Manuela
Zero (cantante e ballerina)
Roma
4.1.2017
Intervista di Gianfranco Gramola
In
questa intervista la simpatica Manuela Zero racconta
i suoi inizi e l'esperienza a Domenica In con Pippo Baudo. "I primi
anni a Roma sono stati tosti, fra provini e porte sbattute in faccia. Il mondo
dello spettacolo? E’ molto più emozionante e molto più luccicante di come
immaginavo, ma anche molto faticoso” . Dopo Domenica In c’è un progetto
musicale che riguarda la musica e la danza"
Per
contattare Manuela Zero, il suo manager è Manuel Magni e.mail m.magni@newtoneagency.it
Attrice di teatro e televisione,
Manuela Zero di Marina di
Sorrento, ha lavorato come primadonna per Pier Francesco Pingitore,
facendo la ballerina e imitando il ministro Maria Elena Boschi. Per la tv ha
avuto piccoli ruoli in Un posto al sole,
Romanzo criminale e
La serie Don
Matteo. Per il cinema ha recitato in Go Go Tales
(2007), Non smettere di sognare (2011), Il professor Cenerentolo
(2015) e Le grida del silenzio (2017). Molti
ricorderanno la Zero tra i finalisti
del talent di Raffaella Carrà “Forte
Forte Forte”.
Intervista
Come
ti sei avvicinata al mondo dello spettacolo? Hai qualche artista in famiglia?
Io
non vengo da una famiglia di artisti, anche se mio padre, a modo suo, è un
po’ artista. La passione per lo spettacolo credo sia una cosa che è nata
spontanea in me. Da bambina volevo fare di tutto, volevo fare la scuola di
danza, volevo suonare il pianoforte e nelle
recite scolastiche ero sempre in prima linea. Mio padre è sempre stato
accondiscendente sulle mie volontà, fin da quando ero piccolina. Lui mi ha
spinta a studiare le cose che mi piacevano fare e poi nello studio di queste mie
scelte mi sono accorta che mi piacevano molto.
Hai
mai pensato ad un nome d’arte?
No!
In realtà Manuela Zero mi è più congeniale, nel senso che credo che il mio
cognome sia un nome d’arte di suo. Non c’ho mai pensato perché Zero mi
piace moltissimo.
Il
mondo dello spettacolo era come te lo immaginavi o ti ha deluso?
Per
tante cose non era come me lo immaginavo. Invece in alcuni lati è molto di più
di come pensavo …
Cioè?
E’
molto più emozionante, molto più luccicante e molto più amplificato. Poi ci
sono anche delle cose che non immaginavo, nel senso che è molto più faticoso,
complicato, bisogna stare sempre in prima linea, non bisogna mai abbassare la
guardia. Io vengo da un paese dove non ho conoscenze, non ho spinte, non ho
nulla e quindi devi sempre dare il massimo per essere all’altezza. Questo
mondo è più duro di quello che le persone si immaginano e più bello di quello
che mi aspettavo.
Il
complimento più bello che hai ricevuto?
Di
complimenti non ce n’è uno solo. In questo periodo non immaginavo mai di
avere due grandi della televisione italiana accanto a me, in una maniera così
importante, che sono Raffaella Carrà e Pippo Baudo. Sono supportata da questi
due mostri sacri della nostra TV, quindi da un lato c’è Raffaella che mi
sostiene in un modo anche molto personale, quindi mi scrive, mi chiama, la
incontro e l’ascolto. Da un altro lato poi c’è Pippo Baudo che vedo tutti i
giorni e mi sta facendo conoscere meglio questo ambiente. Quindi i complimenti
più belli arrivano da loro due. Anche se, devo dirti la verità, i complimenti
più grandi e sinceri sono sempre quelli di mia madre e di mio
padre, perché tengo moltissimo al loro giudizio.
Mi
racconti la tua esperienza a Domenica In?
A
Domenica In mi trovo molto bene, è un’esperienza che dal punto di vista
professionale mi sta dando tantissimo. E’ un percorso molto lungo e un po’
alla volta mi sto rendendo conto che
ogni domenica apprendo cose diverse, sto imparando a smussare dei miei difetti
artistici, sto cercando di capire cosa funziona, sto imparando ad essere più
vera possibile, perché alla fine quello che arriva al pubblico è come sei.
Domenica In è una bella esperienza, molto faticosa dal punto di vista
professionale, perché tutte le
domeniche devi cercare di dare il massimo. Nel programma io canto e ballo,
quindi faccio prove su prove, però ne vale la pena, perché per me è una
grossissima opportunità.
Tu
sei cantante e ballerina. In quale di questi ruoli ti senti più a tuo agio?
Sono
anche attrice, quindi diciamo che sono una performer. Io mi sento più a mio
agio e mi da più soddisfazione quando faccio le tre cose insieme. E’
l’insieme di queste tre arti che mi rende forse più speciale rispetto a
qualcun altro. Dico forse perché sto lavorando molto, sto cercando di
migliorarmi sempre di più. Io studio tutti i giorni sia canto, ballo che
recitazione proprio per crescere professionalmente.
Con
quali idoli sei cresciuta?
Da
bambina non ho mai avuto idoli. Ero una bambina particolare, una bambina
studiosa. Con il tempo una donna che mi ha fatto venire i brividi e che mi ha
fatto venire la voglia di mettermi a fare questo mestiere è stata Mariangela
Melato. Lei è quella che si avvicina di più a quello che vorrei fare io. Poi
la stessa Raffaella Carrà, anche se sono due persone che hanno fatto due
percorsi diversi. Queste sono le donne che mi hanno ispirato. Come lo sono state
anche Gabriella Ferri e Delia Scala. Grandi artiste che hanno dimostrato di
avere varie sfaccettature e di avere una grandissima personalità. Al giorno
d’oggi è difficile per noi che ci approcciamo a questo mestiere riuscire a
far uscire subito la nostra personalità, perché lo spazio che ci viene dato a
volte non ti permette di esprimerti.
Molti
artisti prima di entrare in scena hanno un rito scaramantico. Qual è il tuo?
Io
non sono molto scaramantica, però ho un portafortuna che è un pupazzo che ho
promesso di non avere più (risata). Come ti dicevo io non sono scaramantica, ma
credo più nella concentrazione e nell’energia. L’energia è
importantissima, l’avere addosso energia positiva e quella che ti porta a
voler fare bene la tua parte. L’energia pura è quella che ti fa dare il
massimo in una esibizione, è quella che ti rende contento.
A
chi vorresti dire grazie?
Sicuramente
grazie alla mia famiglia, nel senso che senza di loro io non avrei fatto nulla.
Poi in questo momento della mia carriera un grazie va a Raffaella Carrà e a
Pippo Baudo che mi stanno dando questa possibilità. Sono queste le tre entità
a cui voglio far arrivare il mio grazie.
Hai
un sogno artistico?
Io
ho vari sogni artistici, Gianfranco. Questo è solo l’inizio del mio percorso
artistico, questa è la mia scuola, la mia gavetta e so che ho ancora tanta
strada da fare. Il mio sogno è uno spettacolo, uno show tutto mio, che parla
della mia vita, del mio percorso, con un’orchestra dal vivo. Io amo il teatro,
quindi il mio sogno è quello di essere prodotta da una grande produzione di
questo genere. Poi ho anche il sogno della pop star, ma quello è un sogno
irraggiungibile, però mai dire mai. Io sono una sognatrice, visualizzo anche le
cose più estreme e poi quando le visualizzo di solito si avverano. Le
visualizzo con l’entusiasmo dei bambini (risata).
Dopo
Domenica In hai dei progetti?
Dopo
Domenica In c’è un progetto molto importante, ma non ne posso ancora parlare.
Sono felice e se va tutto in porto, prima della fine di Domenica In ci sarà la
presentazione. Ti anticipo che è un progetto musicale che riguarda
appunto la musica e la danza. Sto cominciando a lavorarci e sono molto contenta.
Parliamo
un po’ di Roma, Manuela. Tu sei di Sorrento. Quando ti sei stabilita a Roma e
come ricordi l’impatto?
Mi
sono stabilita a Roma che avevo 18 anni. L’impatto è stato veramente forte,
perché sono arrivata qui che non conoscevo nessuno e i primi tempi è stata
dura. Ho ricevuto tanti “no”, ho fatto un sacco di provini e ho ricevuto
tante porte chiuse in faccia. Quindi i primi anni romani sono stati belli tosti.
Poi ho incominciato a lavorare, a ingranare, ho cominciato a fare i provini,
quelli giusti, ho cominciato a fare i primi lavori in televisione come ballerina
e intanto studiavo pianoforte e canto. Poi Pingitore mi ha dato la possibilità
di lavorare al Bagaglino. Poi ho fatto delle commedie musicali anche al teatro
Sistina, ma sempre con piccoli ruoli. Ad esempio al Sistina ho fatto “Rinaldo
in campo” con Serena Autieri e Fabio Troiano. Ho fatto una bella
gavetta e la sto facendo ancora, ma sono stata anche fortunata, perché ho fatto
cose incredibili. Come il film di Abel Ferrara “Go Go Tales” , a fianco di
attori fantastici come Willem Dafoe e Bob
Hoskins.
In
quale zona hai abitato a Roma?
Ho
abitato in tutte le zone di Roma, nel senso che ho cambiato casa tantissime
volte. Ho abitato sia in Prati, poi sulla Tiburtina, sulla Tuscolana,
sull’Appia, poi a Monteverde … Adesso ho appena preso casa, grazie a
Tecnocasa, l’immobiliare con cui ho collaborato ultimamente. Lunedì entrerò
nella nuova casa e ti assicuro che non vedo l’ora.
C’è
un angolino particolare che ami molto?
Roma
è bellissima. Io sono innamorata di Roma, anche se Napoli per me resta sempre
la mia Napoli. Di Roma mi piace molto piazza Venezia. Un posto invece che amo è
fontana di Trevi, perché ci sono venuta la prima volta
che ero piccolissima, con i miei genitori. Lì c’è la tradizione di
gettare la monetina nella fontana e io lo feci. Per me questo è un posto
emblematico. Però se dovessi scegliere la zona dei miei sogni, sceglierei la
zona Monti.
Cosa
ti dà più fastidio di Roma?
Il
traffico, Gianfranco. Domenica In si fa a Cinecittà, quindi arrivarci in
macchina è veramente uno stress. Poi io sono distratta e con il traffico non
vado d’accordo.
Come
ti trovi in mezzo ai romani?
Molto
bene. Io amo i romani, anche se li trovo molto simili ai napoletani. Hanno lo
stesso calore. Adoro i romani e ti confesso che i miei amici più stretti li ho
conosciuti qui, a Roma.
Come
vivi la Roma by night?
Adesso
non la vivo. Sono una a cui piace uscire e divertirsi, ma da quando faccio
Domenica In, praticamente sono una casalinga, cioè esco raramente la sera,
perché sono concentrata sul lavoro.