Anthony
Peth (autore, regista e conduttore) Roma 20.2.2014
Intervista di Gianfranco Gramola
Un
ragazzo umile, senza ossessioni professionali e con una stima incredibile per
Fiorello. Un desiderio? “Mi piacerebbe lavorare con Alessia Marcuzzi, la trovo
così semplice e spontanea”
Per
contattarlo potete scrivere un messaggio dal sito www.anthonypeth.it
Anthony
Peth (all’anagrafe Antonio Petretto) è nato ad Alghero (Sassari) il 23 Giugno
1985 (sotto il segno del Cancro), da mamma Antonia (casalinga) e da papà
Giovanni (imprenditore edile). Ha un fratello maggiore, Pasquale e una nipotina
di 5 anni Martina. Ha frequentato l’Università di Tor Vergata (Roma)
laureandosi in Lettere indirizzo Spettacolo e Specializzandosi in regia con
votazione finale di 110 e lode. Da sempre sogna di fare il regista o conduttore
televisivo, anche se il cinema lo attrae molto. Vincitore del David di
Michelangelo nella categoria Spettacolo nel 2012, nel 2013 riceve un secondo
David, conseguendo, con quest’ultimo premio, un piccolo primato in quanto in
16 edizioni del David non è mai stato assegnata per due volte consecutive
l’ambita statuetta. Fin dal periodo degli studi universitari iniziano le
varie esperienze televisive, prima la partecipazione come uno dei protagonisti
del programma “Voglia” di Maurizio Costanzo, poi video-assist alla regia per
la fiction “Boris” e da li in poi una lunga carrellata di esperienze
televisive sia come conduttore che come regista. Immediatamente successivo alla
vittoria del David, è stato scelto come testimonial di una serie di campagne
pubblicitarie come quella della Federazione Nazionale sulla Sicurezza o la
rappresentanza del Made in Italy nel Mondo con la Mejor ItaExpo. Fra le varie
esperienze televisive in veste di regista ricordiamo la fiction “Obiettivo
Salvezza” prodotta da MamaFilm, scritta da Simone Terranova protagonista nella
serie con Matteo Branciamore, Ninni Bruschetta, Fioretta Mari, Fabrizio
Bracconeri, Andrea Roncato, Roberto Ciufoli, Isabelle Adriani, Mario Cordova,
Alessio di Clemente, Josafat Vagni, Alessandro Borghi, Antonio Lange, Ciro
Esposito e Claudia Galanti e la regia di Spot pubblicitari e Videoclip Musicali.
Fra le varie esperienze televisive come conduttore ricordiamo il “Waka Show”
, “Crazy”, “Tg..a chi?”e il reality “Officina Moda e d’intorni”
per la rete Sky. Di recente ha condotto il format “Quelli che.. gli
opinionisti” scritto da Gegia e Franco Bonafiglia per la rete Gold.
Attualmente al timone di “Ricominciamo da noi” , “Top Music” e
“Autodifesa” e alla regia del Sorridendo Film Festival presso Cinecittà
Studios e del Galà dell’arte per la Ricerca al Teatro Brancaccio.
Oltre ai David sono arrivati in due anni diversi riconoscimenti nazionali:
Vincitore del premio Eccellenza al Talento Artistico Emergente al Galà
dell’arte, Vincitore del premio DocItaly della Regione Lazio come “Giovane
Promessa”, Vincitore del Premio “Domenico Aliquò” 2013 come
Professionista dello Spettacolo, Vincitore del premio “Rivelazione Televisiva
dell’anno” al Galà dei Cittadini del Comune di Roma, Vincitore del premio
“Eccellenza nello Spettacolo e nella Comunicazione” dall’arma dei
Carabinieri, Onorificenza come “Ambasciatore Televisivo dello Spettacolo per
la Sicurezza Italiana”.
Ha
detto:
- Nella mia Sardegna la
specialità si chiama Seadas, è buonissima soprattutto col miele.
- Credo che la satira coniata alla comicità
siano i punti cardine della riuscita di un format.
- Io
sono nato nel mese di Giugno, come Pippo Baudo. Forse è per questa strana
coincidenza che sono attratto dalla grande macchina televisiva.
-
Dalla Tv ho imparato che bisogna essere se stessi senza schemi o copioni
dettagliati da rispettare, le persone a casa hanno bisogno di leggerezza e
spontaneità.
- Le
mie press-manager Maria Rita e Daniela sono le mie psicologhe non so come fanno
a sopportarmi, i miei angeli custodi. Quando vivi una vita frenetica, è
importante avere accanto qualcuno con cui ridere.
Curiosità
-
Soffre di insonnia, dorme circa 4 ore a notte.
-
Subito dopo la visione pubblica on line del cartellone di ItaExpo che ritraeva
la sua faccia, sono arrivate circa 100.000 visualizzazioni in una settimana
dalla pubblicazione.
-
E’ alla ricerca della donna della sua vita.
-
Secondo un sondaggio web, Anthony risulta essere il presentatore sardo più
conosciuto.
Intervista
Regista,
presentatore, ecc… come ami definirti?
Lascio
fare a voi lettori.. in genere mi definiscono il presentatore sardo!
Com’è
nata la passione per lo spettacolo?
Nasce
fin da piccolo … dopo tanti anni di scherzi e spettacoli amatoriali c'è
stato l’arrivo a Roma dove sono nate le mie prime esperienze, prima con il
pubblico delle piazze, poi l’incontro con un regista e le prime esperienze
teatrali, per arrivare poi grazie a Maurizio Costanzo alla Tv.
Hai
qualcuno in famiglia che ti ha trasmesso questa passione?
La
mia famiglia i “ Petretto”, è da generazioni una famiglia di cantanti
insomma anche se non canto l’arte scorre nel mio sangue! Mio nonno Pasquale
era un bravissimo cantante stimato da tutti, la maggior parte dei miei cugini
cantano o suonano in un gruppo.
Come
ricordi il tuo debutto? (a quale spettacolo)
“Sogno
di una notte di mezza estate” nel ruolo di Puck, il folletto magico. Ne ho un
ricordo ancora vivo, questo ruolo l'ho ottenuto grazie ad un incontro fortuito.
Mi esibivo nelle maggiori piazze romane da sei mesi, un giorno un regista mi notò
e dopo poche settimane il mio primo debutto al Teatro Tordinona, davvero delle
emozioni uniche e indimenticabili.
Quali
sono stati i tuoi maestri?
I
miei primi maestri sono stati gli autori della serie televisiva Boris, un trio
di sceneggiatori unici e brillanti. Oltre a loro, sicuramente la persona da cui
ho imparato tanto è stato un regista che considero come un padre, un regista
televisivo che mi ha fatto crescere e perfezionare, parlo di Paolo Tito. Un
regista di Sky con il quale ho fatto la maggior parte dei miei programmi
d’esordio. Ricordo ancora le risate durante le registrazioni grazie alle sue
immancabili battute romanesche.
Qual
è stato l’incontro che ti ha cambiato la vita?
Sicuramente
l’incontro che mi ha cambiato la vita è stato quello con Maurizio Costanzo.
Un uomo straordinario ma soprattutto un maestro di vita, con il quale ho capito
come andare avanti con intelligenza e dignità nel mondo dello Spettacolo.
Qual
è stata la tua più gran soddisfazione nel campo artistico?
“Obiettivo
Salvezza”, la mia prima fiction come regista. Dopo varie esperienze come
regista per spot e videoclip, il sogno è divenuto realtà, un progetto unico e
originale, prodotto da MamaFilm, scritto da Simone Terranova, protagonista
insieme ad attori del calibro di Fioretta Mari, Ninni Bruschetta, Fabrizio
Bracconeri, Matteo Branciamore, Isabelle Adriani, Andrea Roncato, Roberto
Ciufoli, Ciro Esposito, Claudia Galanti, Antonio Lange, Alessandro Borghi,
Josafat Vagni, Mario Cordova e Alessio Di Clemente, un cast eccezionale
che ha contribuito a realizzare una serie molto divertente.
Il
mondo dello spettacolo era come te lo immaginavi o ti ha deluso?
Il
mondo dello spettacolo è un mondo di persone comuni, con i loro pregi e
difetti, tante persone lo identificano come un mondo irraggiungibile, in realtà
è più semplice arrivarci di quanto si possa pensare. Sinceramente lo
immaginavo come lo vivo, fatto di duro lavoro per ottenere qualche occasione
difficile da raggiungere ma non impossibile.
Ma
i tuoi genitori che futuro sognavano per te?
I
miei genitori hanno sempre capito che la mia strada era questa, sin da piccolo
dichiaravo che mestiere avrei fatto da grande.
Che
lavoro fanno i tuoi genitori?
I
miei genitori sono pensionati e fanno il lavoro dei nonni..
Qual
è la tua ossessione professionale?
Non
ho ossessioni professionali, vivo bene il mio lavoro e valuto bene ogni scelta
che faccio.
C’è
un collega che stimi molto?
Fiorello,
lo trovo incredibile!
Con
quale personaggio famoso ti piacerebbe lavorare?
Mi
piacerebbe lavorare con Alessia Marcuzzi, la trovo così semplice e spontanea,
in qualsiasi cosa che fa è spontanea e vera.
Quali
sono le tue ambizioni?
Mi
piacerebbe dirigere un Talk Show.
Ho
letto che hai vinto numerosi premi. A chi li hai dedicati?
In
genere li ho sempre dedicati ai giovani artisti che credono nel loro sogno,
l’ultimo premio che ho ricevuto, il David sul Sociale l'ho dedicato alla
Sorridendo! Onlus, una realtà sociale che opera in Italia tante iniziative
benefiche, unica nel suo genere, per il quale sono fiero di farne parte.
Ho
letto anche che sei ambasciatore in alcune tappe italiane che affronteranno il
delicato tema dell’Alzheimer. Ne vuoi parlare?
Un
progetto molto importante che tratta il tema dell’Alzheimer, visto come vive
chi ha tale patologia e i familiari che hanno un parente affetto da tale
malattia neurologica, “Il sorriso di Candida”, un film corto diretto da
Angelo Caruso scritto insieme alla giornalista del Cnr Rita Bugliosi,
interpretato da Cesare Bocci, Elisabetta Pellini, Gabriele Greco, Lucia Batassa
e tanti altri, un prodotto a cui tengo tanto che mi vede coinvolto come
ambasciatore televisivo del progetto e conduttore delle varie tappe di
presentazione per l’Italia.
Qual
è il tuo motto?
“La
serenità che c’era allora siate ottimisti tornerà ancora”.
Un
tuo portafortuna?
Mettermi
la canottiera al contrario.
Cosa
ti rilassa?
Le
lunghe passeggiate per le vie storiche di Roma.
Oggi
come oggi, qual è per te il vero lusso?
Avere
un’entrata economica sicura che per noi giovani è molto difficile da
raggiungere.
L’ultima
volta che hai pianto e perché?
Sono
molto introverso e riservato. Passiamo alla prossima domanda..
Quali
sono i tuoi hobby i tuoi passatempi preferiti, quando non lavori?
La
palestra. Appena ho del tempo libero vado alla Master Gym, del mio amico e
istruttore David Nenci. Grazie a lui ho risolto diversi problemi alla schiena..
Fai
collezioni?
Si
VHS di vecchi film, a casa ne ho circa 200.
Qual
è il tuo punto debole?
La
sensibilità.
Cosa
non sopporti?
La
poca generosità.
Il
complimento più bello che hai ricevuto?
“Sei
proprio sardo!”
Che
rapporto hai con la Fede?
Sono
tanto credente, qualche anno fa ho ricevuto l’effusione dello spirito santo.
Quando ho un po di tempo vado al Divino Amore, un santuario vicino Roma che mi
trasmette tanta serenità.
E
il tuo rapporto con il denaro?
Lasciamo
perdere, non ho un buon rapporto col denaro. Non mi rimane mai del contante in
tasca oltre due giorni!
Un
tuo pregio e un tuo difetto?
La
sensibilità in alcuni casi è un pregio, in alcuni casi averne troppa diventa
un difetto.
Chi
porteresti con te su un’isola deserta?
Nessuno,
mi piacerebbe una volta tanto restare solo nell’isola che non c’è…
Hai
fatto delle gaffes? Ne puoi raccontare una spiritosa?
Lasciamo
stare.. sono il re delle gaffes! una volta ad una cena di gala molto elegante,
non so come, ma con un gesto scaturito dalla mia sbadataggine, ho fatto
cadere una piramide di bicchieri di cristallo, attirando l’attenzione di tutti
gli invitati presenti in sala, fra cui ambasciatori e politici. Che imbarazzo!
Ti
ritieni fortunato?
Tanto,
credo di si.
Quali
sono le tue paure? (Di cosa hai paura)
Ho
paura della morte.
A
chi vorresti dire grazie?
Grazie
ai miei genitori, Toia e Gori per l’educazione che mi hanno inculcato.
A
chi vorresti dire scusa?
Vorrei
chiedere scusa a tutte le persone che ho fatto restare male involontariamente
per la mia schiettezza e troppa sincerità, a volte non vista positivamente.