Liana Radici (conduttrice - organizzatrice) Roma 3.12.2011
Intervista di Gianfranco Gramola
Una romana che ama e crede nel miracolo dello
sport, una campionessa di umiltà e saggezza e soprattutto una ragazza che
dedica tanto tempo ai disabili.
Liana
Radici è nata a Roma il 17 gennaio. Fin da bambina pratica ed ama tutti gli
sport a tutti i livelli e già in prima media decide di frequentare l’ISEF di
Roma per diventare insegnante dopo aver conseguito il diploma di maturità
all’istituto per l’alimentazione di Roma. Dopo aver praticato ginnastica,
nuoto, atletica leggera dall’età di 15 anni si dedica anima e corpo, seguita
dal maestro giapponese Yamada,alla pratica agonistica del Karate, più volte
campionessa italiana,vice campionessa europea,a 23 anni oltre ad essere già
insegnante ISEF conquista a Dusseldorf il titolo sportivo più prestigioso :
campionessa mondiale di Karate. Insegna educazione fisica nelle scuole medie
superiori per 8 anni, continua l’attività agonistica militando in nazionale
per molti anni e insegnando le attività di fitness nei più prestigiosi centri
sportivi di Roma. Conduce una propria rubrica di attività fisica
sull’emittente televisiva Tele Monte Carlo nel programma quotidiano TV Donna
condotto da Carla Urban dall’88 al 90. Consegue un attestato in Psicoterapia
nel 94 con corso parauniversitario, tecnico e giudice di gara di body building
IFBB, tecnico FIPCF docente ai corsi istruttori di cultura fisica AICAP , ASI e
FIPCF ,dal 94 ad oggi , oltre all’attività di direttrice tecnica in diversi
centri fitness di Roma e provincia organizza e presenta innumerevoli
manifestazioni sportive e convegni sullo sport, alimentazione e salute nei quali
è anche relatrice. Docente nei corsi istruttori di body building IFBB - FiPCF.
Dal 2005 al 2008 dirige una società di comunicazione, direttore editoriale di
un magazine di sport e benessere e di un mensile di natura politica fino a
settembre 2009.
Nel 2007 diventa socia fondatrice dell’associazione onlus “AtuttoTondo”
che si occupa di disabili fisici e mentali e di soggetti con disagio, nella
quale oltre a curarne la comunicazione presta servizio come volontaria. Fa parte
dell’Associazione “Fondazione lo Sport per la vita”onlus nata nel 2009
occupandosi attivamente dell’organizzazione di eventi sportivi e convegni, sul
tema Sicurezza degli impianti sportivi e prevenzione sanitaria nello sport.
Attualmente gestisce un centro fitness e conduce due programmi televisivi
sull’emittente Roma Uno: “FuoriArea” programma in diretta tutte le
domeniche e “Telecurricula” programma sull’occupazione in onda il giovedì
ed il sabato.
Ha
scritto su facebook
- Quest'anno,
Ottobre 2011, ha 5 lunedì, 5 sabato e 5 domenica. Questo succede una volta ogni
823 anni. Questo è chiamato "sacco di denaro". Quindi copia e incolla
e i soldi arriveranno entro quattro giorni. Basato su una profezia del cinese
Feng Shui.
Chi non copia, sarà senza soldi. Copia entro 11 minuti dalla lettura...
Fortunato è colui che è nato in questo mese. Buona fortuna.
- Lo
sport è sempre stata la mia vita, come: passione, agonismo, impegno,
professione. Sono felice di scoprire ancora le lacrime di fronte a qualsiasi
successo, che sia l’arrivo di una maratona o semplicemente un torneo di calcio
di quartiere… lo sport è vita e non :"lo sport per la vita".
-
Consiglio
del giorno: Vi invito a fumare di meno anche perché le sigarette sono aumentate
di 20 centesimi e di uscire senz'auto: la benzina costa di più per l'aumento
dell'IVA. Anche gli alcolici costano di più, bevete poco! Naturalmente anche le
medicine, perciò non ammalatevi!!
Intervista
Qual
è il tuo ruolo all’interno di Radio Ies, la radio di Roma?
Io
faccio la conduttrice radiofonica e la conduttrice televisiva. A Radio Ies
faccio la conduttrice di due programmi sulla salute, uno tutte le
mattine:”Essenza Salute Ies” ed uno il sabato mattina “Week End in
Salute”, mentre a Ies Tv faccio due programmi:”Videomedico”
e “Chirurgia in pratica”. A Roma Uno Tv conduco “Telecurricula” e “Res
Medica”.
Come
ti sei avvicinata al mondo della radio, della televisione?
Devo
dire che la mia origine è prettamente sportiva, quindi ho fatto l’atleta,
l’insegnante di Isef, ho insegnato il federazione, ho fatto il giudice
federale. Quindi ho praticato lo sport a 360 gradi. L’ho fatto da
protagonista, l’ho insegnato, ho organizzato e organizzo tutt’ora eventi
sportivi (è una cosa che mi viene bene), ho presentato eventi anche a livello
nazionale e internazionale (mi viene naturale). Io ho lavorato tanti anni fa a
Tele Montecarlo e per due anni, all’interno per programma “Tv donna”,
condotto da Carla Urban, avevo una mia rubrica di ginnastica. Io mi occupavo
della parte fisica, poi c’era il buon vecchio maestro Lombardi che aveva la
sua rubrica sugli animali e poi Wilma De Angelis con la sua rubrica sulla
cucina. Poi sono stata invitata parecchie volte in varie Tv, tipo in Rai quando
ho vinto i mondiali, poi Italia 1, ecc… a parte appunto come atleta, quando
portavo a casa dei risultati, ma anche come esperta in benessere, fitness e
salute. E’ partito tutto da lì, anche se io non ho mai preteso o rincorso il
sogno di andare in Tv. Mi hanno cercato loro e ci sono andata. C’era qualche
possibilità di continuare, però io ero impegnata con lo sport e sinceramente
volevo proseguire la mia strada e diventare insegnante. Poi è capitato che due
anni fa ho presentato un programma sul calcio dilettantistico, che facevo tutte
le domeniche in diretta, e ho ripreso un po’ con la Tv. Siccome avevo fatto
qualche spot e delle cose, sempre per il gruppo per il quale lavoravo, mi sono
riavvicinata alla televisione. Nel frattempo mi occupavo come direttrice dei
centri fitness e mi occupavo anche di comunicazione. Del resto ho fatto e faccio
tante cose perché nel corso degli anni. Ho fatto anche giornali e mi occupo
adesso anche del mio centro fitness a Roma, nel cuore dell’Eur e anche lì
c’è tanto da fare, come organizzazione. Poi sto organizzando delle iniziative
e di tutto e di più. Ti assicuro Gianfranco, che non mi annoio.
Nello
sport quanto conta l’alimentazione?
Tantissimo.
Perché ti permette di stare bene. Io vengo da una scuola per l’alimentazione.
Il mio liceo era basato sull’alimentazione. Io non ho mangiato carne per 16
anni, però ho vinto i mondiali. Mangiavo pesce, uova e poi ho ripreso a
mangiare carne dopo i 30 anni, però solo quella bianca, cioè pollo e tacchino.
Niente manzo, vitello e cavallo. L’alimentazione è tutto e ti cambia anche
l’umore. Questo non vuol dire che non mi faccio le mangiate in compagnia. Cedo
a qualche abbuffata e anche ai dolci, perché non sono più ligia come prima.
Una volta, quando ero più piccola, ero molto severa con me stessa, mentre
adesso mangio un po’ di tutto. Come abitudine in casa non uso il sale, non
mangio i fritti neanche se sto morendo di fame. Ci sono delle cose che per me
sono talmente assodate che non ne sento la necessità e non le mangerei proprio.
Com‘è
nata l’idea di aprire un centro fitness tutto tuo?
Quello
è proprio il mio lavoro e quindi è un sogno che ho realizzato. Io poi li ho
sempre diretti, ho sempre insegnato nei centri fitness degli altri. Ho iniziato
facendo l’insegnante di educazione fisica alle scuole medie e lavoravo come
tutte le brave istruttrici nelle palestre. Una vita che non ti dico, perché la
mattina andavo ad insegnare a scuola, il pomeriggio andavo ad insegnare nelle
palestre e la sera mi allenavo perché facevo l’atleta. Quindi una vita
faticosissima dal punto di vista fisico.
Il
tuo centro è all’Eur?
Si! Un centro molto elegante, si chiama
Olimpiaeur (piazza Luigi Sturzo, 15
Tel. 06 54210801). Ha anche un sito. Non è un centro come quello in cui
sono cresciuta ed ero abituata io. Io sono cresciuta in una classica palestra
che puzzava di piedi, era una palestra di arti marziali, sotto uno scantinato,
però a livello sono cresciuta bene. Qui nel mio centro benessere è tutto
lindo, pulito, profumato. Tutta un’altra storia.
Ho letto che ti occupi anche di disabili.
Io
faccio parte di due associazioni. Un’associazione Onlus “A tutto tondo”
che è nata circa 4 anni fa, dove aiutiamo sia le persone disabili e anche le
persone della terza età e che comunque hanno bisogno. Io faccio parte
dell’organizzazione, perché sono una socia fondatrice di questa Onlus, che
opera sul territorio di Pomezia e il mio apporto proprio come volontaria, a
parte nel tirare avanti l’associazione in sè, ma sempre con l’insegnamento
dell’educazione fisica ai ragazzi disabili. La soddisfazione più grande è
stata quando sono riuscita a portare un gruppo diversamente abili, quindi
ragazzi down e artistici, a fare lo Special Olympics di calcio. E’ stata
un’esperienza straordinaria. Unica, anche perché capisci che a loro basta
poco per essere felici. E noi invece perdiamo un sacco di tempo con delle
scemenze. Non so se segui l’organizzazione dello Special Olympics. E’ una
organizzazione che segue il criterio che porta fino alle olimpiadi i ragazzi
diversamente abili, però solo quelli intellettivi chiaramente, non quelli
fisici. Fanno tutti gli sport, facendo gli incontri a tutti i livelli, fino ad
arrivare allo Special Olympics, che sono le loro olimpiadi. Mi devi credere,
Gianfranco, che è un mondo a parte, un mondo unico che ti prende totalmente. Io
ho una foto meravigliosa con loro con la mano sul petto, quando sentivano
l’inno d’Italia. E’ una gara piccola, tutto sommato, però per loro è una
emozione unica. Pensa che emozione che provano in queste gare, anche perché
escono fuori da quello che è il loro mondo, dal quotidiano, dalle terapie,
centri sociali e dalle solite cose. Faccio parte e sono anche consigliere di una
fondazione che è “Lo sport per la vita”. Questo è basato sulla prevenzione
della salute per i giovani atleti, ma non professionisti, atleti in generale.
Questo a seguito delle tante morti bianche sui campi, soprattutto su quelli di
calcio. A livello regionale ci stiamo movendo molto, ci siamo quasi riusciti. In
questo momento abbiamo una serie di convegni e manifestazioni e siano riusciti
ad inserire un protocollo medico che prevede l’ecocardio color doppler a tutti
i ragazzini, perché il ragazzino di borgata non è diverso dal grande atleta.
Lo sforzo che fa sul campo è lo stesso. Non sta scritto da nessuna parte che
deve ricevere delle visite mediche da “plebeo”.
Qual
è
un tuo sogno professionale?
Adesso come adesso sono molto contenta di
quello che sto facendo, perché continuo ad occuparmi di sport, anche se in
maniera diversa. Ho sempre meno tempo, però alleno sempre qualche persone e io
continuo ad allenarmi. Sono contenta anche del mio lavoro in radio, perché mi
gratifica molto. Anche se faccio più televisione, la radio però mi piace
molto. Io sono nata insieme a Radio Ies, nell’aprile 2010, in occasione del
natale di Roma. C’è stato il taglio del nastro del sindaco Alemanno. Mi
hanno preso a scatola chiusa a radio Ies (risata). Il mio sogno nel
cassetto è continuare a fare quello che faccio.
Sei
romana de Roma. In che zona sei nata?
Sono
nata e sto sempre in zona Eur, quindi Roma sud o meglio sud-est. Io adoro Roma.
L’unica cosa che mi rattrista è il traffico. Roma è paralizzata nel suo
traffico e da tutti i cafoni che non la rispettano, anche se ultimamente è un
po’ migliorata. Però io che sono nata e cresciuta a Roma, quando mi capita di
andare in centro o di vederla da una prospettiva particolare, rimango a bocca
aperta e mi dico:”Quant’è bella Roma, è la città più bella del mondo”.
Io quando giro per Roma, oppure
osservo un tramonto romano, mi dico:”Io rimando incantata di questi posti. Ma
i turisti che vengono a Roma da tutto il mondo, cosa pensano, cosa provano?”.
Perché io provo delle grosse emozioni quando vado a visitare altre città e
rimango affascinata, ammagliata dalle bellezze di quei posti, che non sono poi
mai come quelle di Roma.
Quando
sei via, cosa ti manca di Roma?
Non
mi manca niente, nel senso che quando uno va via, sa che poi ritorna. Non è che
uno parte forzatamente. Poi oltre ad essere romana de Roma, sono pure romanista
Gianfranco. Ma romanista sfegatata proprio (risata), anche se in sofferenza in
questo periodo. Vado all’Olimpico a seguire la mia Roma (daje), non sempre,
però spesso ci vado. Sono innamorata dello sport, della Roma (a ridaje) sono
una che si commuove a qualsiasi vittoria sportiva sia di serie A che anche
quella del torneo dell’oratorio.
A
parte l’Eur, c’è un angolo di Roma che ami particolarmente?
Si!
Amo molto il centro di Roma, perché rimane un angolo unico, inimitabile. Anche
Trastevere è stupendo. Il Gianicolo è bellissimo perché ti permette di
vedere quella meravigliosa cartolina di Roma davanti ai tuoi occhi. Da rimanere
a bocca aperta.
Perché
i romani sono visti un po’ male dal resto d’Italia?
Penso
che un po’ di cafonaggine ce l’abbiamo, perché sono caciaroni, come si dice
a Roma. Io per 13 anni ho avuto una casa in Spagna e ammetto a malincuore, che
quando si sentiva far confusione, c’erano sempre gli italiani di mezzo. O
meglio più che italiani è giusto dire i napoletani e i romani (risata). Perché
sono i più caciaroni. Però è chiaro che non siamo tutti così. E’ come
quando si parla male di Napoli, a Napoli ci sono anche un sacco di belle
persone, educate e disponibili.
Ma
i romani hanno anche qualche pregio, no?
Ce
ne hanno tanti, Gianfranco. Sono solari, simpatici e sono così come si vedono.
Hanno la battuta sempre pronta, hanno un’ironia stupenda, amano scherzare e
soprattutto non se la tirano. Non è per malignare, però a Milano se la tirano
molto di più, perché a Milano un professionista che sa fare più o meno bene
una cosa, si vende come se fosse lo scienziato del momento. Invece il romano
magari è dieci volte più bravo di lui e non si sa neanche presentare. Non si
vende bene. Questo è come la vedo io, Gianfranco. E’ la differenza
sostanziale tra noi e i milanesi.
La
cucina romana è fatta anche di fritti e piatti pesanti. Cosa apprezzi?
Bravo
Gianfranco, hai trovato una cosa che non mi piace di Roma, la sua cucina. Fritti
niente, l’abbacchio non mi piace, le fettuccine non le mangio, la trippa, non
mi va, la pajata nemmeno… Amo le mozzarelle. Le ho mangiate proprio adesso.
Arrivano fresche fresche da Itri (Latina). Una bontà, però anche di quelle non
bisogna abusarne, perché sono abbastanza grasse. Comunque la cucina romana, no!
Alzo le mani (risata). Quando i miei amici organizzano per andare a mangiare
cucina romana, mi astengo. Non ci vado perché non so veramente cosa posso
mangiare. Quando sono in certi posti, all’estero, tipo sud America, mi piace
molto mangiare quei piatti tipici misti, dove c’è un po’ di tutto, dalla
verdura alla frutta. Sono una che fa delle schifezze incredibili (risata), nel
senso buono Gianfranco. Mischio verdura con la frutta secca e cosi via.
In
quale Roma del passato ti sarebbe
piaciuto vivere?
L’antica
Roma mi affascina da morire proprio.
Come
vivi la Roma by night?
Poco.
Sono reduce da una serata, ieri all’Hilton, l’albergo più importante di
Roma, perché abbiamo avuto una convention per il gruppo Garofalo. Devo dire che
le rare volte che esco, poi mi diverto come una matta. Poi ieri sera abbiamo
ballato e ci siamo divertiti un mondo. Però non frequento assolutamente
discoteche. Non sono una che va in giro per locali. Mi piace molto organizzare.
Se tu mi inviti add una festa, non è che faccio salti di gioia, però se mi
dici di organizzare la festa, allora ti dico di si, con entusiasmo. Sono
un’ottima organizzatrice. Organizzo gite, feste, ecc… Per domani ho
organizzato una biciclettata. Li porto tutti su una ciclabile. Domenica scorsa
ho portati tutti in un posto che ti consiglio, a Montegabbione (Tr), un posto da
andare assolutamente a vedere. Mi piace parlare con gli altri, sono un po’ la
confidente di tutti, perché riesco ad entrare in sintonia nel giro di 5 minuti,
con chiunque. Poi tutti mi raccontano le loro cose. Loro mi chiedono aiuto e a
me fa piacere aiutarli.
Dove
trovi il tempo di fare tutte queste cose?
Ormai
la mia vita è così. Io mi alzo molto presto, mi riempio di cose, mi sembra di
non farcela invece alla fine riesco a fare tutto. E’ una abitudine.
Liana Radici con Antonello Venditti