Carolina Rey (attrice e conduttrice)
Roma 1.12.2017
Intervista di Gianfranco Gramola
La mamma è una cantante lirica. “Sono
figlia d’arte e ho ereditato da mamma la grande
passione per il canto e per tutto ciò che è creatività e arte e poi negli
anni ho trovato la mia strada”
Carolina Rey è nata a Roma il 7 ottobre del 1991.
Conduttrice e volto di punta di Rai Gulp, muove i primi passi nel mondo della
recitazione e della musica nel 2003, all'età di 12 anni, quando frequenta per
due anni un laboratorio di musical, debuttando al teatro Due Pini di Roma con
Giulietta e Romeo e replicando con Jesus Christ Superstar. Un anno più tardi
partecipa alle selezioni ed entra a far parte del Coro delle Voci Bianche
dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con il quale per 4 anni svolge
un'intensa attività artistica. Negli stessi anni partecipa a 10 puntate, nei
panni di canaglia, al programma televisivo Piccole canaglie in onda su
Canale 5, condotto da Pino Insegno e Simona Ventura. Nel 2006 prende parte alla
trasmissione Cominciamo bene su Rai 3 in qualità di opinionista. Nel 2007
partecipa al Festival del Cinema di Roma interpretando il ruolo di Micòl nella
rappresentazione teatrale del film Il Giardino dei Finzi Contini. Nel 2009 e
2010 è nel cast fisso di Festa italiana in onda su Rai 1, come cantante
solista. Nel 2011 recita in Un medico in famiglia 7 su Rai 1
e nello stesso anno è una delle protagoniste degli
spettacoli Fame e Risate in corso per la regia di Claudio Insegno.
Nel settembre del 2011 entra a far parte del Coro Pop-Gospel SAT&B,
diretto da Maria Grazia Fontana, del quale ancora oggi fa parte. Nel
2012 inizia un'intensa attività nel doppiaggio prestando la voce ai cartoni
animati Toradora American Dad, Maxum
Man, Strike Back, Scan2Go e nelle serie televisive Friday Night Lights, Figli
delle stelle e Miss XV - MAPS. Nel 2013 è la conduttrice del programma
Tiggì Gulp in diretta tutti i giorni su Rai Gulp. Inizia poi una collaborazione
con il Telefono Azzurro per cui conduce presso la Camera dei Deputati la Giornata
Internazionale dei diritti dei minori, e ancora, l’Internet Safety Day
e l'evento I ragazzi interrogano la politica presso Palazzo Montecitorio.
Nel luglio del 2013 è attrice del video clip Movidindi della seconda
classificata a Sanremo Giovani Ilaria Porceddu. Nel
2014 conduce, sempre per Rai Gulp, La TV Ribelle, un talk show per ragazzi in
onda due giorni a settimana, e nell'estate 2014 conduce La TV Ribelle Web,
magazine per ragazzi in streaming sul sito Rai.tv. Nel 2015 conduce per Rai Gulp
il programma Versus, format dedicato agli sport “minori” realizzato in
collaborazione con il CONI ed altre federazioni sportive, ed il programma
culinario Ricette a colori, prodotto da Rai Expo e trasmesso due giorni a
settimana per tutta la durata dell'Expo 2015.
Conduttrice
Tiggì Gulp (Rai Gulp, 2013) - La TV Ribelle (2014) - La TV Ribelle Web
(2014) - Versus - Generazione di campioni (2015) - Ricette a colori
(Rai Gulp, 2015) - Zecchino d'oro (Speciale di Natale) (Rai 1, 2015) - La
Settima porta (Rete 4, 2016) - "Next TV " (rai Gulp, 2016-2017) -
"Vita in diretta " (Rai Uno, 2017)-
Attrice
Fame (2011) - Risate
in corso (2011) - Un medico in
famiglia 7 (2012) - Poveri ma
ricchi Regia di (Fausto Brizzi)- Sconnessi regia Christian Marazziti 2017
Ha detto:
- Io sono una
sostenitrice degli artisti completi e non mi sento una cantante solo perché ho
fatto una canzone, mi definisco un’emergente che ha voglia di continuare a
migliorare, a costruirsi e che ha tante e diverse frecce nel proprio arco.
- Io sono felice
quando mi sveglio con la musica, quando riesco a restare a letto qualche ora in
più, quando guardo la persona che amo, quando faccio un tuffo al mare, quando
abbraccio la mia famiglia, quando vado al cinema, quando lavoro … insomma
cerco di godermi i piccoli momenti che la vita mi regala.
-
Mi dà fastidio che si pensi che le belle donne siano poco intelligenti. Non
ritengo sia vero, visto che ci sono tante donne che lavorano in televisione, che
son belle e allo stesso tempo delle grandi professioniste. Mi dà fastidio che
si pensi che solo tramite raccomandazione si possa lavorare in questo settore,
non è così. Perseveranza, talento e studio portano sempre a un risultato anche in
ambito artistico.
- A proposito di tradizioni e di modernità io sono
un’affezionata delle canzoni storiche dello Zecchino d’Oro. Sono cresciuta
con “Il Caffè della Peppina” e “44 Gatti” le cantavo a squarciagola
giorno e notte, nonostante ciò mi sono lasciata coinvolgere dalle nuove
canzoni! Trovo che siano geniali perché riescono perfettamente ad associare
l’essenza tradizionale del Piccolo Coro con nuove trovate musicali. La mia
preferita in assoluto è stata “Cavoli a Merenda”…dopo averla ascoltata
una volta, già la canticchiavo!
Intervista
Come ti sei avvicinata al mondo dello
spettacolo? Chi ti ha trasmesso la passione?
Mi sono avvicinata al mondo dello spettacolo
grazie alla mia mamma, che fa la cantante lirica, quindi sono figlia d’arte e
ho ereditato da lei questa grande passione e per tutto ciò che è creatività e
arte e poi negli anni ho trovato la mia strada. Da piccolina mi piaceva il mondo
della musica e volevo fare la cantante appunto come la mia mamma, poi ho
iniziato a cantare e ho capito che mi piaceva fare anche l’attrice, per cui ho
fatto scuola di musical e di teatro. Da lì sono stata attratta anche dalla
professione di conduttrice, per cui ho avuto un percorso che si è delineato e
si sta delineando pian piano, anno dopo anno.
Chi erano i tuoi idoli da ragazzina?
Da ragazzina non ricordi di aver avuto degli
idoli del mondo dello spettacolo. Il mio idolo è sempre stata mia mamma, ossia
la fonte più vicina all’arte che io conoscevo e che seguivo. Poi sia lei che
mio papà mi hanno sempre spronato ad inseguire quello che era il mio sogno, il
mio desiderio. I punti di riferimento me li sono fatti poi crescendo, ma non
errano dei veri e propri idoli, erano dei professionisti del mondo dello
spettacolo e dell’arte che ho iniziato a stimare.
Il mondo dello spettacolo era come te
lo immaginavi o ti ha un po’ deluso?
In realtà mi ha sorpreso, nel senso che non
se ne parla bene dall’esterno, invece io ho avuto la fortuna di lavorare con
persone molto professionali ma anche molto profonde a livello umano. Quindi mi
ha sorpreso ma in senso positivo, perché non mi aspettavo di fare degli
incontri, di trovare delle persone che poi potessero diventare anche delle
amicizie fuori dal lavoro. Molto spesso si parla male del mondo dello spettacolo
e ci sono dei pregiudizi. Invece alle volte so possono fare delle scoperte e
degli incontri che non ti aspettavi che ti arricchiscono la vita dal punto di
vista personale che professionale.
La tua più grande soddisfazione
artistica?
Soddisfazioni professionali ne ho avute
diverse. Ogni lavoro che mi chiamano a fare, per me è fonte di soddisfazione,
perché non mi sarei mai aspettata di lavorare con continuità e con dei buoni
risultati. Per cui ogni lavoro che mi è arrivato è stato inaspettato ed è
stato bello e quindi una buona fonte
di soddisfazione. Una cosa che non mi sarei mai immaginata è stata quella di
aver avuto l’opportunità di lavorare sia alla Rai che a Mediaset, quindi per
me, che ho iniziato da zero, facendo la mia bella gavetta, è fonte di orgoglio.
Hai un sogno artistico?
Il mio sogno sarebbe quello di continuare a
condurre e di poter vivere con il lavoro che amo e che mi riempie di
soddisfazioni. Un sogno artistico, se dovessi dirtene uno, sognando molto in
grande, sarebbe quello di arrivare un giorno a condurre Sanremo .
A chi vorresti dire grazie?
Vorrei dire grazie alla mia famiglia
sicuramente. Vorrei dire grazie anche ai direttori con cui ho lavorato che sono
Massimo Liofredi e Sebastiano Lombardi di Rete 4, vorrei dire grazie al mio
agente e alla mia agenzia Vegastar, alle persone che nell’amicizia e nel
lavoro hanno creduto in me. Grazie a Tommaso Martinelli, a Luigi Migliucci e
tante persone che nella vita professionale e privata mi hanno arricchita dentro.
Grazie anche al mio fidanzato che mi ha sempre sostenuto.
Lavora anche lui nello spettacolo?
Più o meno. Lui ha diverse occupazioni.
Parliamo della tua città. In quale
zona di Roma sei cresciuta, Carolina?
Sono cresciuta a San Giovanni. A quei tempi
mia mamma lavorava all’Auditorium di via della Conciliazione. Più avanti,
quando è nato l’Auditorium Parco della Musica, ci siamo spostati e siamo
andati ad abitare a Roma nord.
Attualmente com’è il tuo rapporto
con Roma?
Io amo Roma a tal punto che non immagino di
vivere in un’altra città. Amo perfino il caos della mia città, amo i romani,
amo tutto di Roma. Ho un legame molto forte con la mia città. Quando sono via
per lavoro o anche per le vacanze, mi manca molto Roma.
Cos’è che ti manca principalmente?
In realtà tutto. Se ami la tua città e ti
costruisci pian piano la tua vita, le tue giornate come piacciono a te, con i
tuoi amici, poi quando non le vivi e sei lontano immancabilmente poi ti mancano.
Quando sono via mi mancano gli affetti, le mie abitudini, i posti che frequento
quotidianamente, la mia casa, tutto insomma.
C’è un angolo di Roma a cui sei
particolarmente legata?
Sono molto legata a ponte Milvio, che
rappresenta la mia adolescenza.
Un consiglio alla sindaca Virginia
Raggi?
Un consiglio? Di cercare di mettere mano alle
strade che sono in condizioni disastrose e cercare di valorizzare sempre più la
nostra città.