Walter Zenga (ex calciatore) Andalo
(Trento) 1.1.2000
Intervista di Gianfranco Gramola
Il
portiere ballerino
(biografia tratta dal sito ufficiale www.walterzenga.it)
Walter
Zenga, nasce a Milano il 28 aprile 1960 (sotto il segno del Toro) da papà
Alfonso e mamma Marina. La carriera calcistica come portiere incomincia presto.
Infatti all'età di dieci anni una società di lega giovanile, la Macallese,
accortasi delle grandi doti di “paratutto”, acquista il cartellino del
piccolo Walter, tesserandolo con un anno in meno in modo da farlo giocare prima
del compimento del 10° anno. Nel giro di un anno l'allenatore del settore
giovanile dell'Inter, Italo Galbiati, lo chiama a far parte dei suoi
“pulcini”; per il piccolo Zenga è senza dubbio un sogno, in quanto da
sempre aveva sostenuto la squadra nerazzurra. Alla domenica il suo entusiasmo e
la sua dedizione gli permettevano di accontentarsi del ruolo di raccattapalle
della prima squadra, pretendendo però di stare dietro la porta del suo idolo,
Ivano Bordon. Coltivando il suo talento non dimenticava la sua umiltà e
razionalità, trovando lavoro come segretario di una sede nerazzurra. Presto
Zenga si farà le ossa nelle serie minori, in prestito alla Salernitana, al
Savona e alla Sambenedettese, cui contribuirà alla promozione in B. Rientrato
all'Inter nella stagione 82-83, il suo grande momento stava arrivando: grazie al
coraggio del dirigente Sandro Mazzola e dell'allenatore Fraizzoli, Zenga
esordisce come primo portiere l'11 Settembre 1983 a S.Siro contro la Sampdoria,
squadra in cui era giunto un certo Bordon... La chiamata in Nazionale giunge tre
anni dopo, sotto la guida di Azeglio Vicini, che gli permetterà di disputare 58
partite con la maglia azzurra e con non poche soddisfazioni.
Con l'Inter ha vinto lo scudetto record da 58 punti nell'88-89, la Supercoppa e
le coppe UEFA del ‘90 (contro la Roma) e ‘94 (contro il Salisburgo). Al
termine di quest'ultimo anno andrà alla Sampdoria, lasciando il posto a
Gianluca Pagliuca. Anche i riconoscimenti e i premi fanno parte della sua storia
e fra questi ne riportiamo due: il titolo di miglior portiere al mondo
assegnatogli per 3 volte consecutive dall' IFFHS, l'organo internazionale di
storia e statistica calcistica e il prestigioso pallone di gemme-gioiello del
valore di 160 milioni di lire, per essere stato il miglior portiere ai Mondiali
di Italia ‘90. Degno di onore il suo gesto di mettere all'asta il prezioso
pallone e devolvere il ricavato in beneficenza al Telefono Azzurro. Tornando al
presente o quasi, Walter ha difeso la porta del New England Revolution nel ‘97
e allenato la stessa squadra l'anno seguente. Nel 2002-2003 ha allenato la FC
National Bucaresti e successivamente, nella stagione 2004-2005, è stato
allenatore della FC Steaua Bucarest per poi passare nell'estate successiva alla
Stella Rossa di Belgrado. In Serbia, Walter vince il Campionato senza perdere
neanche una partita in casa e a fine stagione si aggiudica anche la Coppa
Nazionale. Dal 13 giugno 2006 è l'allenatore della squadra turca Gaziantepspor.
Tra le curiosità, ha il numero di scarpe 45, un'altezza di 1.88 m e il suo peso
88 kg, la cui proporzione fa davvero invidia...
Ha
detto:
- Ho
voglia, passione e competenza, credo che nessuno me lo possa disconoscere.
- Sono
bravo anche in panchina, ma in Italia nessuno mi chiama.
-
Sono stato un discotecaro incallito fino a poco tempo fa e danzare con il corpo
di ballo di Buona Domenica è gratificante. Mi piacerebbe fare uno Show.
-
Per chiarire il mio punto di vista ho voluto scrivere un libro (“Uno di
voi”, scritto in collaborazione con David De Filippi) in cui racconto tutta
la mia vita, quella sportiva e quella di dongiovanni.
Curiosità
- E’
stato sposato due volte: con l’ex Miss Marche Elvira Carfagna, dalla quale ha
avuto un figlio, Jacopo e poi con l’ex presentatrice Roberta Termali, dalla
quale ha avuto due figli: Nicolò e Andrea.
- E’ soprannominato l’uomo ragno nel
1992, quando Sacchi lo escluse a sorpresa dalla Nazionale e lui in risposta alle
domande dei giornalisti canticchiò la canzone degli 883 : "Hanno ucciso
l'Uomo ragno".
- Da
giocatore ha vinto parecchi trofei. Trofei vinti: Scudetto
del 1989 - Supercoppa italiana (1989) - Coppe Uefa (1991 e 1994) - Miglior
portiere al Mondo (per 3 anni consecutivi:1989, 1990, 1991) - Mondiali di calcio
a Italia 90: eletto miglior portiere.
-
Nelle stagioni 1988-89 e 1989-90 ha condotto, su Odeon
TV, la trasmissione sportiva
Forza Italia e un programma su Radio
Deejay con Amadeus
Disco sport.
- Parla
l’italiano, l’inglese, lo spagnolo e il rumeno e dal 2000 fa parte della
Nazionale Calcio TV.
- Ha
fatto anche il Postino in Tv, nel programma di Maria De Filippi:”C’è posta
per te”, su Canale 5.
Intervista
Lo incontro all’Hotel Splendid di via
Paganella 31, ad Andalo, rinomata località del Trentino e meta turistica di
tanti Vip famosi. L’ex portiere della Nazionale, ha trascorso il Capodanno
sulle nevi dell’altopiano con la sua fidanzata, l’attrice Hoara Borselli.
Una maestro di sci mi ha confidato che Walter è un ottimo sciatore.
Ti
piace Roma, Walter?
Certo
che mi piace. Io ci vado spessissimo a Roma e mi ci trovo molto bene. La trovo
molto vivibile e molto divertente.
E
della cucina romana che mi dici?
Io
sono uno che si adegua a tutto, cioè al posto dove vado. Mi ambiento subito e
mi adatto. Adesso sto ad Andalo, nel Trentino a sciare e quindi mangio alla
trentina, le specialità del posto, come i strangolapreti, i canederli, la
polenta con i crauti, la carne salada, ecc… Quando sono a Roma ovviamente
mangio la carbonara e la matriciana che sono molto buone ma non direi dietetiche.
A Roma frequento i ristoranti tipici, poi ho tantissimi amici che mi portano nei
posti giusti dove poter gustare sempre qualche novità.
Ci
torni sempre volentieri a Roma?
Scherzi?
Ultimamente passo più tempo a Roma che a Milano. E una città molto bella e mi
piace molto. Io poi che sono abituato a vivere a Milano, in un determinato modo,
trovo Roma molto accogliente. Non so, ma credo che quello che dicono di negativo
di Roma e dei romani siano tutte cazzate, per quanto mi riguarda. Per me i
romani hanno solo pregi e vivono la vita con una certa filosofia e quindi con un
po’ di calma.
C’è
un angolo di Roma a cui sei legato?
No!
Amo tutta Roma. E’ una città che ci invidia tutto il mondo.
Qual
è il fascino di Roma?
Sono
gli abitanti stessi che creano il fascino di una città, di un luogo.
Chiaramente il fascino è dovuto anche grazie alla sua storia e poi è una
grande città di arte. Poi ha un clima invidiabile. Ma ci sono tante cose che
aiutano a rendere Roma una città affascinante. I colori, ad esempio, le sue
piazze con le sue meravigliose fontane, le chiese, ecc…
Cosa
ti dà fastidio di Roma?
In
questo momento la Lazio (risata). Sto scherzando, ovviamente. No! Non c’è
niente che mi dà noia. Anche perché avendo moltissimi amici a Roma, anche se
ci sono dei grossi problemi di traffico, per via del Giubileo, io non me ne
accorgo neanche, perché sono troppo occupato a godermi questa città. Mi faccio
portare in giro dagli amici e apprezzo molto il loro modo di vivere, di prendere
le cose, così, come vengono.