducevo ben poco allora. Comunque ad Italia Uno ceravano delle facce
“ggggiovani” per un programma giovane dal nome Village, mi presentai con
il mio solito faccione con quell’espressione tipica di chi si chiede “ma
perché mai ho avuto il coraggio di presentarmi”... ma inaspettatamente mi
presero e da lì iniziò la lunga avventura: Planet, Fuego, Night Express. Poi
Canale 5 con Target, Rai Due con Shout, La Sette con Il Labirinto e oggi Trend. Veniamo ai giorni nostri, mi sono ritrovata ad un punto
nel quale chiedermi mille cose su tutto e sul perché mi sia ritrovata a fare
quello che faccio. C’è sicuramente un’altissima dose di fortuna ma anche
molta testardaggine, caparbietà, timidezza mista a schiettezza. Insomma
un’alchimia di cose. E’ un po’ come una grande storia d’amore, quasi mai
si sa perché funzioni, è un insieme di cose che si fondono, intersecano,
incontrano. E così con estrema incoerenza mi ritrovo oggi a sentire di dover
scegliere altre vie, tentare altre strade, navigare altri mari e uno di questi
tentativi sicuramente la radio,
tutte le domeniche dalle 10.00 alle 13.00 Domenica ring su Radio Italia Network
... è una vera scommessa. Con me stessa soprattutto. E
poi una serie di progetti personali, di vita e professionali, che però non
divulgo perché troppo acerbi, ancora in fase embrionale..... devono crescere
insomma. Come e con me!! Quando
mi dissero di mettere on line un mio sito mi chiesi perché avrei dovuto; cioè
perché qualcuno dovrebbe occupare il suo prezioso tempo, visto che ce n’è
sempre meno, per perdersi in queste poche righe e in strampalate foto..... che
non mi ritraggono neanche nuda per giunta!!!!! Poi,
con un po’ di presunzione, mi sono detta che si butta via tanto di quel tempo
nel peggiore dei modi a volte e allora perché non spendere pochi minuti per
leggere due cose di questa pazza, “malata di vita” quale mi definisco.
Ha detto:
-
Il mio rapporto con la radio è bellissimo, quasi quanto vorrei che fosse quello
con un uomo: sicuramente è più assiduo.
-
Crescendo mi sono resa conto che mi sarebbe piaciuto anche recitare e
presentare. Non mi è mai venuto in mente di poter diventare dottore, o
avvocato. Ho sempre avuto un animo artistico e sono sempre stata abbastanza
egocentrica.
-
Credo che tra donne ci sia molta competizione a prescindere dal lavoro che una
svolge. E' naturale. Nel nostro ambiente, in particolare, è un dato all'ordine
del giorno. Dipende poi dall'intelligenza delle persone saper gestire i vari
rapporti.
- Quando
non lavoro faccio
miliardi di cose o mi fermo a fissare le pareti. Se sono tranquilla rifletto:
da poco ho scoperto lo yoga e mi rilasso completamente.
Curiosità
- Ha un tatuaggio disegnato sulla caviglia
sinistra che rappresenta un sole tribale.
- E' tifosa sfegatata del Milan e della
Nazionale Italiana di calcio, inoltre adora la musica italiana e tra gli
stranieri ama molto gli U2 e la norvegese Lene Marlin.
- Ha cantato con Biagio Antonacci durante un
concerto al Rolling Stone di Milano.
- Vorrebbe imparare lo spagnolo, suonare la
chitarra e partecipare ad un musical.
Intervista
E' nella sua casa di Gavirate, in provincia
di Varese.
Quando
sei stata a Roma la prima volta e in
quale occasione?
A
16 anni per un provino per un film.
Com'è
il tuo rapporto con Roma?
Una
sorta di amore odio come in tutti i rapporti molto passionali. Ci scanniamo!
C'è
un angolino romano che ami particolarmente?
Trastevere
e quella chiesa che ospita uno dei quadri più belli che esistano "La
chiamata" del Caravaggio.
Cosa
provi nel tornare a Roma?
Un
grande piacere che si estende in tutte le parti del mio corpo, pancia, cuore e
mente in primis.
Quali
sono, secondo te, i pregi e i difetti dei romani?
Pregi:
Affabili, ospitali. Difetti: Urlano troppo.
Cosa
ti dà più fastidio di Roma?
Vedere
tanta gente senza un posto dove stare, dove vivere.
Quando
sei a Roma, come vivi la "Roma by night"?
Cinema
e cena. Rigorosi!
Ma
Roma è la città più bella del mondo?
Assolutamente
tra quelle che ho visto si!
Qual
è
stata la tua più grande soddisfazione artistica?
Recitare
a teatro.
E
la tua più gran delusione?
Accorgermi
che stavo andando in una direzione totalmente sbagliata, che non mi rendeva
felice!
Hai
dei rimpianti?
E'
l'unica cosa che non ho!
Com'è
nata la tua passione per lo spettacolo?
Quando
ero piccola come tutti i bambini mi piaceva cantare e recitare ma anche fare la
parrucchiera e l'infermiera, è stata un'alchimia di cose che mi ha portata da
quella parte.
Ma
i tuoi genitori che futuro
sognavano per te?
Mia
mamma è casalinga e mio padre guardia giurata. non so cosa sognassero per me ma
credo semplicemente che fossi felice!
Da
ragazzina quali erano i tuoi idoli, i tuoi miti?
Madonna,
gli Europe e Tracy Spancer ... ah!
Con
il successo sono cambiate le tue amicizie?
Non
sono cambiate con il successo ma con la crescita, sono diventate sempre meno ma
molto più profonde.
Che
rapporto hai con la Fede?
Credo
in molte cose, ho una mia religione in cui credo fermamente, ma non sono
cattolica.
Hai
un sogno nel cassetto?
Ne
ho molti, uno su tutti ... incontrare il
Grande Amore!
A
chi vorresti dire grazie?
A
tutti quelli che mi sopportano quotidianamente e a molti registi, scrittori,
poeti, pittori per le emozioni che mi regalano e a tutte le persone che vivono
ogni giorno per creare un mondo migliore!
Progetti
futuri?
Teatro,
studio, teatro, studio, teatro ...
A
chi volesse fare il tuo mestiere, che consiglio vorresti dargli?
E'
un lavoro come un'altro, inizia e finisce e quando finisce senza che tu l'abbia
deciso, so’ cazzi! Bisogna restare aggrappati alla realtà,
costantemente!