Vanessa Incontrada
(soubrette - attrice) Milano giugno
2004
Intervista
di Gianfranco Gramola
Una
spagnola con un segreto: l'autoironia
Breve
biografia tratta dal suo sito
Vanessa
nasce a Barcellona (24.11.1978) sotto il segno del Sagittario con ascendente Scorpione,
da padre italiano (romano con ascendenze calabresi), un artigiano del
cuoio e da madre spagnola. Comincia a fare
la modella in Spagna all'età di 17 anni. Ha 18 anni quando arriva a
Milano. Lavora con successo con griffe e giornali di primo piano. Conduce lo
spazio Heineken all'interno del programma musicale "Super" per
Italia 1. Passa
alla co-conduzione di "Super Estate" insieme con Peppe Quintale
(giugno '98). È unica conduttrice nell'edizione "Super" '98/'99 e
'99/2000. Il 31 dicembre '99 appare su RAI 1 in veste di co-conduttrice del
programma "Millenium" con Michele Mirabella. Nel maggio 2000 passa
in RAI. Conduce
"Subbuglio", insieme a Giancarlo Magalli, in onda in prima serata su
RAI 1. A metà febbraio 2001 inizia la sua prima esperienza radiofonica
trasmettendo ogni giorno dalle h. 17 alle 19, in diretta, su "Hit Channel",
la televisione multimediale satellitare in digitale di RTL 102.50. Dal piccolo
schermo alla pubblicità d'autore: Vanessa è la principale testimonial della
nuova pubblicità seriale TIM, conduce il TIM TOUR 2001, in giro per le piazze
di tutta Italia. Conduce "Non Solo Moda", su Canale 5 tra il 2001 e il
2002. Per RAI 1 a novembre del 2002
è alla conduzione di "Sanremo Giovani" e a dicembre conduce anche
"Il Gala dello Sport". Scelta dal regista Pupi Avati, gira, nel ruolo
di protagonista, il film per il cinema "Il cuore altrove" insieme con
Neri Marcorè, Giancarlo Giannini, Nino D'Angelo, Sandra Milo (uscita del film:
febbraio 2003). Il film riscuote ampi consensi di pubblico e di critica, tanto
che Vanessa viene applaudita a Cannes e definita dalla stampa straniera "la
nuova Julia Roberts europea". Durante
il Festival di Fiano, nell'ambito della rassegna di "Lo schermo è
donna", le viene conferito il
suo primo premio, quale giovane attrice emergente. Il successo del film viene
confermato in molti paesi stranieri. Recentemente, oltreoceano, a Los Angeles,
al cospetto dei giornalisti del Golden Globe, ottiene un ulteriore plauso che
sottolinea il gradimento del film a livello internazionale. Da agosto 2002 conduce con Francesco Perilli
il programma radiofonico "Protagonisti" in onda tutte le sere
dalle 21 alle 24 su RTL 102,5. Da dicembre le viene affidata la cura e la
conduzione della trasmissione "Protagonisti" del sabato sera.Ha
condotto, sulle reti SKY, "Sky
Lounge", un magazine sul cinema, in onda ogni lunedì, subito prima del
film di prima serata. Ha da poco
terminato di girare un nuovo film, "A/R Andata e ritorno" (nelle sale
cinematografiche italiane il prossimo 2 aprile),
che la vede al fianco di Libero di Rienzo.
Sceneggiatura e regia di Marco Ponti, già premiato con il David di
Donatello con un altro suo film, "Santa Maradona" (miglior regista
esordiente e miglior attore non protagonista). È la nuova conduttrice, insieme
con Claudio Bisio, della fortunata trasmissione, "Zelig Circus", in
onda dal 20 febbraio 2004, e per le successive 13 settimane,
su Canale 5 .
Ha detto:
- Sul palco non so fare nulla, ma accetto
tutti gli sberleffi della banda Zelig.
- Un mio sogno sarebbe una cascina in
Maremma, tra Follonica e Castiglione della Pescaia. Spero che diventi presto un
progetto. Anche se per ora non c'é nemmeno un mattoncino.
- Ho le cosce grosse, sono molto
mediterranea, coi fianchi larghi. Ma che ci posso fare? O mi taglio in due ma
non posso, o piango ma non è il caso, o ci rido su che è meglio.
- I programmi che non mi piacciono sono tutti
quelli che fanno gossip. Detesto il pettegolezzo: puoi ferire e creare dei
problemi. Ci vuole un po' di rispetto.
- Claudio Bisio? Un grande professionista e
uno splendido insegnante.
Curiosità
- Alle Elementari, Vanessa faceva la voce
solista nel coro della parrocchia di Follonica.
- Ama tutto ciò che sdrammatizza i
problemi. Adora i monologhi sui difetti dell'uomo, delle donne e delle coppie.
Non crede all'amore eterno, ma all'amicizia si.
Intervista
Vanessa, com’è il tuo rapporto con Roma?
Ottimo.
È una città “solare”. E, poi, devo sottolineare che un po’ delle mie
radici sono proprio in questa città: mio padre è nato proprio a Roma.
E con
la cucina romana? Cosa ti piace? Trattoria preferita?
Devo
confessare una mia debolezza: ho un rapporto idilliaco con tutta la cucina! Di
quella romana, in particolare, amo i bucatini alla matriciana, le puntarelle, i
famosi carciofi alla romana, i saltimbocca…ma la lista potrebbe proseguire a
lungo…Si è capito che sono una buona forchetta? Per la verità, sarebbe più
corretto dire “sarei” per via della dieta, che, ahimé, mi tocca seguire
ogni tanto per non ingrassare. Di trattorie che mi piacciono ce ne sono
parecchie, specie quelle che si trovano a Trastevere e che rispecchiano un po’
“l’anima” della Roma più vicina alle tradizioni culinarie d’un tempo.
C’è
un angolino romano che ami particolarmente?
Non
conosco Roma così bene. Ogni volta che ci sono stata, è stato
per una qualche occasione di lavoro. Ma mi riprometto di scoprirlo al più
presto.
Cosa
provi nel tornare a Roma dopo una lunga assenza?
È ogni volta una scoperta. Sempre piacevole.
Come
trovi i romani (pregi e difetti)?
Simpatici
e “caciaroni”… Possiedono un’allegria innata, una palese voglia di
vivere… L’unica abitudine che mi scombussola un po’ è quella degli orari
dei pasti, molto più tarda rispetto a quella milanese, e la quantità di cibo che ti mettono nei piatti.
Qual
è il fascino di Roma, secondo te?
Impossibile,
almeno per me, descrivere una città come Roma in poche parole senza risultare banale. È il fascino dei suoi contrasti, credo.
Cosa
ti dà più fastidio di Roma o meglio esiste una Roma da buttare?
Roma
non si può buttare via, né tutta, né in parte…ma un aspetto insopportabile
di Roma (e anche di Milano) è
il traffico in certe ore
della giornata…
In
quale Roma del passato ti sarebbe piaciuto vivere e nelle vesti di chi?
Il
passato è ricco di tragedie. Non
credo che mi sarebbe piaciuto vestire i panni di qualcuno che poteva essere
pugnalato dal suo stesso figlio o avvelenato dalla madre, dalla sorella, dai
suoi stessi seguaci… Preferisco leggerli quei tempi. E poi, io sono la
perfetta figlia della nostra era: mi trovo perfettamente a mio agio nei miei
panni.
Come
vivi la Roma by Night?
Non
la vivo. Ma non vivo nemmeno la Milano by night… Non sono una nottambula. Si
crede che fare il mio lavoro significhi riflettori e divertimento… Invece, i
riflettori ci sono, ma il divertimento te lo devi proprio scordare… Alla sera
si deve andare a letto presto per essere puntuale e in forma agli appuntamenti,
per le prove, per i casting, che
iniziano fin dal mattino presto. Rigore e serietà sono gli unici
“comandamenti” che devi seguire se vuoi avere qualche possibilità di
riuscita.
Qual
è stata la tua più gran soddisfazione nel campo artistico?
Il
successo del film di Pupi Avati, “Il cuore altrove”, che mi ha coinvolta in
qualcosa di magico, mai provato prima. Non dimenticherò mai gli applausi che mi
hanno accolta all’uscita dalla proiezione del film, a Cannes. Come in una
scenetta comica, all’inizio mi sono guardata intorno per vedere a chi fossero
rivolti… Quell’entusiasmo lo porto impresso nella mente e…nel cuore. Anche
il film con Marco Ponti, “A/R Andata
+ Ritorno” è stato un bel banco di prova! E, poi, la
partecipazione a Zelig…Che dire? Sto vivendo un momento professionale davvero
strepitoso.
Hai
dei rimpianti?
No,
mi dico sempre che preferisco avere una delusione che un rimpianto!
Com’è
nata la passione per lo spettacolo? Ricordi il tuo debutto?
Non
è nata. È capitato tutto per caso. Di debutti ne ho avuti parecchi: nella
moda, nella pubblicità, in radio, in televisione, al cinema…Tutti ugualmente
emozionanti. Mi sento perfettamente a mio agio in tutti questi ruoli. Non faccio
fatica. Sono me stessa. Con
un’eccezione: il cinema. Ho iniziato con una certa dose di incoscienza… ma
ho avuto un grande maestro in Pupi Avati e, dopo, anche se con modalità
differenti, in Marco Ponti. Ma, nel
contempo, ho ritenuto che fosse doveroso studiare recitazione e teatro. Cosa che
faccio con molto impegno. In quanto alla mia ultima esperienza in televisione,
beh, Claudio Bisio e tutta la “banda Zelig”
sono dei “miti”…e mi hanno aiutata ad inserirmi nello spettacolo
con naturalezza e simpatia.
Ma
i tuoi genitori che futuro sognavano per te?
Che
diventassi un po’ meno peste di quella che ero da adolescente! Il loro sogno
si è avverato e solo allora hanno
preso seriamente in considerazione il fatto che volevo diventare una psicologa
infantile. Poi, mi è capitata l’occasione di fare la modella e, allora, ho
fatto il diavolo a quattro per convincere mia madre a farmi provare. Ma non ho
mai smesso di pensare che un giorno potrei riprendere gli studi interrotti…
Quali
erano i tuoi idoli da ragazza?
Gli
stessi di oggi: Julia Roberts, come attrice di primo piano. Laura Morante, come
culto. E, poi, Andy Garcia e Edward Norton: due da sballo! Non è che per caso
li conosci e me li potresti presentare? No, eh? Beh, chiedere non costa nulla…
Quali
sono i tuoi hobby i tuoi passatempi preferiti, quando non lavori?
Se
sono libera da impegni, mi piace poltrire un po’, prendermela comoda, magari
indossando una semplice tuta. Leggo un buon libro, ascolto la musica e rispondo
a tutti gli amici che mi scrivono in rete. Faccio una capatina in palestra e,
poi, affitto un film e me lo gusto tenendo Potter, il mio gatto, sulle
ginocchia. Magari, la sera, ci sta anche un’uscita con gli amici più cari o
andare ad un concerto.
Qual
è il tuo tallone d'Achille, il tuo punto debole?
L’impulsività.
Sono impulsiva e un po’ viscerale. Nel bene e nel male. Non sempre è un fatto
positivo. Rischio di soffrire e di far soffrire…ma so chiedere scusa. Sto
molto attenta a non ferire nessuno e, se mi capita di farlo involontariamente,
corro subito ai ripari, cercando di farmi perdonare. So cosa si prova per una
sgarberia, per un saluto mancato, per uno sguardo indifferente…Sono molto
vulnerabile sotto questo aspetto. Però, come contraltare a questo mio tallone
d’Achille, metto l’ironia, che mi aiuta a sdrammatizzare le situazioni un
po’ difficili, e soprattutto l’autoironia, che mi dà una grossa mano a non
…prendermi troppo sul serio.
Come
sei nella vita di tutti i giorni (con quale filosofia vivi la quotidianità)?
Sono
una ragazza normale. Con uno splendido rapporto con la famiglia. “Normale”,
nella mia filosofia di vita, significa non rinchiudersi in se stessi, nel
proprio egoismo e riuscire a “vedere” anche gli altri. Significa non
dimenticarsi di vivere con i piedi per terra. Significa non dare al danaro e al
successo un’importanza esagerata. Significa
essere disponibile al dialogo, alle confidenze, a vivere la vita senza
illudersi di stare “sopra un altare”. E
significa soprattutto essere felice
di quello che possiedo. La felicità,
per me, è un insieme di momenti positivi, di sensazioni, di emozioni, di
entusiasmo…E' il sorriso di mia madre quando mi rivede. E' vedere mia
sorella diventare donna. E' commuovermi per i fatti tragici del mondo e aver
voglia di contribuire a cambiare quella parte di umanità che di umano ha
davvero poco…E' sapere che sono una persona, prima di un personaggio
abbastanza famoso…Se questo vuol dire essere
felice, beh, io lo sono!
Il
complimento più bello che hai ricevuto e da chi?
I
complimenti sono imbarazzanti per chi, come me, non ama troppo sentirseli fare
per una forma di riservatezza e di timidezza, che mi fa sentire sempre
un po’ a disagio…
La
cosa più cattiva che hanno detto e scritto su di te?
Le
cose cattive, gratuitamente cattive, trovo che siano volgari e stupide, perciò
le butto nella spazzatura. Anche in senso metaforico.
Che
rapporto hai con la Fede?
Il
mio dialogo con Dio è molto personale. Gli parlo quando ne sento il bisogno e
non necessariamente in luoghi di culto…
Hai
un sassolino nella scarpa che vorresti toglierti?
No.
Per ora almeno…
Qual
è la chiave del tuo successo?
C’è
un segreto? Come in tutti i campi, ci vuole impegno e una buona dose di fortuna.
In questo momento la mia faccia e le mie caratteristiche incontrano il consenso
sia professionale che del
pubblico… Il resto sta nel mio temperamento e nella determinazione che metto
nel lavorare. Ho lavorato sodo,
senza risparmiare le forze. Con grande coerenza. Ma non metterti strane idee in
testa, eh? Non sono la classica “secchiona”…
Come
vivi il successo?
Come una tegola che mi è caduta in testa…Scherzo.
Lo vivo come una bella favola, che potrebbe anche finire… perciò lo vivo
davvero bene, senza montarmi la testa.
Hai
un sogno nel cassetto?
Sì,
che nessuno mi faccia questa domanda!
A
chi vorresti dire grazie?
A
tutti quelli che hanno creduto in me. E,
in prima linea, a mia madre e al mio manager, Maurizio Capelli. Poi ringrazierei
Giorgio Gori, Lorenzo Suraci e Pupi Avati, che mi hanno “buttata” in
televisione, in radio e nel cinema così, sulla fiducia.
Progetti?
Tanti
e nessuno: mi piace vivere il presente al meglio. Solo così si costruisce il
futuro, no?
Vuoi mandare un saluto ai lettori del mio
sito?
Come no... un "besito" da Vanessa.
Ciao.