Blas
Roca Rey (attore) Roma 13.9.2012
Intervista di Gianfranco Gramola
Un
simpatico attore, che vedremo al Sala Umberto di Roma, dal 6 al 18 novembre,
dove porta in scena lo spettacolo teatrale:”Non c’è tempo, amore”, con
Lorenzo Gioielli, Edy Angelillo e Amanda Sandrelli.
Blas
Roca Rey è nato a Lima il 21 gennaio del 1961. È
il marito dell'attrice Amanda Sandrelli, dalla quale ha avuto due figli. Ha
recitato parecchie volte a teatro insieme alla moglie.
Cinema
Exit (1987) – Storia d’amore (1986) –
Non è romantico (1991) – Donne sottotetto ( 1992) – Facciamo Fiesta (1997)
– Ecco fatto (1998) – Ricordati di me (2003) – Un amore possibile (2004)
– Margherita (2005) – La cena per farli conoscere (2007).
Televisione
Piazza
Navona (1988) – Il gorilla (1991)
– Ci vediamo in tribunale (1996) – Le madri (1999) – Non lasciamoci più
(1999) – Stiamo bene insieme (2000) – Valeria medico legale (200-2002) –
Don Matteo 2 (2001) – Part time (2004) – Il Capitano (2005) – Un anno a
primavera (2005) – Il giudice Mastrangelo (2007).
Miniserie
TV
Un
posto al sole (2007-2008-2009) – Caravaggio (2007) – Scusate il disturbo
(2009) – Fuoriclasse (2011).
Ha detto:
-
Quando
vai in scena con uno spettacolo che ha successo, non puoi mai dire di avere il
futuro assicurato. Costruisci sempre sulla sabbia, e anche questo contribuisce a
rendere affascinante il mestiere.
- Il
teatro ti dà una sicurezza decisamente maggiore perché è un lavoro
artigianale che ti obbliga a battere il ferro quando è caldo. Fai una tournée
dopo l'altra, torni negli stessi teatri, ti costruisci un pubblico.
- Sono
un uomo profondamente di sinistra e per me ha ancora un significato e fa la
differenza perché la sinistra rappresenta ancora qualcosa.
Intervista
Com’è
iniziata la tua avventura nel mondo dello spettacolo? Chi ti ha trasmesso questa
passione?
Me la sono trasmessa da solo. Ho deciso di
fare questo lavoro quando stavo al Liceo classico. C’è stata un’occupazione
studentesca, abbiamo fatto dei vari seminari auto gestiti, fra cui uno
riguardava la recitazione e io ho cominciato a capire che mi piaceva molto.
Abbiamo fatto delle piccole esibizioni davanti agli altri ragazzi, vedevo che
ridevano e mi rendevo conto che un po’ lo sapevo fare, un po’ mi divertiva
molto farlo e allora ho pensato di farlo un po’ più seriamente.
Blas con la moglie Amanda Sandrelli
Quindi
hai fatto delle scuole di recitazione, giusto?
Quando
stavo al Liceo ho fatto una scuola di recitazione e poi sono entrato in
accademia, alla Silvio D’Amico. Avevo 18 anni e le idee ben chiare su cosa
volevo fare.
Ma
i tuoi genitori che futuro sognavano per te?
Un
futuro che mi rendesse felice e che l’unico patto fra noi era che mi
impegnassi a fare quello che volevo fare. Non mi hanno mai spinto a fare altre
cose, contro la mia volontà.
Qual
è stata la tua più grande soddisfazione artistica?
Come
cinema sicuramente il film “Storie d’amore” di Citto Maselli, che andò a
Venezia, vinse dei premi e fu una cosa molto bella, come inizio. In teatro devo
dire che mi innamoro perdutamente di ogni spettacolo che faccio. Però è sempre
l’ultimo quello più bello.
Quali
sono i tuoi idoli?
Non
ho idoli. Ho degli esempi e dei punti di riferimento. In Italia ad esempio io
adoro un attore che si chiama Roberto Herlitska, che lavora molto in teatro e ha
recitato anche nell’ultimo film di Bellocchio. Per me è uno dei più grandi
attori di teatro viventi. Poi della vecchia scuola adoravo Mastroianni, Gassman,
Sordi e gli altri grandi del cinema italiano.
Il
complimenti più bello che hai ricevuto?
Che
sembrava di stare a chiacchierare fra amici, come nella vita reale. Questa me
l’hanno detta dopo avermi visto recitare.
Tu e tua moglie Amanda fate lo stesso
lavoro. Vi scambiate consigli, critiche, confidenze? C’è affiatamento fra voi
due?
Si!
Abbiamo lavorato per tanti anni insieme, siamo molto contenti di averlo fatto.
Sicuramente c’è un occhio di riguardo uno con l’altro, stando in
palcoscenico fianco a fianco.
Progetti?
Io
farò per il quarto anno consecutivo lo spettacolo teatrale dal titolo:”Non
c’è tempo, amore” di Lorenzo Gioielli. Insieme a me ci saranno Lorenzo
Gioielli, Edy Angelillo e la mia Amanda Sandrelli. E’ una commedia molto
carina e la faremo a Roma per il secondo
anno, mentre come dicevo prima, la quarta volta in tournée. Saremo al Sala
Umberto, a Roma, dal 6 al 18 novembre.
Hai
mai fatto della gaffe?
(risata)
Lavorative, no. Nella vita di tutti i giorni ne ho fatte parecchie, Gianfranco.
Chi non ne ha mai fatto? Adesso non me ne viene in mente una, però ne ho fatte
sicuramente.
Parliamo di Roma…
Io
sono nato in Perù ma sono arrivato a Roma che avevo due anni. Quindi sono
cresciuto qui e mi ritengo romano e soprattutto romanista (risata). Adoro la mia
città, anche se spesso ci fa disperare per come ci si muove, per come è
organizzata male e per tutti i problemi che dà. Però ogni volta che mi muovo
dalla mia città, il ritorno è sempre una gioia e una ri-scoperta.
In quali zone di Roma hai abitato?
Ho
abitato ai Parioli, in zona Prati e nel quartiere Trieste. Anche a Monte Mario.
Il tuo rapporto con la cucina romana?
Mi
piace moltissimo e tra l’altro io cucino abbastanza bene. La trippa alla
romana, la coda alla vaccinara, la matricina e la carbonara…
Quando vuoi rilassarti, in quale zona di
Roma ami rifugiarti?
Al
Celio, vicino al Colosseo. Lì c’è un posto meraviglioso che si chiama la
chiesa dei SS. Quattro Coronati, con dentro un chiostro medievale che sembra un
piccolo paesino dell’Umbria. E’ un posto dove non senti nessun rumore,
nessun segno della città intorno. Quel posto è impressionate e meraviglioso.
Sembra di stare fuori dal mondo.
Come vivi la Roma by night?
La
vivo molto poco, perché non sono un nottambulo e mi annoiano molto le feste.
Vedo gli amici, vado a teatro. Ma non sono uno da “Dolce vita”.
Per un’artista Roma cosa rappresenta?
Rappresenta
la storia del cinema, rappresenta un’offerta enorme di teatri e di gente che
fa questo lavoro. Credo che sia la città più importante dalla quale non si può
prescindere se vuoi fare questo lavoro.