Sabrina Scampini
(giornalista e conduttrice)
Roma 20.4.2016
Intervista di Gianfranco Gramola
La differenza salariale, il problema delle
mamme lavoratrici che devo abbandonare il lavoro perché non trovano una rete di
supporto da parte delle Istituzioni, il femminismo e il femminicidio, sono i
temi che Sabrina Scampini affronta nel libro “Perché le donne valgono”,
spiegando il suo punto di vista senza dare lezioni ma elencando numeri e
statistiche. In quest’Italia che va avanti zoppicando, tra lamenti e accuse,
il libro della giornalista di Legnano apre gli occhi al lettore su una realtà
ingiusta, su una società per niente generosa verso il mondo femminile.
Sabrina
Scampini è nata a Legnano il 28
agosto del 1976). Ha frequentato l'Università Cattolica del Sacro Cuore, a
Milano, dove ha conseguito la Laurea in Lingue e letterature straniere, con
indirizzo in Scienze della Comunicazione: la sua carriera televisiva ha avuto
inizio collaborando per alcune fiction come curatrice della parte editoriale
(attività svolta per tre anni). Giornalista professionista, ha lavorato a Verissimo
su Canale 5, a Studio Aperto su
Italia 1 e a Tempi Moderni su
Rete 4; nel 2008, con la partenza del nuovo contenitore mattutino di Videonews Mattino
Cinque, diventa autrice della conduzione femminile e nel 2009 lavora,
sempre come autrice, anche nel nuovo contenitore pomeridiano di Videonews Pomeriggio
Cinque. Dal 7 marzo 2010 al 7 giugno 2013 ha curato e condotto con Salvo
Sottile il nuovo programma di cronaca nera Quarto Grado in onda su Rete 4. Dal 7 al 28 ottobre 2012 ha
condotto, su Canale 5 con Alessio Vinci, il nuovo contenitore domenicale di
Videonews Domenica Live. Dal 6
settembre 2013 conduce la nuova edizione di Quarto Grado con Gianluigi Nuzzi, ma dal 4 ottobre 2013 lascia il
programma (a favore di Alessandra Viero) perché incinta: il 2 dicembre 2013 è
nata la primogenita Anita.
Nel settembre 2014
scrive e conduce alcune puntate di "Correzioni", (in onda la
domenica alle ore 14.00) che si occupa di attualità politica. Ora
la potete trovare a Matrix su Canale 5 e Quarto Grado.
Conduzioni
Quarto Grado (Rete 4,
2010-2013) - Domenica Live
(Canale 5, 2012) - Correzioni
(TGcom24, 2014-in corso)
Ha detto
- Ho
messo nel cassetto: una laurea sudata alla cattolica che non
interessa a nessuno; un corso di sceneggiatura dove incontro il mio
mentore, Francesco Scardamaglia; tre anni da editor nelle fiction tvutili
per capire che odio le fiction; stage a Studio Aperto, Td al
Tg, a Verissimo, a Liberi Tutti; tesserino da giornalista; una serie
lunghissima di albe come autore a Mattino 5 e quando comincia Pomeriggio
5 (per farmi male) entro ed esco col buio a Cologno Monzese per almeno un
anno; autore a Quarto Grado (grande squadra con la mitica Siria Magri) e in conduzione con
Salvo Sottile prima, con Gianluigi Nuzzi dopo, con Alessio Vinci conduzione
di quattro tenebrose puntate di Domenica Live. A ottobre 2013 chiudo
il cassetto e saluto tutti per concentrarmi sulla mia pancia che
sta lievitando e che smette di crescere un paio di mesi dopo, quando la
luce della mia vita nasce e tutto diventa stupefacente. (dal suo sito)
Curiosità
-
Due volte mamma, Sabrina Scampini vive a
Roma, vicino a villa Borghese.
Intervista
Cosa ti ha spinto a scrivere il libro
“Perché le donne valgono”?
Ho scritto questo libro perché in realtà ho
trovato una situazione che non mi aspettavo. Parte tutto dalla classifica
mondiale su gender gap che ci vede in fondo alla classifica per quanto riguarda
la situazione delle donne nel mondo del lavoro. E da lì mi sono chiesta come
fosse possibile e in un certo senso volevo capire se effettivamente fosse vero
che noi donne siamo messe così male. Secondo il World Economic Forum su 145
Paesi nel mondo siamo 111esimi per quanto riguarda la partecipazione economica e
le opportunità delle donne nel mercato del lavoro. Effettivamente la risposta
è stata che la situazione in Italia per le donne che lavorano è molto
difficile, perché ci sono poche opportunità, perché sono pagate di meno e le
donne che lavorano, lavorano meno tempo e di conseguenza guadagnano di meno e
questo è uno dei problemi principali. Da noi aumenta sempre di più il part
time e quindi di conseguenza diminuisce quello che guadagnano poi mediamente
all’anno le donne.
Oltre alla disparità fra uomini e
donne, affronti qualche altro argomento che riguarda le donne?
Diciamo che con il filo conduttore
dell’emancipazione femminile parto dalla situazione nel mondo del lavoro in
Italia e all’estero e tocco anche però i temi del femminicidio e del
femminismo.
Ho visto che le presentazioni del tuo
libro sono sempre molto affollate. Come spieghi questo successo?
Perché ho molti amici (risata). Sto
scherzando. Il tema è sicuramente molto interessante ed è un tema molto caldo
in questo momento, perché finalmente non solo le donne, ma tutti quanti
cominciano a capire che la situazione è meglio se per tutti cambia.
Hai intenzione di dare un seguito a
questo libro?
Diciamo che questo argomento mi interessa
molto e ci sono degli aspetti che vorrei approfondire. Adesso sto ancora facendo
la promozione di questo libro, quindi è troppo presto per parlare del mio
prossimo libro e di altre cose che vorrei realizzare.
Tu sei giornalista e conduttrice Tv. In
quale di queste due professioni ti senti più a tuo agio?
In realtà non sono due mestieri differenti,
nel senso che io faccio la giornalista e l’autore televisivo e facendo questo
mestiere capita che a volte conduco un programma e a volte partecipo come
ospite. Diciamo che mi piace molto sia fare l’autrice dei programmi che
partecipare o condurli. Dipende molto anche dall’argomento e dipende dalla
situazione.
Come sei approdata in Tv, quali sono
stati i tuoi inizi?
La prima esperienza che ho fatto è stato una
stage a “Studio aperto”. Ricordo
che per riuscire a fare il primo servizio è stato difficilissimo e c’ho messo
diversi giorni. Allora il direttore era Mario Giordano e il mio servizio non
andava mai bene, quindi l’ho dovuto rifare molte volte. Il debutto è stato
abbastanza complicato o meglio tutto il primo anno è stato difficile. Si parla
di 13 anni fa e “Studio aperto” era un ambiente abbastanza competitivo.
Quindi la gavetta è stata dura.
Si! Soprattutto a “Studio aperto”, però
ho imparato tanto.
Un collega con cui ti sei trovata molto
bene?
Con Siria Magri, con cui continuo a
collaborare ancora adesso. Lei è la curatrice di “Quarto grado” ed è anche
una persona con cui io ho lavorato benissimo. Per tanti anni ho lavorato a
Quarto grado, come autore del programma. Diciamo che lo scrivevamo insieme.
Il
programma di interviste “Correzioni”è una tua idea?
Il
programma "Correzioni" è una mia idea, dal titolo alla sigla, alle interviste.
Ora non conduco più "Correzioni", ora lavoro a Matrix e Quarto
Grado.
A
proposito di interviste come ricordi quella che hai fatto a Emma Bonino?
Emma
Bonino e' una donna straordinaria, con una sola faccia e le idee chiare: porta
avanti sin dall'inizio una grande Battaglia per le libertà.
L’intervista
che avresti voluto fare?
Avrei
voluto intervistare Hillary Clinton. Esagero? Bisogna sempre puntare in alto.
Il mondo dell’informazione e della
televisione era come te lo immaginavi o ti ha deluso?
Non mi immaginavo niente, nel senso che non
ho iniziato questo lavoro per entrare nel mondo della televisione. Ho iniziato a
farlo perché mi interessava fare giornalismo. In questo, ambiente ci sono tante
persone serie che lavorano con impegno e sacrificio. All’esterno non sembra ma
questo è un lavoro come un altro. Uno la mattina arriva in redazione, legge i
giornali, va fuori a girare un servizio, torna e lo monta. C’è chi conduce un
programma, ma non è che fa solo quello. Certo che condurre Sanremo è
un’altra cosa.
Hai un sogno, un desiderio o un
progetto che vorresti realizzare?
Continuare a lavorare e poter parlare delle
donne, dei diritti e della libertà.
Visto che tu sei anche mamma, come
riesci a organizzare la giornata fra casa e redazione?
La mia giornata è molto impegnativa, che
inizia prestissimo, ossia a seconda di quando si svegliano i bambini. Può
iniziare alle 5 o alle 6, a seconda del loro sonno. Poi si gioca insieme nel
lettone fino alle 7.30, quindi colazione, vestizione, preparazione per andare
all’asilo. Una volta sistemati i bambini inizia la mia giornata lavorativa. Di
norma finisco di lavorare alle 16.00, quando poi vado a prendere mia figlia
all’asilo, tranne i casi in cui non sono a Roma perché sono a Milano. Oppure
quando sono a “Matrix” che è un programma serale. Ma di norma alle 16.00
finisco e vado a prendere i figli.
Hai mai lavorato per solidarietà?
In passato l’ho fatto, cioè quando ero
stabile in un posto. A Milano ho vissuto alcuni anni, a Roma anche e quindi
potevo dedicarmi di più alla solidarietà. Da quando ho cominciato a fare su e
giù per lavoro tra Milano e Roma e ora che ho due bimbi ho smesso.
Com’è il tuo rapporto con la Fede?
Credo, sono battezzata, cresimata, ma non
sono praticante.
Per mancanza di tempo?
No, il tempo si trova per le cose che
interessano. Non ho un particolare interesse per la pratica della Fede. Mi piace
moltissimo papa Francesco, seguo quello che dice e credo che sia una persona
molto carismatica e che può fare molto bene in questo periodo alla Fede
cattolica. Penso che possa portare molti seguaci e far interessare a persone
come me che credono, ma non sono molto interessate, invece attraverso lui si ha
un occhio di riguardo.
A chi vorresti dire grazie?
Un grazie lo posso dire ai miei genitori,
perché mi hanno sempre sostenuto e anche spronato per andare avanti, per essere
indipendente ed autonoma e per essere soddisfatta nel lavoro come nella vita
privata.
Ne approfitto per farti qualche domanda
sul tuo rapporto con Roma. Da quando vivi stabile a Roma?
Vivo a Roma da tre anni, cioè da quando
aspettavo la prima figlia. Però erano dieci anni che facevo avanti e indietro
tra Roma e Milano. Quindi quando sono venuta qua ero a casa. La prima volta che
sono venuta a Roma ero abbastanza grande, perché facevo l’università. Prima
avevo girato il mondo ma non ero mai stata a Roma. Sono rimasta impressionata.
Ricordo che ero con degli amici spagnoli e ho fatto un giro per Roma con la
Vespa. Mi sembrava di essere in
“Vacanze romane”, il film interpretato
da Gregory Peck e Audrey Hepburn. Ho un bellissimo ricordo di quella giornata,
di quando passavo davanti al Colosseo e alla scalinata di Trinità dei Monti.
Come
ti trovi tra i romani?
Ho
un buon rapporto con alcuni, anche se non sempre è semplice capire il loro modo
di fare, che è un po’ brusco. Sono fatti così, sono diretti e a volte
mancano un po’ di tatto e soprattutto se sei del nord non sei abituato a
questo approccio assai diretto.
Quali
sono state le tue abitazioni romane?
Ho
vissuto un po’ nella zona di Monteverde Vecchio, poi sono stata in centro
ossia in zona Viminale e ora sto ai Parioli. Ho sempre abitato in affitto, ma
quando vivevo a Milano e scendevo per registrare “Quarto grado” stavo in un
albergo all’Aventino, un’altra zona bellissima di Roma.
C’è
un angolo di Roma a cui sei particolarmente legata?
Sono
molto legata a villa Borghese, un parco bellissimo dove passo la maggior parte
del mio tempo con i miei bambini. E’ un parco immerso nel verde, è vicino a
dove abito, quindi è comodo e devo dire che mi piace moltissimo portarci i miei
figli.
Cosa
ti manca di Roma quando sei via per lavoro?
Mi
manca la luce. Roma ha bellissime luci e dei panorami pazzeschi. In molte zone
di Roma hai dei panorami mozzafiato, impagabili. Sono talmente incredibili i
panorami di Roma che io mi stupisco ogni volta. Dopo dieci anni vedo ogni giorno
lo stesso panorama e ogni volta resto a bocca aperta dalla bellezza. Anche il
clima è fantastico, è meraviglioso. Qui a Roma è sempre tiepido, si sta
benissimo, l’inverno dura poco. Quest’anno è stato abbastanza piovoso, ma
generalmente a Roma si vive all’aria aperta. A Milano ad un certi punto della
giornata non c’è in giro nessuno, perché sono tutti nei locali, nei
ristoranti. Qui a Roma la cosa più normale è andare in una trattoria
all’aperto.
I
mali di Roma che ti danno più fastidio?
Il
traffico in certe ore, la maleducazione che purtroppo ogni tanto si incontra e i
marciapiedi. I marciapiedi sono una delle cose che veramente mi danno più
fastidio. Le buche e i marciapiedi. Perché io che cammino con un passeggino,
anche nelle zone più belle di Roma trovo i marciapiedi dissestati. E’ un
disastro, proprio da non riuscire ad andare avanti con il passeggino. In centro
non si può andare perché ci sono i sampietrini, ma anche nelle zone
residenziali dove ci sono i marciapiedi sono impraticabili. Il nuovo sindaco di
Roma avrà tanto lavoro da fare.
A
proposito, hai qualche consiglio da dare al futuro sindaco di Roma?
Di
smetterla di continuare a dire e promettere che mettono a posto le buche e poi
non lo fanno mai. Posso consigliare di gestire bene la manutenzione delle strade
e quella della raccolta dei rifiuti e di combattere la corruzione. Il prossimo
sindaco che arriva deve essere molto determinato e non deve avere paura di
niente. Deve essere una persona coraggiosa e che ama veramente la sua città.