Tullio Solenghi (attore comico) Roma 27.9.1999
Intervista di Gianfranco Gramola
Un'artista
solare, geniale e ironico e a volte permaloso
Tullio
Solenghi è nato a Genova il 21 marzo del 1948. Figlio di un professore di
Architettura, debutta in televisione nel 1976 in Chi, uno spettacolo condotto da
Pippo Baudo. Poi ancora con Luna Park (1979) e
poi con Corrado in Gran Canal. Ha fatto parte del famoso trio insieme a
Massimo Lopez e Anna Marchesini dal 1982 al 1994. In teatro i tre comici danno
vita ad alcuni successi come Allacciate le cinture di sicurezza, In principio
era il Trio e la parodia de I promessi sposi. Dopo la separazione del trio, nel
1995 è protagonista, assieme ad
Anna Marchesini, dello sceneggiato
La rossa del Roxy Bar. Nel 1998, ha condotto Domenica In con Giancarlo Magalli. Ha condotto
Striscia
la notizia (1996
- 1997) assieme a Gene Gnocchi e assieme a Massimo Lopez. Nel 1999 ha portato in
giro per l’Italia, lo spettacolo teatrale Insalata di riso. Nel 2001 partecipa
al varietà Superconvenscion, su RaiDue e nello stesso anno è nel cast di
Quelli che il calcio… Come attore lo troviamo nei film : Metalmeccanico
e parrucchiera in un turbine di sesso e politica,
1996 - La
gorilla,
1982 - La
moglie in vacanza... l'amante in città,
1980 - Io
zombo, tu zombi, lei zomba
Io
zombo, tu zombi, lei zomba, 1979.
Ha
detto:
- La
televisione è un mezzo demoniaco che trasforma chi la fa. I conduttori, in
privato, hanno spessore intellettuale, mentre in video diventano dei
“coglionazzi” facendo dei giochini demenziali, che una volta trasmettevano
alla Tv dei ragazzi.
-
Con Massimo Lopez ci telefoniamo, ridiamo e scherziamo. Abitiamo in due
palazzine dello stesso condominio, ormai soprannominate “palazzina Mediaset”
e “ palazzina Rai”.
-
Quando voglio sentirmi in pace Vivaldi, una mia grande passione, le mie figlie
mi sparano le Spice Girls, Fabi o Silvestri.
- Se
avessi qualche migliaia di euro, finirei la costruzione della pista ciclabile
intorno al lago di Bracciano, perché per ora ce n’è solo un breve tratto a
Trevignano Romano, mio “buen ritiro”.
- Il
giorno più infelice della mia vita è stato quando rientrando in Italia da una
vacanza, fermo ad un bar, appresi dalla Tv dell’omicidio
del giudice Borsellino.
Curiosità
-
E’ sposato con Laura Fiandra (conosciuta all’Università di Genova),
titolare del centro di terapie alternative “Sotto il ciliegio”, di via
Prisciano, 42. Ha due figlie: Alice e Margherita.
- In
prima Media era in classe con Massimo D’Alema.
- Ha
fatto la pubblicità per la Lavazza dal ’96 al ’98 e per la Telecom, prima
nello spot del Fortino e poi in quello della zattera – casa.
- Ha
prestato la voce al perfido “Scar”
del film di animazione di Re Leone, della Walt Disney.
-
Sono molto apprezzate le sue imitazioni di Giampiero Mughini, l’allenatore
Zeman, il politico Rosa Russo Jervolino e il mago Othelma.
Intervista
E’
nella sua casa di viale Cortina D’Ampezzo.
Tu
sei di Genova. Come ricordi l’impatto con la Capitale?
Mi
sono stabilito a Roma nel 1987 e l’impatto è stato abbastanza buono, anche
perché non l’ho mai considerata una Capitale così caotica. Ha le sue zone
caotiche ma io, che per lavoro giro tutta l’Italia ho notato che ogni
città ha la sue zone caotiche e zone tranquille. Mi sono trovato quindi
subito a mio agio.
Quali
sono state le tue abitazioni romane?
Sempre
in zona Monte Mario, esattamente dove sto adesso, sulla Trionfale.
Com’
è il tuo rapporto con Roma?
Mah,
continua ad essere un rapporto buono, basta capirla e poi io ho la fortuna di
scegliere gli orari di lavoro e quindi non devo fare il pendolare, che tutte le
mattine deve alzarsi presto e affrontare il caos, il traffico di chi deve essere
sul lavoro alle 8.00. Quindi potendo uscire più tardi o andare al lavoro nel
pomeriggio riesco ad evitare gli orari in cui Roma è più invivibile.
Il
tuo rapporto con la cucina romana?
Così,
così, niente di eccezionale. Io sono affezionato a quella ligure e quindi la
cucina romana mi piace ma non è che impazzisco. Amo gli odori, il basilico, il
pesto, le trenette al pesto, insomma.
C’è
un angolo di Roma a cui sei particolarmente legato?
Direi
quasi tutto il centro storico. C’è una zona, forse una delle zone più belle,
quella tra la Bocca della Verità e il Ghetto ebreo, perché guardando a 360
gradi, uno vede cinque stili diversi, cinque reperti, ruderi che risalgono ad
epoche diverse, dall’epoca romana fino a quella recente.
Cosa
provi a tornare a Roma dopo una lunga assenza?
Diciamo
che ormai provo quello che si prova nel tornare a casa, ormai Roma l’ho fatta
casa mia. Non ho mai interrotto il cordone ombelicale con Genova, però Roma è
diventata la mia casa. Insomma ci torno sempre volentieri a casa.
Pregi
e difetti dei romani?
Il
pregio e il difetto sono la stessa caratteristica, cioè sarebbe quella di
essere molto facili all’amicizia, ai contatti, in questo molto caciaroni,
molto vitali. E questo è un pregio perché la mia Genova invece è una città
molto chiusa. Nello stesso tempo questo può diventare un difetto, perché
spesso questa amicizia dimostrata dai romani in partenza, si ferma ad una patina
di superficie. Pochi però rimangono amici veri.
Qual
è il fascino di Roma?
Il
fascino di essere stata la New York di 2000 anni fa, cioè la vera Caput Mundi,
per cui è una città che è entrata nella storia, nella leggenda, come le
grandi città tipo Atene, ecc...
Come
sarà la Roma dell’Anno Santo?
Spero
che non sia così caotica come tanti prevedono. Spero che sia un Anno Santo
abbastanza disciplinato, perché se verranno veramente tutti quei milioni di
pellegrini , io credo sia una cifra esagerata per qualsiasi città. Io credo che
Roma si stia preparando bene, s’è data una ripulita generale ed è stata
restituita al suo antico splendore, vedi la Basilica di S. Pietro, Piazza del
Popolo, ecc… Spero che tutto questo serva a migliorare la qualità della vita,
anche nell’anno del Giubileo.
A
parte il traffico cosa ti da più fastidio di Roma?
Nulla,
è proprio il traffico che mi da fastidio, che a volte da sui nervi.
Se
tu avessi la bacchetta magica cosa faresti per Roma?
Forse
darei un po’ più disciplina in generale ai romani. Infatti io dico sempre che
basterebbe che per due mesi scambino i vigili di Roma con quelli di Genova, per
rendere Genova più umana e più allegra e Roma più osservante delle regole.
Roma
era o è la città più bella del mondo?
E’
la più bella città del mondo, sicuramente.
Un
sogno nel cassetto?
E’
quello di invecchiare serenamente, in salute.
Progetti?
Adesso
ho uno spettacolo teatrale che si chiama “Insalata di riso” che porto in
giro per tutta Italia, Roma compresa e poi dovrei iniziare una fiction per Rai
Uno.