Mirko Casadei (cantante e musicista) Andalo (TN) 14.9.2017
Intervista di Gianfranco Gramola
“La
musica? E’ vita, è stare insieme, comunicare, socializzare. I format
televisivi non mi piacciono più di tanto, più che altro perché non danno
grande libertà agli artisti di esprimersi”
Mirko Casadei è nato a Rimini nell’agosto del
1972. E’ figlio del "re del liscio", Raoul Casadei. Fin dall'adolescenza
collabora con il padre, prima come animatore sulla showboat “La Nave del
Sole” e in seguito occupandosi dell'organizzazione e della produzione degli
spettacoli dal vivo dell'Orchestra Spettacolo Casadei. L'attrazione per il
palcoscenico è forte e nel 2000 raccogliendo il testimone di papà Raoul,
assume la direzione dell'orchestra trasformandola nella Mirko Casadei Beach
Band. Mirko intraprende un'impresa difficile ma non impossibile: continuare ad
interpretare e diffondere i grandi successi che dal 1928, anno di fondazione
dell'Orchestra di Secondo Casadei, hanno fatto ballare e divertire 4 generazioni
di italiani, miscelandoli a nuove produzioni, che attingono alle radici della
musica folkloristica ma si avvicinano alle sonorità e al linguaggio del pop.
Fin dal suo esordio Mirko si fa portavoce di uno stile musicale ricco di
contaminazioni, divertente, leggero e soprattutto ballabile: 100% festa è lo
slogan ricorrente nei suoi spettacoli dal vivo che ancora oggi rappresentano la
parte più importante della sua attività artistica. Le piazze, il contatto con
il pubblico, la capacità di divertirsi facendo divertire sono il collante che
lega ottant'anni di storia dell'Orchestra Casadei, documentati in un doppio DVD
uscito a dicembre 2009, che non a caso si intitola “80 voglia di ballare”.
Nel corso della sua carriera artistica Mirko vanta collaborazioni importanti:
Kid Creole and The Coconuts, mito degli anni 80, trasforma la sua “Doccia
Fredda” in “Cold Shower”; il gitano Mario Reyes - Gipsy King Family canta
con lui “Poesia y Melodia”; con Dado, comico di Zelig, interpreta “Quanti
amici su Facebook”; mentre dall'amicizia con Bengi del gruppo Ridillo, nascono
diversi brani del disco “Do You Remambo?”. Indimenticabile la magnifica
interpretazione live di Romagna Mia di Gloria Gaynor alla manifestazione
Balamondo, organizzata dai Casadei per celebrare il debutto di Mirko, nel cuore
del “divertimentificio” romagnolo. Nel 2000 Mirko Casadei raccoglie il
testimone del padre Raoul e diventa il leader dell'orchestra. Il cambiamento è
molto forte e radicale: cambia nome alla formazione che diventa "Mirko
Casadei Beach Band", decide di proporre nuove versioni dei brani classici
dell'orchestra attraverso un forte lavoro di arrangiamento e rinnova l'organico
dell'orchestra.
Discografia
2002 No Me Moleste Mosquito
(Singolo) - 2003 Doccia Fredda - 2004 Romagna
Mia All The Best - 2005 Discofesta Compilation - 2008 Reggaetano
(Singolo) - 2008 Do You Remambo?
Ha
detto:
-
Devo dire che la positività è nel DNA dei Casadei perché questa,
assolutamente, ce l’abbiamo nel sangue ed è uno di quegli ingredienti che io
mi sono pure portato anche in questa nuova generazione dei Casadei.
-
Siamo sempre stati progressisti, non smettiamo mai di fare ricerca musicale per
conquistare nuovi pubblici, e per riproporre la musica della tradizione
rinnovandola sempre, specie negli arrangiamenti.
-
Non mi stabilirei mai altrove, è la mia terra Cesenatico, ha visto il mio
debutto e vi sono legato da un nodo stretto stretto. Credo che questo territorio
sia il più bello in assoluto ogni giorno dell’anno.
-
Come musica ascolto un po’ di tutto, tanta musica diversa, a seconda dei
momenti personali. Amo il reggae per le sonorità, gli arrangiamenti di Bob
Marley, le evoluzioni come Shaggy e molto il rap e l’hip hop perché c’è
molta comunicazione.
Intervista
Ciao
Mirko. Cos’è per te la musica?
La
musica è vita, è stare insieme, comunicare. Il liscio poi è stare vicini,
ballare, socializzare che è la cosa più importante di questi tempi, in questo
mondo globalizzato. Siamo tutti un po’ spaventati da questa globalizzazione o
socializzare potrebbe essere la medicina giusta per unire, per avvicinare le
persone. E in questo la musica aiuta molto.
Quali
sono i consigli che tuo papà Raoul ti ha dato?
Lui
mi ha insegnato tutto, a stare sul palco, a comunicare con la gente e quindi
trasmettere qualcosa aldilà delle canzoni, aldilà del genere musicale che si
fa, ma di cercare di dire qualcosa alle persone e quindi creare un contatto tra
il pubblico e l’artista.
Prima
di dedicarti pienamente alla musica, ha fatto qualche altro lavoro?
Si!
Prima ho fatto l’animatore, il D.J. e anche il marinaio su una moto nave che
girava per la riviera romagnola. Si chiamava “La nave del Sole” ed era una
balera galleggiante e lì ho iniziato facendo il mozzo, quindi pulivo la nave e
cose così. Poi ho fatto la mia bella gavetta e ho iniziato a lavorare dietro le
quinte dell’orchestra Casadei di papà,nello staff tecnico, fino poi a salire
sul palco. Ho deciso di intraprendere questa strada e devo dire con grandi
soddisfazioni. Tantissima gente ci vuole bene, ci segue e ci dimostra tanto
affetto.
Papà
Raoul ti segue artisticamente?
I
suoi consigli sono sempre preziosi. A volte discutiamo su alcune scelte, però
poi alla fine decido io perché giustamente una
volta che ho preso il timone della nave, tante per fare una metafora, è giusto
che mi prenda anche le mie responsabilità e quindi decidere la strada da
seguire. Chiaramente Raoul è il “guru” della musica da ballo, del liscio,
ha avuto tanto successo negli anni ’80 con il Festivalbar, con il Disco per
l’Estate, il Cantagiro, il Festival di Sanremo, ecc … Ha cantato tante
canzoni che la gente ricorda ancora con molto piacere, come “Ciao mare” –
Simpatia - Romagna mia”. Quindi
lui è uno che sa come funzionano queste cose e i suoi consigli, come ti dicevo
prima,sono sempre preziosi.
Gianfranco
Gramola con Mirko Casadei
Cosa
ne pensi dei format musicali che vediamo in Tv?
Sinceramente
ti dico che non mi piacciono più di tanto, più che altro perché non danno
grande libertà agli artisti di esprimersi. Penso che uno come Vasco Rossi non
sarebbe mai esploso se ci fossero stati ai suoi tempi i format musicali. E’
che plagiano molto l’identità del musicista, del cantante, dell’artista.
Invece a volte un’artista introverso non se la sente di essere cambiato, di
essere rigirato, guidato in tutte le
cose. Ognuno ha la propria anima e sarebbe giusto sfruttare e in qualche modo
mettere in luce la propria anima, invece di stravolgerla. Poi è anche vero che
oggi i talent è l’unico modo per mettere in mostra dei giovani. Quindi
riguardi ai format ci sono dei pro e anche dei contro.
Progetti?
Ho
tantissimi progetti, anche perché quest’anno l’orchestra Casadei compie 90
anni di storia, una storia importante. Stiamo preparando due lavori molto
importanti, sia disco graficamente e anche che riguarda un nuovo tour
celebrativo. Faremo anche un disco dei classici Casadei, con tanti artisti
italiani, rivisitati in versione pop. Quindi tanti progetti musicali e tanti
festeggiamenti, perché per i 90 anni dell’artista Casadei, festeggeremo in
tante piazze italiane e non solo, perché andremo anche in Canada e in giro per
il mondo a portare la musica da ballo, che nasce in Romagna ma in realtà il
liscio è un ballo italiano. E’ la musica da ballo più ballata in tutta
Italia, quindi appartiene a tutto il nostro Paese. E’ un ballo romagnolo di
stampo, però poi si balla ovunque.
Com’è
il tuo rapporto con il Trentino? So che vieni spesso …
E’
un po’ di anni che veniamo in Trentino, specialmente ad Andalo (Trento), nella
trasmissione “A tambur battente” di Daniele Perini. Andiamo spesso anche a
Riva del Garda. Il Trentino ci vuole bene e devo dire che anche qui da voi c’è
la tradizione del ballo, ci sono molte scuole di ballo e poi c’è tanta gente
legata alla nostra musica. Quest’anno abbiamo fatto una serata sul lago ed è
stato fantastico. C’era una marea di gente. La tradizione e il collegamento
con il trentino c’è ma, come ti dicevo prima, c’è in tutta Italia, perché
la gente ci vuole bene. Poi ci sono zone che si frequentano di meno e alcune di
più. Noi vogliamo molto bene al Trentino e il Trentino vuole molto bene
all’orchestra Casadei.