Manuela
Villa (cantante) Formello (Roma) 6.7.2003
Intervista di Gianfranco Gramola
La
trionfatrice dell'Isola dei famosi
Manuela Villa (all’anagrafe Manuela Maria
Garofalo Pica) è nata a Roma, il 7 febbraio del 1966. Figlia del cantante
Claudio Villa e della soubrette e ballerina Noemi Garofalo, che aveva avuto una
lunga relazione con Villa dalla quale era nato nel 1960 Claudio e sei anni dopo
Manuela, inizia a studiare canto e pianoforte all'età di cinque anni. Conosce
suo padre all'età di dodici anni: il cantante, però, che nel frattempo si è
sposato ed ha avuto altri figli, rifiuta il riconoscimento legale, che Manuela
richiederà negli anni '80, non appena diventata maggiorenne; la causa, che si
protrarrà per molti anni, vedrà la sentenza definitiva solo nel 2004, con la
pronuncia della Corte di Cassazione (sebbene non sia stato mai effettuato
l'esame sul DNA ma esclusivamente prove immunoematologiche) circa la
declaratoria giudiziale di paternità del "reuccio della canzone", che
consente a Manuela di aggiungere al cognome della madre quello vero del padre
(deceduto nel 1987), e cioè Pica.
Attività
artistica (tratta dal sito ufficiale)
Prima
apparizione ufficiale nella trasmissione televisiva “ Piacere Rai 1” con le
canzoni “ Granada” e “Un amore così grande” – 1990. Tour in Canada e
Stati Uniti. E’ ospite nelle seguenti trasmissioni televisive “Domenica In
“, “Occhio al biglietto”, “Piacere Rai Uno” . Stagione teatrale e
televisiva dal Salone Margherita “Saluti e Baci” – Rai. Festival di
Sanremo 1994. Tour in Australia e Canada. Viene scelta da Alan Menken per la
colonna sonora del cartone animato della Walt Disney come voce protagonista di
“Pocahontas”. Per il 50° anniversario del Sacerdozio di Giovanni Paolo II,
canta in Mondovisione da Piazza San Pietro “ The tree of faith and peace” di
cui è coautrice del testo.Viene considerato un evento storico dal momento che
per la prima volta si riuniscono tre cantanti donne rappresentanti le tre
religioni monoteiste ( ebraica, musulmana, cattolica) per la pace nel mondo con
R.Gabbay e S.Sayd – 1996. E’ ospite in occasione del “Congresso
Eucaristico” – Bologna. Concerto per l’Epifania dal Monastero di Santa
Chiara – Napoli. Due Special serali presentati da Paolo Limiti dove Manuela
propone duetti indimenticabili con Claudio Villa. Apparizioni in televisione,
nei seguenti programmi: - Domenica In - Furore - Festival di Napoli - Io amo gli
animali - Ci Vediamo in TV - Vent’anni - Maurizio Costanzo Show - Innamorati
Pazzi - Serenata Celeste Al festival di Viva Napoli riceve il premio come
l’artista più votata all’estero. Si riconferma come voce protagonista nel
nuovo film Disneyano “Pocahontas II” – 1999. Nuova trasmissione televisiva
“ Alle 2 su Rai Uno” condotta da Paolo Limiti, tutti i giorni su Rai Uno –
1999/2000. Speciale in prima serata: Manuela e Claudio Villa “Insieme”. Ad
ottobre: nuovo CD in uscita dal titolo: “Un Amore così grande”, arrangiato
e coordinato da Claudio Garofalo, suo fratello, presentando così i suoi primi
quattro brani inediti composti da Claudio compositore delle musiche e Manuela
autrice dei testi. Manuela Villa vince l’edizione 2001 di “ Viva Napoli”.
Tour 2001. 20 Settembre 2001 partecipa a
“30 Ore per la Vita “ su Rete 4. Si riconferma vincitrice di “Viva
Napoli” edizione 2002. Presentazione del suo primo singolo “Chiamo Amore”.
Rappresenta il presente ed il futuro di Manuela: brano intenso che fonde sonorità
pop con il bel canto; Massimo Varini produttore artistico e compositore della
musica. Manuela Villa è autrice del testo insieme a Valter Sacripanti. Segue il
tour 2002 all’insegna di Grandi Successi. Nello stesso anno la vediamo tutti i
giorni su Rai Uno come ospite fisso al programma televisivo "Casa Raiuno"
condotto da Massimo Giletti. Viene riconfermata con successo per l'anno
2003/2004. Nel Natale 2004 Manuela con l'orchestra diretta dal maestro Peppe
Arezzo si esibisce nelle più maestose Cattedrali siciliane con "il
concerto di Natale" Nel 2005 si propone in nuove trasmissioni televisive in
qualità di opinionista come " L'Italia sul due " con Monica Leofreddi
e Milo Infante. Ad "Insieme" con Salvo La Rosa su Antenna Sicilia con
musica dal vivo e tanta ironia. Partecipa di nuovo con successo al programma di
Simona Ventura "Quelli che il calcio" nell'edizione 2005/2006. Nel
mese di marzo dello stesso anno ritorna in Canada riscuotendo ancora una volta
successo con il pubblico tanto da essere riconfermata quattro mesi dopo in
occasione del 40° anniversario della Chin International. Il tour 2006 si
conclude con successo nel mese di ottobre e inizia subito l'allestimento per il
tour di Natale 2006 " Gospel italiano " insieme ad Annalisa Minetti e
Marcello Cirillo con Francesco Carlesi al pianoforte e il coro gospel "
Libera Armonia ". Dopo un
periodo di pausa, dovuto alla maternità, nel 2007 pubblica il libro “L'obbligo
del silenzio”, pubblicato dalle edizioni Curcio, al quale è allegato un cd
contenente “Ascoltami”, canzone nuova dedicata al padre in occasione della
ricorrenza del ventennale della scomparsa. Nel 2007 partecipa, alla quinta
edizione de L’Isola dei famosi, dove viene decretata vincitrice, battendo al
televoto l'altra finalista, Debora Caprioglio.
Discografia
Album:
1993 – Un concerto
italiano – 1994 Una vecchia canzone italiana (con il gruppo “Squadra Italia) – 1995 Pocahontas (colonna
sonora) – 1999 Manuela Villa – 2000 Un
amore così grande.
Singoli: 2003
Chiamo amore – 2007 Ascoltami (allegato
al libro “L'obbligo del silenzio”)
Ha
detto:
- Mio padre Claudio, è morto il giorno del
mio compleanno: il 7 febbraio. Io non credo che certe coincidenze non abbiano
significato.
- Il mio sogno era di diventare concertista.
A sedici anni le mie grandi passioni erano il pattinaggio, che praticavo a
livello agonistico, e il pianoforte.
- Io
continuerò a fare il mio mestiere come ho sempre fatto e, se qualcuno mi noterà
aldilà dell’etichetta, vorrà dire che è una persona intelligente.
- Cosa
farò con i soldi vinti all’Isola? (200 mila euro). Centomila li ho gia devoluti alla Fondazione Giambrone per
bambini talassemici. Gli altri 100 mila sono per gli studi di mio figlio, voglio
che frequenti una buona scuola e dargli un
futuro.
Curiosità
- E’
separata dal marito Marco Narducci (sposato il 10 - 4 - 1999), dalla cui
unione è nato Jacopo. Attualmente sembra legata al preparatore atletico Thomas
Semeraro.
- Appassionata
di moto, come papà Claudio, possiede una Yamaha Dragstar 650.
- Ha
pubblicato il libro autobiografico “ L’obbligo del silenzio”, edizioni
Curcio.
- E’
sua la canzone che canta nella versione italiana di Pocahontas.
Intervista
In
quale zona di Roma hai passato l’infanzia, Manuela?
Io
sono cresciuta a Monteverde Vecchio, per un periodo adolescenziale. Ricordo che
frequentavo la parrocchia di San Pancrazio, che stava lì vicino, una parrocchia
molto bella a che a livello storico. Sta sopra il Gianicolo, zona villa Pamphili,
capito? E’ una zona bellissima, quella. Questa è il luogo dove sono
cresciuta, anche se io comunque sono cresciuta molto in Sicilia, per cui a Roma
c’ho vissuto solo alcuni anni della mia gioventù.
In
quali zone hai abitato?
Io
sono nata praticamente a Primavalle, poi a due anni sono andata ad abitare a Monteverde Vecchio, a porta San Pancrazio per capirci, dopo di che ho
fatto altri tipi di scelte e ora sto appena fuori Roma, a Formello.
Com’è
attualmente il tuo rapporto con Roma?
Diciamo
che io, vivendo un po’ fuori Roma, la vivo con un po’ di angoscia, perché
ogni volta che devo recarmi in centro, diventa un dilemma, un problema.
Sinceramente se non sono obbligata, evito di andarci. Invece me la godo la sera
perché è più tranquilla, oppure nei periodi dove la gente parte per le ferie.
In quel periodo Roma è vivibilissima ed è molto bella.
Ami
la cucina romana?
No!
Non la amo molto. Assolutamente. Ma non perché non mi piace, ma è perché sono
una persona perennemente a dieta e la cucina romana è buonissima, ma è molto pesante. Diciamo che non la posso gustare come vorrei.
C’è
un angolo di Roma a cui sei affezionata?
A me
piace moltissimo la zona del Gianicolo, perché lì ci si andava da ragazzini,
con gli amici col motorino. Diciamo che mi piace quella zona, anche per motivi
d’infanzia. Quella era la zona d’azione mia e dei miei coetanei.
Quando
sei lontana da Roma, cosa ti manca?
Mi
manca lo spazio, la vivibilità. Cosa che magari non trovo in altre città. Poi
a Roma trovi tutto, c’è una serie di cose che tu puoi passare dal classico al
moderno senza problemi. A Roma c’è tutto, trovi tutto.
I
romani, pregi e difetti?
Ma,
sai, il romano vero è sparito, però devo dire che, rispetto ad altre razze,
altri popoli, la popolazione romana è una popolazione affabilissima. Riscontro
moltissimo il fare romano nel sud, non al nord d’Italia. Lo vedo più
accostato al meridione. Il nord ha
un po’ più di difficoltà, è più chiuso e meno aperto, meno espansivo, meno
aperto al dialogo. Da meno confidenza. Qui a Roma è diverso. Per esempio,
l’altro giorno sono andata a via dei Prefetti, dove c’è un barbiere come
quelli di una volta, con quelle poltrone antiche, la vecchia scritta fuori, come
una volta. Dentro c’era il barbiere, un signore anziano che ha lasciato tutto
com’era all’epoca. Beh, questa cosa mi ha lasciato una emozione immensa.
Queste sono cose, se tu vai in altri posti, non le trovi, a meno che tu non vai
nell’entroterra o nel paesino.
Come
vivi la Roma by night?
Io
non faccio molta vita mondana, ad essere sincera. Sono una persona che in
qualsiasi posto mi trovo socializzo benissimo, sto bene con le persone, però
non mi muovo tanto da casa per andare a divertirmi. Anche perché la notte è il
mio momento creativo, per cui “casa, dolce casa”.
Qual
è stata la tua più grande soddisfazione artistica?
Quando
ho cantato in piazza San Pietro per il Papa. E’ stata una soddisfazione
artistica e morale. Il pezzo era una canzone per la pace e cantarla in Tv, in
mondovisione e da alcune religioni monoteiste che per la prima volta si
riunivano per la pace, è stata una grande emozione. Poi la canzone è stata
scritta in parte da me, quindi la soddisfazione era a 2000 (risata). E poi il
pensare che tutto il mondo mi guardava e per un significato così importante,
che pelle d’oca, ragazzi.
E
delusioni?
Oddio!
Ce ne sono certamente. Ci sto pensando. Una è quella, purtroppo, di trovarmi in
un contesto lavorativo, parlo proprio dell’Italia,
che è proprio con i paraocchi e si tende sempre a non guardarsi attorno. Cioè
etichettare le persone in una maniera, senza guardare altro. Io ho iniziato a
cantare fuori, all’estero, per cui, diciamo, la mia carriera iniziandola da fuori, mi ha
insegnato che non esistevi solo tu e a capire che c’è gente molto preparata
in giro, per cui a stare con i piedi per terra e a scambiare i messaggi
culturali con altre culture, con
altre persone. Cosa che invece in Italia è molto restrittivo, come discorso,
ecco. Cioè, uno sa cantare e basta. Invece io la vedo diversamente perché ho
avuto modo di lavorare molto all’estero. E questa è stata una grande fortuna
per me.
La
passione per lo spettacolo com’è nata?
E’
nata per caso, nel senso che io, come tutti i bambini delle elementari nella mia
scuola ho frequentato un corso di pianoforte nel doposcuola, per cui ho imparato
a leggere e scrivere la musica. Poi è successo, che intorno ai 14 anni mi sono
regalata un disco di Barbara Streisand e ho cominciato ad apprezzare un certo
tipo di musica e a scoprire la mia voce. E’ stato molto casuale.
I
tuoi genitori che futuro sognavano per te?
Mia
madre non si era prefissa nulla. Mi ha lasciata libera di scegliere. Sai quando
tu vai a scuola quando fanno le riunioni famigliari dove indicano il percorso
che l’alunno deve seguire, finita la III° media, per consigliare ecc…, io
ho scelto una strada artistica perché ho scelto la scuola di Cine Tv, ho
frequentato la scuola di stato di cinematografia italiana e mi sono diplomata
come molte attrici cinematografiche. Quindi al di là della musica, avevo
coltivato questa passione. Pertanto mi ero dedicata a qualcosa di artistico e
poi contemporaneamente si cantava, si suonava e poi ho fatto una scelta.
So
che hai cantato in coppia con papà Claudio!
E’
stata una grande emozione, perché, chiaramente, non essendo stato fatto in
vita, era sempre stato un sogno, e in qualche maniera è stato realizzato.
Dicono che per me è stato un grande momento e ogni volta lo è.
Essere
la figlia di Claudio ti ha creato più vantaggi o svantaggi?
Beh,
come tutti i figli d’arte bisogna dimostrare di essere all’altezza. Diciamo
che io prima di tutto ho dovuto lottare per dimostrare di essere figlia di
Claudio Villa, quindi ho avuto un doppio problema e poi dimostrare di esserne
all’altezza, inoltre dimostrare di avere una mia personalità. Queste sono
tutte cose da mettere in conto. Non è facile perché poi bisogna rispettare il
lavoro che il genitore ha fatto in precedenza, perciò non esiste che una, solo
perché figlia, si arroghi il diritto di rovinare la carriera di un genitore,
perciò deve stare attenta. Hai delle responsabilità molto grandi. Io mi sento
molto responsabile forse è questo che mi fa stare cauta nelle mie scelte.
Quando
non lavori quali sono i tuoi hobby?
Amo
tantissimo gli animali e quando posso, sto insieme a loro.
Che
rapporto hai con la fede?
Sono
cresciuta insieme alle suore (risata). Penso che come concetto sono cresciuta
diversa da quello che voleva mio padre, che era sempre in contrasto. Io ho mia
zia suora, però al di là di questo io penso che dall’alto c’è sempre
qualcuno che pilota tutto, perché io ho avuto dei risultati che da sola su
questa terra non avrei mai potuto avere se non avessi creduto e sentito che
c’era qualcosa di molto più grande di noi.
Hai
un sogno nel cassetto?
Fare
un tour a livello internazionale con una grande orchestra. E’ un sogno
personale!
A
chi vorresti dire “grazie”?
A
me! Prima di tutto perché sto ancora lottando e poi per aver speso tutte le mie
energie su cui credo.
Progetti?
Tanti!
Ho appena iniziato il tour che finirà a settembre e poi ho intenzione di fare
tutta una serie di inediti, speriamo che qualcuno ci creda.