Barbara Tabita (attrice)        Roma 6.2.2015

                Intervista di Gianfranco Gramola

Una professionista brava e intelligente che ama il suo lavoro e l’arte in generale. “Il mio è un lavoro come tanti altri, dove si studia, si suda e si lotta ogni giorno per avere un ruolo”. E sulla Città Eterna dice “Il problema di Roma? La sicurezza. Ho subito almeno dieci furti tra metropolitane e scassi in casa, non ne posso più”

Il sito ufficiale di Barbara Tabita è www.barbaratabita.it  

Barbara Tabita è nata ad Augusta (Siracusa) il 13 febbraio del 1975 da papà Peppuccio e  mamma Rosa, commercianti ora in pensione. Ha studiato recitazione frequentando la Scuola del Teatro Stabile di Catania. Inoltre ha perfezionato lo studio, partecipando a diversi laboratori e stages. Dopo aver debuttato in teatro, dove vanta un ricco curriculum, nel 2002 esordisce sul grande schermo con il film Come se fosse amore, regia di Roberto Burchielli, a cui fanno seguito, tra l'altro: Sara May, regia di Marianna Sciveres, dove è coprotagonista nel ruolo di Dora, Ti amo in tutte le lingue del mondo, regia di Leonardo Pieraccioni, in cui ha il ruolo dell'ex moglie dello stesso Pieraccioni, Il 7 e l'8, in cui è tra i protagonisti nel ruolo della fidanzata di Picone, e Io & Marilyn, in cui è nuovamente la moglie di Pieraccioni. Fa parte del cast del film "La mafia uccide solo d'estate" 2013. Tra i suoi lavori televisivi, ricordiamo: Il commissario Montalbano - Il gioco delle tre carte, regia di Alberto Sironi, la serie tv La nuova squadra e la soap opera Agrodolce, quest'ultimi due in onda su Rai 3. Nel 2010 appare su Canale 5 come protagonista femminile della serie tv I Cesaroni 4, nel ruolo di Olga. Nello stesso anno interpreta in Natale in Sudafrica di Neri Parenti il ruolo di Susanna, moglie di Carlo (Christian De Sica). Nel 2014 partecipa alla serie televisiva Fuoriclasse. Nel 2015 è una dei protagonisti della pellicola Italo, il film, tratto da una storia vera, narra di un cane straordinario che ottenne la cittadinanza onoraria di Scicli, il paese siciliano in cui viveva. Partecipa nel 2015 interpretando la moglie Sharon di Giulio Verme nel film "Italiano Medio" di Maccio Capatonda.

Filmografia

Televisione

La Piovra 10 (2001) - Il bosco infinito (2003) - Incantesimo 8 (2005 - 2006) - Il commissario Montalbano (2006) - Il giudice Mastrangelo 2 (2007) - La nuova squadra (2008) -  Agrodolce (2008/2009) - Gym Tonic Comedy (2009) -  La nuova squadra 2 (2009) - I Cesaroni 4 (2010) - Fuoriclasse (2014) - La Catturandi  (2015)

Cinema

Come se fosse amore (2002) - Ho visto le stelle! (2003) - Sara May (2004) - Ti amo in tutte le lingue del mondo (2005) – A Hero… in Rome (2006) - Terapia Roosevelt  (2006) - Il 7 e l'8   (2007) - Io & Marilyn  (2009) - Natale in Sudafrica (2010) - La mafia uccide solo d'estate (2013) - Italo (2015) - Ci devo pensare (2014) - Italiano medio (2015)

Ha detto

- Amo la mia terra profondamente, visceralmente, ma sono disgustata dal mal governo di un’isola dove il bene comune è spazzato via dagli interessi personali di pochi.

- Io sono allegra, solare e mi piace essere vista come un personaggio divertente, quindi non come una donna sensuale e femminile.

- Il mio sogno più grande non è recitare con qualcuno ma per qualcuno come Pedro Almodovar e David Cronenberg.

- Mi dedico ad un progetto molto ambizioso: Greenpeace. Sono la testimonial della campagna “deforestazione zero” per Greenpeace e con la mia immagine cerco di trasmettere un messaggio semplice ma efficace, salvare le ultime foreste primarie, salvare il nostro pianeta, per noi ed i nostri figli.

Curiosità

- Ha un fratello Luigi che fa l’attore e una sorella Ramona che ha studiato ha studiato al NABA e fa la stylist. Una famiglia di artisti.

- Vince nel 2000 il premio Danzuso come miglior attrice di prosa emergente, e nello stesso anno debutta sul grande schermo, affianco di Gino Paoli, Chiara Muti e i Cavalli Marci nel musical per il cinema "Come se fosse amore".

- Barbara ha lavorato con il Living Theatre, il CRT di Milano, il Teatro Stabile di Catania, il Teatro della Tosse, il Teatro Biondo di Palermo, la Compagnia Attori e Tecnici ed tanti altri, accanto ai più illustri nomi del panorama teatrale italiano.

Intervista

Com’è nata la passione per lo spettacolo? Chi te l’ha trasmessa?

Siamo pronipoti d’arte, io e mio fratello facciamo gli attori … e credo che il gene sia stato trasmesso dal nostro bisnonno che lavorava nella compagnia di Pirandello.

Ma i tuoi genitori che futuro sognavano per te?

Loro sono commercianti e per me sognavano in realtà una carriera d’avvocato. Hanno provato anche a darmi un loro negozio ma … ho preferito fare altro.

Quali sono stati i tuoi maestri?

Sicuramente quelli del teatro stabile di Catania dove ho studiato ma poi non posso non nominare anche Albertazzi con cui ho lavorato per tanti anni.

Qual è stato l’incontro che ti ha cambiato la vita?

Nessun incontro mi ha cambiato ancora la vita lavorativa.

Il mondo del cinema era come te lo immaginavi o ti ha deluso?

Sapevo che era cosi com’è. Non ho mai voluto fare l’attrice per denaro o gloria, sapevo che era un mestiere dove dovevi fare tanti sacrifici , non ho mai creduto che fosse una passeggiata tra feste e lustrini, ed infatti è quello che ho trovato, quando l’ho fatto. Un lavoro come tanti altri, dove si studia, si suda e si lotta ogni giorno per avere un ruolo.

Qual è stata la tua più gran soddisfazione nel campo artistico?

Ancora non è arrivata. 

Il complimento più bello che hai ricevuto?

I complimenti delle donne mi lusingano e mi emozionano sempre.

Tornando indietro rifaresti tutto o cambieresti qualcosa del tuo percorso artistico?

Anche se ti dicessi che cambierei tutto sono certa che il mio percorso artistico mi riporterebbe dove sono adesso, perché non sono mai scesa a compromessi e quello che potevo ottenere onestamente l’ho ottenuto, quindi non cambiando mai me stessa mi ritroverei qui di nuovo; quindi rifarei tutto così com’è.

Stalking o compromessi pur di lavorare.. ti è mai successo?

Stalking da parte di una ragazzina ai tempi dei Cesaroni…follia pura…che faceva finta di essere me!!!! Compromessi non conosco neanche la parola, ce l’ho scritto in faccia che non sono comprabile, non mi è mai capitato che me lo chiedessero perché credo che chi cerca qualcosa di diverso sa riconoscere chi gli può dire di si! E la mia faccia dice no!

Qual è il segreto del tuo successo?

Io credo in realtà che sto facendo ancora la gavetta.

Qual è la tua ossessione professionale?

Fare sempre lo stesso personaggio.

Quali sono stati tuoi ultimi lavori?

“Italo” di Alessia Scarso, “Italiano medio” di Maccio Capatonda, “Ci devo pensare”  di Francesco Albanese, “Lo scambio” di Salvo Cuccia, e la fiction “La Catturandi” di Fabrizio Costa. Tutti in uscita quest’anno.

Adesso quali sono i tuoi progetti?

“Le supplici “con la regia di Moni Ovadia al teatro greco di Siracusa.

Hai un sogno nel cassetto?

Ho un agenzia di Product Placement e Management cine tv, Tata Brand (www.tatabrand.it). Sto brevettando un software di marketing e vorrei al più presto portare a buon fine questo progetto ed un giorno poter vedere la tv con il mio software, ma non siamo in America e trovare finanziatori non è facile. Siamo in Italia mica a Silicon Valley.

Com’è il tuo rapporto con la Fede?

Sono assolutamente credente, non potrei vivere senza la fede e sono devota di San Sebastiano.

E con il denaro?

Credo che sia difficile vivere senza denari, ma che non si muore sicuro se son pochi. Credo siano necessari per sopravvivere ma non li rincorro, io vengo dal teatro …altri cachet … altri mondi, godi degli applausi del pubblico non della paga.

Cosa ne pensi del nuovo Papa?

Adoro papa Francesco, che persona libera, intelligente, io credo che con lui la chiesa farà dei passi avanti che neanche i nostri governanti saranno capaci di stare al suo passo, lui è rivoluzionario e parla cosi come ho sempre voluto sentire parlare la chiesa!

Hai mai lavorato per solidarietà?

Si.

L’ultima volta che hai pianto e perché?

Per un mio amico che è morto.

A chi vorresti dire “Grazie”?

A Dio.

Parliamo un po’ di Roma. Quando sei venuta a Roma la prima volta e come ricordi l’impatto?

Era nel marzo del 1998, per fare dei provini. A/R con il treno del sole Augusta/Roma. Arrivata alle 8 del mattino. Provini. Ore 21 di nuovo in carrozza. Non avevo i soldi per una casa quindi facevo la pendolare…un po’ lontanuccio ma quello potevo! L’ho trovata una città maestosa, meravigliosa. Ancora oggi il Colosseo la sera sui fori Imperiali mi sembra un ologramma come 20 anni fa.

Quali sono state le tue abitazioni romane?

Zona Termini, Colosseo, Monteverde, Prati, Pigneto, san Pietro, Aurelia, Tuscolana, Garbatella… tante case ho cambiato.

Come ti trovi in mezzo ai romani?

Mi trovo bene, sono chiassosi come me del sud e dei grandi lavoratori. Unico difetto credono che Roma sia il capo del mondo…e forse visto la bellezza non gli do neanche torto!

Quando sei a Roma cosa ti manca della tua Sicilia e viceversa?

Roma la vivo come un grande ufficio, per me è sempre stato il luogo dove lavoro, quindi mi manca andare a casa per riposarmi e viceversa quando sono in Sicilia mi manca il mio ufficio: Roma.

La cucina della capitale ti ha conquistata? Cosa ti piace e viceversa?

A Roma si mangia benissimo, vince su tutto la gricia e le puntarelle.

Hai un locale, una trattoria preferita?

Una trattoria al Pigneto.

Hai visto il film “La grande bellezza”? Cosa ne pensi?

L’ho visto tre volte per non perdermi nessuna sfumatura. Tecnicamente è un capolavoro di inquadrature e luci, è una cartolina del malcostume e delle bellezze romane e quindi per gli stranieri … anche italiani, loro non fanno differenza. Ma gli scorci di Roma tra i vicoli e le immagini mozzafiato dalle terrazze sono un bel veicolo di cineturismo.

Qual è secondo te la “grande bruttezza” di Roma?

Sincera? La sicurezza!!! A Roma ho subito almeno dieci furti tra metropolitane e scassi in casa, non ne posso più.

Hai un angolo di Roma a cui sei molto affezionata? Se si, perché?

I Fori Imperiali. Ho vissuto 5 anni in via Labicana, ho fatto quella strada milioni di volte sotto la pioggia, correndo, passeggiando, felice, triste, piangendo, entusiasta per un film o disperata per una cattiva notizia, è un po’ la mia strada.

Un consiglio al sindaco di Roma?

Una sicurezza maggiore sui mezzi pubblici.

Se tu avessi la Bacchetta magica, cosa faresti per Roma?

Toglierei lo spartitraffico di cemento in via Labicana.