Gaia Scodellaro (attrice – cantante) Napoli
16.10.2012
Intervista di Gianfranco Gramola
Gaia,
una persona generosa, che cerca di trasmettere il più possibile energia
positiva alle persone che la circondano. Fa un lavoro che la rende felice. Un
suo sogno? Un Musical,
magari a Broadway…
Gaia
Scodellaro è
nata il 15 luglio del 1985 a Napoli. Da piccola Gaia è stata fortemente
influenzata dalle esibizioni di sua madre, ballerina contemporanea, che le ha
dato il suo primo assaggio di come si possa catturare il pubblico, ed il primo
input per creare arte attraverso la performance. Dopo 10 anni di vita passati ad
assimilare la cucina napoletana, la cultura, e la musica suo padre napoletano e
madre americana si trasferiscono con i loro tre figli da Napoli a New York.
Crescere in due paesi molto dissimili e due città ben distinte ha aiutato Gaia
ad ottenere la diversità nel suo bilinguismo e nella sua capacità di
immaginare il mondo da una varietà di prospettive. Questa duplice prospettiva
ha anche contribuito ad alimentare la sua passione per il canto e la danza dalla
tenera età, con il canto, e lezioni di danza durante tutta la sua infanzia e
adolescenza. Il suo sogno di fare l'attrice, però, è stato realizzato solo
durante i suoi anni al Manhattanville College dal 2002 al 2005, dove la sua
personalità timida e riservata è stata superata da una ritrovata fiducia in
questo mestiere. Nel 2005 Gaia torna a Napoli con la sua famiglia, e entro il
2009 Gaia ottiene la sua prima esperienza sul palcoscenico seducendo il pubblico
con la sua voce durante l'esibizione a Berlino con il Burlesque Show
"Ambrosia" - un'esperienza che ha portato alla luce la sua capacità
vocale in costante evoluzione. Nel 2010 Gaia ha esordito alla Rai con un piccolo
ruolo nella serie televisiva italiana "Cugino e Cugino" regia di
Vittorio Sindoni con Nino Frassica e Giulio Scarpati. Nel 2011, dopo un incontro
con Vincenzo Alfieri, Ivan Silvestrini, e Riccardo Sardoné, Gaia è entrata a
far parte del cast della webseries "Stuck- The Chronicles of David
Rea" interpretando Lisa Durren, una manipolatrice seducente. Anche se solo
in streaming online, questa serie ha catapultato la sua carriera, aprendo
diverse porte a nuove esperienze e sopratutto creando una forma di visibilità
che è stata da una parte inaspettata ma benvenuta per la sua carriera fiorente.
Nel 2012 dopo un incontro con Daniele Carnacina è entrata nel cast del film
Un'Insolita Vendemmia con parte del cast di Centovetrine. Nel 2013 è stata
scelta per interpretare il ruolo di Frida Baroni nella soap. Con questo ruolo
Gaia ha potuto sfruttare le sue doti canore incidendo quattro pezzi inediti per
il programma. Sempre nel 2013 il regista Kristoph Tassin la sceglie per il ruolo
di Tayra nel film "Watch Them Fall" insieme a Marco Bocci. Nel 2014 ha
girato il pilota per una nuova webserie intitolata Vera Bes dove interpreta una
consulente onirica, una sorta di Dylan Dog al femminile, regia di Francesco
Mazza. Sempre nel 2014 è stata scelta da Simone Gandolfo e Jacopo Fantastichini
per entrare a far parte del cast della serie Duelli: Dirsi Addio, regia di
Gandolfo, con Ennio Fantastichini, Chiara Gamberale, Ascanio Celestini, Lina
Bernardi, Francesco Montanari, Ana Caterina Morariu e tanti altri.
Conoscenze di
lingue straniere: Inglese
- Spagnolo
Sport
praticati: nuoto, danza classica, tango argentino.
Studi:
Dall'anno
1998 al 2002 Liceo
Saint Catharine Academy Bronx, New York
Formazione:
Dall'anno
2002 al 2005
Esperienze
professionali:
Teatro
- Keep
your head to the sky - ballerina - Aaron Davis Hall New York
- Voices
of Wisdom - doppiaggio - Full House Productions New York
- Cinderella...Sort
of - Manhattanville College New
York
- Spettacolo
al Teatro Mediterraneo "Black and White" - duetto con Giada Caliendo
2006
- Ambrosia:
An evening of Lifestyle - cantante - Berlino Ottobre - Dicembre 2009
Televisione:
- Showtime -
Tele A Napoli, 2007
-
Cugino e Cugino, regia di Vittorio Sindoni
– Miniserie TV – Rai Uno 2010
Pubblicità:
- Spot Nutella
2011, regia di Alejandro Toledo
Cinema:
Come non
Detto, regia di Ivan Silvestrini –receptionist—2011
Un Insolita
Vendemmia, regia di Daniele Carnacina – Giorgia – 2012
Internet
Stuck:
The Chronicles of David Rea – web series in inglese
Intervista
Com’è
nata la passione per lo spettacolo?
Fin
da piccola sono sempre stata circondata dal mondo dello spettacolo. Mia madre (Karen
Ford, ndr.) era ballerina di danza classica e ha lavorato alla Rai per tanti
anni e ha fatto molte tournée. Quindi lei mi portava in giro e avevo modo di
vederla esibirsi. Credo che sia nata lì questa mia passione per il palcoscenico
in generale. Me l’ha trasmessa assolutamente lei e poi notava che ero
particolarmente brava in tutte le cose che tentavo di fare. Facevo lezioni di
danza con lei e mi piaceva esibirmi in pubblico.
Come
ricordi il tuo debutto ufficiale?
Io
oltre a recitare, canto. Nel 2009 mi è stata data l’opportunità di esibirmi
a Berlino in un bellissimo teatro, facendo uno spettacolo con un amico di mia
madre. Lui è ballerino e coreografo e si chiama Patrich King. Sapendo che a me
piace cantare e recitare, mi ha chiesto di partecipare e praticamente sono stata
catapultata sul palcoscenico, senza aver mai fatto delle cose di spessore prima.
Mi aveva anche dato un ruolo abbastanza importante, cioè cantano delle canzoni
quattro sere a settimana e mi esibivo con dei ballerini bravissimi, tutti
acrobati, tutti personaggi che avevano anni di esperienza alle spalle. Però il
fatto di essere lanciata sul palco, senza pensarci troppo, per me è stata
un’esperienza fondamentale, perché mi ha insegnato tantissimo e mi sono
accorta in quel momento lì quello che poi volevo fare nella vita. Nella mia
vita ho bisogno di dire delle cose, di esibirmi e quindi farlo nella recitazione
in un film, in un programma televisivo o in teatro, ben venga, perché per me è
vitale.
Hai
mai pensato ad un nome d’arte?
No!
Non ho mai pensato ad un nome d’arte. Il mio è un cognome un po’ lungo. Ma
mi piace ugualmente.
Cosa
hai sacrificato per arrivare al successo?
Successo
è una parola grossa, Gianfranco perché per arrivarci devo fare ancora tanta
strada.
Allora
cosa pensi di fare per arrivare al successo?
Mi
rendo conto che devo imparare tanto, applicarmi e dedicarmi tanto, di non
illudermi e soprattutto non scoraggiarmi, perché sulla mia strada troverò
parecchie porte sbattute in faccia. Io sono una che cerca in tutti i modi di
adattarsi, di fare anche delle piccole cose che magari non verranno viste. Sono
talmente appassionata a questo lavoro che faccio qualsiasi cosa che mi possa
portare ad imparare, a migliorarmi e a trovarmi con delle persone che mi possono
insegnare qualcosa.
Hai
un rito scaramantico prima di entrare in scena?
No!
Io mi esibisco spesso a Berlino e anche lì non ho nessun rito, però prima di
salire sul palcoscenico, un po’ tutti quanti ci diciamo “Tuoi, tuoi, tuoi”
(risata). E’ una specie di “in bocca al lupo”.
Hai
mai subito stalkin?
Stavo parlando ultimamente di questo
argomento e pensavo che fortunatamente fino adesso non mi è mai capitato e che
sono circondata da persone molto serie. Ho avuto la mia prima esperienza
televisiva con Vittorio Sindoni per la fiction “Cugino e Cugino”, ho fatto
un episodio e da subito ho riscontrato una serietà esemplare. Mi sono trovata
benissimo sul set, mi si sono presi tutti cura di me. Era la mia prima
esperienza e quindi sapevano di dovermi aiutare e coccolarmi un po’. E’
stata una cosa eccezionale. Mi rendo conto che sicuramente potrebbe capitare una
proposta, o un qualcosa. Una persona deve essere preparata mentalmente, poi c’é
chi preferisce intraprendere delle strade particolari pur di arrivare. Io sento
di avere il talento, le doti e le capacità di sfondare senza dover accettare
compromessi. Dovrò dire di no mille volte, però continuerò ad andare avanti
per la mia strada.
Ho letto che hai recitato in una web
series. Vuoi parlarne Gaia?
Si! Abbiamo finito di girare una web
serie
molto brillante che si chiama “Stuck”,
dove ho trovato un gruppo di attori e attrici affiatati e formidabili.
Un’esperienza meravigliosa. Anche questa cosa qui mi è capitata in maniera
molto seria, molto pulita e in realtà abbiamo avuto un grande riscontro. E’
una web series tutta in inglese, (Gaia in Stuck
è Lisa Durren, ndr.) con i sottotitoli in varie lingue. E’ molto seguita in
America e in Russia ci stanno doppiando. Sembra che tutto quello che mi sta
arrivando, mi arriva in un certo modo e poi mi porta anche ad altre cose.
Ivana Lotito, Gaia Scodellaro e Valentina
Izumì (nel cast di "Stuck")
Scusa la mia ignoranza, ma cosa vuol dire
“Stuck”?
Io conosco poco l’inglese.
“Stuck”
vuol dire “bloccato”. In realtà il nostro regista quando spiega un po’ da
dove nasce l’idea di questa serie, lui parla sempre della sua generazione e
del fatto che i giovani si ritrovano bloccati nella vita, magari a causa di
questo momento storico particolare
e magari non sentono che hanno il potere sulla propria vita. Quindi lui ha
creato questo personaggio di David Rea, che dovrebbe essere una persona esperta
di blocchi esistenziali e quindi con un metodo anticonvenzionale, a volte
abbastanza brutale, lui cerca di
costringere le persone a fare delle sedute con lui, però alla fine non è tanto
bravo ad ottenete dei buoni risultati. Poi c’è dietro una cosa abbastanza
particolare, perché spesso anche lui è bloccato nella sua vita, e magari è un
trentenne, un quarantenne che non vuole crescere e quindi continua a portare
avanti degli atteggiamenti, però ad un certo punto avrà bisogno anche lui di
sbloccarsi, di prendere una decisione. Nella vita in realtà dobbiamo cercare di
fare questo, dobbiamo cercare di andare avanti nonostante ci siano mille
difficoltà o situazioni cui pensiamo di non riuscire ad uscirne fuori. Dobbiamo
quindi tenere duro e andare avanti.
L’avete girata a Roma?
Si! E’ stata girata a Roma ed è la prima web series italiana, girata in
inglese. E’ stata una cosa azzardata sicuramente, però i risultati ci hanno
dato ragione, perché in America ha avuto delle risposte molto positive. Le
persone la stanno seguendo, piace molto e come ti dicevo prima anche in Russia
ci stanno doppiando. Quindi secondo me è stata un’ottima scelta del regista
Ivan Silvestrini. Ha avuto fiuto.
E’
in questo lavoro che hai conosciuto la nostra simpatica amica Valentina Izumì?
Si!
Mi sono trovata benissimo. Oltre ad essere un attrice molto professionale, è
davvero una persona splendida! Poi è madre lingua inglese come me quindi ci
divertiamo a chiacchierare in inglese ogni tanto e a fare qualche battuta ... Ma
tutto il cast è straordinario, siamo una bella squadra, una bella famiglia e
abbiamo sacrificato tanto e lavorato tutti molto bene.
Quanti
sono gli episodi di Stuck?
In
tutto sono dieci episodi e poi da lì vedremo se ci sarà modo di fare una
seconda serie. Ci spero tanto perché non
vedo l’ora di lavorare di nuovo con loro, perché è stata una bellissima
esperienza.
Quali
sono i tuoi pregi?
Sono
sicuramente una persona generosa. Una persona che cerca di trasmettere il più
possibile energia positiva alle persone che mi circondano. Tutti mi dicono che
sorrido sempre, ma è perché
faccio un lavoro che amo molto e questo mi rende felice. Non è facile
ovviamente essere sempre felici, però cerco di vedere le cose in maniera
positiva. Poi io sono una a cui piace prendersi cura delle persone, mi piace far
star bene la gente insomma.
E’ vero, hai proprio un bel sorriso…
un sorriso che colpisce immediatamente e resta impresso.
Grazie
Gianfranco. Questo è un complimento che mi hanno fatto più persone. E sono
contenta di questo e mi fa piacere trasmettere solarità. In questo periodo
abbastanza nero, ci vuole un po’ di positività, non credi Gianfranco?
Chi
porteresti con te su un’isola deserta?
Sicuramente
mia madre, perché è una persona davvero speciale. Io penso che senza di lei
non avrei la forza di fare determinate cose. E’ un sostegno per me
ineguagliabile. Porterei lei anche perché sono sicura che mi divertirei da
morire, perché siamo due pazze, due folli scatenate. Poi porterei lei anche
perché le voglio tanto ma tanto bene.
Hai
un sogno professionale?
Un
Musical sarebbe fantastico, perché potrei recitare e anche cantare. Se poi
fossi a Broadway ancora meglio
(risata). Sarebbe veramente pazzesco. Mi basta migliorare sempre di più, fino
ad arrivare ad essere brava tanto quanto le attrici che stimo, attori che quando
li vedo mi trasmettono tantissime emozioni. Vorrei anch’io trasmettere
qualcosa agli altri quando recito, quando canto, quando mi esibisco.
Hai
inciso qualche canzone?
Mi
è capitato di incidere qualche cover, così magari per creare in video, come è
successo a Berlino. Ma non ho mai inciso un album.
Qual
è la tua ossessione?
Ossessione
è una parola molto forte. Non c’è nulla in realtà che mi ossessiona, sono
una persona abbastanza tranquilla. Forse può capitare un po’ d’ansia per il
lavoro (dato che in questo mestiere possono passare mesi dopo ogni spettacolo,
pubblicità, film, ecc..) e magari il pensiero costante di non riuscire ad
arrivare a fine mese.
Di
cosa hai bisogno per essere felice?
In
realtà poco. Sono una persona che apprezza i piccoli gesti, la semplicità. Una
carezza, un abbraccio, una risata con la mia migliore amica. Sono tutte piccole
cose che mi rendono felice.
L’ultima
volta che hai pianto e perché?
Piango
spesso ascoltando la musica, come quella dei Sigur Ros. Anche quando vedo
animali abbandonati, li proprio non riesco a contenere le lacrime.
Quali
sono i tuoi hobby i tuoi passatempi preferiti , quando non lavori?
Mi
piace tanto leggere e dedicarmi alla musica. Trovare brani nuovi, aggiornarmi
sui miei musicisti preferiti.
Fai
collezioni?
No,
non ho mai collezionato nulla in vita mia.
Qual
è il tuo punto debole?
Forse
sono troppo perfezionista e dura con me stessa. Troppo razionale, devo imparare
a lasciarmi andare e vivere il momento.
Qual
è il tuo motto?
Don’t
give up, non arrendersi mai. Ci saranno sempre momenti difficili dove tutto
sembrerà impossibile. L’importante è non mollare!
Cosa
non sopporti?
Non
sopporto le persone che sono chiuse mentalmente, chi si ferma alla superficie
delle cose, chi giudica senza sapere, chi pensa sempre di avere ragione.
Un
capriccio che vorresti toglierti?
Vorrei
tanto fare un viaggio con la mia migliore amica, magari un Safari in Africa!
Un’esperienza che ci possa legare ancora di più…
La
dichiarazione d’amore (lettera) più divertente che hai ricevuto?
Mai
ricevuto una lettera d’amore, purtroppo (risata).
Mai
fatto delle gaffe?
Fortunatamente
non mi è ancora capitato! Altrimenti me lo ricorderei!
Cosa
ti rattrista di più e viceversa ti rende allegra?
Mi
rattrista molto vedere le persone che soffrono, e mi rende allegra sentire le
voci di bambini che giocano e ridono.
Cosa
ne pensi della battaglia contro il fumo?
Questa
è sicuramente una delle battaglie più difficili. Tutti sappiamo cosa può
causare il fumo, ma moltissime persone scelgono comunque di continuare a fumare.
A
quale trasmissione televisiva non rinunci?
Devo
dire che guardo spesso programmi di cucina. Sono una buongustaia, mi piace
cucinare e imparare a preparare piatti nuovi.
Tatuaggi
e piercing? Cosa ne pensi?
Non
ho tatuaggi ma mi piacciono molto, i piercing un po’ meno. Comunque sono
entrambi dei modi per esprimersi. Forse un giorno, se troverò il tatuaggio
giusto, lo farò anch’io.
Quali
sono le tue paure? (Di cosa hai paura)
Ho
tanta paura di perdere le persone che amo. Cerco sempre di non dimenticare di
dire ai miei cari ti voglio bene, di abbracciarli un secondo in più perché la
vita è imprevedibile e può cambiare tutto in un attimo.
Hai
dei complessi?
Come
tante ragazze, quando ero più piccola avevo mille complessi. Con il passare
degli anni ho acquistato più sicurezza e ho finalmente imparato ad amarmi per
quello che sono.
Quanto
ti influenza l’oroscopo nella vita quotidiana?
Io
credo molto nell’oroscopo, e mi capita spessissimo di leggere quello
giornaliero e trovarmi d’accordo con molte cose scritte sul mio segno.
E
veniamo a Roma. Com’è il tuo rapporto con la Città Eterna, Gaia?
Io
sono nata a Napoli, ma ho vissuto a Roma da piccola. Se ricordo bene dalla
prima, alla quarta elementare. Quindi non c’ho vissuto tanto. Ritornandoci,
l’energia che trovo è fantastica. Io amo Napoli ovviamente, però Roma è una
città che amo molto. Sono molto felice ogni volta che ho l’occasione di
venire a Roma, sia per lavorare ma anche per incontrare persone. Mi ricordo
anche quando stavo a Roma, da piccola, ero
particolarmente allegra perché era un periodo molto felice, per via di
un insieme di cose. Io amo e prediligo le
città grandi, avendo vissuto anche a New York. Mi piacciono perché c’è
tanto, c’è di tutto e di più e quindi non ci si annoia. E a Roma
non ci si annoia sicuramente.
C’è
una zona di Roma che ami particolarmente?
Mi
è capitato di frequentare recentemente la zona del Pigneto e mi è piaciuta
subito, perché è viva, è frequentata da ragazzi giovani, da coetanei. E’ un
ambiente giovane, pieno di energia.
Penso che più avanti mi trasferirò a Roma, quindi avrò modo di conoscerla
meglio, assaporarla di più, perché mi piace molto e perché è comoda per via
del lavoro.
I
romani come li trovi? Sono un po’ simili ai napoletani, no?
E’
vero, c’è sicuramente un po’ di somiglianza con i napoletani. Non ho ancora
avuto modo di conoscere bene i romani, perché fino adesso ho frequentato Roma
per lavoro. Però già il fatto che si avvicinano molto ai napoletani sono
sicuramente simpatici. Adorando Napoli e i napoletani, sono sempre più attratta
da quel tipo di persone così calorose e aperte.
E
la cucina romana l’hai assaggiata?
Certo!
Mi ha conquistata. Io sono una buongustaia e anche una buona cuoca. Mio padre mi
ha insegnato tanto in cucina.
Tuo
papà è appassionato di cucina?
Molto.
Ha imparato da suo padre. Ha la passione per la cucina ed è bravissimo a
cucinare pesce, a fare la pasta al forno, ecc...
Che
lavoro fa?
E’
rappresentante. Lavora nel settore della Moda.
A
te cosa piace mangiare?
A me
piace tutto, provo tutto e non mi creo nessun problema. In America è stata dura
perché lì poi sei circondata d Fast Food, Mc Donald, ecc… Mamma mia se è
stata dura. Ritornare in Italia è stato meraviglioso, anche per via della
cucina mediterranea, che io adoro.
Qual
è il fascino di Roma, secondo te?
Passando
davanti ai monumenti ti rendi conto del loro fascino, della loro storia
veramente straordinaria, millenaria. Vivendo a New York non esiste una cosa così
straordinaria. Puoi trovare dei palazzi che hanno
quasi 100 anni. Qui a Roma invece la cosa straordinaria è che tu ti
fermi un attimo, ti guardi intorno e vedi tutto un altro mondo. Qui, a Roma,
trovi l’antico e il moderno. E’ fantastico. E’ bellissimo. Ci sarà
un motivo per cui a Roma vengono turisti da tutto il mondo, no?
Per
un’artista Roma cosa rappresenta?
Per
un’artista Roma potrebbe essere un inizio. Adesso ci sono tantissime persone
che vogliono entrare nel mondo dello spettacolo, nel cinema, quindi questo
lavoro diventa sempre più difficile. Io adesso arrivo qui, a Roma e vediamo
cosa riesco a fare di buono. Comunque ci provo e se non riesco, me ne torno a
Napoli. Una cosa è sicura.. cioè che non avrei il rimpianto di non averci
provato.
Hai ragione, d’altronde “Chi non
risica, non rosica”. Ma con quel tu sorriso così bello e spontaneo, quella
tua simpatia e con la tua bravura, avrai sicuramente un futuro roseo nel mondo
dello spettacolo, Gaia.
Grazie
mille, Gianfranco
Cosa
ne pensi di questa intervista?
Mi
è piaciuta molto perché alcune domande non mi sono mai state fatte, e quindi
mi hanno aiutata a riflettere su me stessa e sulla persona che sono diventata.