Carolina
Kostner (pattinatrice artistica)
Ortisei (Bolzano) 24.7.2014
Intervista di Gianfranco Gramola
Intervista
alla campionessa mondiale di pattinaggio artistico, medaglia di bronzo al Giochi
Olimpici di Sochi 2014 che danzando sul ghiaccio ha fatto innamorare gli
italiani di lei e di questo sport. Un immagine dell’Italia migliore, quella
che si vorrebbe che emergesse sempre. Carolina ci parla anche dei suoi prossimi
impegni: “Parteciperò a degli spettacoli sul ghiaccio, primo fra tutti "Intimissimi
on Ice OperaPop" all'Arena di Verona il 20 e 21 settembre”
E’
stata “battezzata” con molti nomignoli: “La Principessa sul ghiaccio, la
Fatina, il Cigno ( la Farfalla) di Ortisei, Bambi, ecc… Io l’ho sempre vista
come una giovane cerbiatta, con lo sguardo tenero, a volte malinconico, a volte
gioioso. In realtà Carolina, Caro come la chiamano gli amici, è una ragazza
tosta, intelligente e molto prudente
nel dosare le parole. Ha dalla sua la consapevolezza dell’età e delle energie
a disposizione e vive con semplicità e molta umiltà. La classica ragazza della
porta accanto. Carolina Kostner è nata a Bolzano l’8 febbraio del 1987.
Figlia di Erwin, falegname e allenatore di hockey, e di Patrizia, ex
pattinatrice, quando scende in pista il suo desiderio più grande, oltre quello
di portare a casa un buon risultato, è quello di trasmettere al pubblico
emozioni e di regalare divertimento e un po’ di sana spensieratezza. E
Carolina ci riesce benissimo grazie al suo motto “Impegno e
dedizione” (che non sono due parole a caso), fra volteggi, piroette e
axel con una grazia di movimenti che tocca il cuore. Il tutto con un sotto fondo
musicale di Schubert e Ravel.
Medaglie:
Ha
un palmares da far invidia a qualunque atleta: Campionessa mondiale 2012,
medagliata altre cinque volte ai Campionati del mondo (2008 e 2013 argento;
2005, 2011 e 2014 bronzo), cinque volte campionessa europea (2007, 2008, 2010,
2012, 2013), medagliata altre quattro volte ai Campionati europei (argento nel
2009 e nel 2011, bronzo nel 2006 e nel 2014 a Sochi), vincitrice della Finale
del Grand Prix di pattinaggio di figura 2011, medaglia di bronzo ai Campionati
mondiali juniores del 2003, e sette volte campionessa italiana (2003, 2005,
2006, 2007, 2009, 2011, 2013), Carolina Kostner ha anche concluso le stagioni
2010-2011 e 2011-2012 come prima al mondo nella classifica dell'ISU. (Unione
internazionale di pattinaggio).
Riconoscimenti
Atleta
altoatesina dell'anno 2004, 2011 e 2012.
Onorificenze
Collare
d’oro al merito sportivo – Salone d’onore del Comitato Olimpico Nazionale
Italiano, 19 aprile 2012.
Ha
detto
- Ho
il desiderio di imparare cos'è la vita. Finora ho avuto una vita programmata.
E’ bellissimo alzarsi quando capita senza dover guardare l’orologio.
-
Tutti
mi idealizzano come una fatina, una principessa sulle lame, ma io sono una
ragazza moderna, mi capita anche di dire le parolacce.
-
Il
piacere dell’eleganza l’ho acquisito poco a poco, quando pattinare a certi
livelli mi ha dato l’occasione di indossare abiti da sera, di imparare a
truccarmi per la gara. Nel pattinaggio l’occhio giudica.
-
Mi
innervosisco quando un giornalista vuole farmi dire quello che non penso.
All’inizio ci cascavo, ora ho imparato a difendermi.
- Metà
della mia famiglia, dalla parte di mio padre, è nel mondo dello sport, mentre
dal lato di mia madre c'è più affinità con le arti. Per me il pattinaggio
artistico era un buon mix delle due cose.
Curiosità
- Si
diverte a disegnare i biglietti di compleanno e di natale per la famiglia e per
gli amici. “Li faccio tutti a mano,
dice Carolina – Mi rilassa. E poi credo di essere abbastanza portata”.
- Carolina
Kostner è mancina e fa quindi parte della minoranza di pattinatrici le quali
saltano ed eseguono le trottole in senso orario.
-
Quando
vuole “evadere” va in una baita gestita da una zia di mamma Patrizia al
Seceda, comprensorio della val Gardena, raggiungibile con la funivia.
-
Isolde
Kostner e Carolina Kostner sono cugine di secondo grado.
-
Carolina
parla 5 lingue: italiano, ladino e tedesco, inglese e francese.
-
Ha
posato per il calendario 2011 dell’associazione “Con Fido nel cuore” con
protagonisti alcuni ospiti di diversi canili italiani.
-
La
Kostner ha disegnato personalmente i propri costumi per la stagione 2011-2012,
mentre nel 2005 ha collaborato con Roberto Cavalli. Inoltre, al termine di ogni
stagione sportiva i suoi costumi vengono messi all'asta ed il ricavato della
vendita viene devoluto in beneficenza a favore dell'Istituto Giannina Gaslini,
un ospedale pediatrico di Genova.
Intervista
Carolina,
hai iniziato prestissimo con il pattinaggio. Chi per primo ha creduto nelle tue
potenzialità e come ricordi i tuoi inizi?
I
primi a credere in me sono stati i miei genitori, senza i loro sacrifici
non avrei mai avuto l'opportunità di seguire il mio sogno. Ho iniziato a
pattinare a 4 anni, in Val Gardena nel week end in famiglia da bambini è
naturale pattinare o sciare come può essere in altre città andare a fare una
passeggiata. Poi mia mamma era una pattinatrice nazionale da giovane e mio padre
un campione di hockey.
Quando
è esploso il tuo talento?
Non
credo ci sia stato un vero momento. Ma già da piccola imparavo e miglioravo
velocemente.
Quali sono stati i tuoi maestri?
Ne
ho avuto alcuni ma quello più importante è il Sig. Michael Huth che mi segue
da quando avevo 14 e che mi ha insegnato cosa vuol dire pattinare
veramente.
Quali
sono le qualità (doti) che deve avere una brava pattinatrice?
Pazienza,
disciplina, un pò di pazzia, ti deve piacere stare al freddo, istinto per il
ritmo e la musica, amore per la danza e il movimento, coordinazione, coraggio.
Durante
una esibizione, quanto conta il sottofondo musicale?
Conta
quanto gli elementi tecnici.
Qual è stata la tua più gran soddisfazione artistica?
Il
Bolero di Ravel, il mio programma libero delle ultime due stagioni.
Prima di una esibizione, come ti concentri? Hai un rito scaramantico?
No.
Di solito in silenzio saluto il pubblico e ringrazio tutti per essermi
venuti a vedere comunque vada.
Hai dei rimpianti?
Ovviamente con
il senno di poi si è sempre più furbi ma ho sempre preso le mie decisioni
con coscienza e la voglia di dare il massimo.
Hai
vinto un sacco di medaglie. Ha mai dedicato un premio a qualche persona?
La
mia prima medaglia mondiale l'avevo dedicata a mia zia Martina che è venuta a
mancare pochi giorni prima.
La popolarità crea più vantaggi o svantaggi?
Ci
sono due parti della medaglia. Mi sento molto onorata e privilegiata e spesso
faccio fatica a credere a quanta gente mi conosce. Quello che per me conta è
che con alti e bassi ho sempre seguito la mia passione. Nei momenti difficili
avrei preferito non essere un personaggio pubblico. Invece quando incontro una
bambina che mi guarda con gli occhi lucidi per chiedermi un autografo e poi
la vedo sparire con un sorriso gigante mi fa piacere. Spero nel mio piccolo di
poter smuovere qualcosa per noi giovani in Italia.
Cosa hai sacrificato per arrivare al successo?
La
maggior parte del mio tempo libero. Tutte le decisioni importanti che ho preso
nella mia vita sono state influenzate dal pattinaggio. Ho lasciato la mia
famiglia a 14 per allenarmi in Germania. Ho vissuto 5 anni in un collegio. Non
ho mai abbastanza tempo per i miei amici e i miei fratelli.
Dopo una gara temi di più il giudizio dei tuoi genitori o di chi?
Di
solito di me stessa. Sono pignola...
Hai delle ossessioni?
Non
credo.
Il complimento più bello che hai ricevuto e da chi?
L'abbraccio dei miei genitori dopo aver vinto
l'oro mondiale a Nizza. Non servivano parole.
Come reagisci alle critiche?
Spesso
mi toccano. Se sono costruttive sono benvenute.
Hai lanciato da poco delle magliette da te disegnate, una serie
esclusiva di t-shirt dalle stampe uniche (con il tuo autografo) tempestato
di cristalli Swarovski. Ne vuoi parlare?
E’
un grande onore avere la mia linea di t-shirt grazie alla collaborazione
con l'azienda italiana Fraema e Swarovski Elements che hanno anche confezionato
i miei abiti da gara delle ultime tre stagioni agonistiche. Adoro la creatività!
C’è un futuro da stilista
nei tuoi progetti?
Non
direttamente ma come hobby perché no!
Hai mai partecipato a manifestazioni per solidarietà e beneficenza?
Ho
partecipato come testimonial assieme anche ad altri atleti a molte raccolte
fondi per progetti sociali sui bambini, prima fra tutte dal 2006 l'Associazione
"Un sogno per il Gaslini" onlus a favore dei bambini dell'ospedale
Gaslini di Genova, a seguire ad esempio l'Associazione "Un cuore un Mondo
Padova Onlus" a favore dei bambini cardiopatici dell'ospedale di Padova, ho
messo all'asta delle t-shirt disegnate da me e autografate sempre per la
raccolta di fondi a favore di bambini disagiati e/o maltrattati in tutto il
Mondo ad esempio per Charity Stars a favore di Save the Children e Terres des
Hommes. Ho "dato" la mia immagine per la raccolta fondi per il Fai, a
seguito del disastro in Giappone del 2011 e del terremoto in Emilia per la
raccolta fondi effettuata dal mio sponsor Grana Padano. Sono testimonial della
LILT di Bolzano (lega lotta tumori). Spero di non essermi dimenticata nulla,
comunque cerco nel mio piccolo di dare una mano a chi ne ha bisogno, penso sia
doveroso soprattutto quando sei un personaggio pubblico.
A chi volesse avvicinarsi al pattinaggio, che consigli gli vorresti dare?
E’
un bellissimo passatempo e una possibilità per restare in forma. Per i
bambini posso solamente consigliare di fare sport perché insegna ad accettare
la sconfitta che è importante come lezione di vita. Inoltre è un'occasione
per fare movimento con gli amici, per non passare i pomeriggi davanti
alla tv. Il pattinaggio è meraviglioso perché non è solo sforzo fisico ma è
un modo per esprimersi senza le parole!
Un tuo sogno nel cassetto?
Un
giorno di essere mamma.
Quali sono i tuoi progetti?
I
miei prossimi progetti: vacanza, poi parteciperò a degli spettacoli sul
ghiaccio, primo fra tutti "Intimissimi on Ice OperaPop" all'Arena di
Verona il 20 e 21 settembre prossimo.
Un tuo portafortuna?
Una
giraffa di gomma (campanellino per la bici)
Un peccato di gola che ogni tanto ti concedi?
La
torta al cioccolato di mia zia Margherita che è un sogno. E' un bene
per la mia linea che non la vedo spesso!
Cosa
ti rilassa?
Un
bel bagno caldo!
Di cosa hai bisogno per essere felice?
Una
serata assieme alla mia famiglia.
Le vacanze più belle che ricordi?
Spero
che saranno quelle che farò adesso a luglio e agosto!
L’ultima volta che hai pianto e perché?
Oh
piango spesso. Al Centenario del CONI mi sono commossa a sentire le storie, le
fatiche e le gioie dei vari campioni!
L’errore che non rifaresti?
Dare
fiducia alle persone sbagliate.
Quali sono i tuoi hobby i tuoi passatempi preferiti, quando non pattini?
Adoro
andare al cinema, cenare a casa di amici, andare in discoteca
Fai collezioni?
Si,
colleziono tutti i disegni che mi mandano/regalano i bambini!
Qual è il tuo motto?
Toughts
become things, chose the good ones.
Cosa non sopporti?
La maleducazione.
Quando hai avuto la prima cotta? E l’ultima?
A 14
anni. E l'ultima la sto aspettando!
Che rapporto hai con la Fede?
Credo
in modo molto personale.
Cosa pensi del nuovo Papa?
Mi
piace molto.
Com’è il tuo rapporto con il denaro?
Non
è la cosa più importante nella vita, ma aiuta averne.
Con il successo sono cambiate le tue amicizie? Chi frequenti in particolare?
Mi
sento di dire che è più nei momenti di "non successo" che cambiano
le amicizie. Rimangono quelle vere! La maggior parte del tempo frequento i miei
amici e colleghi di allenamento perché non mi rimane tanto altro tempo. A
Oberstdorf ho due carissime amiche delle superiori. A Ortisei Caroline la
mia amica d'infanzia.
Chi porteresti con te su un’isola deserta?
Domanda
molto difficile. Forse
Johnny Depp!
Qual è il tuo tallone
d’Achille? (punto debole)
La
riservatezza
Tatuaggi e piercing?
No!
Hai mai pensato di scrivere un libro autobiografico?
Si,
ma penso che non sia ancora il momento giusto.
Quali
sono le tue paure? (Di cosa hai paura)
Le malattie
gravi.
Hai dei complessi?
Penso
di no.
Quanto ti influenza l’oroscopo nella vita quotidiana?
Poco
e niente.