Alessia
Merz (attrice – show girl)
Roma 28 feb. 2001
Intervista di Gianfranco Gramola
E
pensare che voleva diventare campionessa di pallavolo
Alessia
Merz è nata a Trento il 24
settembre del 1974. La sua famiglia è composta da papà Francesco, dirigente
della Dogana locale, mamma Patrizia, casalinga, Alessia e la sorella minore
Federica, studentessa e valletta televisiva. La bella Alessia frequenta nella sua
città le scuole Elementari al Fogazzaro, le Medie alla Bronzetti e il Liceo
Scientifico al Galileo. Di quei tempi ricorda che era una gran casinara e
ricorda con piacere le belle partite al pallavolo in C 1 . Poi l’occasione
d’oro che le cambia la vita. A Trento è in corso l’amichevole di
calcio fra il Trento e la Juventus (la sua squadra del cuore). “ Mi
intrufolai negli spogliatoi –
spiega Alessia – per conoscere e vedere da vicino i miei beniamini e incontrai
un giornalista di un’agenzia di Trento, che mi disse che a Roma nei prossimi
giorni facevano i provini per un nuovo programma di Gianni Boncompagni “. A
soli 17 anni la Merz lascia Trento per recarsi nella Capitale, insieme alla
mamma. Il programma si chiama “Non è la Rai
“ e la bella trentina viene
scelta per i programma di Boncompagni. “ Ho
fatto molta gavetta – ricorda la
show girl – A Non è la Rai, insieme a Ambra Angiolini.
Oltre al programma facevamo le promozioni degli zainetti”. Grande
soddisfazione quando viene eletta " Miss Non è la Rai". Dopo
quell’esperienza importantissima la troviamo sulle copertine di Panorama, in
foto adamitiche su Max e anche nell’edizione ’95-’96 di Striscia la
Notizia con Cristina Quaranta ( altra peperina ) a fianco di Ezio Greggio. Fabio
Fazio la vuole a "Quelli che il
calcio" e al cinema la vediamo in Panarea e in un film con gli 883.
Ha
detto:
-
Di Trento rimpiango solo il paesaggio. I primi anni in cui lavoravo in TV e mi
capitava di tornare nella mia Trento, nessuno mi filava. Venivo ignorata. In
qualsiasi altro posto mi chiedevano autografi o volevano una foto con dedica, a
Trento niente.
-
Se conta la bellezza per sfondare ? Se fossi stata un cesso non mi avrebbe
filata nessuno.
-
Con l’età i miei occhi si sono schiariti e sono diventati verdi. Meno male
che il colore degli occhi non si può cambiare con un intervento chirurgico,
altrimenti avrebbero detto che mi sono rifatta.
-
Sono un panzer. Dietro il mio viso angelico si nasconde una donna ingestibile:
guai a chi prova a calpestarmi.
-
Ho visto più di 30 volte Dirty Dancing ( ’87). Troppo bello come film.
- Come cuoca non me la cavo per niente. Negli anni di
Striscia ho arricchito la Findus e la Simmenthal.
-
Macchè dieta e dieta. Mangio come un camionista.
Curiosità
- Si
è sposata l' 11 giugno 2005 con Fabio Bazzani, calciatore della Sampdoria e
hanno un figlio: Niccolò.
- Ha
partecipato alla seconda edizione del reality "L'isola dei famosi".
- Le sue misure sono 87 - 57 - 87 (appena
tre centimetri sotto le misure perfette della mitica Marilyn Monroe).
- Gli amici la chiamano "occhi
belli" e "bambolina".
- A 16 anni la sua prima cotta. Lui abitava
vicino a casa sua, a Trento. La storia durò due anni, cioè finché lei andò a
Roma, per "Non è la Rai".
- Nelle sfilate milanesi per You Young di
Coveri, appare dentro una vasca trasparente piena di latte.
- Ha prestato il suo nome e le sue immagini
più seduttive, al catalogo di lingerie "Cotton Club".
- Nel 1996 ha avuto la meglio su Angelina
Jolie, nel provino per il film Jolly Blu, di Stefano Salvato.
Intervista
Quando
ti sei stabilita a Roma e come ricordi l’impatto con la capitale?
Mi
sono trasferito a Roma nel ’92,
da Trento, la mia città natale. Avevo deciso di tentare la fortuna nel mondo
della TV, dello spettacolo con i provini di “Non è la Rai” di Gianni
Boncompagni. Mi è andata bene, sono stata eletta Miss Non è la Rai.
L’impatto? Venivo da Trento e trovarsi in una città così grande, una
metropoli, è stato bellissimo.
Quali
sono state le tue abitazioni romane?
Ho
sempre abitato a Nord di Roma, nella zona di
Monte Mario, con mia madre e
mia sorella Federica. E’ una zona che mi piace molto.
Attualmente
com’è il tuo rapporto con Roma?
E’
molto bello. A Roma poi ho molti amici. A parte il traffico qui è tutto bello,
il clima, la gente sempre allegra.
E
il tuo rapporto con la cucina romana?
E’
buono, non ho ancora mangiato la pajata o le coda alla vaccinara, ma di bucatini
ne ho mangiati molti. Ma io amo un po’ di tutto, non solo cucina romana.
Mangio anche la polenta che mi cucina mia madre. La nostra cara polenta
Trentina, caro Gianfranco. E tu che sei trentino come me mi capisci. no ?
Frequenti
qualche trattoria?
Non
in particolare. A parte il fatto che quando sto a Roma esco poco, quindi mangio
in casa, c’è mia madre che è un’ottima cuoca e sa cucinare di tutto.
C’è
un luogo di Roma a cui ti senti legata?
Si!
Il centro storico, Via Condotti, via del Corso. Ci faccio delle belle
passeggiate e spesso anche dello shopping.
Cosa
provi a ritornare a Roma dopo una lunga assenza?
Mah,
quando sono lontana per lavoro, sento la nostalgia di Roma, del suo clima, dei
suoi profumi, e quando ci ritorno penso: “ Finalmente sono a casa”.
Pregi
e difetti dei romani?
Pregi:
sono sempre allegri. Difetti: a volte sono un po’ troppo invadenti.
Qual
è il fascino di Roma?
La
sua storia, i monumenti, le chiese, le sue fontane, ma tutta Roma ha un
suo fascino particolare.
Come
vivi la Roma by night?
Beh!
Vado in qualche locale, non spesso però. Vado al Gilda o vado a trovare
Umberto Smaila (ex Gatti di Vicolo Miracoli) che è un amico e che lavora in un
locale notturno e fa piano bar. Non è che esca moltissimo, niente di speciale.
Progetti
per il tuo lavoro?
Sto
girando due film. In uno sono la protagonista assoluta e faccio la cattiva.
Vediamo
come te la cavi e cosa mi rispondi sui 7
vizi capitali. Superbia?
Zero,
non sono superba, posso sembrarlo ma non lo sono.
Avarizia?
Solo
con chi se lo merita, chi mi sfrutta non piglia niente.
Lussuria?
Ognuno
di noi ha un po’ di lussuria, chi di più chi di meno.
Ira?
Devo
dire che sono una che si arrabbia poco, ma quelle poche volte divento furiosa.
Se mi arrabbio è perché uno mi ha provocato. Sono una peperina. Però mi
capita una tantum.
Gola?
Si,
sono una peccatrice. Mi piace tutto quello che fa male, tutte quelle
porcherie… le patatine fritte le
mangerei anche in punto di morte.
Invidia?
Invidia
no, perché mi piaccio talmente, non che mi senta chissà chi, però se vedo
qualcuno che ha qualcosa in più, capisco che è per un motivo, non è che sono
gelosa.
Accidia?
Quella
si, ogni tanto. I miei dicono che potrei sfruttare meglio i
momenti liberi, invece me ne sto a poltrire a letto, magari a vedere un
bel film a casa.