Barbara Borzaga (nutrizionista) Marlengo
(Bolzano) 20.8.2014
Intervista di Gianfranco Gramola
In
questa intervista conosciamo a fondo la Dott.ssa Barbara Borzaga, una
professionista pignola e molto preparata. Una bella e brava mamma, senza difetti
ma con un punto debole: La cioccolata. “E’ vero, sono golosa e a volte
esagero con la cioccolata”. Le ambizioni di una nutrizionista? “Per me sono
quelle di regalare ali a chi ha paura di volare”
Ecco
come si presenta Barbara Borzaga (nata il 24 maggio del 1982) nel suo sito
ufficiale:
“Mi sono laureata
con lode in Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana presso
l’Università degli Studi di Perugia con una tesi sullo studio dei
disturbi del comportamento alimentare nella pratica ambulatoriale. (Eating
disorders in South Tyrolean out-patient care centers. Pilot study into
patient population with regard to the AES/ADA specialist out-patient care centre
of the Merano Health Authority from 1999 to 2009).
Successivamente, dopo aver sostenuto l'esame di stato, mi sono iscritta
all'Ordine Nazionale dei Biologi Nutrizionisti. Per
quasi 10 anni ho lavorato al Servizio Dietetico e
Nutrizionale del Comprensorio Sanitario di Merano,
occupandomi di nutrizione enterale, patologie del metabolismo,
dietologia clinica ed applicata, sovrappeso, diabete, dislipidemie,
alimentazione in età scolare così come in gravidanza ed allattamento. Dopo
adeguata formazione mi sono occupata principalmente di disturbi
del comportamento alimentare lavorando in team multidisciplinare. Ho
tenuto varie conferenze, seminari, educazione alimentare presso scuole, circoli,
associazioni.
Attualmente sono libero professionista, la mia
attività principale è quella ambulatoriale; tengo inoltre
svariate conferenze presso circoli, enti ed associazioni che le
richiedono. Da novembre 2012 sono editorialista del quotidiano
Alto Adige (e adesso anche sul quotidiano Trentino, il giovedì) dove
curo con passione la rubrica settimanale del venerdi “La salute a
tavola”.
Ho inoltre partecipato alla stesura di due libri.
Ha
detto (scritto)
-
Al
posto del caffè espresso, che in molti casi crea acidità, si può optare per
quello all'americana, preparando la bevanda con la classica moka e allungandola
con un po' di acqua calda. Oppure si può alternare il caffè con il tè verde o
un tè alla menta: gli infusi sono benefici per la circolazione, sono meno
"eccitanti" del caffè e garantiscono anche un'azione disintossicante
e drenante.
- L'alimentazione
può essere la più potente forma di medicina o la più lenta forma di veleno.
- Una
dieta a base di frutta e verdura, rigorosamente consumate crude, può modificare
l'attività del gene riconosciuto, finora, come il maggiore predittore di
rischio per le patologie cardiache. A sostenerlo è uno studio pubblicato su
Plos Medicine da un gruppo di ricercatori delle università canadesi McMaster e
McGill.
- La
dieta è come un abito: va fatta su misura.
- Il
mio metodo di lavoro si basa su tre
fondamenti: Dimagrire
con la DEPURAZIONE
- Dimagrire con i CIBI
ed i RIMEDI
ANTI-RITENZIONE -
Dimagrire con l'ATTEGGIAMENTO
MENTALE POSITIVO.
- I
legumi vanno consumati spesso; se non sono ben cotti possono risultare
indigesti. Si consumano con la buccia, dove si concentrano le sostanze
anticancro. Ottima la soia, ricca in fitoestrogeni.
Curiosità
-
Vive
a Marlengo (vicino a Merano).
-
Il
nonno era trentino, di Ronzone (dove
Barbara ha casa ) e la nonna (di cognome Seppi) era di Ruffrè.
Intervista
I
tuoi genitori che futuro sognavano per te?
Posso
risponderti quello che sognava mio papà, perché per mamma era indifferente,
l’importante era trovare una professione che mi rendesse felice. Invece mio
papà sognava che diventassi chirurgo perché secondo lui era una professione
molto adatta a me per la mia precisione, meticolosità e per il mio senso
dell’ordine. Invece ho preso un’altra strada, la mia.
Che
lavoro fanno i tuoi genitori?
I
miei genitori sono entrambi insegnanti in pensione.
Hai
fratelli e sorelle?
No!
Sono figlia unica.
Un
tuo portafortuna?
Una
medaglietta miracolosa che regalai a mia nonna quando stava male e poi quando
mia nonna è mancata, la tengo sempre con me, appesa ad un braccialetto.
Un
peccato di gola che ogni tanto ti concedi?
Se
devo peccare, pecco solo con i dolci, perché sono golosa. Quindi a volte
abbondo con la cioccolata.
Cosa
ti rilassa?
Mi
rilassa osservare il mare o anche il cielo stellato. Diciamo spazi infiniti
senza barriere.
Qual
è la tua ossessione?
Il
pulito, la pulizia…
Una
ossessione professionale?
Che
non accetto di fallire, nel senso che sono molto perfezionista.
Cosa
non deve mai mancare nel tuo frigorifero?
Insalata
e verdura in generale, perché io sono una capra (risata di gusto). Se non
mangio insalata ogni giorno, sento che mi manca qualcosa. Anche la frutta mi
piace molto, ma mangio più verdura.
Le
vacanze più belle che ricordi?
Quelle
in compagnia di mia nonna al mare.
L’ultima
volta che hai pianto e perché?
Io
piango ogni giorno. Stamattina per esempio ho pianto perché ho sentito una
storia al telegiornale che mi ha commossa. Sono una persona molto sensibile.
Quali
sono i tuoi hobby i tuoi passatempi preferiti, quando non lavori?
Diciamo
che ho poco tempo libero e quello che ho cerco di utilizzarlo leggendo e
documentandomi per la mia professione. Poi passeggio con mia figlia e i miei due
cani.
Collezioni?
Si!
Io ho un po’ la mania degli angeli antichi, tipo quelli vecchi della Thun.
Qual
è il tuo punto debole?
Diciamo
che ne ho due. Sono i miei cani e mia figlia, perché se qualcuno ha da
criticarmeli o qualcosa da ridire, diciamo che perdo la gentilezza e anche
l’educazione.
Quando
hai avuto la prima cotta?
A 16
anni. Per un ragazzo che frequentava la stessa compagnia in montagna, a Ronzone,
dove io trascorrevo l’estate.
E
l’ultima?
Diciamo
che mi innamoro ogni giorno perché cerco di cogliere le cose belle della vita,
quindi cerco di tenere viva quella scintilla che non è più magari quella dei
sogni o delle emozioni da adolescenti e cerchiamo di estendere la definizione e
di innamorarsi ogni giorno di qualcosa che può essere un successo al lavoro, la
natura, l’arte, ecc…
Sei
gelosa?
Sono
molto gelosa in generale.
Come
reagisci ad un tradimento?
Io
non ho la certezza né la consapevolezza di essere stata tradita. Si
dice:”Occhio non vede, cuore non duole”. Diciamo che un tradimento non mi
lascerebbe senz’altro indifferente.
La
dichiarazione d’amore (lettera) più stramba, più divertente che hai
ricevuto?
Ne
ho ricevute diverse negli anni. Però una che mi ricordo così spontaneamente,
è stata quella di un ragazzo che mi ha vista in un campo sportivo diversi anni
fa, che mi fece recapitare un bigliettino con scritto sopra: “ Ciao rossa (a
quei tempi avevo i capelli rossi), sei il più bel diamante che brilla nelle
miniere”. E questo bigliettino lo conservo gelosamente ancora oggi, perché mi
ricorda quel periodo molto spensierato ed allegro della mia vita.
Qual
è il tuo motto?
Il
mio motto l’ho preso da un film della Walt Disney, Il Re Leone, che è
“Hakuna Matata” che è una frase in dialetto africano, che significa:
“Senza pensieri”. In qualche modo possiamo interpretarla dicendo di lasciare
alle spalle un passato e i pensieri e pensiamo di vivere il presente con più
ottimismo.
Cosa
non sopporti?
Non
sopporto l’avarizia, la stitichezza emotiva nelle persone, non sopporto
l’egoismo, non sopporto chi si approfitta di persone più deboli, come non
sopporto chi maltratta animali e bambini.
Hai
un tatuaggio sulla mano sinistra. Perché una stella?
La
stella rappresenta il mio amore per gli spazi infiniti e rappresenta una delle
frasi che a me piacciono di più e che sono un po’ dei miei amici di vita,
tipo quella di Immanuel Kant che dice: “Il cielo stellato sopra di me, la
legge morale dentro di me”. Io sono cresciuta a pane e filosofia, che è una
delle mie grandissime passioni, quindi il
tatuaggio richiama intanto questa frase nella sua tipologia e se l’accostiamo
anche al mio lavoro è quello che io spero di essere, cioè una stella, una
luce, una speranza per le persone che si rivolgono a me.
Ma
i tuoi clienti li chiami pazienti o come?
Io solitamente li chiamo per nome. Dipende anche la loro predisposizione, però
solitamente sia che do del lei che del tu li chiamo sempre per nome. Tipo
“Gianfranco, cosa ne pensa…”.
Il
complimento più bello che hai ricevuto?
Che
sono una brava mamma.
La
critica che più ti ha ferito?
Non
me le ricordo, perché quelle gratuite e cattive me le faccio scivolare addosso,
mentre quelle che dovrebbero essere delle critiche positive, cerco di
trasformarle in messaggi positivi e di non vederle come critiche, ma come degli
aiuti per maturare e crescere. Quindi di queste ultime ne faccio tesoro e a
quelle cattive non do spazio, perché non si meritano troppa attenzione.
Che
rapporto hai con la Fede?
Vivo
e intenso perché sono credente e cerco di mantenerlo vivo ogni giorno.
Cosa
ne pensi del nuovo Papa?
Mi
sembra una persona umana, una persona sensibile, una persona vera che si accosta
ai problemi veri delle persone e che è un portatore vero del messaggio del
Vangelo e che merita tanto rispetto e tanto amore, che è proprio quello che lui
trasmette a tutti noi.
Hai
un sassolino nella scarpa che vorresti toglierti?
No!
Non ne ho proprio perché i sassolini che ho me li levo per non dare valore a
persone che non se lo meritano. Gli
altri cerco di elaborarli e trasformarli in un messaggio positivo per la mia
vita e per la mia crescita.
Chi
e cosa porteresti con te su un’isola deserta?
Porterei
le tre creature che senza di me non sopravvivrebbero, che sono mia figlia e i
miei cani. Poi mi porterei dei libri e anche dei fogli e dei colori per
disegnare e per scrivere le mie impressioni, le mie idee, ecc…
Ti
ritieni fortunata?
Si!
Molto. Mi ritengo una persona molto fortunata e sono grata a Dio e alla vita per
quello che ho e per quello che mi hanno donato.
A
quale trasmissione televisiva non rinunci?
Io
guardo pochissima televisione, quindi non ho una trasmissione in particolare che
mi manca.
Hai
dei complessi?
No!
Non più. Ne avevo diversi. Uno era quello di non sentirmi mai all’altezza,
però forse l’età, la maturità, l’esperienza, il lavoro su se stessi,
l’hanno molto ridimensionato.
Quanto
ti influenza l’oroscopo nella vita quotidiana?
Poco.
Sono sincera, lo leggo sempre perché mi incuriosisce, però non mi faccio
influenzare da quanto è scritto.
Un
tuo sogno nel cassetto?
Condurre
un programma televisivo sull’alimentazione e una casetta sul lago di Garda.
Che
generi di libri ami leggere?
Amo
leggere i libri sull'alimentazione, i romanzi storici e quelli d'amore.
La
musica che preferisci?
Amo
la lounge music.
Ti
interessi di politica?
NOOOO!
:)
Il regalo più bello che hai ricevuto?
Il
regalo più bello: mia figlia.
Pensi spesso all’aldilà?
Si !
E ci credo.
Hai
il pollice verde?
Si,
amo curare le piante.
Qual
è il momento della giornata che preferisci?
Il
mattino presto, quando la città dorme.
Cosa
ti rattrista?
Mi
rattrista la stitichezza emotiva di alcune persone e la cattiveria, specialmente
se gratuita.
Cosa
ti rende allegra?
Stare
in compagnia delle persone che
amo.
Un
tuo pregio e un tuo difetto?
La
generosità è il mio pregio e il difetto la testardaggine.
Sei
severa con te stessa?
Molto.
Stalking,
femminicidio… come vedi questi brutti fenomeni?
Viviamo
in una società che insegna alle donne a difendersi dallo stupro, invece di
insegnare agli uomini a non stuprare le donne.
Sei
mai stata molestata?
Si, purtroppo
si.
Quando
è nato il tuo amore per gli animali?
Da
quando ho ricordi, amo gli animali.
Come
si chiamano i tuoi cani?
Leon
e Greta, due pincher
nani.
Hai
delle rubriche sul giornali. Per te scrivere è una esigenza o un modo per
sfogarti?
Per
me è un servizio alla
salute pubblica, un modo per promuovere una sana alimentazione e per
regalare degli spunti di riflessione e cambiamento.
Quando
hai deciso (capito) che la nutrizionista sarebbe diventata la tua professione?
Quando
ero adolescente perché
ho sofferto di disturbi alimentari.
Quali
sono le ambizioni di una nutrizionista?
Per
me sono quelle di regalare ali a chi ha paura di volare.
Per
te l’amore platonico esiste?
Eccome!
Cosa
rende grande un amore?
L’amore
stesso. In un
attimo tutto si crea con l’amore ed in un secondo tutto si trasforma.
L’amore dà luce ai giorni tutti uguali, é un barlume di gioia nei sorrisi
dei bambini, è un istante e l’eternità è racchiusa in esso. L’amore è un
sogno, la luce accesa del focolare in una casa in campagna, è un libro di
poesie tra le ginocchia, è una ninnananna della sera, è il primo incontro
degli innamorati, è il pudore di un bacio sotto il lampione. Attimi di eterno
racchiusi in un unico, splendido messaggio: l’amore.
Sei
solare o lunatica?
Molto
solare.
Uccide
di più la gola o lo stress?
E’
una bella lotta :)
Sei
superstiziosa?
No.
Sei
vanitosa?
Si.
Come
te la cavi con i sette peccati capitali (superbia, invidia, accidia, ira,
avarizia, lussuria, gola)?
A
dire il vero grazie a Dio non mi appartiene nessuno di questi vizi, nella
maniera più assoluta.
Parlami
di Roma. Quando ci sei venuta la prima volta e come ricordi l’impatto?
Ci
sono stata dieci anni fa come turista, quindi non per lavoro. Roma mi è
piaciuta tantissimo. Adoro i romani, il dialetto romano e questo loro
grandissimo senso dell’accoglienza, questo calore umano, la filosofia di vita.
Adoro il mercato di porta Portese, piena di colori, piena di confusione ma di
un’allegria che ti riempie l’anima. Io amo questa vita fatta di sentimenti
veri, di persone genuine.
In
che zona alloggiavi?
Dalle parti del Colosseo.
Un
angolo che ti è piaciuto molto?
Porta
Portese mi è piaciuta tantissimo. Altro luogo il Pantheon perché è un luogo
che mi ha affascinato tantissimo.
Cosa
ami della cucina romana (so che sei vegetariana)?
Io
adoro la cacio e pepe. È uno dei miei piatti preferiti. In assoluto, ma anche i
carciofi alla romana, i carciofi alla giudea, ecc…
Un
tuo ricordo (aneddoto) divertente che riguarda Roma?
Quando
sono stata al ristorante “La parolaccia”, l’animatore mi ha presa proprio
come cavia e quindi tutta la serata sono stata vittima, nel senso buono, di
scherzi e di battute e devo dire che mi sono divertita tantissimo, perché io mi
presto molto alle burlonerie e mi piace scherzare e ridere nella vita privata.
Ho riso talmente tanto che sono uscita con le mascelle doloranti. Questo è un
ricordo talmente bello e allegro che porto sempre con me.
Quando
tornerai nella Capitale?
Presto, perché una delle mie più care amiche si è sposata con un ragazzo di
Roma. Ha casa a Monte Mario e mi sta invitando già da diverso tempo. Però
prima l’Università, poi il lavoro e quindi nei prossimi mesi sarò ospite a
casa sua.