Thomas
Degasperi (campione di sci nautico)
Orlando (Florida) 7. 4. 2015
Intervista di Gianfranco Gramola
Un
campione trentino umile e spensierato, due titoli mondiali nella specialità
dello slalom (2007 e 2011) e 5 volte campione europeo, è
entrato a pieno titolo nella storia dello sci nautico, come uno degli atleti più
forti e anche come uno degli sciatori
più premiati al mondo. E’ felice di aver partecipato a
“ballando con le stelle” e aver dato visibilità al suo sport
A 15 anni ha vinto la su prima medaglia e poi
si è trasferito in America “per provare a diventare ancora più forte –
dice Thomas di questa sua scelta – e buttarsi in un altro mondo non è facile.
Però ogni sfida bisogna affrontarla con determinazione e non guardare in faccia
nessuno, perché nessuno ti regala niente”. Thomas
Degasperi è nato a Trento il 18 gennaio del 1981. La passione per lo sci
nautico gli è stata trasmessa dai suoi genitori che hanno la
scuola di sci nautico a Caldonazzo da parecchi anni. All’età' di 5 anni suo
padre lo ha messo sugli sci e partendo come un gioco è poi diventata la sua
vita.
Intervista
Quali
sono stati i tuoi maestri?
Il
mio idolo, eroe, migliore amico sicuramente mio padre Marco, poi tanti altri nel
corso degli anni allenatori federali e internazionali come Andrea Alessi, Kiko
Buzzotta, ma il mio mentor è sempre mio padre è sempre lo rimarrà.
Quando
è esploso il tuo talento?
Ho
vinto i campionati europei giovani nel 1995 ma direi che i risultati che mi
hanno fatto riflettere di più sul futuro sono state le 2 vittorie ai campionati
europei under21 e il 4° posto ai miei primi mondiali assoluti nel 2001 a
Milano.
Qual
è il momento più stressante di questo sport?
Prima
della gara, la tensione, l'adrenalina, l'attesa.
Professionalmente
parlando qual è il tuo punto debole?
Bella
domanda, Gianfranco. Mi piacerebbe rivolgere questa domanda a mio padre è ad
altri allenatori che mi hanno seguito.
Le
tue radici trentine hanno influito nella attività sportiva?
Sicuramente.
Mio padre come poi io, ho svolto tantissimi sport da piccolo, dall’ agonistica
dello sci alpino al calcio, pallavolo, tennis, judo.
Cosa
hai sacrificato per arrivare al successo?
La
lontananza dalla famiglia dagli amici dal Trentino dall’Italia, ma fa parte
del gioco.
Qual
è il tuo motto?
Purtroppo
nello sport e come in tanti altri ambiti bisogna essere egoisti e non guardare
in faccia a nessuno perché nessuno ti regala niente.
A
un ragazzo che volesse avvicinarsi a questo sport, che consigli vorresti dare?
Di
provarlo perché ne vale la pena e perché ti tiene sempre a contatto con la
natura all’aria aperta, dando la possibilità di conoscere il mondo e
incontrare tanta gente.
Ha
vinto parecchie medaglie. A chi le hai dedicate?
Senza
dubbio ai miei genitori, perché senza di loro e senza i loro consigli non sarei
mai arrivato dove sono oggi.
Quali
erano i tuoi idoli da ragazzo?
Alberto
Tomba e i grandi dello sci nautico come Andy Mapple.
Ma
i tuoi genitori che futuro sognavano per te?
Spero
questo. Mio padre avendo la passione per questo sport penso che sia soddisfatto
di come le cose stiano andando.
Hai
mai prestato la tua immagine per solidarietà o per eventi benefici?
Si!
Ero il testimonial qui negli Stati Uniti per una campagna molto vasta per il
tumore al seno l'anno scorso. Ogni ottobre in USA è dedicato alla lotta per il
tumore al seno e grazie ad uno dei miei sponsor (5hour Energy ) sono stato
selezionato per essere il testimonial.
Nello
sport oltre al talento e la bravura, quanto conta la fortuna?
La
fortuna conta fino ad un certo punto. Io penso sempre che ognuno é artefice
della propria fortuna, della propria felicità e del proprio successo.
In
inverno come ti alleni?
Molto
in palestra e meno in acqua durante l'estate con tutti i viaggi che si fanno non
ho molto tempo per l'allenamento a terra.
Per
stare in forma segui una dieta particolare?
Cerco
sempre di mangiare alimenti non trattati e di avere in base alla giornata
differenti tipi di alimenti. Mi piace sapere cosa mangio, quindi mi diverte
passare del tempo in cucina a preparare i miei piatti.
Come
atleta cosa non deve mai mancare nel tuo frigorifero?
Frutta,
prosciutto, latte e carne.
Come
vivi la quotidianità?
Allenamento
in acqua e in palestra nel pomeriggio e poi ritorno al lago per allenarmi. “Più
m'impegno, più ottengo”, quindi cerco di dare il massimo in ogni sessione di
allenamento e anche in palestra cerco di dare il massimo. E
per arrotondare lo stipendio, anche perché mi piace molto, insegno ad altri
atleti e appassionati dello sport qui in Florida e l’estate a Caldonazzo dai
miei genitori.
Quali
sono le tue ambizioni?
Vincere
e non fermarmi e mai accontentarmi dei risultati ottenuti per poi lavorare
ancora più sodo.
Un
tuo sogno sportivo?
Continuare
ad essere in cima al mondo.
Come
vedi il tuo futuro?
Bella
domanda. Per ora penso alla mia carriera, comunque sicuramente starò nel mondo
dello sci nautico perché non posso vivere senza questo sport. E’ la mia
grande passione.
Abbiamo
dei talenti in Trentino?
Sia
nel passato che nel presente. Nel passato Irene Reinstaller, 5 volte campionessa
europea. Marina Mosti, campionessa europea e seconda al mondo. Christian
Rampanelli, campione europeo è campione italiano. Marco Menestrina, campione
Europeo giovani 4 volte. Attualmente io e Carlotta La Ganga, campionessa
italiana numerose volte. Poi abbiamo molti piccoli atleti che stanno crescendo.
Parliamo
di Trento. Come ricordi la tua infanzia trentina?
Beh,
tanti amici che purtroppo non vedo più spesso ma ormai con la tecnologia di
oggi ci si ritrova un po' tutti.
Che scuole
hai frequentato? Tutte a Trento?
Scuole
medie a Villazzano, scuole superiore alberghiera a Levico per i primi 3 anni e
gli ultimi 2 anni a Merano. Poi ho frequentato è concluso l'università negli
Stati Uniti.
Hai
lasciato amico e qualche ex a Povo?
Amici
un pochino ovunque. Ex a Povo, non molte.
Cosa
ti piace e viceversa di Trento?
Trento
città splendida, pulita, sicura che offre di tutto dalle montagne ai laghi,
dalla cultura ai centri relax, non è piccola ne grande. Potrebbe offrire un po'
di più per i giovani quello si di sicuro. I giovani sono il futuro.
Qual
è l’angolo del Trentino dove ami rifugiarti.
A
Caldonazzo sul lago. Durante l'estate è calmo e tranquillo e ha la giusta
atmosfera per ritrovare se stessi.
So
che vivi 8 mesi l’anno in Florida. Cosa ti manca di Trento?
La
famiglia, gli amici, il lago, le montagne, il cibo... E le cene interminabili
tra amici.
Quali
sono i tuoi passatempi preferiti quando non gareggi?
Mi
piace cucinare, mi rilassa molto passare tempo in famiglia dato che sono sempre
in giro per il mondo e rilassarmi e non pensare ne al passato né al futuro.
Di
cosa hai bisogno per essere felice?
Serenità,
la salute fisica e mentale.
Fidanzato,
sposato?
Non
sono sposato e niente bambini. Ma sto
uscendo con una ragazza americana.
Il
complimento più bello che hai ricevuto?
Mmmmmm...
Forse quando ho vinto i miei primi mondiali dai miei genitori.
Che
rapporto hai con la Fede?
Purtroppo
essendo sempre impegnato non ho la possibilità di praticare e dedicarci molto
tempo. Da piccolo andavo ogni settimana in chiesa.
Un
tuo pregio e un tuo difetto?
Pregio:
cerco di sorridere sempre alla gente e di essere altruista. Difetto: forse mi
affeziono troppo alle persone.
Chi
e cosa porteresti con te su un’isola deserta?
La
mia famiglia, i nipoti, una barca e il mio sci.
L’errore
che non rifaresti?
....
Dovrei pensarci a lungo;-)
Che
differenza trovi tra la quotidianità trentina e quella americana?
Il
modo di vivere è diverso, è tutto più alla mano. In Trentino la gente vive
con più tranquillità e meno pensieri quindi anche la propria vita divento meno
caotica e quindi più rilassata.
Tatuaggi,
piercing… favorevole o contrario?
Avevo
un piercing quando avevo 20 ma tolto subito ;-) Tatuaggi non ne ho e non
sono contrario.
Cosa
non sopporti?
Le
persone che mancano di rispetto.
Quali
sono le tue manie, le tue ossessioni?
Mi
piace guardare film e quindi avere una televisione di ultima generazione, non
sopporto la mancanza di pulizia in casa.
Parteciperesti
ad un reality, tipo “L’isola dei famosi”?
Perché no, tutto si può provare nella vita.
Hai
un sassolino nelle scarpe?
No!
Se c'è qualcosa che voglio fare, lo faccio. Si vive una volta sola quindi mi
piace affrontare nuove avventure e nuove esperienze e non mi tiro mai indietro.
Cosa
ti ha spinto a partecipare all’ottava edizione di “Ballando con le
stelle”?
Una
esperienza nuova da provare, da buttarmi in un mondo che non conoscevo
ampliamente ed è stata sicuramente una sfida con me stesso per capire anche
come sono.
Ti
piacerebbe un futuro nel mondo dello spettacolo?
Vedremo
per ora rimango nello sport, che senza quello non vivrei.
Grazie
anche a “Ballando” sei diventato famoso. Ma la popolarità crea più
vantaggi o fastidi?
Ma
non penso che crei fastidi. Io sono stato felice di aver partecipato e aver dato
visibilità al mio sport.
Ps.
Anche se a “Ballando con le stelle 2012” non ha vinto, Thomas si è
aggiudicato il premio “Paolo Rossi” per l’esibizione più emozionante.