Jane
Ana Alexander (attrice, conduttrice e modella)
Roma 14.1.2016
Intervista di Gianfranco Gramola
Un’attrice
dal sorriso sexy, un po’ ribelle ma con lo sguardo magnetico e con un’ironia
unica. Ama il vero romano caciarone
e allegro e va matta per la pajata. “Roma? Non riesco a non amarla”
Jane
Alexander, all’anagrafe Jane Ana Alexander è nata a Watford (Inghilterra) il
28 dicembre del 1973. Papà britannico e mamma croata, si trasferisce
prestissimo
a Roma con la famiglia. I genitori, entrambi attivi nel mondo del doppiaggio, le
danno l'imprinting per quello che sarà il suo primo mestiere. Jane, infatti,
esordisce giovanissima come doppiatrice. A 16 anni comincia lavorare anche come
modella. Esordisce televisivamente nel 2001 nel game show notturno di LA7 Zengi,
all'interno del contenitore Call Game, diventando rapidamente un volto di
riferimento della notte televisiva italiana (nell'arco di una puntata riceve
circa 75.000 chiamate). Più tardi, sempre su LA7, conduce Blind Date.
Nel 2006 su RaiSat Cinema conduce uno speciale sulla 63ª Mostra internazionale
d'arte cinematografica di Venezia. Esordisce sul grande schermo con un cameo nel
film Le donne non vogliono più, regia di Pino Quartullo. Recita anche in
L'uomo delle stelle, diretto da Giuseppe Tornatore, e in Prendimi
l'anima, diretto da Roberto Faenza, dove interpreta la moglie di Carl Gustav
Jung. Tra le sue fiction tv più conosciute: la serie tv Elisa di Rivombrosa,
dove interpreta la perfida marchesa Lucrezia Van Necker Beuville , Ho sposato
un calciatore, regia di Stefano Sollima, e La freccia nera, diretta
da Fabrizio Costa. Nel 2007 interpreta nuovamente il ruolo della marchesa Lucrezia
Van Necker Beauville nella serie, La figlia di Elisa - Ritorno a Rivombrosa,
seguito della serie Elisa di Rivombrosa, diretto da Stefano Alleva. Nel
2008 interpreta Alessia nella miniserie televisiva Anna e i cinque. Nel
2009 ritorna su Rai 1 con la serie Il commissario Manara, diretta da
Davide Marengo, dove interpreta il ruolo di Ginevra Rosmini.
Cinema
Le
donne non vogliono più, regia di
Pino Quartullo (1993) - L'uomo delle stelle, regia di Giuseppe Tornatore
(1995) - Buck e il braccialetto, regia di Tonino Ricci (1999) - Prendimi
l'anima, regia di Roberto Faenza (2002) - Tutte le donne della mia vita,
regia di Simona Izzo (2007)
Televisione
Call
Game (Zengi), regia di
Sergio Colabona (2001) - Elisa di Rivombrosa, regia di Cinzia TH Torrini
(2003) - Elisa di Rivombrosa 2, regia di Cinzia TH Torrini (2005) - Ho
sposato un calciatore, regia di Stefano Sollima (2005) - La freccia nera,
regia di Fabrizio Costa (2006) - La figlia di Elisa - Ritorno a Rivombrosa,
regia di Stefano Alleva (2007) - Anna e i cinque, regia di Monica Vullo
(2008) - Il commissario Manara, regia di Davide Marengo (2009) - Sei
passi nel giallo: Ostaggi, regia di Lamberto Bava
Ha detto:
- Io non sono un tipo
sportivo, non amo la montagna e non guardo neanche lo sport in tv. Eppure, ora,
dopo l’esperienza di Monte Bianco, ho cominciato ad andare in palestra e adoro
farlo. Mi sento meglio e la mattina mi sveglio sempre di buon umore.
- Non sono una stronza, come
spesso la gente pensa, a causa dei ruoli che ho interpretato in tv nel passato.
- Mi piace da matti condurre
Mistero e a volte mi sono trovata a credere o almeno a dubitare di alcune mie
certezze.
- Credo che si debba
ironizzare su tutto e va benissimo ironizzare anche sul mondo della moda. E’
vero, un mondo che gira
intorno all’immagine può essere un po’ “effimero”, ma è anche così
splendido e meraviglioso.
Curiosità
- E’ stata sposata con Christian
Schiozzi, dal quale ha avuto il figlio Damiano.
Intervista
Jane,
hai iniziato la tua carriera nel doppiaggio per poi passare alla recitazione.
Cosa ti ha portato ad affrontare il reality Monte Bianco?
La follia
inizialmente e poi la voglia di fare sempre di più e di spingermi sempre oltre
e di superare i miei limiti.
Nel reality hai
affrontato delle imprese difficili. Queste fatiche cosa ti hanno lasciato dentro
di te? Quali sono state le emozioni e le paure che hai provato?
La voglia di farle di nuovo ed affrontare tutte le mie
paure e anche paure nuove!
Parliamo di cinema.
Qual è stata la tua più grande soddisfazione artistica?
Anita B. di Roberto
Faenza. Un regista che mi conosce bene e sa tirare fuori ciò che vuole da me.
Un set meraviglioso, una troupe fantastica.
Il
mondo della Tv era come te lo immaginavi o ti ha deluso?
Sono
stata molto fortunata con i lavori che ho fatto. Quella che chiamo la mia
"seconda famiglia" a Milano l'ho conosciuta su Mistero. Le delusioni
possono esserci per altri motivi ma io sono una ragazza da bicchiere sempre
pieno. O almeno cerco di esserlo.
Hai
rimpianti?
Avrei
voluto altri figli, un fratello o una sorella per Damiano.
Il complimento più bello e la critica più feroce che hai ricevuto?
Il
complimento più bello per me è quando mi dicono che si vede che sono una bella
persona, che traspare. Le critiche sono state mille. Non si può piacere a
tutti, ci ho messo 40 anni a capirlo.
Qual è la chiave del tuo successo?
Penso
l'essere me stessa.
Hai mai lavorato per beneficenza, per solidarietà?
Più
di una volta. Ma non ne faccio un vanto. Sono cose che si fanno. Punto.
Hai mai subito stalking? Se si, come hai risolto il problema?
Stalking
vero e proprio no, per fortuna. Ma ci sono dei pazzi in giro che "levate".
Hai
mai ricevuto proposte indecenti pur di lavorare?
Quando
facevo la modella, si. Ma ero piccola. E un regista, tanto tempo fa. Ovviamente
non faccio nomi .
Un tuo sogno artistico?
Scrivere.
Da sempre.
Progetti?
Non
se ne parla, sono diventata scaramantica!
A chi vorresti dire grazie?
A
mia madre, a mio padre e a Luigi Collaciani che mi chiamò per fare il provino
per Zengi e si fidò di me.
Cosa ne pensi della battaglia contro il fumo?
Credo
sia giusta anche se io fumo qualche sigaretta a volte, e vorrei smettere.
Com’è il tuo rapporto con la Fede?
Non
credo in Dio, nella vita dopo la morte, nella chiesa. A volte invidio chi ha
fede, vorrei averla anche io...
Cosa
ne pensi del nuovo papa?
Mi
piace, spero che continui così.
Pensi spesso all’aldilà?
Mai.
Quali sono le tue paure?
La
mia paura più grande è che possa succedere qualcosa a Damiano, mio figlio.
Tutto il resto si affronta.
La dichiarazione d’amore (o la lettera) più stramba che hai ricevuto?
Magari
ricevessi dichiarazioni d'amore!
Ne approfitto per farti alcune domande su Roma. Quando ti sei stabilita a
Roma e come ricordi l’impatto?
Vivo
a Roma da sempre. E anche se è molto cambiata, e in peggio, non riesco a non
amarla.
In quali zone di Roma hai abitato?
Monteverde
vecchio,Trastevere, Laurentina, Eur, piazza Bologna.
Attualmente com’è il tuo rapporto con Roma?
Come
ho detto è peggiorata tanto, in tutti i sensi. Mi mancano la Roma e i Romani di
25 anni fa.
Com’è il tuo rapporto con la cucina romana? Cosa ti piace e viceversa?
Adoro
la cucina Romana! Tutto! La Pajata, le paste, la cucina povera... Adoro!
C’è un angolino particolare che ami molto? Se si, perché?
Il
Gianicolo, l'ambasciata Finlandese,Villa Lante. La mia casa dei sogni, da
sempre. Ogni tanto ci vado e la guardo ... E sogno di svegliarmi con quella
vista la mattina.
Cosa ti manca di Roma quando sei via per lavoro?
Il
clima :)
Come ti trovi in mezzo ai romani (pregi e difetti)?
Io
amo il vero Romano caciarone e allegro:)
Cosa ti dà più fastidio di Roma, a parte il traffico?
La
burocrazia.
Esiste una Roma da buttare?
Quella
dei maleducati. Che ora stanno prendendo il sopravvento, ahimè.
Nei momenti liberi in quale zona di Roma ami rifugiarti?
Amo
mangiare da Zimberto a Trastevere, camminare con Rocco e Damiano a Villa
Pamphili, camminare per Trastevere e andare a trovare gli amici a Circo Massimo
e a via del Velabro. (0,75 e Anima Mundi), e qui dietro casa adoro il ristorante
Tuttoqua a via Barrili. Si è capito che amo mangiare e bere bene?
Per
un’artista Roma cosa rappresenta?
Dovrebbe
essere il posto giusto per lavorare nel cinema, ma nessun posto è giusto se non
è il momento giusto. Quindi auguriamoci di azzeccare quello!