Paola
Saluzzi (presentatrice)
Roma 7.10.2017
Intervista di Gianfranco Gramola
“Ritratti di coraggio” su TV2000
Una
professionista della Tv che per essere felice le basta stare con le persone che
ama. “La mia ossessione professionale? La sincerità verso
il pubblico, ossia non fingere mai”
Paola
Saluzzi
è nata a Roma il 21 maggio del 1964. Fa il suo esordio in TV su
Rai 1 nel 1987 nella trasmissione Viaggio intorno all'uomo del
giornalista e scrittore Sergio Zavoli. Comincia così la sua carriera legata al mondo dello sport:
collabora per tre anni ai telegiornali sportivi di Telemontecarlo e fa l'inviata
alle Olimpiadi di Barcellona del 1992. Nel 1993 partecipa come valletta alla
seconda edizione del programma d'intrattenimento ideato da Jocelyn Il grande
gioco dell'oca su Rai 2: al suo fianco Alessia Marcuzzi, insieme
coadiuvavano la conduzione di Gigi Sabani.
Nel 1995 avviene il passaggio a Mediaset dove conduce alcune trasmissioni
(tra queste Giorno per giorno insieme ad Alessandro Cecchi Paone) e si
cimenta come attrice nella sitcom Casa Vianello. Nel 1998 è di nuovo in
Rai per presentare Unomattina Estate insieme a Filippo Gaudenzi e Uno
Mattina (di cui sarà anche autrice) al fianco di Luca Giurato. Presenta
anche varie manifestazioni ufficiali della Repubblica Italiana come quella del 2
giugno 2001, e serate come il Premio Letterario Viareggio, Speciale
Alta Moda Roma, Premio Rodolfo Valentino 2001, Premio Italiani nel
mondo e Premio Ischia Internazionale di Giornalismo 2009. Durante due
puntate speciali di Uno Mattina è inviata in Kosovo e a Sarajevo. Tra il 2002 e
il 2003 conduce su RaiDue "I fatti vostri". Nel 2004 conduce "La
grande giostra dei gol", per Rai International. A fine 2005 approda al
canale televisivo SAT2000, dal 2009 denominato TV2000, di proprietà della
Conferenza Episcopale Italiana. In questa emittente conduce due programmi, uno
serale Novecento Controluce e uno mattutino Buongiorno con...
Dal 2009 al 2016 presenta Sky TG 24 Pomeriggio, un programma di
approfondimenti di attualità sulla piattaforma televisiva Sky dal lunedì al
venerdì dalle ore 15:03 alle 17:00, per il quale è premiata con il Grand
Prix Corallo Città di Alghero. Nei primi mesi del 2017 le viene affidata la
rubrica Dentro i fatti con le tue domande in onda dal lunedì al venerdì
dalle 10:00 alle 12:00. Attualmente è su TV2000 con il programma “Ritratti di
coraggio”.
Televisione
Viaggio
intorno all'uomo (Rai 1, 1991) - Olimpiadi di Barcellona (Telemontecarlo,
1992) - Il grande gioco dell'oca (Rai 2, 1994) - Giorno per giorno
(Canale 5, 1995) - Casa Vianello (Canale 5, 1996) - Giro Sera
(Rete 4, 1997) - Terno secco (Telemontecarlo, 1997) - Unomattina
Estate (Rai 1, 1998) - Uno Mattina (Rai 1, 1998-2001) - Repubblica
Italiana (Rai 1, 2001) - Premio Letterario Viareggio (Rai 1, 2001) - Speciale
Alta Moda Roma (Rai 1, 2001) - Premio Rodolfo Valentino (Rai 1, 2001)
- Premio Italiani nel mondo (Rai 1, 2002) - I fatti vostri (Rai 2,
2002-2003) - La grande giostra dei gol (Rai International, 2004) - Linea
Verde (Rai 1, 2003-2004) - Novecento controluce (TV2000, 2006-2009) - Buongiorno con... (TV2000) -
Premio Ischia Internazionale di
Giornalismo (Rai 1, 2009, 2013-2015) - Sky TG 24 Pomeriggio (Sky TG
24, 2009-2016) - Una notte per Caruso (Rai 1, 2010, 2012, 2013) - Buongiorno
Cielo (Cielo, 2011-2012) - Regoliamoci! (Rai 1, 2012) - Dentro i
fatti con le tue domande (Sky TG 24, 2017) - Ritratti di coraggio
(TV2000, 2017).
Ha
detto:
- Il mio nonno materno, Mario
Cattanea, lo considero il mio angelo custode: è lui che fin da piccola mi ha
trasmesso i valori più belli, dal rispetto per la vita all’amore per il mare.
-
Io sono di base una persona
curiosa e la curiosità spinge a conoscere nuove realtà. Così la politica,
nuova passione, e poi la moda, la cultura nella sua accezione più ampia, la
musica, il cinema, l’arte, insomma tutto ciò che amo ha su di me un richiamo
formidabile.
- La mia voce graffiante è nata
da un difetto. Avevo due calli sulle corde vocali che ho poi risolti con
l’omeopatia e con i consigli di Pippo Baudo che ebbe un guaio simile.
- Conosco bene il mondo
militare. Mio padre ha sempre la divisa addosso. Non puoi sgarrare: puntualità,
senso del dovere e feroce autocritica. Io stessa nell’animo mi sento una
carabiniera.
- Posso giurare che Giurato ha
un talento naturale per i strafalcioni. E anche per i ritardi.
A volte arriva a trasmissione cominciata.
Curiosità
-
Suo papà Michele, è originario di Acerenza e mamma, Franca Cattanea,
del Piemonte. Paola Saluzzi ha una sorella, Raffaella. Di lei ha detto. “E’
la mia roccia, il mio capitano. Ha tre anni più di me ed è sempre stata la mia
guida”.
- Nel 2002 è stata insignita del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica
italiana dall’allora Presidente Carlo Azeglio Ciampi.
- Paola Saluzzi è giornalista
professionista dal 1993.
- Sposata per undici anni e con un divorzio alle spalle, dal
2014 è felicemente sposata con il giornalista Gabriele Romagnoli
Intervista
Attualmente sei su TV 2000 con
“Ritratti di coraggio”, una serie di reportage che raccontano
l’immigrazione, la malattia, le famiglie fragili, le persecuzioni razziali, il
terremoto, il bullismo, con un filo rosso: il coraggio. Mi racconti come sta
andando questa tua nuova avventura televisiva?
Sta andando benissimo, nel migliore dei modi.
E’ un bel programma che sta riscontrando grandissima attenzione da parte del
pubblico e questo mi rende particolarmente felice e per la bontà del progetto,
per il fatto che Tv 2000 ci abbia creduto e per il fatto che evidentemente si ha
bisogno di belle storie. Storie che raccontino valore, coraggio. “Ritratti di Coraggio” è
in onda ogni sabato mattina alle 9.10.
E’ una trasmissione ancora in fase di
rodaggio? Hai qualche idea, qualche modifica
da inserire?
Non è in rodaggio, ma siamo in onda da
qualche settimana. Tutte le trasmissioni man
mano che vanno avanti aggiungono idee alle idee, così facciamo noi e
quindi corriamo per cercare di
realizzare il meglio possibile.
Tu lavori in televisione da molti anni.
Il mondo televisivo ti ha deluso o è come te lo immaginavi?
Non mi ha deluso, tant’è vero che ci
lavoro da trent’anni. Il mondo non è come te lo immagini, è come lo vivi.
Sicuramente cambiano i modi stessi di lavorare, i modi in cui si lavora anche
dal punto di vista tecnico. Quindi direi che il mondo televisivo continua a
piacermi e continuo a trarne soddisfazioni.
Cosa
hai sacrificato per arrivare al successo?
Assolutamente
niente. Sono riuscita ad arrivarci con il supporto della mia famiglia, dei miei
cari, dei miei amici. Forse l’unica cosa che ho trascurato e che è una cosa
naturale, è il tempo. Ma credo che valga per tutti noi. Se tu sei molto
impegnato hai purtroppo meno tempo libero. Però non ho trascurato gli affetti,
perché nel mio lavoro sono stata accompagnata dai miei amici e dai miei cari.
Li ho sempre avuti vicini.
Qual
è la tua ossessione professionale?
La
sincerità verso il pubblico, ossia non fingere mai. Noi non siamo attori, siamo
giornalisti, conduttori di programmi.
La
popolarità, si sa, crea vantaggi e anche svantaggi. Hai mai avuto dei fans un
po’ troppo fastidiosi?
Succede,
Gianfranco. E quando succede ci sono dei modi legali e regolari per poter
fermare le persone che esagerano, persone che hanno confuso la popolarità per
un eccesso di famigliarità. Però la popolarità è molto bella, regala
soddisfazioni e contatti di umanità.
Quali
sono le tue ambizioni?
Intanto
chiudere anno per anno e fare un bilancio il più possibile positivo di tutte le
cose che sono state fatte. Quindi lavorare sul quotidiano e riuscire a
migliorarmi. Questo migliorare se stessi è già un punto a favore.
Com’è
il tuo rapporto con la Fede?
Ho
un rapporto bellissimo e questo lo devo a mia mamma. Io dico sempre che lei ce
l’ha insegnata con i piccoli gesti quotidiani, con i racconti, quindi la Fede
non l’ho dovuta cercare. Questo credo che sia già una grandissima fortuna,
perché parti con un vantaggio, con una marcia in più ed ho un grande rispetto
per chi la Fede la deve cercare o
prova a cercarla.
Ti
piace questo Papa?
Infinitamente.
L’ultima
volta che hai pianto e perché?
Quest’anno,
quando è mancato mio papà. In casa si è spenta una luce.
Di
cosa hai bisogno per essere felice?
Di
stare con le persone che amo, di averle vicine, di sentirle vicine. Non importa
l’ulteriore contorno. Ho bisogno del contenuto e non della scatola. Ho bisogno
dei miei cari attorno, ecco.
Un
domani come vorresti essere ricordata?
Come
una persona dalla risata contagiosa (risata).Questo mi piacerebbe tantissimo e
mi accontenterei di questo, credimi.
Hai
un sogno artistico, un’idea, un progetto che vorresti realizzare?
Si,
però permettimi di non dirlo, per scaramanzia. Un sogno, un progetto c’è,
anzi più di uno. Speriamo comunque che accada, che arrivi a realizzarli.
Parliamo
un po’ di Roma. Che rapporto hai con la tua città?
Io
sono una cultrice di Anna Magnani, sono appassionatissima di questa unica e
straordinaria attrice che amava immensamente Roma e che diceva: “Quando le
stai lontana un po’ d tempo, ti manca”. E’ proprio così. E’ come se ti
avessero tolto qualcosa e devi assolutamente cercarla. Roma è una città
difficile, molto grande, immensa. E’ comunque una città complessa per tutta
una serie di motivi che, per carità, non voglio analizzare. Però resta una
delle città più belle del mondo. Roma ha di bello questo, che si fa perdonare
tutto. Quando poi la vedi così bella, così tanto piena di storia, di maestosità
e con quella luce particolare, le perdoni tutto. Quando con la macchina passo
davanti al Colosseo, spero sempre di trovare la fila, così mi godo questo
spettacolo unico al mondo. Io che a Roma ci sono nata, ancora oggi guardandola
mi emoziono e mi stupisco di tutta la bellezza da cui sono circondata e dalla
fortuna di essere nata in questa città.
In
che zona hai passato l’infanzia?
L’infanzia
l’ho passata all’Eur, una zona molto bella, dove c’è tanto verde e anche un
laghetto. Ricordo certe corse nei giardinetti intorno al laghetto dell’Eur.
C’è
un angolino romano che ami particolarmente?
Bella
domanda, Gianfranco. In realtà ce ne sono tanti di posti a cui sono molto
legata. Amo tanto la chiesa di S. Francesco a Ripa, a Trastevere. Ha una piazza
davanti, non troppo grande ed è un luogo in cui amo sostare. Altro luogo che
amo è la terrazza davanti alla grande fontana paolina, al Gianicolo (il
“fontanone” dell’Acqua Paola). Quest’angolo di Roma è stato immortalato
da Paolo Sorrentino in modo splendido in “La grande bellezza”. Quello è un
posto dove vai lì, ti siedi e vedi la luce passare.
Com’è
il tuo rapporto con la cucina romana?
Sono
un’ottima forchetta. Mi piace mangiare tanto, anche per il concetto di
convivialità. Mi piace la buona tavola quando c’è una bella compagnia. Come
cibo mi piace tanto la pasta, sono una pastaiola e quindi adoro i primi. Amo le
verdure e i carciofi alla romana e alla giudea sono fantastici. Adoro anche le
lenticchie e devo confessarti che sono diventata vegetariana, quindi non mangio
più la carne. Però ogni tanto mi concedo una mangiata di pesce, perché il mio
medico dice che le vitamine che danno il pesce, vanno mangiate. Non apriamo il
capitolo dolci, Gianfranco (risata). Una cosa che ogni tanto mi concedo sai qual
è?
Qual
è?
Pane
e nutella (risata). Non si può non mangiarla.
Sei
una buona cuoca?
Mmmm
… abbastanza. Ma ho sempre tempo per imparare.
Frequenti qualche trattoria o
ristorante in particolare?
Ci sono dei ristoranti molto validi che
frequento a Roma. Ce n’è uno molto particolare, sta in Via
Palermo, e si chiama “Il Nido del Pettirosso”. Locale piccolino, con
una buona cucina.
Tradiresti
Roma per vivere in un’altra città?
Accadrà.
Prima o poi accadrà, magari nel tempo puoi anche pensare di spostarti. Però
non sarebbe mai un tradimento, perché è una scelta e per lasciare Roma non è
semplice. Roma è Roma, Gianfranco.