Eleonora
Brigliadori (attrice) Roma,
gennaio 2001
Intervista di Gianfranco Gramola
In
cammino verso una ricerca spirituale
Eleonora
Brigliadori è nata a Milano nel ’60. Prima di essere conosciuta come
annunciatrice a Canale 5 ha fatto l’indossatrice e la telefonista nel
programma di Enzo Tortora “Portobello”.
Dal 1982 in poi, smesso il ruolo di bella annunciatrice, si dedica a ruoli più impegnativi e recita nello sceneggiato
televisivo “Delitto di Stato” e poi conduce il programma “Falpalà”. Un
salto di qualità lo fa con l’edizione di Fantastico (84-85 ) conducendo lo
spettacolo assieme a Pippo Baudo ed Heather Parisi e 5 anni più tardi, insieme
a Fabio Fazio presenta una striscia quotidiana legata a Fantastico ’90. Dal
’90 in poi si dedica solamente al teatro riscuotendo molte soddisfazioni e
consensi parte del pubblico.
Ha detto:
- So che le amiche di mia figlia hanno
ribattezzato le parti intime con le marche dei telefonini. Un modello per dire
che un ragazzo ce l' ha piccolo, un altro modello per una ragazza, diciamo, di
facili costumi.
- Nella penisola Scandinava è possibile
ottenere un cospicua riduzione sulla tassa della salute dimostrando di bere
"'acqua della vita", cioè la pipì.
- Per lo stress mi è venuto un carcinoma
epatico. Ora sto bene nonostante non abbia voluto operarmi e rifiutato la
chemioterapia. Sono guarita cambiando la dieta. Adesso sono vegetariana.
- Il dispiacere della mia malattia ha fatto
venire il cancro alle surrenali anche a mio marito. Ha voluto farsi
operare ma l' ho convinto a non fare la chemioterapia. Ora stiamo bene.
- Ho iniziato un percorso che, partendo dalle
religioni orientali, mi ha portato al cristianesimo. Ma credo ancora nella
reincarnazione.
- Mi volevano per l'ultima edizione della
Talpa ( 2008 ), ma ho rifiutato perché mi offrivano una miseria, sia
economicamente, sia professionalmente.
Curiosità
-
Eleonora
Brigliadori è un’accanita
sostenitrice della New Age e convinta praticante dell’Urinoterapia . In parole
povere chi la pratica spiega che bevendo “l’acqua della vita” , così è
stata definita la pipì da chi, 2500 anni fa, ne scoprì le potenzialità, si
curano certe malattie.
- L’attrice
è sposata con Claudio Gilbo e ha tre figli.
-
Eleonora è stata la più giovane donna a prendere il brevetto di volo a
vela. Aveva 16 anni.
- Il suo attore preferito è Matthew
McConaughey, l'attrice Meryl Streep e ama la musica di Ima Sumak.
- E' stata una delle prime annunciatrici di
Canale 5.
- Nell'agosto 2007, in vacanza in Sardegna,
è stata denunciata dagli agenti della municipale di Aglientu ( Olbia ) per aver
deturpato una roccia sulla spiaggia, dipingendola di blu.
Intervista
Ricordi
quando sei venuta a Roma la prima volta?
Ricordo
benissimo l’impatto perché è iniziato con un borseggiamento. Quando sono
arrivata alla stazione Termini mi hanno fatto fuori tutto quello che avevo. Una
bambina, una zingarella m’ha fregato senza che mi accorgessi il portafoglio, i
documenti e quindi sono rimasta pelata e non sapevo dove sbattere la testa. Come potrei dimenticarmi di un fatto
così ?
Ma
ti sei stabilita subito a Roma?
No!
Per i primi dieci anni ho solo
lavorato a Roma e quindi andavo avanti e indietro da Milano, prendendo residence
e alberghi. Poi da quando ho messo su famiglia mi sono stabilita definitivamente
nella Capitale. Ho abitato, all’inizio, nella
zona Prati, in via Giulio Cesare, via degli Scipioni, poi ho preso casa in un residence a via
Cortina d’Ampezzo, poi ho cambiato e sono andata in centro in via S.Eustachio e poi mi sono fermata qui, in zona Fleming.
Adesso
stai lavorando in teatro proprio qui a Roma, vero?
Attualmente
sto al teatro Manzoni con uno spettacolo che si chiama “Follia d’amore”
con Andy Luotto e quindi ho anche un contatto con questo pubblico romano molto
piacevole ed è divertente vedere come cambia il pubblico a seconda del giorno
della settimana e anche della città
in cui ti esibisci. Sembra curioso ma il pubblico cambia eccome. Diciamo che a
Roma il pubblico è molto smaliziato perché è un pubblico fondamentalmente più
difficile rispetto a quello di provincia o di altri centri minori, perché
chiaramente hanno un occhio più critico. Però sono anche persone che si
aprono, mentre a Milano sono un po’ più chiuse. E’ più difficile strappare
una risata a Milano che a Roma.
So
che come cucina hai un rapporto conflittuale con quella romana…
Ammetto
che non ho un buon rapporto perché sono vegetariana e quindi non mangio carne.
I piatti tipici romani come la matriciana e gli straccetti non li mangio.
Adoro invece tutte le verdure, come i carciofi che mangio spesso e in tutte le
maniere e poi amo le puntarelle e la rughetta. Ricordo che la rughetta a Milano
non si sapeva neanche cosa fosse e manco si trovava e quando sono venuta a Roma,
tanti anni fa, scoprendola e stata per me come una specie di illuminazione.
Potrà
sembrare una stupidaggine però ti assicuro che è così.
Ultimamente
frequento molti ristoranti e trattorie, per via del lavoro.
Vado spesso da Settimio all’Arancio. Lo sai dov’è, vero ?
Come
no! Sta in via dell’Arancio, vicino a via del Corso. C’è
un angolo di Roma a cui ti senti un legata?
Ce
n’è più di uno. Tanti posti sono legati a ricordi. Sono legata molto alla
Roma fuori porta e la sua campagna. Più che i Castelli amo la zona di Formello
e di Bracciano.
Cosa
provi nel tornare a Roma dopo una lunga assenza?
Adesso
che sono romana d’adozione mi sento di tornare a casa.
Come
trovi i romani?
Fumano
troppo, veramente. Io mi sto battendo per questo.Quando vado nei ristoranti
chiedo sempre se ci sono sale per non fumatori. Qui a Roma non si sono ancora
svegliati. In altre città italiane tanti ristoranti hanno doppie sale, fumatori
e non, come in tutto i paesi civili del mondo. Noi qui a Roma siamo un po’
indietro su ‘sto fatto.
In
quale Roma del passato ti sarebbe piaciuto vivere?
Forse
mi sarebbe piaciuto vivere nella Roma del futuro. Vedere come sarà. A parte gli
scherzi, mi piacciono tutti i periodi di Roma. C’è da dire che più si sa
indietro con il tempi e più scopri che Roma era pericolosa. Poi bisogna
adattarsi e vivere il periodo in
cui si vive. Mi hanno spesso descritta come un personaggio “classico” e che
nel ‘600-‘700 c’erano dei
quadri con delle donne che stranamente mi assomigliavano. Ecco, forse in
quell’epoca lì mi sarebbe piaciuto vivere.
Se
tu avessi la bacchetta magica, cosa faresti per migliorare Roma?
Intanto
farei la pista ciclabile su tutto il lungotevere e farei dei passaggi
pedonali.Andare in giro per Roma in bicicletta al giorno d’oggi uno si
intossica e allora per forza uno deve mettersi la mascherina So che c’è già
un progetto.Poi trovo che a Roma ci siano troppe buche. Sono pericolosissime.
Tante persone si fanno male e finiscono all’ospedale. Io me ne sono reso conto
quando ero incinta. Ci sono delle pavimentazioni che fanno pena. Nella zona in
cui vivo, al Fleming ci sono certe buche dove rischi di sfondare la macchina.
Con la bacchetta magica tapperei tutte queste buche, queste caverne. Poi le
piante che con le radici alzano il manto stradale. Altro problema da bacchetta
magica. Sarebbe
bello fare delle sopraelevate dove si potrebbe vedere meglio la città. Mi
piacciono da matti quei trenini sospesi che hanno fatto in Giappone. Se
ci fosse la bacchetta magica, caro Gianfranco, pensa che bello sarebbe usarla
per migliorarci la vita.
Senti
Eleonora, tu vivi la Roma by night?
Sempre
meno! Soprattutto perché c’è sempre troppo casino e troppo fumo nei locali.
Mi
puoi raccontare com’è avvenuto il tuo accostamento nel mondo dello spettacolo?
Che
mi ha spronato ad intraprendere
questa carriera è stato il desiderio di lavorare e rendermi indipendente. Poi
io facevo già la modella e tra un servizio e l’altro ho avuto un appuntamento
in Rai. Ho fatto la telefonista a Portobello nel ’77 e nell’80 sono
diventata annunciatrice a Canale 5. Il mio primo lavoro è stato “Delitto di
Stato” (’82) ed era uno
sceneggiato proprio per la Rai e da lì ho fatto altri
provini e poi mi sono messa sotto e s’è aperta la strada dello
spettacolo e del teatro che io amo tantissimo.
Quali
sono i tuoi progetti?
Io
quest’anno ho aperto un laboratorio teatrale che dirigo, sui mestieri dello
spettacolo ed è un progetto nuovo ed unico nel mondo dell’infanzia,
perché è dedicato ai
bambini delle scuole elementari. Si chiama “Amazione Fortiz”, che unisce le
parole amore con l’azione , cioè il pensiero che precede l’azione e
questo progetto poi avrà uno sviluppo per tutte le fasce d’età. È un
progetto finanziato dal Comune di Roma, dall’Assessorato alle Politiche
Culturali, dipartimento Cultura e Spettacolo. Praticamente all’interno di
questo laboratorio i bambini entreranno in contatto
con tutte le dimensioni del mondo dello spettacolo: dalla scrittura del
testo alla scenografia, alla direzione, alle musiche e loro creeranno uno
spettacolo. E il 15 gennaio (2001) c’è questa cosa, assolutamente nuova dove
queste centinaia di bambini prenderanno un impegno etico e comportamentale
nei confronti del loro lavoro e delle loro intenzioni
nel rapporto con gli altri. Ippocrate l’ha insegnato ai medici, i
magistrati fanno i loro giuramenti, i giornalisti, ecc..
I bambini con questa promessa vanno un pochino più in là di quanto
abbiamo visto fino ad oggi, con la semplice legge di non nuocere e quindi questo
decalogo è un po’ un’idea per
contribuire alla evoluzione di una società dove ci sia maggiore tolleranza, più
autoresponsabilità in senso etico e più lungimiranza e dove comprenda
che i teatranti o comunque la gente dello spettacolo hanno una grande
responsabilità, perché hanno la possibilità di sfruttare con le moderne
tecnologie una quantità sempre più crescente di persone e quindi sempre più
importanza deve essere data al loro
messaggio e ai loro contenuti che devono avere. A
farla breve questo progetto è
creare uno spettacolo dove il pubblico è protagonista e dove il fine ultimo è
la socializzazione, l’incontro reale. Per cui non solo divertirsi, muoversi,
sentire musica, ballare ma anche incontrarsi.