Ezio Greggio (attore - comico)   Basiglio (Mi) 28 febbraio 2000

                        Intervista di Gianfranco Gramola  

E' lui o non è lui?

Ezio Greggio è nato a Cossato (Biella) il 7 aprile del 1954. Laureato in Scienze delle Comunicazioni ha esordito in TV a TeleBiella nel ’73 ma è diventato famoso grazie al Drive In di Antonio Ricci, su Italia Uno. Da lì in poi è un’infinità di successi televisivi e cinematografici. E’ attore, conduttore, autore e anche scrittore. Ha scritto tre libri molto divertenti:"Presto che è tardi – Chi se ne fut fut – E’ lui o non è lui?".

Ha detto:

- Sono stato il fondatore di Telebiella: erano i tempi in cui i pretori venivano sotto la finestra a tagliarti i cavi; in fondo Berlusconi, se esiste, lo deve anche a me.

- Nel 1974 lavoravo alla Banca Sella, al mio paese. I miei primi monologhi sono nati lì. Dietro al mio sportello stazionavano in media una ventina di clienti che non facevano la coda, ma capannello.

- Il Cavaliere è abituato ai miei dinieghi, lui sa che posso fare solo i programmi in cui mi sento me stesso. Una volta mi disse:" Sei l'unico che non fa le trasmissioni che dico io". "Per questo vanno bene" gli ho risposto.

- I miei maestri? Totò, Sordi e Gassman. Amo i fratelli Vanzina e sono amico di Mel Brooks.

- Ma per favore...sarà un Grande Fratello, ma di sicuro è una grande palla. Dieci disgraziati segregati in pochi metri quadrati a vivere una vita completamente fasulla senza Tv, senza modem e Internet, senza giornali e soprattutto senza il Tg4 di Emilio Fede.

- Se mi piace la televisione? Molto quando è spenta, meno quando è accesa.

- Tra politici e sottobosco governativo ci sono spunti per migliaia di commedie.

- Vena comica? Ma quale vena, è un'arteria la mia. La scoprì la mia balia, quando le facevo le smorfie.

- Lavorare con Michelle Hunziker è come tuffarsi in una minestra di Knodel e sentire il caldo abbraccio di un orso ticinese.

Curiosità:

- In America  ha una Casa di Produzione Cinematografica e una bellissima casa a Beverly Hills, vicino a Los Angeles. Inoltre nel 1995 ha fondato un Associazione per l’aiuto ai bambini nati prematuri.

- Sposato (ora separato) con Isabel, ha due figli, Giacomo e Gabriele.

- Attualmente lo vediamo tutte le sere, verso le 20.30, nel Tg satirico di  Ricci: "Striscia La Notizia".

Intervista

Un piccolo aneddoto. Come d’accordo, alle 14.30 telefono a Ezio Greggio, a casa sua, per un’intervista. Lui sta mangiando insieme ad un amico ma  ugualmente risponde con molta disponibilità alle mie domande, chiaramente tra un boccone e l’altro. A metà intervista, scusandosi per l’interruzione, sorseggia il caffè che l’amico gli ha preparato  e come nelle comiche, lo sento sputare. Poi, ridendo, mi ha spiegato che il suo amico, per sbaglio (?),  nel caffè ha messo il sale al posto dello zucchero. Divertente vero? Per noi si, per Ezio un po’ meno. 

Caro Ezio, parliamo un po' del tuo rapporto con Roma…

Il mio rapporto con Roma è occasionale perché ci vengo soltanto quando devo girare un film o quando ho cose di lavoro. Comunque devo dire che ho un ottimo rapporto con questa città anche perché c’ho abitato diversi anni e quindi la amo molto e mi fa piacere tornarci.

Ami anche la sua cucina?

La amo molto e tutta. Frequento molti ristoranti classici romani, dal famoso Matriciano al Bolognese, da Celestina ai Parioli, ai Due Ladroni, ecc…

Ma c’è un angolo di Roma a cui ti senti  legato?

Sono tanti, non uno. Però sicuramente via Condotti è quello a cui sono più legato, perché i primi anni che venivo a Roma, in questa via molto famosa e centrale, c’era un mio amico regista che aveva un bellissimo appartamento con una grande terrazza e su quella terrazza c’ho fatto un sacco di colazioni, feste e cene. Quindi sono legato a questa serie di palazzi tra via Condotti e via del Babuino. Quando passo da quelle parti provo sempre delle belle sensazioni. Ho dei bei ricordi, insomma.

Cosa provi nel tornare a Roma dopo una lunga assenza?

E’ emozionante perché risento i miei debutti ossia  perché mi ricordo quando ci sono venuto la prima volta , con la mia bella valigetta di plastica. Sono arrivato qui per fare le prime esperienze televisive, i primi passi nel mondo dello spettacolo e quindi ogni volta che ci torno mi vengono in mente quei momenti, la voglia di debuttare e di trovare successo. La sensazione che si ripete è sempre quella.

Come ti sembrano i romani, come li giudichi?

Ne’ più ne’ meno come giudico i piemontesi e i veneti. C’è di tutto anche lì. Quello che mi piace molto dei romani è la grande carica di allegria che hanno soprattutto nei confronti di chiunque. Hanno una grande carica di ironia.

Qual è il fascino di Roma?

Nel mio campo è il cinema. Ha il fascino di una città che è la storia del mondo, quindi senti il peso della storia e nel mio campo ti senti intorno la presenza di Federico Fellini, di tanti grandi attori che purtroppo non ci sono più e che hanno fatto la storia del cinema italiano.

Roma la vivi by night?

No! Io di by night vivo l’albergo dove vado a dormire (battuta e risata).

Secondo te, Roma è o era la città più bella del mondo?

Credo che lo sia sempre, nonostante Rutelli (altra battuta e altra risata). Penso comunque che Roma sia una grandissima città, che riesce a sopportare tutto, dai sindaci  alle amministrazioni, dalle manifestazioni sportive ai giubilei, dagli scioperi, ecc… E’ forte e robusta. Certo però mi piacerebbe, quando vengo a Roma, trovare una città più funzionale, più vivibile, con meno caos e meno scioperi. Se fosse un po’ meglio organizzata, sarebbe un po’ meglio per tutti, specialmente per i romani che ci vivono, anzi, ci “devono” vivere 365 giorni l’anno.

Che progetti di lavoro hai, Ezio?

Adesso vado in America a fare un film, poi torno e in ottobre farò "Striscia la notizia".

Un tuo sogno nel cassetto?

Io, caro Gianfranco, ho una cassettiera molto grossa e qualche cassetto l’ho già aperto. Volevo produrre un film in America e ne ho già prodotti quattro. Ora ci ritorno e sono molto contento. Sono soddisfatto. Non mi lamento di quello che la vita mi ha dato fino ad oggi.