Giulia Vespoli (attrice)                Roma   17.1.2018

                    Intervista di Gianfranco Gramola

Da piccola sognavo di fare la scrittrice, invece ho fatto l’attrice. La mia ambizione? Scrivere un libro che venda un milione di copie, che venga adattato e diventi un film. Con Roma è stato un colpo di fulmine che non ha mai smesso di farmi battere il cuore  

Contatti: Iona Marcangelo iona@planetfilm.it  Tel: +39 06 5835827  

L’attrice Giulia Vespoli è nata a Terni nel 1987 e attualemnte vive a Roma.

Formazione artistica

2012 Workshop intensivo con Jurij Ferrini - 2011 Workshop intensivo con Massimiliano Bruno - 2010 Workshop intensivo con Matteo Tarasco - 2009 Corso trimestrale di doppiaggio con Marzia Ubaldi - 2005/2008 Scuola di recitazione MUMOS con gli insegnanti: Gastone Moschin, Marzia Ubaldi, Emanuela Moschin, Mico Cundari.

Cinema

2015 “Latin lover” regia Cristina Comencini cameo C’era una volta in America - 2013 Per sfortuna che ci sei regia Alessio Maria Federici (personaggio secondario) - 2013 Buongiorno papà regia Edoardo Leo (personaggio secondario) - 2012 Viva L’Italia regia Massimiliano Bruno  (personaggio secondario).

Fiction

2015 “Casa dolce casa” regia Laura Muscardin (personaggio secondario) - 2015 “Le tre rose di Eva 3” reigia Raffaele Mertes (Clara) - 2014 “Solo per amore” regia Raffaele Mertes (Simona) - 2013 “le Tre Rose di Eva 2” regia Raffaele Mertes - 2011 Top 5 di Pif regia Giorgio Carpinteri-

Teatro

2012 Il mistero dell’assassino misterioso di Lillo e Greg regia Michele la Ginestra Teatro Sette Roma
2013 Attori contro le Mafie regia Massimiliano Vado Roma e Napoli
2012 Un marito per mia moglie regia Maura Cosenza Teatro Allo Scalo Roma
2012 Il cuore rivelatore di E.A.Poe regia R. Fazioli Teatro dell’Angelo Roma
2011-12 Tre Moschettieri e mezzo di Massimiliano Bruno regia Sergio Zecca Teatro Sette Roma
2011 Paspartù regia Massimiliano Bruno Teatro Colosseo Roma
2010-11 The Kitchen di Arnold Wesker regia Massimo Chiesa Tournée nazionale biennale
2010 Il teatro comico di Carlo Goldoni regia Marzia Ubaldi Teatro Verdi Terni
2010 Tirami su regia Salvatore Russo Teatro San Luca (RM)
2009-10 La stella sul cappotto regia Salvatore Russo Campidoglio Roma
2009 Coinquilini al loft C regia Salvatore Russo Tournée centro-sud Italia
2008-09 Equivoci d’amore regia Salvatore Russo Teatro San Luca Roma72007 Per non dimenticare raccontiamo regia Marzia Ubaldi Teatro Verdi Terni
2006 Metti una sera con… regia Stefano Alleva e Antonello Fassari Teatro Torti Bevagna
2005 We Have a Dream regia Marzia Ubaldi Teatro Verdi Terni

Pubblicità

2012 Groupama Assicurazioni regia Cosimo Alema
2012 Braun Silk Epil The Mob

Videoclip

2012 the Velveteen Dolls String Theory regia Adriano Giotti
2012 Head of communication Italieno regia Marco Vallini
2012 Luca D’Aversa Imparerò colonna sonora VIVA L’ITALIA
2012 Marco Mengoni Tanto il resto Cambia regia Saku2012 Lacuna Coil Carnage Utopia regia Saku
2011 Mini K Bros Punto su di me regia Diero
2011 East 17 Secret of My Life regia Saku

Intervista

Giulia, com’è nata la tua passione per la recitazione, per il mondo dello spettacolo?

La verità è che da spettatrice l’ho sempre avuta, fin da bambina. Amavo andare a teatro, al cinema, ai concerti con i miei genitori. Avevamo l’abbonamento annuale al teatro Verdi di Terni, che purtroppo per la città non esiste più. In televisione invece credo di aver visto tutte le repliche del telefilm Fame e del cartone Jem e le Holograms. Mi incantavano. Nonostante questa passione, mai e poi mai avrei immaginato di trovarmi dall’altra parte. Ero timidissima!



Hai qualche artista in famiglia?

Non che io sappia.

Hai mai pensato ad un nome d’arte?

No. Il mio cognome lo trovo “senza lode e senza infamia” come avrebbe detto mia nonna, mentre il mio nome lo amo moltissimo. Lo ha scelto mia sorella più grande risparmiandomi alcuni nomi improponibili che piacevano a mia mamma. (Grazie!)

Da piccola cosa sognavi di fare da grande?

Ho sempre sognato di fare la scrittrice. Lo sogno ancora oggi! Ho passato metà della mia vita a leggere qualsiasi cosa mi sia passata sotto, da Topolino ai classici, da Harmony alla letteratura russa. Crescendo sono diventata molto più selettiva, probabilmente per un minor tempo da poter dedicare ai libri, oltre a un normale affinamento del gusto ma, da adolescente soprattutto, ero un’idrovora della parola su carta … Chiunque fosse stato ad avercela messa!

Qual è stata la tua più gran soddisfazione artistica? 

Onestamente non saprei stilare un podio artistico. Ogni lavoro che ho avuto la fortuna di ottenere mi ha insegnato e regalato qualcosa, anche e soprattutto forse quelli più difficili o provanti. Preferisco guardare al futuro e credere che la più grande soddisfazione artistica debba ancora arrivare. Quel giorno magari ti farò una telefonata e cambieremo questa risposta.

Il mondo dello spettacolo era come te lo immaginavi o ti ha un po’ deluso?

L’espressione “mondo dello spettacolo” non mi appartiene molto, perché viene troppo spesso usata come fosse un’entità astratta che vive di vita propria.  Una porta con la bocca spalancata di un orco per come la descrivono alcuni, la chiave d’accesso al mondo fantastico di Alice nel paese delle meraviglie secondo altri.  La verità è che ‘sto famoso “mondo dello spettacolo” non è nient’altro che un gruppo di persone che si occupa in tremila modi diversi della stessa passione: l’intrattenimento artistico. E le persone in quanto tali, sono fallibili, piene di pregi e di difetti. Lungo il mio cammino ho perciò incontrato esseri umani meravigliosi, pregni di storie, di vita, di entusiasmi e di talenti, così come ho conosciuto persone che mi hanno fatto pensare “Io e te non possiamo far parte della stessa specie, mi rifiuto!”.

Il complimenti più bello che hai ricevuto?

“Saresti stata bella, anche se non fossi nata così bella”. Dopo questa frase, come accadde a Caruso, anche io rischiai di affogare in una lacrima da mezzo litro.

Fra colleghi c’è più rivalità o complicità?

Sai che non lo so? Credo sia un vero testa a testa. Un perfetto caso di 50 e 50. Come dicevo sopra si tratta di persone prima che artisti e le persone sono complici e altruiste, ma anche rosicone e prevaricatrici. Si incontra un po’ di tutto. Io onestamente ho sempre preferito guardare al mio orto. Gioire perché quello del vicino è arido, o farmi il sangue amaro perché quello dell’altro vicino ha più fiori? Sul serio? Esiste perdita di tempo più grande?

Compromessi pur di lavorare, molestie, stalker. Mai avuto questo tipo di problemi?

Ho ricevuto qualsiasi tipo di proposta. Avoglia! Invece stalker proprio, o dichiaratamente minacciosi DO UT DES no, ringraziando il cielo questi ce li siamo risparmiati. Nonostante ciò, proposte di lavoro che si sono misteriosamente volatilizzate per non aver mostrato alcun interesse a cene o caffè ce ne sono state quante ne vuoi. Ma sai che c’è? Non sono morta e ho ancora tutti i capelli attaccati alla testa perché sono cose che non hanno il potere di farmeli strappare, quindi va bene così.



Quali erano i tuoi idoli da ragazza?

Quindi vuoi sapere quali sono i miei idoli oggi, giacché SONO UNA RAGAZZA!
“Che comportazione è questa?” ti direbbe il caro Zalone. Parto con un’attrice visto che era ed è il mio mito da sempre, e parlo ovviamente di Lei, Meryl Streep. Indiscussa. Perfetta. Aliena. Attore Lui, Leonardo Di Caprio. Da sempre e per sempre. Come artista e se possibile, ancor di più come essere umano.

Quali sono le tue ambizioni?

Scrivere un libro che venda un milione di copie, che venga adattato e diventi un film che faccia strappare due milioni di biglietti, con cui il pubblico rida e pianga, si commuova e rifletta, e la cui strepitosa protagonista sia ovviamente io! ‘Na cosetta facile, facile no? Come si dice a Roma, basta poco, che ce vò!

Hai un sassolino nelle scarpe che vorresti toglierti?

Al momento non mi viene in mente nulla. Sono molto aperta al dialogo, anche a quello tempestoso, quindi ciò che dovevo dire l’ho sempre detto e quando non è stato così è perché ho capito che dall’altra parte non c’era la famosa “trippa pè gatti”. Se l’altro non è disposto a mettersi in gioco veramente e affrontare questa o quella questione con la stessa tua apertura al dialogo è inutile insistere. Perciò o ho chiarito, o quando mi è capitata quest’altra situazione, ho fatto retromarcia, tirato i remi in barca e deciso che andava bene anche così. Mai negato a nessuno la possibilità di un chiarimento. Lo vuoi? Ci sono. Non lo vuoi? Arrivederci. Non ho molti rimpianti e ancor meno sassolini.

Un rito scaramantico prima di entrare in scena?

Scaramantico no. Però CASCASSE IL MONDO, scaldo sempre la voce e “sciolgo la faccia” facendo tutti gli esercizi che mi sono stati insegnati dai miei maestri (Gastone Moschin, Marzia Ubaldi). Lo facevano loro che sono stati dei mostri sacri di bravura, non posso di certo permettermi io di non farlo!

Ti ritieni fortunata?

Sono davvero infinitamente grata per alcuni privilegi che ho ricevuto semplicemente venendo al mondo. La parte giusta del pianeta in cui nascere per cominciare, i migliori genitori che potessi sperare, l’educazione e i valori che ho ricevuto, il grande amore tutt’intorno, le tantissime esperienze che mi hanno fatto fare i miei, dai viaggi, allo sport, all’assecondare ogni passione io abbia avuto. La parola fortuna però non si addice propriamente alla mia vita, perché diciamo che di “sfighe” come si suol dire, me ne sono capitate e me ne capitano parecchie da sempre. Ho imparato col tempo a non farmi abbattere e a considerarle come opportunità (anche se certe volte, che fatica!). Tirando le somme posso dirti che tra Gastone e Paperino, sono ahimè decisamente più Paperino. Che però almeno è più simpatico, no?

Quali sono i tuoi hobby? Fai collezioni?

In un’altra vita secondo me ero un pesce. Fosse per me passerei la vita in acqua, che sia mare, piscina, lago, vasca da bagno, doccia di casa, terme. (Ho fatto 14 anni di nuoto agonistico). Quindi vado a nuotare ogni volta che posso, con le orecchie sott’acqua mi faccio certe pensate! Vado a cavallo e sono pazza di quei giganti buoni, ci facciamo lunghe chiacchierate oltre che passeggiate. Non faccio collezioni, ma (come il 90% delle femmine credo) ho la casa invasa da scarpe, occhiali da sole e libri. Tra poco uscirò io per fare posto a loro.

Chi e cosa porteresti su un’isola deserta?

OVVIAMENTE mio marito Robert Downey Junior! È Iron Man, il mio supereroe tra i supereroi, se non lui su un’isola deserta, chi?



Qual è il tuo tallone d’Achille?

Ci vuole davvero molto poco a farmi male.

Che rapporto hai con i soldi?

Sono generosa, anche se devo dire più con gli altri che con me. Mi piace offrire quando posso e usarli per fare regali e sorprese inattese. Saldo sempre però prima tutto ciò che c’è da saldare e solo poi mi concedo un qualsivoglia sfizio se ce n’è ancora. Questo me lo ha insegnato mia madre. Prima il dovere poi il piacere è il motto che si è sempre respirato in casa mia. Non spendo comunque MAI tutto quello che guadagno ma metto sempre qualcosa da parte, mese dopo mese come una formichina, a costo di non comprare qualcosa che mi fa gola. Questo me lo ha insegnato mio padre. Avere una borsa in meno, ma sentire di stare con le spalle almeno un poco poco coperte mi aiuta a dormire meglio la notte, soprattutto visti i tempi in cui siamo.

Hai un portafortuna?

Non ho un portafortuna, ma allego sempre una coccinella di quelle con l’adesivo sotto ad ogni biglietto, regalo o pensiero io doni a qualcuno. Che sia un compleanno o una prima a teatro. Ormai non mi firmo più, metto la coccinella. Sanno che sono io. È il mio portafortuna, ma per gli altri.

A chi vorresti dire grazie?

Alla mia famiglia. Ogni secondo di ogni giorno della vita. Sempre e per sempre.

Tu sei nata a Terni e ora vivi a Roma. Mi racconti quando ti sei stabilito a Roma e come ricordi l’impatto?

Mi sono trasferita a Roma a 19 anni e per me è stato amore a prima vista. Un colpo di fulmine che non ha mai smesso di farmi battere il cuore. Questa città ha tanti difetti, è difficile, a volte delude, a volte frusta addirittura, ma a me basta perdermi nei suoi vicoli con la musica nelle orecchie per rimettermi in pace con lei e col mondo. I miei amici a volte mi prendono in giro perché ne parlo come se l’avessi vista ieri per la prima volta. “Vabbè Giù, anche meno però!” me lo sono sentito dire non sai quante volte. Ma sai che c’è? L’amore è così, no? Se smette di stupirti ed emozionarti si affievolisce e muore. E io di Roma sono completamente innamorata. Ho vissuto anche a Londra per un anno, ho viaggiato tanto nel mondo per mia grande fortuna, e non mi farei nessun problema a trasferirmi in qualsiasi posto del globo se ci fosse un valido motivo. Però per ora sono qua, circondata da questo incanto e non posso che essere grata per così tanta bellezza, che mi riempie gli occhi anche solo sbagliando magari strada.

Quali sono state le tue abitazioni romane (in che zona hai abitato)?

Piazza Bologna, viale Trastevere, san Pietro.

La cucina romana ti ha conquistata?

Sono vegetariana da tantissimi anni, da ben prima di venire ad abitare a Roma, perciò alcuni piatti tipici non li ho mai assaggiati. Non faccio però alcuna fatica a immaginarli buonissimi. Tra quelli che mangio io, vado completamente pazza per i carciofi, sia alla giudìa che alla romana, per la cacio e pepe, per i supplì al telefono.
(Il mio piatto preferito al mondo però è la parmigiana di melanzane che proprio romana non è, shhhh!)

C’è un angolino di Roma che ami particolarmente?

L’Aventino è il posto dove vado a respirare, tutta la zona di piazza dei Coronari e dintorni è quella dove vado a passeggiare con la musica, il Fontanone del Gianicolo è molto spesso l’ultima sigaretta della sera da sola prima di tornare a casa, il Gazometro ospita le mie corse quando ho bisogno di sfogarmi col corpo. Infine il Ghetto e quartiere Coppedè sono i quartieri da cui parto quando qualcuno che non conosce Roma viene a trovarmi. E quanto mi piace villa Borghese di notte quando il traffico è deviato per lavori e ti ci fanno passare dentro! Un incanto.

Cosa ti manca di Roma quando sei via per lavoro?

Nulla. La amo, ma mi piace così tanto fare la valigia e partire che mi basta sapere di tornarci per non soffrire di alcuna nostalgia. Un mese lontana? Due? Che sarà mai. Sono secoli che sta là, non scapperà proprio ora.

Qual è il fascino di Roma?

Roma È fascino. Ogni angolo, ogni strada, ogni scorcio. Se sia la più bella del mondo non lo so, ho visto tanto ma non ho visto tutto! Sicuramente è unica. C’è così tanta storia ovunque, fruibile semplicemente uscendo di casa, e non pagando un biglietto per questo o quel museo, come accade in altre splendide ma più moderne capitali.
Per chi la osserva ad occhi sgranati come me, vederla troppo spesso maltrattata anziché messa sul piedistallo che meriterebbe è uno schiaffo in faccia.

Per un’artista Roma cosa rappresenta?

Il sogno. Siamo tutti figli della Dolce Vita, anche noi della mia generazione che, forse più nipoti che figli, non c’eravamo e l’abbiamo solo vista nei film o sentita raccontare. Per troppi aspetti purtroppo quel mondo lì è andato perduto e chi come me non l’ha vissuto può solo fantasticarci sopra. Resta il fatto che per un’artista (in Italia), Roma rimane la Mecca. Anche senza incontrare ahimè i vari Fellini, Monicelli, Age e Scarpelli, Gassman e Mastroianni che ridono o chiacchierano in qualche trattoria del centro, questo è il luogo dove venire a mostrare le carte che si hanno in tasca. Il punto di partenza. E mentre aspettiamo, perché la prima regola di un artista è: comprati uno sgabello, le attese saranno lunghissime, abbiamo il Colosseo, san Pietro, fontana di Trevi, rione Monti, piazza di Spagna, il Pantheon, campo de’ Fiori, piazza Navona da ammirare. E se vi pare poco, forse non l’avete mai guardata con gli “Occhi del cuore” ‘sta città. (Chiedo scusa, ma in chiusura, una citazione da Boris era doverosa.)