Lisa
Marzoli (giornalista e conduttrice TV)
Roma
17.1.2017
Intervista
di Gianfranco Gramola
Una
giornalista e conduttrice simpatica, solare e intelligente. In questa intervista
parla della sua passione per il giornalismo e della sua esperienza in “S’è
fatta notte”, con Maurizio Costanzo (è stato un
maestro per me). “Non escludo in futuro di diventare anche una scrittrice e mi
piacerebbe molto condurre un programma di storia o di scienze, un format
all'Alberto Angela"
Lisa Marzoli, nata a Ortona (CH) il
12/02/1979, è iscritta all'Ordine dei giornalisti professionisti dal 2005
(praticantato presso Teleadriatica del circuito Odeon Tv, già
iscritta all'Albo dei pubblicisti dal 2000). Si è laureata con 110 e lode nel
2004 in Scienze della Comunicazione con una tesi sulla tv digitale, parla
l'inglese e si interessa di politica regionale e nazionale, tematiche sociali e
culturali, televisione, cinema, arte, attualità. Vanta numerose esperienze di
lavoro: direttrice del bimestrale culturale Quarto Potere, conduttrice
del programma Testa a Testa (talk show regionale coprodotto da Teleadriatica
Odeon e TVCM), conduttrice tg di Teleadriatica Odeon con
contratto giornalistico full time, dal 1999 collaboratrice del Resto del
Carlino, inviata per la trasmissione Rai Uno mattina estate del 2004,
autrice testi per la trasmissione Uno Mattina (rubrica letteratura e
attualità - Rai Uno), dal 2005 inviata per la trasmissione Rai Uno mattina,
dal 2006 docente di Sociologia generale presso l'Università Pubblica di Chieti,
dal 2006 collaboratrice del quotidiano Il Tempo per le pagine di
politica nazionale ed economia. Dal 2007 si è occupata per il Tg3 delle
rubriche Economia e lavoro e Costume e società, per poi essere
trasferita (sempre nel 2007) ai servizi parlamentari della Rai (con la
promozione a giornalista parlamentare). Dal 2008 è stata inviata del TGR
Lazio e conduttrice di Buongiorno Regione. Dal 2010 ha condotto
l'edizione principale (19.30) del TGR Lazio, per poi passare al Tg2,
in organico alla redazione Scienze. Dal 2012 al 2015 ha condotto su Rai2 la
fortunata trasmissione Cronache Animali. Dal 2015 è tornata al Tg2.
Nell'estate 2016 la Rai annuncia di averle affidato la conduzione del programma
di attualità S'è fatta notte (capoprogetto Maurizio Costanzo, in onda
su Rai1 il sabato in seconda serata da settembre 2016).
Ha detto:
- Quando si fa questo lavoro, l'umiltà è
basilare. Intanto è un valido metodo per superare gli alti e bassi di questo
mestiere e in più ti da la capacità di immedesimarti in chi ti ascolta.
- Quando lavoravo al “Resto
del Carlino” nelle Marche, mi sono occupata di pedofilia, omicidi,
prostituzione... ho avuto anche qualche grana con qualche psicopatico. È stata
una gavetta dura, ma ho imparato questo mestiere.
- Ai giovani che vogliono intraprendere
questa professione consiglio di iniziare prestissimo: io lavoravo di
giorno al giornale e studiavo la sera per dare gli esami; alla fine mi sono
laureata e fatto il praticantato con grande velocità; a 26 anni ero dottoressa
con lode, avevo fatto l'esame di stato ed ero giornalista professionista.
- Ricordo ancora quando i miei amici mi
prendevano in giro perché invece di andare a ballare, andavo a sentire un
consiglio comunale di tre ore, e il giorno dopo mi davano appena 10 righe sul
“Resto del Carlino” per la
sintesi.
Intervista
Come
ti sei avvicinato al mondo del giornalismo? Hai qualcuno in famiglia che ti ha
trasmesso la passione?
Avevo 6 anni quando andai da mia madre
dicendole che volevo fare la bibliotecaria o la giornalista . Nel mio
immaginario di bambina le cose coincidevano, si trattava di leggere, capire,
imparare e trasmettere . A casa mia nessuno faceva il giornalista, quindi a mia
madre sembro molto strano. Ma io leggevo montagne di libri e così si convinse
che volevo fare proprio quello. Non escludo in futuro di diventare anche una
scrittrice, potrebbe essere una buona sintesi. Qualche “plot” l'ho già in
mente.
Chi sono stati i tuoi maestri?
Se mi devo ispirare a qualcuno direi Indro
Montanelli. Aveva una rara onestà intellettuale.
Secondo me è la dote più importante per un giornalista.
Attualmente
conduci “S’è fatta notte” con Maurizio Costanzo. Com’è nata questa idea,
questa collaborazione?
Ho condotto per tanti anni il telegiornale,
avevo bisogno di cimentarmi con qualcosa di diverso. Così quando Maurizio
Costanzo in persona mi ha chiamata offrendomi la conduzione di “S'e'fatta
notte” su Rai Uno, ho accettato immediatamente. Sapevo che sarebbe stato un
format vincente e Costanzo mi ha insegnato come condurre un talk show in presa
diretta. Gli devo molto. E'stato un maestro per me.
Lisa Marzoli con Maurizio Costanzo nello
studio di "S'è fatta notte"
Il
complimento professionale più bello che hai ricevuto?
Il complimento migliore che ho ricevuto è
che ho mente e cuore quando conduco, che sono analitica, ma anche sensibile
all'anima di chi intervisto. Credo che mi abbiano scelto come conduttrice di
programmi televisivi sempre per questo binomio. Quando intervisto qualcuno quasi
“sento” i suoi pensieri e così mi è facile seguirlo nel discorso e fargli
altre domande investigando. Non ho la classica rigidità di tanti colleghi di
Tg.
La critica più cattiva che ti hanno
fatto?
La critica più brutta la ricevetti a 27
anni. Una collega un po' su con l’età mi disse che non sarei mai potuta
diventare una conduttrice di un telegiornale Rai, perché ero troppo giovane.
Invece poi il Direttore nominò due nuove conduttrici giovani precarie, una ero
io. Con il tempo ho capito che e' una normale tecnica di logoramento, lo fanno
apposta . Basta non ascoltarli e andare avanti. Questo tra l’altro è un altro
ottimo consiglio che mi da spesso Costanzo .
Hai
mai fatto delle scelte di cui poi ti sei pentita?
Ho solo un pentimento professionale: lavoravo
a Rai Parlamento. Quando mi proposero Rai Sport dissi di no perché non mi ero
mai occupata di calcio. Allora mi spostarono alla Tgr dove rimasi 5 anni a
condurre il Tg, una bella esperienza, ma fare la stessa cosa per 5 anni mi annoiò
terribilmente. Non è nella mia indole la ripetitività. Forse una
esperienza con lo sport sarebbe stato più stimolante.
Quali sono le tue ambizioni?
Mi piacerebbe molto condurre un programma di
storia o di scienze, un format all'Alberto Angela. Manca una figura femminile di
quel tipo.
Parliamo
un po’ di Roma, Lisa. Quando ti sei stabilito a Roma e come ricordi
l’impatto?
Mi sono trasferita a Roma a 27 anni. Avevo già
fatto tutta la mia gavetta nelle Marche al Resto del Carlino, dove ero diventata
giornalista professionista. Avevo un ruolo ed ero un punto di riferimento per la
politica della mia regione. Quando decisi di accettare l’offerta di Unomattina
a Raiuno accettai di ricominciare da zero, di lasciare le comodità della mia
provincia per riconquistare spazio nel mondo del giornalismo romano. Sono fiera
di aver scelto la strada più difficile. Tutti mi sconsigliarono. Invece Roma mi
ha accolto bene, ma sicuramente
l'ambiente è molto più cinico di me. Oggi la mia migliore difesa è la
sottrazione. Io mi sottraggo. Ai petulanti, ai falsi, agli invidiosi e agli
ipocriti. La città pullula di tanti brutti personaggi. Io fortunatamente ho mio
marito e una famiglia molto unita, frequento solo persone per bene e cerco di
proteggermi da una città che sa essere molto cattiva.
In quale zona hai abitato?
Vivo nel quartiere Coppedè , un bellissimo
quartiere pieno di storia, di leggende e perché no, anche di un certo
esoterismo. Lo trovo affascinante. Abito in una palazzina costruita
dall'architetto Gino Coppedè , un genio della simbologia .
Nei
momenti liberi in quale zona di Roma ami rifugiarti?
Mi piace fare lunghe passeggiate fino alla
fontana delle Rane, al centro di piazza Mincio. E’
famosa perche i ragazzi di solito lì si baciano, perché sembra porti fortuna.
C'e'una bella energia.
Un consiglio al sindaco di Roma?
Un consiglio al sindaco Virginia Raggi?
Quello che chiedono tutti i romani, una città più pulita e meno buche sulle
strade . Solo chi vive la città sa quanto sono gravi questi due problemi.