Loredana Bontempi (attrice - sexystar -
scrittrice) Ostia (Roma) 27.4.2008
Intervista di
Gianfranco Gramola
Mi chiamo Loredana Bontempi. Definire se
stessi è sempre difficile: sono un’artista. Amo spaziare in forme espressive
diverse, per esprimere emozioni.
Biografia (dal sito ufficiale www.loredanabontempi.com)
Sono una studentessa di Lettere, indirizzo storico - geografico e, per caso,
sono divenuta una…sexy star ! Mi diverto a girare l’Italia con i miei
spettacoli erotici. Procediamo per ordine… Ho sempre cercato di spaziare
tra interessi diversi. Ho studiato canto, danza, pianoforte e recitazione. Mi
piace molto leggere e scrivere (ho frequentato anche un corso di scrittura
creativa con Vincenzo Cerami). Ho sete di conoscenza: dallo studio ho appreso
disciplina, amore per l’arte e apertura mentale. Ho iniziato a lavorare come
artigiana nel negozio di pianoforti di mio padre. In seguito ho spaziato nel
mondo dello spettacolo: attrice (film tv “La donna del treno” di Carlo
Lizzani, etc…), cabarettista (spettacolo “Viste da dietro” alla Sala
Testaccio), modella, corista (per il cantante Leandro Barsotti), ballerina ed
infine…sexy-girl! Ero andata in un simpatico locale a Cava dei Tirreni, il “Porky’s”:
mi fu proposto di fare lo strip-tease in sostituzione di una ragazza che non era
venuta (in seguito ho scoperto che non era stata proprio chiamata!). Sulle prime
rifiutai…scandalizzata, poi salii sul palco con “una sana dose
d’incoscienza e di curiosità”. Arrivata al punto cruciale, ricordo di aver
provato una forte emozione: mi resi conto di quanto fosse eccitante sedurre il
pubblico, suscitando erotismo con la sensualità delle movenze e degli sguardi!
Sentii quanto fosse bello e naturale lasciarsi andare al ritmo della musica e
trasmettere la propria carica vitale agli spettatori. Comunicare sensazioni è
un brivido inatteso, un andare oltre riscattando la fisicità dei sensi. E’
un’arte la seduzione, un gioco leggero... Così non ho più smesso; anzi,
prossimamente mi esibirò anche on-line grazie all’occhio “indiscreto” di
una web-cam! Sono stata ospite in diverse trasmissioni tv (“Maurizio Costanzo
Show”, ”Fuego”, ”Segreti”, ”Reporter”, ecc…). Spesso mi è stato
chiesto come sia possibile conciliare questi aspetti, in apparenza
contraddittori, della mia personalità. Mi pare logico e sano cercare di mettere
a frutto le proprie qualità intellettive, senza rinnegare per questo la
corporeità! Vivo bene con me stessa. L’erotismo mi ha sempre attratto: ho
studiato letteratura erotica e mi diletto a scrivere racconti anche di tal
genere. Vivere il sesso come proibizione violata dà luogo a morbosità e a
negatività. Essendo contraria a questo, cerco di suggerire con il mio strip un
ritorno alla naturalità dell’eros. Il mio è un “esperimento culturale”:
un sorriso lieve per combattere ipocrisie e pochezze mentali e per restituire
dignità alla fantasia e allo spettacolo erotico, facendolo uscire dal limbo
entro cui è confinato, attraverso una più consapevole e matura libertà di
pensiero.
Ha detto:
- La vita è tutto un prostituirsi: chi lo fa
con i propri superiori per avere promozioni o dei benefici, chi mentalmente
cambiando opinione, secondo chi comanda e via dicendo.
- Lo spettacolo erotico è un genere
particolare di spettacolo, non "una caduta agli Inferi"
- Ho sempre fatto sport, nuoto, danza e
ultimamente ho deciso di scegliere la boxe come allenamento fisico, perché si
fatica davvero.
- Conosco bene Tinto Brass, che è una
persona deliziosa. Ho partecipato anche ai suoi casting per i suoi film, ma sul
più bello è sempre nato un intoppo. Ormai sono già 4 film che salto.
- Amo la fotografia, amo fotografare e
ovviamente essere fotografata.
Curiosità
- Con la sua amica e collega Alexia Mell, ha aperto il
negozio di abbigliamento “Edonè”, a Ostia Lido, ma per i troppi impegni
artistici ha dovuto cedere l’attività.
- Nel
2007 ha pubblicato il libro “Poesie nude” (un vibrante spaccato di vita in
cui l’artista riunisce percorsi esistenziali a lei più cari : i ricordi, la
descrizione della natura, l’affetto per gli amici, la derisione beffarda dei
benpensanti, l’amore per la famiglia ed i ritratti
dei luoghi che ama).
- Ha inciso la canzone “Esta noche se baila”,
scritta da Antonello De Pierro ed è una divertente salsa che sembra destinata a
diventare un ballo tormentone estivo.
- Ha
studiato al Conservatorio pianoforte e canto ed è anche restauratrice di
strumenti.
- Ha
realizzato due calendari sexy per il mensile “Playman”.
Intervista
E’
domenica. La contatto telefonicamente. Lei è in un grande centro commerciale
romano, intenta a fare shopping e mi dà appuntamento per la sera, alle 21.00.
Al telefono Loredana è molto gentile e disponibile. Più che una sexy star, mi
sembra di parlare con una vecchia amica, tanto è alla mano e simpatica. Sulla
sua bellezza non ci sono dubbi, basta vedere le foto del suo sito per rimanere
affascinati dalle sue curve perfette e dalla sua carica erotica e provocante.
Loredana,
tu sei di Roma o di Ostia?
Io
sono nata a Roma, poi ho sempre vissuto a Roma
e ultimamente mi sono trasferita a Ostia, che è sempre un quartiere di Roma.
Ostia, sarà una cosa strana, ma è una città nella città, perché come
statuto è sempre stato un quartiere di Roma. Tanti pensano che sia una
cittadina vicino a Roma, invece è Roma, fa parte di Roma.
Che
rapporto hai con la tua città?
Io
amo tantissimo la mia città, la vivo, la studio, ci sto bene e la difendo da
chi ne parla male.
C’è
un angolo di Roma che ami particolarmente?
Io ho
studiato Lettere e mi sono laureata in Geografia Storica e la mia passione è
sempre stata Roma e tutte le trasformazioni del centro urbanistico e quindi amo
molto il centro di Roma. Altra zona che mi piace tantissimo è l’Aventino e
anche l’Eur, che è un quartiere vicino a Ostia.
Cosa
ti manca di Roma quando sei via per lavoro?
Mi
manca la familiarità che ho con la mia città. Invece una cosa che non mi manca
per niente è il traffico (risata). A Roma il traffico è peggiorato, perché
oltre ad esserci il caos, c’è il
rumore e l’aria inquinata. Anche per questo mi sono straferita in periferia,
ad Ostia.
Nei
momenti liberi in quale zona di Roma ami rifugiarti?
Nei
momenti liberi mi piace andare al mare, che è qui a due passi, oppure mi piace
andare nelle zone verdi, nei parchi. Roma ne ha tanti di parchi e di zone verdi,
per fortuna.
I
romani, come li trovi?
Io
sono romana de Roma e quindi mi trovo bene in mezzo ai romani (risata). Mi
piace molto l’atteggiamento dei romani, che è sempre positivo e un po’
scanzonato e fatalista. Il romano mi diverte molto
anche per la battuta sempre pronta e l’atteggiamento alla Alberto
Sordi. Questo è il lato carino del romano, quello che mi piace. Quando invece
è strafottente ed esagerato mi piace un po’ meno.
Per
un’artista, Roma cosa rappresenta?
Per
un’artista rappresenta tante opportunità, perché bene o male è una grande
città e anche un punto di riferimento per tante cose, tante attività
artistiche, per la televisione, il cinema e quindi uno a più possibilità di
sfondare.
Come
hai iniziato a lavorare nel mondo dello spettacolo, Loredana?
Ho
iniziato facendo teatro e cabaret. Poi ho fatto cinema e ultimamente ero nel
cast di “La sconosciuta”, di Giuseppe Tornatore e poi ho fatto un serial Tv,
dal titolo “Rome”, prodotto dalla Hbo, Bbc e Rai. La prima serie è già
andata in onda sulla Rai. Ho fatto anche la corista per due anni per Leandro
Barsotti, autore di successi come “Voglio che mi ami” e “ Mi piace”.
Questo è successo diverso tempo fa, perché sono diplomata in pianoforte e
quindi di musica me ne intendo e devo dire che è stata un’esperienza
interessante e divertente. Leandro è bravissimo.
Una
curiosità … Loredana è il tuo nome vero?
Si!
E’ vero. Io mi chiamo proprio Loredana Bontempi (risata). Ci avevo pensato
ad un nome d’arte all’inizio della mia carriera, perché mi era stato
consigliato, poi in realtà ogni nome non me lo sentivo mio. Il mio nome
d’arte era “The Phoenix” (La Fenice). Poi tutti lo storpiavano e allora
ho preferito riprendere il mio nome vero, però adesso che sono più famosa,
penso che dovrò usare di nuovo il nome d’arte.
Ho
letto su internet che hai fatto anche dei film “osè”. Com’è nata la
decisione, la voglia di fare questo tipo di film?
Era
una mia curiosità che volevo soddisfare. Io avevo le mie idee sull’erotismo e
le ho tuttora, soprattutto sugli spettacoli erotici, che amo fare e costruire in
maniera particolare, con le basi, ecc… Questa è anche la mia attività
principale, poi nell’ambito dell’erotismo, parlo di quello esplicito, è
stata una mia curiosità che ho voluto provare. Questo è stato un episodio
della mia carriera artistica, non lo rinnego, ma ripeto è stata una cosa
episodica.
I
tuoi genitori come l’hanno presa?
I mie
genitori hanno sempre rispettato le mie scelte, perché mi amano e mi stimano.
Sicuramente essendo una famiglia molto tradizionale, in tutto e per tutto,
avranno avuto le loro perplessità, però non mi hanno fatto pesare questa
scelta.
Ma
loro, che futuro sognavano per te?
Loro
hanno sempre avuto fiducia in me e nelle mie possibilità e hanno sempre
accettato qualsiasi mia scelta, sapendo che cerco di fare sempre le cose nel
migliore dei modi possibile.
E’
vero che hai un negozio ad Ostia e un Disco Night a Rieti?
Si!
Due anni fa, insieme alla mia collega e amica Alexia Mell, abbiamo aperto un
negozio di moda a Ostia, però adesso l’abbiamo dovuto cedere. Non ce la
facevamo a starci dietro, perché eravamo sempre in giro per l’Italia a fare
serate e quindi abbiamo lasciato perdere. Poi come attività era bella, però
era troppo lontana dal nostro mondo, quello dello spettacolo. Il Disco Night
invece è molto più compatibile con il mio mestiere, nel senso che si tratta
del mio lavoro e quindi è nell’ambito dello spettacolo.
Tornando
indietro rifaresti tutto il tuo percorso artistico o cambieresti qualcosa?
Tornando
indietro rifarei tutto quello che ho fatto, sicuramente cercherei di farlo
meglio, perché non sono mai completamente soddisfatta e quindi cerco sempre uno
spazio per migliorare.
La
cosa più cattiva che hanno detto o scritto di te?
Veramente
non ci faccio caso, Gianfranco, perché sono un po’ rassegnata al fatto che
quando si parla di erotismo, si debba parlare sempre in maniera negativa o da
presa in giro o addirittura volgare. Sto girando un po’ sui vari forum e ho
notato questo. Mi dispiace parecchio questa cosa, ma non per me, ma per la
cultura in generale, perché nel XXI° secolo sarebbe ora che si cominciasse a
capire che l’erotismo è una cosa bella, sana e culturale, se non è vista con
morbosità e diciamo con pregiudizio e quindi con rispetto verso le scelte
altrui. Non vedo perché l’erotismo debba essere relegato in un limbo, in
qualcosa di sporco e di abbietto, da prendere in giro o da rinnegare. Questo è
l’atteggiamento ufficiale, ma quello ufficioso è molto diverso.
Però
tanti parlando di erotismo, pensano al porno, che è una cosa diversa.
Ma
non è tanto la differenza fra l’erotismo o il porno. Secondo me, anche se
fosse porno, c’è sempre bisogno di rispettare le scelte altrui. Il rispetto
è fondamentale per le persone. Non si può parlare di sessualità in maniera
volgare, perché rende volgare quello che in realtà non è volgare.
Nei
tuoi spettacoli erotici, c’è mai stato un fan un po’ troppo focoso o
invadente?
In
genere non ci sono dei grossi problemi con il pubblico, perché la gente che
viene a vedere i miei spettacoli sexy, già sa che tipo di spettacolo è venuto a
vedere e quindi si comporta con rispetto e con educazione. Certo una sera può
esserci uno che ha bevuto un po’ di più, però non comporta un problema,
perché c’è sempre la sicurezza, che con garbo è pronta ad intervenire e
quindi io posso esibirmi tranquilla.
Il
complimento più bello che hai ricevuto?
Fortunatamente
me ne vengono fatti molti. In genere mi fanno piacere tutti, da quelli che
riguardano la mia bravura a quelli che riguardano il mio fisico. Anche i
complimenti per il mio sorriso mi fanno piacere.
So
che ti piace scrivere. Con le tue esperienze artistiche ne avrai di cose da
raccontare. Perché non scrivi un libro biografico?
Ho già scritto qualcosa, Gianfranco. Il Ministero dei Beni Culturali ha pubblicato
una mia raccolta di poesie, che riguardano la mia vita, le mie emozioni. Il
libro si chiama “Poesie nude” ed è appunto in forma poetica. Per quanto
riguarda la narrativa, non so se farò un libro autobiografico. Adesso sto
raccogliendo diversi racconti e del materiale, ed ho intenzione di pubblicarlo,
però non penso in forma autobiografica.
Che
rapporto hai con la Fede, Loredana?
Io
sono credente. Posso dire che cerco la Fede e sono su un cammino di ricerca,
perché ultimamente ho diversi nodi da sciogliere. Però sono credente.
Hai
dei complessi?
Quando
sto bene, vedo tutto molto positivo, invece quando sto male vedo tutto nero, ma
non è che mio vedo piena di difetti o mi faccio dei complessi. Diciamo che vedo
il bicchiere mezzo vuoto. Tendenzialmente mi piace essere una persona ottimista
e mi impegno nell’essere ottimista, poi però ci sono i lati negativi e
soprattutto i giorni negativi, ma questo è per tutti.
Hai
un sassolino nelle scarpe che vorresti togliere?
Ce ne
sarebbero tanti, caro Gianfranco (risata). A volte è meglio lasciar perdere.
Però uno dei sassolini è quello che ti dicevo prima e che riguarda il mio
lavoro, ossia il fatto che ancora non viene recepito il senso dello spettacolo
erotico per quello che è, cioè uno spettacolo. Uno spettacolo che suscita
emozioni, anche erotiche, ma che infine è uno spettacolo che ha la stessa
dignità di qualsiasi altro spettacolo o altra forma teatrale. L’atteggiamento
e la mentalità, quella ufficiale che deve condannare, deridere e nascondere.
Invece quella ufficiosa è molto più libertina e quindi questa discordanza,
questa ipocrisia è un po’ fastidiosa. Comunque io riesco a convivere
abbastanza bene e questo è l’importante.
Hai
un sogno nel cassetto?
Pure
lì, ce ne sono molti di sogni. Io amo tantissimo scrivere e voglio trovare più
tempo da dedicare alla scrittura.
Progetti?
Ovviamente
continuare con lo spettacolo e anche con altre forme di spettacolo, come ho
sempre fatto, perché ho spaziato dalla televisione al cinema, dal teatro alla
musica, ecc… Nei miei progetti c’è anche quello di scrivere ( risata ) e
poi occuparmi del mio locale che mi sta dando molte soddisfazioni. Mi piace
impostarlo come un locale che amo che sia, cioè un posto dove una persona può
venire a bere una cosa, a passare una serata diversa, allegra, spensierata e
divertente, senza troppi pregiudizi o complessi. Un locale dove uno può venirci
con gli amici o con la propria compagna, a vedere una bella ragazza che si
esibisce in uno spettacolo erotico. Queste esibizioni le faccio insieme ad
Alexia Mell, che è una mia cara amica e che la pensa come me.