Cristiano
Militello (attore, cabarettista e conduttore)
Milano 3.7.2014
Intervista di Gianfranco Gramola
Un
bravo cabarettista diventato famoso con la rubrica “Striscia lo Striscione”.
“Una mia gaffe? Vuoto di memoria durante un esame universitario, piuttosto che
fare scena muta, dopo aver farfugliato qualcosa me ne uscii con: “…e adesso
pregherei la regia di far partire il filmato….”. Tutti a ridere e il
professore cambiò domanda”
Sono
nato a Pisa il 10 agosto 1968. Dopo la scuola di Teatro di Bologna, mi laureo in
Scienze Politiche a Firenze con una tesi sul cabaret.
Poco
dopo entro nel gruppo di comici toscani della trasmissione "Vernice
Fresca" (poi "Aria Fresca"), capeggiato da Carlo Conti. Al teatro
riesco anche ad affiancare un intenso impegno televisivo.
Dopo
i primi passi su Cinquestelle, passo alla Rai ("Su le mani", "La
banda dello zecchino", "Domenica in", "I Raccomandati")
e poi su Canale 5, dove recito in varie edizioni della popolare serie
"Carabinieri". Nel 2004 pubblico "Giulietta è 'na zoccola",
raccolta degli striscioni più divertenti degli stadi italiani: il successo
del libro attira l'attenzione di Antonio Ricci, che mi propone di condurre
"Striscia lo Striscione", rubrica che assembla e commenta le immagini
degli striscioni più curiosi e originali delle curve, intervallate da
divertenti interviste ai tifosi prima e dopo le partite. Da anni è
l'appuntamento calcistico più visto di tutta la tv italiana.
Il
successo a Striscia mi porta a pubblicare altri tre libri:
"Giulietta
è 'na zoccola - Tempi supplementari" (2004)
"Giulietta
Mundial" (2006) - allegato di TV Sorrisi e Canzoni
"Giulietta
è 'na zoccola - Calci di rigore" (2007)
Come
attore partecipo a diversi film, tra i quali la fiction "Papa
Giovanni" per Raiuno, "La mia vita a stelle e strisce" (regia di
Massimo Ceccherini) e "L'allenatore nel pallone 2" (regia di
Sergio Martino). Nel 2011 interpreto Frodolo nel film di Ezio Greggio "Box
Office 3D - Il film dei film".
Sono
anche conduttore radiofonico: per R101 conduco ogni mattina tra
le 7 e le 10 "La Carica di 101", in compagnia di Paolo Dini e Lester.
Curriculum
artistico
Filmografia
Palermo
Milano - Solo andata, regia di Claudio Fragasso (1995) - 3, regia di Cristian De
Sica (1996) - Stressati, regia di Mauro Cappelloni (1997) - I volontari, regia
di Domenico Costanzo (1998) - Papa Giovanni - Ioannes XXIII, regia di Giorgio
Capitani – miniserie TV (2002) - Il paradiso all'improvviso, regia di Leonardo
Pieraccioni (2003) - La mia vita a stelle e strisce, regia di Massimo Ceccherini
(2003) - L'allenatore nel pallone 2, regia di Sergio Martino (2008) - Non c'è
più niente da fare, regia di Emanuele Barresi (2008) - Box Office 3D - Il film
dei film, regia di Ezio Greggio (2011) - Ridere fino a volare, regia di Adamo
Antonacci (2012) - Uscio e bottega, regia di Marco Daffra (2013)
Teatro
Tosca,
regia di Gigi Proietti (1984) - Effetto Zavattini, regia di Gianni Ippoliti
(1995) - Un bicchiere vuoto, regia di Giorgio Ariani (1996) - Provaci ancora Sam,
regia di Andrea Buscemi (1997) - Ecco la prova, regia di Mario Prosperi (1998) -
L'uomo dalla U allo O, regia di Alessandro Paci (1999) - Mi saluta... Cristiano
Militello?, regia di Cristiano Militello e Andrea Camerini (2013)
Televisione
“Giass”
Canale 5 (varietà; comico) 2014 - “Striscia la notizia” Canale 5 (Tg
satirico; inviato) 2004-2014 - “La cena dei cretini” Comedy Central (sitcom;
aiuto cuoco) 2013 - “Oscar del calcio” Mediaset Premium Calcio (cerimonia;
comico) 2011 - “Striscia la domenica” Canale 5 (tg satirico;
conduttore) 2009-2010 - “Voglia di Aria Fresca” Rai Uno (varietà; comico)
2010 - “Carabinieri” Canale 5 (fiction; attore, ruolo
Ettore Lezza) 2004, 2007 e 2008 - “Una famiglia in giallo” Rai Uno (fiction;
attore) 2005 - “I raccomandati” Rai Uno (varietà; inviato) 2003 e 2004
-
“Era
ora” Odeon (varietà; conduttore, autore) 2002 e 2003 - “Papa
Giovanni” Rai Uno (film tv; attore) 2002 – Ma che domenica – la banda
dello Zecchino” Rai Uno (sit com; attore comico) 2001-02 - “Domenica in”
Rai Uno (contenitore; inviato, comico) 2000-01 - “Crazy Camera” TMC
(contenitore quotidiano; conduttore) 1999-00 - “Miss Italia nel mondo”
Rai Uno (varietà; comico) 1999 - “Multiclub” Rai Sat2 (contenitore
quotidiano; conduttore-inviato) 1997-98 - “Colorado” Rai Uno (gameshow
preserale; comico) 1998 - “Su le mani” Rai Uno (varietà; comico) 1996 -
“Aria
Fresca” Videomusic – TMC2 (varietà; comico) 1995 e 1996 - “Vernice
Fresca” Cinquestelle (varietà; comico) dal 1991 al 1995
Curiosità
-
Nel 2008 ho inciso un
singolo: "I bambini quando ballano" in coppia con Serena Marioni. Il
ricavato della vendita del CD (contenente anche il DVD del videoclip) e' andato
al centro di Oncoematologia Pediatrica dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria
Pisana
- È
laureato in Scienze politiche e vive a Milano.
-
Nel 2001 ha collaborato come autore per lo Zecchino d'Oro.
Intervista
Come
ti sei avvicinato al mondo dello spettacolo? Chi ti ha trasmesso questa
passione? Hai qualcuno in famiglia mezzo artista?
La
mia mamma suona fisarmonica e piano, mio padre è un ottimo fotografo; nessuno
di loro ne però ha fatto una professione, chissà, forse erano altri tempi.
Sicuramente qualcosa ho preso da loro, sebbene loro sostengano il contrario.
Quando
è esploso il tuo talento?
Il
talento si affina, l’attitudine cominciai a mostrarla precocemente: fin da
pischello mi buttavo con imitazioni, sketches, break dance, rap….mi davo da
fare insomma.
Quali
sono stati i tuoi maestri?
Ho avuto la fortuna di cominciare in teatro a 16 anni con Gigi Proietti,
esperienza determinante per capire cosa avrei voluto fare più avanti. Poi ho
cercato di carpire insegnamenti da tutti quelli con cui ho lavorato da Baudo a
Ricci, passando per Carlo Conti col cui gruppo di comici siamo cresciuti
insieme.
Qual
è stata la tua più gran soddisfazione nel campo artistico?
Comicità
e calcio: le mie due grandi passioni. Riuscire a coniugarle in una rubrica nel
programma più famoso e longevo della tv italiana direi che non è male. Inoltre
nella fiction più vista della storia della RAI - “Papa Giovanni” –
sono il primo in ordine di apparizione. Una grande emozione, sia la lavorazione
che la messa in onda.
Il
mondo dello spettacolo era come te lo immaginavi o ti ha deluso?
E’
un mondo come un altro. Cambia solo il cono di luce e l’enfasi del racconto.
Per il resto invidie, bassezze, allori, amicizie, amori non esistono anche in
ufficio?
La
cultura è importante per arrivare?
La
cultura è basilare per tutto. A queste latitudini potremmo vivere in carrozza
solo di turismo e cultura. L’Italia oltre ai noti sconquassi economici e
sociali ha patito negli ultimi anni un disastro culturale incalcolabile.
Discorso lungo.
Sei
famoso anche per gli striscioni. Ce n’è uno che ti è rimasto nel cuore?
Dai
no, eri partito bene….per una volta, una sola, non parliamone……
La
popolarità crea più vantaggi o fastidi?
Vantaggi,
non si deve credere a chi dice che crea fastidi.
Cosa
hai sacrificato per arrivare al successo?
Tanto
tempo e, di conseguenza, diverse unioni. Quello sottratto a me non mi è mai
pesato, quello sottratto ad altri equilibri prima o poi ti chiede il conto. Tra
radio, tv e live, negli ultimi 10 anni tra settembre e giugno lavoro 7 giorni su
7, un weekend libero (mi sforzo di “recintare” agosto per fare vacanza coi
miei) non ce l’ho, ma nonostante questo io resto un privilegiato. Faccio il
lavoro che mi piace. Non ha prezzo.
Hai
mai lavorato per beneficenza, per solidarietà?
Con
regolarità
Ma
i tuoi genitori che futuro sognavano per te?
Si
sono resi conto prestissimo della “vocazione”, ho iniziato giovanissimo a
fare spettacolini, recite etc e non mi hanno mai ostacolato, a patto che
portassi a casa anche altri risultati, un diploma e una laurea ad esempio.
Che
lavoro fanno?
Ex
ufficiale dei paracadutisti ed ex impiegata delle Poste
A
chi volesse lavorare nello spettacolo che consigli vorresti dare?
Quello
che mi dette Dario Fo anni fa: lo “spettacolo” non è composto solo da
frontman, non ci sono solo gli attori, c’è un gran bisogno di registi, di
sceneggiatori, di costumisti, di tecnici del suono, di doppiatori…..
Qual
è la tua ossessione professionale
Conservare
le scalette scritte a penna di tutte le serate che faccio e una certa maniacalità
nella cura di ciò che produco, almeno in tv.
Con
il successo sono cambiate le tue amicizie?
Più
che cambiate direi … diradate
Progetti?
Continuare
a portare il mio spettacolo “Mi saluta Militello?” in giro nei teatri
italiani
Un
tuo sogno artistico?
Visto
che parlo con te senz’altro il Sistina. Mito assoluto di tutti quelli che
fanno teatro leggero.
Oggi
come oggi, qual è per te il vero lusso?
Il
tempo libero.
L’ultima
volta che hai pianto e perché?
Vedere
mio figlio che cantava “Acquarello” di Toquinho alla recita dell’asilo.
Quali
erano i tuoi idoli da ragazzo?
Quelli
della mia generazione credo che in comune abbiano la devozione per Sordi,
Gassman, Manfredi, Tognazzi ma io volevo diventare Vianello, Panelli, Montesano
o Agus
Quali
sono i tuoi hobby i tuoi passatempi preferiti , quando non lavori?
Prima
che arrivassero i bambini Lettura, musica, film e mettere a posto…
Fai
collezioni?
Appunto!
Mettere a posto i miei libri, i miei vinili e i miei vhs (sono un po’ vintage)
Qual
è il tuo motto?
Non
v’è genio senza mestiere, ma è di Chaplin.
Cosa
non sopporti?
Arroganza,
prepotenza e superficialità. Mi da noia chi ha sempre un alibi pronto e per
questo non ammette i propri errori.
Il
complimento più bello che hai ricevuto?
Un
critico mi ha definito “un intellettuale prestato al cabaret”, la stessa
cosa che probabilmente voleva dire un signore toscano che, dopo avermi ascoltato
qualche minuto parlare in un’occasione informale chiosò: “Militello, ti
facevo più bischero!”.
Che
rapporto hai con la Fede?
Risolto
i miei dubbi in fase adolescenziale. Adesso sono un cristiano convinto.
Cosa
ne pensi del nuovo Papa?
Papa
Francesco è una benedizione, è un dono di Dio.
Un
tuo pregio e un tuo difetto?
Tendenzialmente
troppo buono, dico di no con difficoltà, ascolto (quasi) tutti. Apparentemente
sono solo pregi…
Hai
fatto delle gaffe? Ne puoi raccontare una spiritosa?
Vuoto
di memoria durante un esame universitario, piuttosto che fare scena muta, dopo
aver farfugliato qualcosa me ne uscii con: “…e adesso pregherei la regia di
far partire il filmato….”. Tutti a ridere e il professore cambiò
domanda…..
Qual
è la domanda che ti fanno più spesso?
“gli
omini che intervisti per Striscia sono preparati?”. E’ incredibile come,
essendo così disabituati al vero in tv, quelle interviste – che sono così
esilaranti proprio perché “senza filtro” – siano percepite come
taroccate.
Hai
scritto 4 libri. A quando uno biografico?
Dopo
10 anni di striscia, 30 di professione, i tempi sarebbero maturi. Diciamo
che….non sarei impreparato. Nel frattempo ho riversato l'aneddotico più buffa
e tenera nel mio attuale spettacolo teatrale.
Quanto
ti influenza l’oroscopo nella vita quotidiana?
Il
giorno del mio primo esame universitario, mi recai a Firenze con altri 3
compagni di studi. La mattina leggemmo il nostro oroscopo: il mio era
terrificante, risultato: loro tre: promossi, io: bocciato. Da quel giorno io NON
leggo l’oroscopo. Non esiste più. Se passa il mio segno in tv o in radio mi
tappo le orecchie.
A
chi vorresti dire grazie?
A
chi mi ha spronato e incoraggiato in modo disinteressato e soprattutto a tutti
coloro che hanno subito i disagi di una vita, la mia, assai poco convenzionale.
E
veniamo alle domande sul tuo rapporto con Roma. Quando sei venuto nella capitale
la prima volta e come ricordi l’impatto?
Mio
padre è romano, i miei nonni avevano un negozio di alimentari a Montesacro e io
stesso ho vissuto a Roma per 5 anni da piccolissimo. Oltre ad avervi soggiornato
a lungo per lavoro da adulto. E’ una città alla quale sono molto legato. Vi
ho trascorso le feste comandate per tutta l’adolescenza. Ricordo alcuni odori
in modo netto: quello della torrefazione del caffè, quello delle rosette,
quello del tamarindo delle gratta checche….le mie madeleines.
Un
angolo di Roma che ti piace molto?
E’
come chiedere la giostra che ti piace di più di Disneyworld.
E’
una distesa di angoli meravigliosi. Essendo un amante dei panorami diciamo che
Gianicolo, osservatorio di monte Mario, Pincio e terrazze varie sono luoghi
che mi riconciliano con il mondo.
Come
trovi la cucina romana? Cosa ti piace e viceversa?
Impazzisco
per la carbonara, specie quella dell’ “Hostaria da Edmondo” e quella di
“Roscioli”. Altre cose mi piacciono meno, sto alla larga dalle
frattaglie…..
I
romani come li trovi? Pregi e difetti?
Ammiro
la “sveltezza” del loro umorismo. La corposità di certe battute. Gli
striscioni più divertenti forse li ho visti proprio a Roma. Conosco
Verdone a memoria. Ho iniziato a lavorare col grandissimo Proietti. Ammiro il
talento cristallino di Brignano. I difetti sono quelli che notoriamente
attribuisce loro una certa letteratura.
Cosa
ti da fastidio di Roma?
L’incuria
e le dimensioni. Non è tenuta bene come città, questo credo sia sotto gli
occhi di tutti e questo mi addolora molto. Per chi poi come me è cresciuto in
una piccola città di provincia diciamo che certe distanze sono proibitive.
Un'altra cosa estremamente malinconica è il lento declino di Cinecittà.
Tradiresti
Milano per stabilirti a Roma?
Ho
già fatto molte di queste “scappatelle”. Ho girato una serie tv da
protagonista e sono stato per 9 mesi filati a Roma, così come quando ho preso
parte al preserale di rai1 di Conti per un’intera stagione….mi sono mosso
sempre senza problemi. E’ il lavoro che chiama. Solo che adesso, a
differenza delle altre volte, tengo famiglia.
Qual
è per te la “Grande bellezza” di Roma? Cosa ti affascina di questa città?
Esattamente
quella centrata da Sorrentino. La capacità di lasciarsi scivolare sopra tutto,
nel bene e nel male. Un’impermeabilità basata sulla propria solennità, sui
propri anticorpi, sulla propria indolenza, sulla propria bellezza, appunto.
L’Italia è artisticamente il paese più ricco del mondo ma mai come a Roma
(parlo di centro storico) si ha la sensazione nitida di passeggiare in uno
sterminato set, di sfiorare “la storia nei muri”.