Milly Carlucci (presentatrice) Roma 9.8.2012
Intervista di Gianfranco Gramola
(foto
Olycom/R.Guberti)
Un’artista
sempre meravigliosa e frizzante che a settembre sarà sul palco di Fiuggi per
regalarci “Balla con Milly”, uno spettacolo fatto di musica e di ballo, con
numerosi ospiti famosi e mille sorprese. Una grande serata, aperta a tutti, dove
la simpatica Milly desidera con tutto il cuore la partecipazione anche dei
bambini
Per
contattare Milly, il suo sito e blog ufficiale è www.millycarlucci.net
Milly Carlucci (all’anagrafe Camilla
Patrizia Carlucci) è nata a Sulmona il 1° ottobre del 1954. Studentessa del
Liceo ginnasio statale Terenzio Mamiani di Roma, si appassiona al pattinaggio
artistico a rotelle e, con la squadra della Skating Folgore Roma, vince il
Campionato Italiano assoluto nella classifica di società. Nel 1972 vince il
concorso di bellezza Miss Teenager, ma i genitori - in particolare il padre -
sono poco favorevoli alle aspirazioni artistiche della giovane Milly, così da
indurla ad iscriversi alla facoltà di architettura. Milly non si sentirà mai
portata per quegli studi, che abbandona senza rimpianti avendo convinto i
genitori delle sue velleità. Inizia la carriera presso l'emittente televisiva
GBR, dove appariva in ruoli di presentatrice. La notorietà nazionale le è
offerta dalla trasmissione “L’altra domenica”, al fianco di Renzo Arbore,
alla quale seguiranno a stretto giro altri programmi. Ma la vera popolarità le
arriverà con Giochi senza frontiere, di cui presenterà quattro
edizioni.Affianca poi Gianni Minà nella trasmissione televisiva Blitz, in onda
ogni domenica pomeriggio su Rai2. Nel 1983 lascia temporaneamente la RAI per
passare alle reti Fininvest dove riveste il ruolo di primadonna nel varietà di
successo Risatissima, co-conduce il concorso di bellezza Miss Italia, e lo
spettacolo musicale Azzurro. Dopo un breve ritorno in RAI, nel 1987, firma un
contratto in esclusiva con le reti Fininvest, dove debutta con lo sfortunato
show Evviva, sospeso dopo poche puntate. Sempre per la tv commerciale,
ripresenta lo spettacolo musicale Azzurro e lo show estivo Bellezze al bagno.
Nel 1990 torna in RAI, diventandone uno dei più noti volti aziendali. Conduce
con successo al fianco di Fabrizio Frizzi, sei edizioni di “Scommettiamo
che…?” e tutti i più importanti eventi televisivi. La padronanza della
scena, oltre che la proprietà di linguaggio, le permettono di ricoprire il
ruolo di padrona di casa al Festival di Sanremo del 1992 assieme a Pippo Baudo,
a 3 edizioni dello Zecchino d’Oro, ed ancora, al Pavarotti & Friends, al
David di Donatello, al Premio Regia Televisiva, al Premio Ischia, nei veglioni
di capodanno e in numerose serate dedicate alla musica, al cinema e alla moda.
Dopo l'esperienza del 1986 con Mike Bongiorno nella conduzione del Gran Premio
Internazionale della TV, torna a Canale5 sul palco dei Telegatti, per condurre
in rappresentanza della Rai, l'edizione del 1993 con Corrado e quelle dal 1997
al 1999 con Pippo Baudo. Dal 1994 al 1996 si alterne insieme ad altri conduttori
Rai, nella conduzione del gioco a quiz Luna Park. Nel 1997, ritorna al sabato
sera affiancando Enrico Montesano, nello sfortunato show Fantastico Enrico,
rimanendone alla conduzione, anche dopo l'abbandono di quest'ultimo. Per un paio
di anni ha condotto La festa della mamma (programma televisivo), supportata da
Giorgio Comaschi, Enrico Brignano ed altri noti conduttori. Dal
1998 fino al 2000 ha condotto le serate finali dello Zecchino d'Oro. Dal 2001
fino al 2009 ha condotto la trasmissione di beneficenza Telethon. Dopo i tiepidi
risultati ottenuti con le trasmissioni La casa dei sogni, Dove ti porta il cuore
e Una giornata particolare, a partire dal 2005 ottiene grande successo grazie
alla conduzione del talent show Ballando con le stelle, in seguito
riproposto per più edizioni ed abbinato per due stagioni alla Lotteria
Italia. Dopo i XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006, dei quali è
stata tedofora, conduce Notti sul ghiaccio, programma confermato anche
nel 2007 e promosso al sabato sera primaverile. L'11 ottobre del 2008, legge
alcuni passi della Bibbia nella lunga maratona (anche televisiva) La Bibbia
giorno e notte. Dal 12 al 15 settembre 2009, è la prima donna a condurre
Miss Italia, concorso di bellezza del quale era stata co-conduttrice nel 1983 e
alla cui guida, viene confermata anche nel 2010. Il 19 febbraio 2011 è stata
ospite della serata finale del 61° Festival di Sanremo insieme al fido Paolo
Belli e ai maestri di ballo di Ballando con le stelle, la cui nuova edizione
sarebbe iniziata immediatamente il sabato dopo.
Dotata di una bella voce, anche se non potente, viene messa sotto contratto
dalla Lupus nel 1979, ed inizia un'attività di cantante che porterà avanti in
parallelo con quella televisiva, incidendo alcuni 45 giri per la Lupus e per la
Fonit Cetra. Passa poi alla Five Record, e nel 1984 incide l'album Milly
Carlucci, in cui interpreta alcune note canzoni come Personalità, Voglio
amarti così, Magic Moments, Sentimental Journey e It's Now
Or Never. Incide poi nel 1989 una versione disco music del successo dei Los
Marcellos Ferial, Quando calienta el sol, mentre nel 1991 incide una
cover del successo di Rod Stewart Da Ya Think I'm Sexy. Passa poi alla
Dischi Ricordi, per cui incide il secondo album nel 1993, in cui duetta con
Fausto Leali nella canzone Che vuoi che sia. Alla professione di
conduttrice e cantante, nel corso degli anni affianca quella di attrice,
recitando in film commedia e fiction di discreto successo. Debutta al cinema nel
1980, al fianco di Adriano Celentano nel film di Castellano e Pipolo, Il
bisbetico domato. In seguito, nel 1982 recita con Lino Banfi e Paolo
Villaggio in Pappa e ciccia, per la regia di Neri Parenti. Nel 1984, è diretta
da Francesco Massaro in Domani mi sposo, mentre nel 1985, prende parte al film Le
avventure dell'incredibile Ercole, con la regia di Luigi Cozzi. Nel 1986
recita insieme a Gianni Morandi nello sceneggiato Rai Voglia di vincere diretto
da Vittorio Sindoni.Con lo stesso regista, lavora in seguito nella fiction
Positano, trasmessa con successo su Raiuno nel 1996. Tra le esperienze
cinematografiche, anche il film il pap'occhio di Renzo Arbore, Arrivederci e
grazie di Giorgio Capitani del 1987 e la pellicola italo-belga-spagnola Tiempos
Mejores diretta da Jorge Grau nel 1994. Calca anche il palcoscenico teatrale,
recitando nel 1987 in Scylla non deve sapere, commedia teatrale diretta da Bruno
Colella. Nella sua lunga carriera ha ricevuto molti riconoscimenti (la lista è
lunghissima).
Ha
detto:
-
Lavoro
solo quando il progetto mi arricchisce internamente.
- Da
giovane la mia timidezza veniva fraintesa per altezzosità. Non si avvicinava
nessuno. Io sono alta, ho questa presenza fisica. Mettevo soggezione.
- Sono
una mamma fortunatissima perché i miei figli sono ragazzi di gran cuore,
affettuosi e molto legati alla famiglia.
- Per
la mia forma fisica ho abolito pasta, pizza, perché mi gonfiano. Scelgo
proteine e tante verdure cotte e crude. E faccio venti minuti al giorno di
ginnastica.
-
Renzo
Arbore quando mi scelse come inviata del programma “L’altra domenica”, mi
disse che avevo le stelline negli
occhi, che bucavano lo schermo, facendo scaturire gioia di vivere e ottimismo.
Spero proprio che succeda ancora oggi.
Curiosità
-
Ha
il patentino di istruttore di pattinaggio.
-
È
sorella della conduttrice televisiva, parlamentare e sindaco Gabriella e della
conduttrice e regista Anna.
- Ha
fatto la pubblicità per la Prealpi, per
Diana Gallesi di Miroglio Vestebene e per la Star.
- Sposata
con l'ingegner Angelo Donati, la coppia ha due figli: Angelica, che ha studiato
economie a Londra ed ora è una manager e Patrick che studia anche lui economia
a Londra.
-
Ama
la casa e tiene in soffitta una collezione di mobili in miniatura.
-
Dal 2004 è Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Intervista
Cara
Milly, mi parli dell’appuntamento dell’8 settembre, dello spettacolo
“Balla con Milly”?
Molto
volentieri. E’ uno spettacolo dal vivo, dal Palaterme di Fiuggi, che si muove
chiaramente nell’ambito del ballo, altrimenti non si chiamerebbe “Balla con
Milly” (risata). Diciamo che è
una specie di esperimento, un numero zero, che non ha niente a che vedere con
“Ballando con le stelle” e con tutto quello che abbiamo fatto in televisione
fino adesso. Noi avremo sul palco alcuni protagonisti di “Ballando con le
stelle”, cioè Bobo Vieri, Marco Del Vecchio, Andrès Gil, Bruno Cabrerizo,
poi ci sono anche i maestri e c’è
la giuria. Però l’elemento fondamentale di questo esperimento è il pubblico.
Non solo il pubblico che si sta iscrivendo attraverso il sito di Bewons (www.bewons.com)
che noi provineremo e poi quattro verranno con noi sul palcoscenico, ma proprio
il pubblico in sala. Sarà una serata interattiva nel quale il pubblico in sala
sarà provinato da Gianni Ippoliti per tirare fuori una rosa di ballerini che
poi saranno portati dentro lo show. Gianni Ippoliti poi selezionerà tra il
pubblico una giuria popolare che farà completamente da contro altare alla
giuria di Carolyn Smith. Poi ci sarà tutta una serie di avvenimenti di
scaletta, di episodi scritti dagli autori che serviranno a rendere protagonista
chi è venuto a vederci.
Quindi il pubblico verrà coinvolto nello
spettacolo. Ma ci saranno anche delle sorprese durante lo show?
Faremo
una serata che sarà ricca di sorprese. Tra l’altro è una serata che io
vorrei veramente vedesse la
partecipazione di molti bambini, perché quando facciamo “Ballando con le
stelle” nel nostro teatro i bambini non possono entrare, per ragioni di
sicurezza e di regole televisive. Quindi i bambini sono sempre rimasti delusi e
chiusi fuori, aspettando che passassero i loro beniamini per chiedere gli
autografi, soprattutto ad Andrès Gil ovviamente. Questa è l’occasione per
farsi questo viaggietto a Fiuggi, non solo per vedere i divi, gli amici, i
maestri e tutti i personaggi che loro amano, ma proprio perché magari vengono
selezionati per ballare con loro.
In questa serata c’è anche della
solidarietà?
No!
Io a settembre faccio 35 anni di carriera televisiva e quindi è nata l’idea
di fare una serata sulla mia carriera, ecc… E invece pian piano si è
trasformata in una grande serata di ballo, aperta
a tutti, sottolineo tutti.
Quali sono i tuoi prossimi impegni
artistici?
Questa
intanto è una serata molto importante perché è la prima volta che noi
riusciamo ad andare LIVE, in teatro, quindi questo è un impegno fondamentale.
Poi stiamo lavorando con gli autori a due nuovi progetti di cui adesso bisogna
capire se c’è un budget sufficiente per poterli realizzare. Se tutto va bene,
dovrebbero vedere la luce con gennaio 2013. Mentre invece “Ballando con le
stelle” torna più avanti, o in primavera o in autunno.
Qual è il segreto del tuo successo, Milly?
Per
avere successo devi lavorare tanto, devi impegnarti, devi studiare, devi
migliorarti e devi avere anche la fortuna di fare degli incontri speciali e alle
volte devi essere al posto giusto nel momento giusto. Ad esempio il mio incontro
speciale è avvenuto otto anni fa con “Ballando con le stelle”, un format
che ha una potenza enorme e che è riuscito a sfondare in tutto il mondo. Io ho
avuto la fortuna di vederlo prima degli altri e l’ho portato in Italia. Ci
sono anche colpi di fortuna alle volte.
Un consiglio ad una ragazza che volesse
avvicinarsi al mondo dello spettacolo?
Il
mondo dello spettacolo diventa sempre più difficile, specialmente adesso che ci
sono tante televisioni, tanti canali. Magari è più facile entrare e fare una
prima cosa piccola, ma poi è
difficile fare carriera. La cosa più importante che io posso raccomandare è
quella di essere sempre preparati al massimo, quindi studiare, studiare e
studiare. No c’è altro, davvero.
Ma la popolarità crea più vantaggi o
svantaggi?
La
popolarità televisiva è diventare fratelli, parenti o amici stretti del
pubblico a casa. Quindi è una popolarità che è fatta di affetto e di
amicizia. Noi non siamo i divi alla Brad Pitt e Angioline Jolie, i divi del
cinema distanti e lontani. Il vantaggio è che hai l’attenzione della gente e
quindi grande senso di amicizia da parte delle persone che ti guardano. Direi
che il fatto che poi magari ti vengono a chiedere gli autografi, non può che
farti piacere. Personalmente non mi infastidisco, anzi.
Una tua gaffe divertente?
Chi
non ne ha fatte? (risata) Adesso su due piedi non me ne vengono in mente neanche
una, anche perché sono quelle cose che uno rimuove dalla propria memoria
selettiva.
Il tuo rapporto con la Fede?
Io
sono una cattolica praticante. Sono credente e la Fede è una parte importante
della mia vita.
Il tuo rapporto con il denaro?
In
questi anni in cui stiamo lottando veramente con i centesimi su tutte le
trasmissioni, io sentendo dire dai miei colleghi che il denaro non dà la
felicità, rispondo che è vero,
però ti risolve un sacco di problemi. Io penso che il denaro sia un
meraviglioso strumento di lavoro. Non è una forza che domina la vita in maniera
assoluta, ma sicuramente chi dice che il denaro non è importante, vuol dire che
ne ha tanto e quindi non ne da una grande importanza. Per chi lavorando non
arriva a fine mese o il pensionato che prende la pensione minima, vedi se non è
importante il denaro.
A chi vorresti dire grazie?
Un
grazie a Renzo Arbore e a tutte le persone che mi hanno spinto e indirizzato a
questo lavoro.
Parliamo un po’ di Roma, Milly. Tu non
sei romana, perché sei di Sulmona.
Si!
Ma ci sono solo nata a Sulmona, perché in realtà ho vissuto ad Udine. Quando
sono arrivata a Roma, in pratica all’epoca dell’Università, venivo appunto
da Udine, quindi il mio trasferimento è stato dal nord al centro Italia, nella
Capitale. Me lo ricordo molto bene, perché ovviamente Udine è profondamente
diversa proprio come mentalità rispetto a quella romana. L’impatto è stato
sicuramente difficile. Io ero una provinciale e cercare di capire e decodificare
il modo di comportarsi dei romani, per me è stata una impresa. Ero abituata ad
un codice di azioni diverso. Il friulano è per natura molto riservato, persone
adorabili, serissime e lavoratori pazzeschi. Alle volte possono apparire un
po’ silenziosi. I romani al contrario sono estremamente estroversi. E’ una
delle caratteristiche direi di simpatia più contagiosa che hanno i romani, cioè
quella di stabilire i contatti con grande facilità.
Quali sono state le tue abitazioni romane?
Ho
sempre abitato nel quartiere che sta sopra al villaggio Olimpico, nella zona di
monte Mario. Ho cambiato casa però la zona è sempre quella.
Adesso il tuo rapporto con Roma, com’è?
Chiaramente
Roma è una città che ti offre una serie di opportunità e tutti quelli che ci
vivono, hanno sempre a dire male, perché soffriamo il traffico, il caos
e la confusione. D’altra parte è una città unica, dove la gente viene da
tutte le parti del mondo per visitarla. Però poi credo che nessuno abbia voglia
di staccarsi da Roma proprio perché è talmente bella e gli si perdona tutto.
Scendi a fare una passeggiata in centro e ti si riempie il cuore e gli occhi di
una bellezza tale che ti fa sentire al centro dell’universo.
Cosa ti manca di Roma quando sei via per
lavoro?
Mi
mancano le cose che penso mancano a tutti della propria città Ti manca il tuo
baretto dove fanno il caffè proprio come piace a te, ti mancano quelle
piccole abitudini quotidiane. Ma di Roma quello che mi manca dal punto di vista
architettonico e cittadino è la monumentalità, questo respiro eterno che è
Roma. E mi manca molto anche il verde di Roma. Roma ha molti parchi e quindi
molto verde.
Come vivi la Roma by night?
Io
non sono tanto da Roma by night, Gianfranco.
Teatro, cinema? Niente?
Quello
si. Roma, specialmente l’estate, ha un calendario di appuntamenti all’aperto
che è meraviglioso. Praticamente ogni sera puoi vedere una cosa, uno
spettacolo, una mostra, un film, ecc... Non
c’è da annoiarsi. Uno che vuole uscire trova sicuramente il modo per
divertirsi e per svagarsi.
Nei momenti liberi in quale zona di Roma
ami rifugiarti?
Tutti
quanti noi che viviamo a Roma, nei momenti liberi, un posto dove amiamo andare
è proprio il centro. Perché la passeggiata nella zona storica, tipo piazza
Navona o nella zona dello shopping, cioè via Condotti e via del Corso, è
proprio bella. Anche la zona del Colosseo e dei Fori Imperiali è stupenda.
Anche senza avere niente da fare, ma solo passeggiare in questi posti è
bellissimo.
Ma per un’artista, Roma cosa
rappresenta?
Rappresenta
una sfida, perché questo è il posto in cui convergono i migliori in tutti i
campi e quindi la concorrenza è pesante.