Paolo
Brosio
(giornalista) Forte
dei Marmi 12.7.2001
Intervista di Gianfranco Gramola
Un
uomo dal cuore d'oro, sempre presente in eventi benefici
Paolo
Brosio nasce ad Asti, in Piemonte, il 27 Settembre 1956. È di origine astigiana
e milanese di adozione; trascorre la sua infanzia tra le colline del Monferrato
e le Alpi della Val d'Aosta, dove trascorre le vacanze estive con i genitori.
A 20 anni approda alla redazione pisana della " Nazione " e poi
successivamente collabora con le redazioni di Firenze e Pontedera. Le
esperienze TV iniziano per lui a " Canale 50 " dove intraprende
l'attività di conduttore di Telegiornale. Nell'anno accademico 84 / 85 prende
la laurea in giurisprudenza con una tesi su " Max Weber, filosofia del
diritto ", punteggio 110 su 110 e lode. Nel 1986 viene assunto da Carlo
Rognoni direttore del " Secolo XIX" dove svolge principalmente attività
come giornalista e inviato speciale di cronaca nera e giudiziaria. Nel 1990 / 91
si trasferisce a Milano e viene assunto dal direttore delle " testate
giornalistiche di Mediaset " e lavora a tutte e tre le testate: Canale 5 -
Rete 4 - Italia 1 - come inviato speciale anche qui per la cronaca nera e
giudiziaria. La sua popolarità esplode il 17 Febbraio 1992 con l'arresto del
presidente del "Pap" e con l'inizio delle vicende giudiziarie di
" Mani pulite " (Chi non ricorda le immagini dei suoi servizi
con sullo sfondo gli l'autobus... mentre in studio Emilio Fede lo incalza negli
aggiornamenti). Nell'estate
del '97 ( Giugno/Luglio e Agosto ) con Alessia Marcuzzi conduce " 8
millimetri " un programma in 10 puntate che andava in onda in prima serata
su Italia 1 ( Giorgio Gori direttore di rete, Gregorio Paolini produttore ).
Dopo le dimissioni da Mediaset passa alla Rai, su Rai 3 prima, su Rai 2 poi,
alla trasmissione di Sport e Spettacolo " Quelli che il calcio "
condotta da Fabio Fazio, un'accoppiata che dura per quattro anni sino all'estate
2000. Nel 1999 Paolo Brosio conduce l'edizione '99 di " Sanremo notte
- il dopo Festival ", insieme a Teo Teocoli , Fabio Fazio e Orietta Berti,
con lui anche nel cast di " Quelli che il calcio ". Da
Maggio 2000 conduce per un mese la trasmissione " Un uomo solo al comando
", legata all'edizione del "TGiro" sul "Giro d'Italia",
che è andata in onda su Rai 3 dalle 20 alle 20,30; alla quale ha partecipato
anche la signora Anna Marcacci in Brosio, la mamma appunto, di Paolo.
Intervista
Com’è
il tuo rapporto con la capitale?
Il
mio rapporto con la capitale è ottimo perché ho fatto tutta “Domenica In”
di quest’anno (2000-2001) quindi tutti i fine settimana li ho passati a
Roma.Si può dire che la città mi si è aperta. Ho trovato una grande
disponibilità da parte dei romani, amicizie, anche affetti, poi grazie al verde
di Roma ho potuto anche fare degli sport, sono andato in bici da corsa, ho
giocato a tennis, a calcio. Praticamente a Roma mi sono trovato come nella mia
seconda casa. Abito in Versilia ma ho eletto Roma come mia città preferita.
C’è
un angolo di Roma a cui ti sei legato?
Si!
È quello del Pincio e della sua splendida terrazza che guarda piazza del
Popolo. Quando sto a Roma sto in un albergo lì vicino, mi piace
quella zona e quindi amo Villa Borghese. Avere una città così bella, un parco
altrettanto bello e nel centro di Roma è una cosa unica al mondo. E’ il
massimo.
Cosa
provi nel tornare a Roma dopo una lunga assenza?
Sento
il sapore di casa.
Pregi
e difetti del romano?
Io
credo che abbiano più pregi che difetti anche se se ne dice tante contro.
L’unico difetto sono i tifosi della Roma, che hanno la convinzione che esista
solo la Roma e la convinzione di volermi trasformare in un tifoso della Roma
(risata). Io tifo Juve da quando sono nato e della Roma non me ne importa
niente. Cioè complimenti, ottima squadra, però io tifo per la juve.
Il
tuo rapporto con la cucina romana?
La
cucina romana è una delle migliori del mondo. Tant’è vero che 2000 anni fa,
i romani mangiavano già bene. Come i romani non ce n’è. Basta pensare
all’organizzazione dell’Impero Romano. Ci sarà un motivo per cui si mangia
bene a Roma.
Quando
sei a Roma come vivi la Roma by night?
Giro tutti i locali. Mi piace tantissimo girare Roma
di notte, passeggiare per le strade lo trovo divertentissimo. C’è da dare una
tiratina d’orecchie perché ci sono molti locali che sono un po’ ancorati
nel tempo, Roma meriterebbe molto di più. Ci vorrebbe qualche idea nuova.
Progetti
per il tuo lavoro?
Parlando
di lavoro volevo farti sapere che adesso ho appena aperto questo nuovo locale in
Versilia, “Il TWIGA” in società con Flavio Briatore. E quindi è un impegno
enorme. Poi la televisione, vediamo.
Un
tuo sogno nel cassetto?
Scrivere
un altro libro. I libri miei adesso sono fuori dal mercato, sono esauriti. Hanno
fatto diverse ristampe ma sono andati a ruba. Se ne vuoi uno devi aspettare che
esca il prossimo (risata).