Martina Liberti (attrice) Roma 20.0.2017
Intervista di Gianfranco Gramola
"Da
piccola ero un vulcano. Volevo fare tutto. Dall’ingegnere aerospaziale allo
psichiatra, passando per la ballerina e la criminologa. La mia più gran
soddisfazione artistica è l'applauso del pubblico ad ogni fine spettacolo.
Reality? Si, mi è stato chiesto, ma ho rifiutato. Non li amo particolarmente.
Fare della propria vita un Truman Show non fa per me"
Martina
nasce a Napoli il 12 aprile 1988. Laureanda in Archeologia e Storia delle arti,
fin da piccola mostra spiccate capacità artistiche: dal disegno alla musica,
passando per la danza, ma la sua vera passione è la recitazione! Accostatasi al
teatro per la prima volta all’età di 15 anni frequentando un
laboratorio di teatro sperimentale, non ha più lasciato questo percorso.
Allieva di Sergio Solli e Barbara Pieruccetti, prosegue la sua formazione
frequentando la Scuola Nazionale di Improvvisazione Teatrale e altri stages
(diretti da Enzo Garinei, Michele Monetta, Marco Columbro). Il suo
curriculum artistico è molto ampio e spazia fra teatro (Il
mago dell’aria e il baraccone delle ombre - Eva Hitler - Salomè - La falsa
trilogia - Felici in circostanze misteriose - Le troiane - Bizarra - Il
Testamento - Ne-vra-ste-ni-co - Filosoficamente - La moglie ebrea - Due dozzine
di rose scarlatte - 40 ma non li
dimostra - Camomilla a colazione - ecc
…),
cinema (Vacanze…IERI
OGGI E DOMANI - L’ultimo goal -
Nuovo ordine mondiale - Mozzarella
stories - Linea di konfine, ecc … ), pubblicità, televisione e cortometraggi. Attualmente è in tour con la
commedia teatrale “Romeo era grasso e
pelato”, con Daniela Cenciotti (moglie di Carlo Croccolo, ndr.), regista nonché
partner in scena.
Intervista
Com’è
nata la passione per la recitazione? Chi te l’ha trasmessa?
La passione
per la recitazione posso dire che in maniera inconscia è sempre stata presente
fin da bambina. Ero estremamente timida ma molto creativa e il momento in cui
sentivo di non avere limiti alla mia espressione era quando scrivevo storie e
poi le interpretavo di fronte ai parenti.. soprattutto la domenica dopo pranzo.
Ma non avevo ancora capito fosse la mia strada. È così lo studio vero e
proprio, i laboratori e gli stage sono arrivati dai 15 anni in poi. Per gioco e
soprattutto come terapia per cercare di superare la timidezza.
Hai mai
pensato ad un nome d’arte?
Ma magari per
gioco con i compagni di laboratorio, mai seriamente.
Cosa
volevi fare da piccola?
Ero un
vulcano. Volevo fare tutto. Dall’ingegnere aerospaziale allo psichiatra,
passando per la ballerina e la criminologa.
Insomma un solo lavoro ti permette di “fare” tutto: quello
dell’attore.
I tuoi
genitori che futuro speravano per te? Che lavoro fanno?
Per la mia
famiglia è importante avere un obiettivo, perseguirlo nel modo corretto e
soprattutto lo studio. Qualsiasi strada avessi intrapreso, non dovevo trascurare
la cultura. E così tra una prova in teatro, un set, un provino e uno stage mi
sono laureata in Storia dell'arte.
Qual è
stata la tua più gran soddisfazione artistica?
Ad ogni fine
spettacolo, l’applauso del pubblico. E una ragazzina che una volta mi ha detto
‘Grazie per quello che fai. Da grande voglio essere come te. Poi ovviamente
l'uscita al cinema di un film che ho coprodotto (ho anche una piccola produzione
cinematografica indipendente).
E
delusione?
Ma guarda in
questo lavoro la delusione è dietro l'angolo. Non tutti i casting sono a lieto
fine e quando capita quello per il quale hai lavorato tanto, speso tanto tempo e
denaro, e sei stata quasi scelta e poi per dinamiche altre vieni scartata… ma
fa parte della vita. Quindi si fa tesoro e si va avanti.
Il
complimento più bello che hai ricevuto?
Hai
l’energia di Sofia Loren e la classe di Audrey Hepburn. Sentirselo dire nel
bel mezzo di una prova a teatro.. Non capita tutti i giorni.
Fra
colleghi c’è più rivalità o complicità?
Tra attori
veri che amano quest’arte e sanno quanto valgono c'è complicità. E io amo
circondarmi di queste persone. Poi ti dirò, ho molto rispetto dei ruoli e del
lavoro di tutti, so stare al posto mio e l’invidia è un sentimento che non mi
appartiene e gli altri se ne accorgono ... insomma non si può non volermi bene!
Quali
sono le tue ambizioni?
Poter
continuare ad esprimere la mia arte ma soprattutto costruirmi una famiglia. Il
lavoro è importante ma al primo posto per me ci sono gli affetti.
Quali
sono i tuoi idoli?
Mi piace
molto lavorare su di me partendo dal quotidiano, dalle persone che fanno parte
della mia realtà e vedo lottare ogni giorno. Sono loro i miei idoli. Poi ho
degli attori e attrici che ammiro tantissimo: ad esempio Monica Vitti.
Il tuo
rito scaramantico prima di entrare in scena?(quasi tutti gli artisti ce
l’hanno)
Rileggo tutto
il copione! Ma tutto! Mi tranquillizza e soprattutto mi rilassa.
Recentemente
hai recitato in “Romeo era grasso e pelato”. Mi racconti un po’ la trama e
qual’era la tua parte?
“Romeo era
grasso e pelato” è uno spettacolo che io e la regista, nonché partner in
scena, Daniela Cenciotti, definiamo un lavoro continuo su noi stesse. Sulla
donna. Siamo legate a questo testo in modo viscerale probabilmente perché
mettiamo in scena la condizione della donna ieri, oggi e sempre attraverso due
personaggi presi a pretesto dal fantasmagorico mondo shakespeariano, Lady
Macbeth e Giulietta messe insieme in un luogo non luogo con una domanda: com’è
il vostro uomo? Un’ironica indagine su tutte le idolizzazioni che le donne
spesso fanno degli uomini che gli stanno accanto, tutti belli, tutti forti e
sempre eroi, ma ogni tanto capita che non sia così. Spesso. Sempre. Io
interpreto Giulietta in questo incontro tra due generazioni di donne,
rispolverando così il mondo shakespeariano, riguardandolo in ottica ironica e
cinica in un gioco di porte dell’anima che aprendosi e chiudendosi lasciano
entrare tutte quelle contraddizioni che da Shakespeare ad oggi hanno
caratterizzato la vita delle donne.
Quali
sono i tuoi prossimi impegni lavorativi?
Continua il
tour di “Romeo era grasso e pelato”, poi sono in cantiere due progetti
cinematografici, un cortometraggio e un docufilm (con il grande Carlo Croccolo,
col quale ho avuto modo di lavorare in diverse occasioni ed è fonte di continua
crescita) a cui tengo molto e che mi vedranno impegnata non solo come attrice.
In più sono alle prese con un importante lavoro imprenditoriale che vedrà la
nascita del primo museo-laboratorio di Beni Culturali Immateriali della
Campania. Quindi sarà un anno impegnativo. Incrocio le dita.
Hai un
sogno artistico che vorresti realizzare?
Beh.. tanti.
Io sogno molto. E ci credo anche tanto. Infatti nel mio piccolo riesco sempre a
farli diventare realtà questi sogni artistici. Quindi non c'è un sogno rimasto
nel cassetto ... mi rimbocco le maniche e vado. Lavoro sodo. Alla fine sono
sempre molto contenta, soprattutto nel vedere quanto sia accresciuto il mio
bagaglio di esperienza.
A chi
vorresti dire grazie?
A me stessa
innanzitutto per la mia caparbietà. Ai miei genitori per aver sempre cercato,
anche se con i loro limiti, di appoggiarmi. A tutte le persone che incontro
sulla mia strada che mi danno buono consigli e consensi. E anche quelle che mi
hanno detto “No”.
Com’è
il tuo rapporto con la Fede?
Conflittuale.
Ho avuto modo di studiare diverse materie connesse alla religione, di leggere la
Bibbia e soprattutto di studiare Storia. E lo studio apre la mente, sviluppa la
curiosità. Per cui non sempre riesco a credere a tutto. Ma credo in Dio, in una
forza superiore d'amore. Ci credo tanto. Ma siamo noi uomini in terra, con i
nostri comportamenti, a determinare il destino. Compiendo scelte. Cerco di farle
sempre secondo coscienza e rispetto.
Cosa ne
pensi di papa Francesco?
È l’uomo
giusto in questi momenti così difficili per l’umanità. Porta un grande peso
sulle spalle ma riesce a reggerlo. Credo sia un uomo buono e rispettoso. E
aperto al confronto. Oggi è molto importante.
Hai mai
lavorato per solidarietà?
Gli attori
lavorano sempre per solidarietà … quella ai produttori! Ahahah! Seriamente
parlando si, per alcuni progetti i cui incassi sono stati devoluti in
beneficenza e ho collaborato diverse volte con Ai.Bi Roma grazie all' amica
Marzia Masiello. Mi piacerebbe però fare un’esperienza umanitaria concreta.
Quando
non lavori quali sono i tuoi hobby?
Adoro
leggere, disegnare e stare con i miei cani (ho due barboncini, Aki e Cristina).
Chi e
cosa porteresti su un’isola deserta?
Domanda
difficile. Dipende dalla motivazione. Se dovessi andare sull’isola deserta per
scelta credo che porterei con me i due barboncini e una valigia piena di libri.
Altrimenti vorrei con me i miei affetti più cari.
Hai mai
fatto delle gaffe? Ne puoi raccontare una spiritosa?
Oddio!!
Capita spesso! Ma tutte divertenti in fondo. Una su tutte che ricordo e riguarda
l'ambito lavorativo è stata al primo casting pubblicitario. Parecchi anni fa.
Mi presentai al provino in top e pantaloncino e lì trovai tutti in abito da
cocktail.. l’agente di allora aveva capito male le indicazioni
sull’abbigliamento e il casting director appena mi vide mi guardò, spalancò
gli occhi e mi disse: “No!!” e mi fece uscire. Ricordo che mi feci prestare
vestito e scarpe alte da un’altra attrice. Mi sono sentita molto Bridget
Jones!!!
L'ultima
volta che hai pianto e perché?
Sono una
donna..piango praticamente sempre! Ahahaha! Stereotipi a parte sono molto
empatica e vivo le emozioni in modo forte sempre quindi capita spesso. Ma è uno
sfogo come altri mangiano le unghie.
La cosa
più folle che hai fatto?
Ma la follia
è relativa. Magari per me è normale ciò che per te è folle e viceversa.
Posso dirti però che sono una molto impulsiva e se la testa mi dice di fare una
cosa la faccio cascasse il mondo. Da qui alle cose folli il passo è breve.
Qual è
il tuo tallone d’Achille?
Gli affetti.
A me personalmente mi si può fare di tutto.. ma non mi devono toccare le
persone che amo.
Cosa ne
pensi dei reality? Ti hanno mai chiesto di partecipare?
Si mi è
stato chiesto ma ho rifiutato. Non li amo particolarmente. Fare della propria
vita un Truman Show non fa per me.
La
dichiarazione d’amore più divertente che hai ricevuto?
Ai tempi del
liceo una scritta enorme che prendeva tutta la salita della scuola il giorno del
mio compleanno! Ma era anonima.. Ci misi una settimana e l’aiuto di tutti gli
amici possibili per capire chi fosse!
Hai un
sassolino nelle scarpe che vorresti toglierti? (sfogati)
Vorrei che
dessero maggiori possibilità ai giovani attori di lavorare. A volte anche solo
per arrivare a fare un provino devi sudare 7 camicie!
Parliamo
un po' di Roma. Tu sei di Napoli, però per lavoro sei spesso a Roma. Com’è
il tuo rapporto con la Città Eterna?
Roma mi
incanta.. una storica dell’arte non può che rimanere rapita dalla sua
bellezza. Purtroppo non la conosco benissimo.. è talmente grande che non
vivendoci in pianta stabile è difficile. Dall’altra parte è una scoperta
continua e questa cosa mi piace assai!!!
Quando
sei a Roma in quale zona vivi (abiti)?
San Giovanni
e Tor Vergata.
Come ti
trovi in mezzo ai romani? (un aneddoto simpatico)
So
gagliardi!! ☺
Dai.. abbiamo parecchi punti in comune noi napoletani con i romani quindi
mi sento a casa! Non ti dico quando coinvolgo amici romani per aiutarmi nella
preparazione di provini in dialetto.. diventa
una sfida!
Il tuo
rapporto con la cucina romana? Cosa ti piace e viceversa? Trattoria preferita?
Eh…. Io amo
mangiare! E soprattutto assaggiare cucine diverse. A Roma si mangia bene. Ma
dove ho mangiato meglio? A casa di una signora ad Ostia durante una tournée
teatrale. Credo che non ci sia trattoria che tenga! Piatto preferito la cacio e
pepe!!! Sono dai gusti semplici!
C’è
un angolino romano che ami particolarmente?
I vicoli di
Rione Monti!
Cosa ti
dà più fastidio di Roma (a parte il traffico e i rifiuti)?
Ma forse il
fatto che sia enorme e a volte per spostarsi ci si mette un'eternità.. cioè
veri e propri viaggi!
Per
un’attrice Roma cosa rappresenta? Un punto di partenza per realizzare i propri
sogni e aspirazioni?
Indubbiamente
gli attori la considerano un po' il centro del cinema o comunque un punto di
partenza fondamentale.. anche se oggi si sono sviluppate altre realtà
importanti dove il settore audiovisivo funziona bene.. un esempio al sud è la
Puglia! Ma Lei, Roma, è quella che ti fa immergere nell’odore e nel sapore
della storia del cinema!